Recensioni per
Bentornati in quest'altro inferno
di LeanhaunSidhe

Questa storia ha ottenuto 501 recensioni.
Positive : 501
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
12/11/22, ore 14:40

Capitolo estreamamente mistico e intrigante, forse ci sarebbero potuto essere giusto un pò di risposte in più.

Recensore Master
24/04/21, ore 18:55

Cara buonasera, che piacere averti ritrovata! Ricordo gli eventi di questa fic in modo ancora chiaro e particolareggiato, non vedo l’ora di riprendere a leggerla, anche perché sono già trenta capitoli, se ci penso è da parecchio che ti leggo. La parte principale è il dialogo, in una situazione così tesa come tra i lemuriani e di Dunedain con faccende di sangue e guerra di mezzo: ci sta, perché così salti descrizioni impersonali dando modo di vedere il loro mondo e i loro punti di vista attraverso le loro stesse voci. Amo particolarmente questo modo di gestire la faccenda, e di incontrarsi e scontrarsi urlando, esternando le proprie sensazioni e ciò che scuote i loro animi fino a farli perdere nella rabbia e nell’impazienza. Le parole sono dure, affilate, e le reazioni altrettanto: come dare torto a Zalaia, e allo stesso tempo alle parole di Shion? Sono due mondi completamente diversi che stanno tentando in qualche modo di incontrarsi a metà strada ma è difficile.
Devo ammettere che Zalaia qui si sta muovendo in modo rapido: prima acconsente alle richieste, poi va a sistemare la faccenda con Seleina in quattro e quattr’otto facendole fare, di fatto, una figura di mmer davanti a Kiki e Mu. Infatti in questo caso non c’era nemmeno bisogno di scrivere i nomi dei due, erano intuitivi. E adesso un solo nodo al pettine, doloroso e difficile, sono spaventata all’idea di cosa potrebbe accadere ora; l’incontro con la madre è stato a tratti commuovente, la situazione la conosce e anche ciò che la sorte glil ha riservato, e c’è da dire che è stata effettivamente crudele con lui. Parole di conforto dalla madre, ma anche sincere, docili, evidenti.
L’ultima parte è ciò che aspettavo da tempo: non tanto un riscontro diretto quanto il fatto di dover essere suo allievo, e questo implica stare con lui faccia a faccia, con tutto ciò che sa e tutto ciò che non c’è tra loro a livello emotivo, se non odio profondo, disprezzo. E immaginavo effettivamente sarebbe stato devastante, invece il dunedain è riuscito a non saltargli al collo strappandogli la giugulare coi denti.
Stanno facendo di tutto, nonostante il dialogo pari a zero e la tensione terribile, ma stanno riuscendo a convivere, anche se penso che prima o poi dovranno scendere a patti con loro stessi e parlare. Spero di poter leggere presto di questo momento, e di come si evolvano le varie vicende parallele. Questo capitolo è introspettivo e di dialogo, mostra dinamiche psicologiche interessanti e scontri emotivi non da poco. Il testo è corretto e pulito, il ritmo è rapido e coinvolgente con un notevole lavoro sui personaggi. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
10/09/20, ore 22:32

