Recensioni per
Tuffo nel Tempo
di Mari Lace

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/09/20, ore 23:50

Ciao, Mari!
È da un po' che mi ripeto che dovrei decisamente riprendere a scrivere recensioni con più frequenza; ho deciso di partire da questa one-shot un po’ perché vorrei recuperare le storie che ho perso quando mi sono allontanata dal fandom, ma soprattutto perché la tua presentazione dettagliata di Shiho nel gruppo “Caffè e calderotti” mi ha colpito molto. Dunque, eccomi qui!
Parto col dire che ho un debole per le parole intraducibili, infatti penso che la persona che ha indetto la challenge sul forum abbia avuto un’idea fantastica, oltre che originale. Ho già avuto il piacere di leggere qualcos’altro di tuo in questo fandom, anche se poco, e confermo l’impressione iniziale: mi piace molto come scrivi – per quanto il tuo stile possa esser cambiato nel tempo, cosa che mi pare dicesti proprio tu nella presentazione.
Partendo dall’inizio, ad esempio, si nota subito un uso consapevole del corsivo; c’è un lo odia che si ripete ben tre volte e il corsivo dell’ultima ripetizione rafforza ulteriormente il concetto. O ancora: labbra di cui lei ha assaggiato il calore, in un’altra vita, in cui un’altra vita è un’espressione potente perché – se ho colto bene il significato – tutti gli anni che Shiho ha passato nell’Organizzazione sono anni che le sono stati rubati, anni durante i quali le è stata imposta una vita che lei non ha mai voluto. Un’altra vita, appunto.
Shiho è un personaggio che racchiude tante caratteristiche: profondità, introspezione, mistero. Shinichi è il protagonista, eppure, dal momento in cui lei appare, subito sembra che la trama inizi a muoversi attorno a entrambi. Se non fosse per lei, l’APTX4869 non esisterebbe – lo stesso Conan non esisterebbe. Personaggi importanti come Vermouth, Akai, Bourbon/Amuro e altri ruotano, seppur in minima parte, proprio attorno a lei, oltre che a Shinichi. Parliamo di personaggi affascinanti perché, caratterizzazione a parte, sono avvolti nel mistero; e per quanto Aoyama sia bravo nel farci penare con i suoi tempi biblici, lo è anche nel tenere vivo l’interesse dei suoi lettori.
Penso di parlare a nome di molti (e non) fan di Shiho quando dico che muoio dalla voglia di saperne di più sul suo passato: i suoi genitori, Akemi – e Gin. Per quanto vorrei che non ci fosse mai entrata in contatto (piango solo all’idea di una Shiho bambina/ragazzina in mezzo a quei pazzi), è lampante che lei e Gin abbiano dei trascorsi importanti.
E tu, secondo me, sei stata capace di centrare la questione molto bene.
Shiho ha paura di Gin, questo è certo. Eppure, allo stesso tempo, dubito che sarebbe mai capace di assassinarlo a sangue freddo, senza provare la benché minima emozione. Non perché gli voglia bene, non perché gli sia affezionata, ma perché Shiho è Shiho e quella maschera di freddezza che vediamo all’inizio, ora in parte scomparsa, è solo una maschera, appunto. Tutto quello che può fare una volta premuto il grilletto è tremare, giustamente.
Tutta l’introspezione coglie molto bene quello che penso sia stato il rapporto tra Shiho e Gin. Francamente sono del parere – come lo sei anche tu, mi sembra di notare – che lei si sia buttata tra le braccia di Gin per disperazione, diciamo. Era giovane, sola e spaventata: si è crogiolata nelle attenzioni di Gin come appiglio, non perché veramente le facesse piacere – dubito che a una ragazza possa far piacere uno come Gin, ecco. Lui, dal canto suo, non è certo stato d’aiuto. Non sappiamo quanto sia grande. Supponendo che abbia più o meno l’età di Akai, dunque una trentina, aveva la maturità sufficiente per “guidarla” – eppure non l’ha mai fatto. Né lui, né nessun altro. Shiho aveva solo Akemi, quando e se c’era.
Ha qualche difficoltà a lasciar andare Gin perché, come scrivi tu, ha costituito una parte importante della sua vita, in un’età tra l’altro complessa come l’adolescenza. Penso che, una volta tornata adulta (spero vivamente che non rimanga Ai Haibara per scelta, non mi piacerebbe affatto), le ci vorrà un po’ a imparare a vivere in modo “normale”: oltre a costruirsi un nuovo futuro, dovrà lasciare andare il passato. Ed è difficile perché non oso immaginare cos’abbia vissuto in quegli anni bui. Non oso immaginare cosa Gin, nel bene o nel male, abbia significato per lei.
Alla fine Shiho si apre con Shinichi ed è sacrosanto che lo faccia: è uno dei pochi che possa capirla davvero. E non lo dico solo per la loro situazione particolare, anzi: rimpicciolimento a parte, il manga ha mostrato un’infinità di volte come siano capaci di comprendersi con uno sguardo. Mi stupisco sempre di come Aoyama abbia creato un rapporto tanto bello e profondo forse senza rendersene nemmeno conto. Sono molto legata a questi due e apprezzo chi riesce a scriverli in maniera tanto IC. Shinichi che cerca di sollevarle il morale con un film che parla di omicidi (un genio!) è una cosa così tanto da lui e mi ha fatto sorridere. Ammetto che, quando Shiho sceglie un altro film, non ho colto il riferimento a Les Misérables; ho dovuto cercare su internet! Ho letto il testo e alcune parti della canzone mi sembrano affini alla situazione di Shiho, per quanto il contesto sia chiaramente diverso.
Ammetto che questa, forse, è solo una mia (inutile) paranoia, ma quando si parla di coppie non canon, può risultare un po’ più difficile mantenere l’IC perché si vanno a modificare in parte i sentimenti dei personaggi in questione. Tuttavia, canon o meno, è umano che le persone cambino nel corso del tempo; dunque, volendo ipotizzare uno Shinichi non innamorato più di Ran ma di Shiho, le sue azioni e le sue parole sono in linea con il personaggio. Non sempre è una persona facile da “digerire”, alle volte sembra addirittura che non gl’importi dei sentimenti di chi lo circonda, o addirittura che non se ne renda nemmeno conto, ma questo è vero fino a un certo punto. Mi viene in mente, ad esempio, quella volta in cui sparse un po’ del suo sangue sulla coscia di Ai per far credere che avesse bisogno di cure e permetterle di essere portata via.
Quanto al titolo (sì, io commento il titolo alla fine, sono un genio anch’io), mi piace molto: tuffo si riferisce sia all’atto fisico, che Shiho compie ben due volte, prima da sveglia e poi in sogno, sia – se ho interpretato bene! – a un tuffo metaforico. Il tuffo, ossia, che Shiho compie “immergendosi” nei ricordi riguardanti Gin. Hai sfruttato molto bene il prompt, attribuendo al tuffo più significati.
Spero davvero di non aver divagato troppo; mi devo riabituare allo scrivere recensioni e voglio evitare di lasciarne di troppo superficiali. ^^”
A presto!
Shireith