Carissima, eccomi tornata su questa tua sempre avvincente storia. Ovviamente, puoi immaginare quanto io sia stata contenta di trovare un capitolo interamente dedicato al nostro Zalaia e alla sua introspezione, nonché ai suoi rapporti con le persone a lui più care e non.
Ho sempre ritenuto Zalaia un personaggio estremamente affascinante, interessante e sfaccettato, e questa approfondita introspezione su di lui non ha fatto altro che confermare quello che già pensavo di lui, nonché farmelo piacere ancora di più.
Abbiamo qui una richiesta inaspettata per il nostro giovane guerriero, che giunge come un fulmine a ciel sereno: deve addestrarsi con suo padre perché c'è la necessità che divenga più forte e preparato, per affrontare l'imminente battaglia. Questa notizia, tuttavia, viene presa malissimo da Zalaia e come biasimarlo: suo padre ha fatto immensamente soffrire sua madre, e d'accordo che non aveva memoria di loro, ma questo Zalaia lo ha scoperto solo recentemente e tutto il dolore, il rancore e la rabbia che ha accumulato negli anni, l'idea che si è fatti di suo padre, quelle sono cose ormai radicate in lui e che è difficile cambiare, modificare alla luce dei nuovi eventi. Death Mask non è mai stato presente nella vita di Zalaia, è sempre e solo stato un fantasma che ha aleggiato nelle lacrime di Mnemosine, nelle sue parole e che si è formato nel suo immaginario. Per Zalaia è una persona crudele, a cui non è mai importato nulla della sua famiglie e, pertanto, il suo odio nei confronti del genitore è enorme, e anche comprensibile. Nonostante la parole che gli vengono rivolte sia dal suo signore che da Shion, per lui è difficile non trattenere la furia che lo acceca al pensiero di dover passare le sue giornate, seppur poche, con un uomo che disprezza e al quale non ha intenzione di dare alcun tipo di possibilità. Zalaia è, insomma, irremovibile, non vuole saperne, non vuole sentire ragioni. Ed è bello che non sia Imuen a farlo accettare, né che siano Shion o le sue parole conciliatorie, ma piuttosto sua madre, la persona più importante della sua vita, quella che lui, con il suo carattere focoso e irascibile, ascolta sempre e comunque. È per sua madre che Zalaia decide di andare infine ad addestrarsi con Death Mask, per sua madre che lo vuole proteggere e che quindi ha chiesto a suo padre di renderlo più forte. Per sua madre che lo ama e lo ha sempre amato come nessun altro.
Inaspettato ma apprezzatissimo il confronto di Zalaia con Selenia: ormai Zalaia è andato, è partito e si gioca il tutto per tutto prima di fare quel grande passo amaro che è andare da suo padre. Così finalmente si confronta con la principessina per sapere se effettivamente abbia un uomo e quale rapporto intercorra tra lei e Kiki. Ho davvero adorato quella parte, perché torna quell'ironia che caratterizza i tuoi scritti, che io adoro e che ha contribuito a stemperare la tensione della scena precedente. Zalaia è tornato un ragazzo della sua età, alle prese con un problema "normale", più quotidiano, come quello del suo amore per una ragazza e il modo impacciato con cui le si approccia. La invita a ballare, una cosa semplice, che pure rappresenta il principio di un avvicinamento; Selenia sembra imbarazzata dalla sua richiesta: certamente non è abituata a essere corteggiata e tutto questo è una novità anche per lei. In un certo senso, questi due mi fanno tenerezza, perché sono entrambi inesperti in ambito sentimentale e per loro è ancora tutta una scoperta. A un certo punto della storia, dissi che li vedevo molto bene insieme e lo ribadisco anche qui, a distanza di parecchi capitoli e dopo aver conosciuto meglio i personaggi: in alcune cose si somigliano molto, in altre sono opposti, e credo che questo possa essere il connubio perfetto per farli funzionare insieme e renderli interessanti, non scontati, ecco. Anche se la battaglia è vicina, quindi dubito che questi due avranno molto tempo per conoscersi in tranquillità e fuori dai campi di battaglia. Non per il momento, almeno.
Il confronto tra Mnemosine e Zalaia è quello che ho amato più di tutti, in assoluto. Vedere questa madre amorevole interagire con suo figlio è sempre toccante, e qui in particolar modo, perché la donna si mette a nudo e non cerca di nascondere nulla al figlio. Lui ha capito che lei è ancora innamorata di Death Mask e che, a differenza sua, in un certo senso lo ha perdonato, lo ha capito, perché, come lei stessa sottolinea a Zalaia,. lo ha conosciuto, sa com'è, mentre lì'immagine che il ragazzo si è fatto di suo padre è falsata dall'odio che prova nei suoi confronti e dal dolore che ha sempre visto addosso alla madre. Mnemosine vuole fargli capire che Death Mask non è solo quello che lui crede che sia. Zalaia potrà odiarlo, se vuole, ma solo dopo averlo conosciuto davvero, perché solo allora potrà formulare un giudizio non basato su pregiudizi (perdona il gioco di parole). Una donna saggia, Mnemosine, che in qualche modo riesce ad ammorbidire Zalaia, che non è comunque contento di andarsene al tempio di Atena da suo padre, ma comunque pare averlo accettato di più. Quantomeno ha accettato la prospettiva di andare a incontrarlo senza mettergli subito le mani addosso.
Molto bello il modo in cui hai gestito l'incontro tra Zalaia e suo padre: Death Mask vede Mnemosine nel ragazzo, ma anche qualcosa di se stesso, come se si stesse guardando in uno specchio un po' distorto; d'altro canto, Zalaia vede ancora in lui un nemico, qualcuno di cui diffidare, eppure i due riescono a trovare un momento di condivisione, come quello di mangiare insieme. Death Mask sta facendo degli sforzi per cercare di rendere conciliante il suo tempo passato con il figlio, lo stesso non si può dire di Zalaia, anche se già il fatto che non gli abbia messo le mani addosso è un grande traguardo. Credo che i due possano in qualche modo trovare un punto d'incontro e che, se Zalaia lasciasse cadere tutti i muri e le barriere che ha innalzato nei confronti del padre, potrebbe forse anche trovare apprezzabile la sua compagnia. Chissà che questo addestramento non sia il preludio alla costruzione di un rapporto tra i due. Io, quantomeno, ci spero.
Un capitolo ricchissimo di sensazioni e momenti coinvolgenti: mi sono ritrovata alla fine senza nemmeno rendermene conto, e sono veramente contenta di sapere che ci sarà anche una seconda parte. Come sempre, hai reso tutto magnificamente e mi hai fatto adorare ancora di più Zalaia. Quindi, complimenti, grande donna: leggerti è sempre un piacere.
Un abbraccio e alla prossima :)

Recensore Master
19/01/20, ore 18:38

Io leggo sempre tutto d'un fiato i tuoi capitoli soprattutto quando entra in scena Zalaia, che ormai sai adoro in modo particolare.
Intenso e struggente il dialogo avuto con Shion alla presenza di Imuen. Quanta verità e quanto dolore in quelle parole, un dialogo a tinte forti e reso davvero alla perfezione. I Dunedain sono così diversi dai cavalieri di Athena, così sanguigni e legati ad affetti e vincoli familiari, cosa che invece i guerrieri di Athena sembrano quasi snobbare.
Possibile che davvero l'unico sentimento che lo leghi a Death sia l'odio? No no credo...una donna come Mnemosine non può aver cresciuto un figlio con un animo così rancoroso.
Io credo che questi due siano più simili di quanto credono, penso che debbano conoscersi e anche scannarsi verbalmente se serve, ma devono parlarsi a viso aperto.
Death ha bisogno di lui, perché è l'unica eredità positiva che ha lasciato in questa vita prima della sua dipartita. E Zalaia ha bisogno di Death, non per diventare più forte, quello può farlo anche da solo. Ne ha bisogno perché perdonando lui...perdonerà e darà quiete anche a quella parte irruenta di sé stesso che ogni tanto torna a tormentarlo.
Non sarà un addestramento facile, né una convivenza altrettanto piacevole. Non solo per le rose di Aphrodite. Sarà un capitolo estremamente interessante anche il prossimo, ne sono sicura.
Non manca comunque una parte un po' più leggera quando Zalaia propone a Seleina di accompagnarlo ad una serata danzante, insinuando non troppo velatamente, se la ragazza avesse un particolare legame sentimentale con uno dei due fratelli. Oddio...mi sono immaginata la faccia di Mu e mi è scappata una risata. Sembra che il giovane Dunedain possa stare tranquillo sotto questo punto di vista, almeno per il momento, poi chissà...
Come sempre è stata una lettura appassionante che mi ha emozionata molto. Spero di poter passare al più presto per leggere la seconda parte. A, presto mia cara.

Recensore Master
19/01/20, ore 17:49

Eccomi per lo scambio del giardino di EFP.
Zalania poveraccio tra avere Death Mask come padre, il proprio maestro che lo obbliga ad andare da lui e cercare di rimorchiare Selenia a sto qua non gliene va bene una ahaha.
Ho apprezzato molto come, alla fin fine Haldir sia rimasto impressionato dal potere di Kiki e di come riconosca il suo status non è certo una cosa da poco,
La convivenza tra padre e figlio la vedo molto ma molto maleee addio death mask XD,
Ciaoo alla prossima.

Recensore Master
04/01/20, ore 16:43

Cara Leahn!
Ma buon anno! ^^
Questa settimana ci ho messo veramente una vita a passare – perdono! – ma finalmente eccomi qui. Sai che adoro il personaggio di Zalaia, quindi vederlo interagire con sua madre, con la ragazza che gli piace e che invita goffamente a ballare e, non ultimo, con suo padre è qualcosa di spassoso. Certo, c’è sempre il clima epico che governa tutta la storia e la necessità, per il giovane guerriero, di divenire imbattibile, ci sono concetti universali come il fatto che si è figli di chi ci cresce e non di chi, banalmente, si limita a metterci al mondo e viene anche espletato il concetto magnanimo e cavalleresco del perdono, ma la famiglia rappresenta il tema centrale di questa storia.

Seleina deve dare spiegazioni a Zalaia su chi sia Kiki per lei – e lo fa con una battuta che non menzioni, ma che arriva al lettore, Death Mask si ritrova a cena con il figlio e il suo amico (e i momenti comici sul cavaliere dei Pesci ti riescono non bene, ma benissimo) e questo riconoscersi nell’altro, rivedere anche lei, crea tutta una rete di connessioni che temo renderanno le battaglie finali ancora più tragici. Si stanno riallacciando legami, questa è la mia sensazione. I personaggi restano molto fedeli a se stessi, tuttavia: penso a Zalaia, protagonista assoluto del capitolo, che acconsente a obbedire alla richiesta della madre e va da suo padre in compagnia di uno del branco, ma non è che proprio sia entusiasta di rivedere il genitore, così come quest’ultimo teme di guardare questa sua copia colma ancora di giusto rancore. Come sempre un intreccio affascinante, ma perdonami per l’estremo ritardo con cui giungo a recensirti: ahimè, le feste hanno incasinato tutto, facendomi arrivare da te in un ritardo veramente mostruoso!
Un abbraccio forte e a presto,
Shilyss

Recensore Master
31/12/19, ore 12:48

Ciao donna dei ghiacci eterni!

Cominciando con il farti i complimenti per la grande chiarezza e scorrevolezza di questo capitolo; dare un punto di vista semi-univoco alla narrazione a Zalaia in questa parte di storia è stata un'ottima scelta. Passando a quanto messo nero su bianco, mi ha fatto una gran tenerezza vedere Mu arrossire e Kiki sghignazzare. Il figlio di DM non la manda a dire quando si tratta di esprimere ciò che ha dentro e, detto fra noi, fa benissimo. Non gli servono smancerie per chiedere a Seleina se ha un altro e per farle sapere che intende ballare con lei (con tutto quello che ne consegue). Parte veramente magistrale continuando a parlare di Zalaia è l'attenta disamina che fa di alcuni soggetti non propriamente limpidi in passato e che ancora stanno indossando armature dorate: d'accordo che Atena li ha perdonati ma le conseguenze delle loro malefatte restano e mi piace tremendamente che Cancer Junior lo faccia notare.
Molto scoppiettanti anche le prime fasi dell'incontro tra padre e figlio, siamo solo all'inizio ma già vedo che sono due "amiconi"! XD
Un caro saluto, buona fine e inizio di anno e a presto
Will D.

Recensore Veterano
19/06/19, ore 13:46

Eh no, cara mia! Va bene la battaglia, va bene Imuen e Haldir, va bene tutto...ma io voglio sapere com'è andato l'appuntamento tra Zalaia e Seleina! Insomma, è da un bel po' che il ragazzo si è fissato sull'ex principessa quindi adesso tu ci devi dire cosa è capitato quella famigerata sera...non pensare di cavartela così facilmente!
Scherzi a parte, anche questo capitolo mi è piaciuto molto! C'è poca guerra e molta umanità, ma va benissimo! Mi ha fatto troppo ridere quando Zalaia chiede a Kiki e Mu chi di loro sia l'uomo di Seleina ed i due vanno in panico ( soprattutto Mu )! Devo dire che mi piace molto il personaggio di Zalaia, adesso che è venuto alla ribalta lo apprezzo di più: in effetti ha la forza, l'irruenza e la sfacciataggine di suo padre, temperati dagli insegnamenti della madre. Ovvio che uno così non possa apprezzare gli effluvi di Afrodite...il quale si trova a dover gestire non solo Deathmask ma anche la sua copia, poveretto. Sono convinta che la convivenza forzata ce ne farà vedere delle belle!
A presto!