Recensore Master
20/07/20, ore 20:32

Ciao, tesoro.
Lo so, lo so che le tue fanfiction su Harry Potter mi stanno praticamente corteggiando, facendo l'occhiolino, mi attendono protestando, di tutto e di più, ma con la presentazione che avevi fatto di Shiho nel gruppo e col suo accenno alla relazione con Gin capisci bene che io dovevo passare prima da questa! 
Quanto è bella anche questa, vola anche questa tra le mie ricordate perchè deve, perchè è originale, è disarmante, è intensa, è tutto!
Nella prima parte Shiho guarda il cadavere di Gin, e ok, lo odia, eccome, ma qualche ricordo subentra perchè comunque avevano avuto una relazione. E lui sembra quasi schernirla, come se Shiho non riuscisse ancora a liberarsi di lui. Ho sentito la sua rabbia, il suo odio, tutto quanto, e ho sentito, oh cavoli, la voce di Shinichi, il suo intervento, mentre la porta via, che bello.
Il ricordo del mare mi ha molto colpita, perchè hai caratterizzato Gin in modo assolutamente IC e perfetto, seppure in poche battute. Che bello come il pensiero di Akemi vada persino nel suo amore per il mare, Shiho si sente diversa dalla sorella e lo fa anche guardando il mare. 
Shiho, crescendo in un'organizzazione criminale, doveva per forza, anche per la giovinezza, intrecciare una relazione con Gin, era inevitabile, era uno sbaglio, eppure è accaduto. Ed è bellissima la contrapposizione tra il ricordo di Gin e Shinichi, che invece è sempre presente per lei e ovviamente si accorge di ogni sfumatura dei suoi stati d'animo. Quanto me li fai shippare, quanto sono belli nelle tue mani? <3 Cacchio, Gosho, ripensaci!
Serve tempo, a Shiho, per metabolizzare il passato e riprendere in mano la sua vita. Serve tempo e serve pazienza, e Shinichi lo sa.
Che bel film aveva proposto Shinichi, ma il musical è stato decisamente meglio, ahaah!
Sulle note di Who am I? sta per alzarsi per recuperarne una quando il braccio di Shinichi la circonda, stringendola a sé.
Me lo sono immaginato <3 ho immaginato Shinichi che fa questo piccolo gesto dolce, wow! Niente, sono una piccola fangirl che vuole scuoriciare, in questo momento. E poi lui la porta a letto!
Finalmente, Shiho, vedendo accanto a sè Shinichi e potendo riafferrare piano piano briciole di quotidianità, con lui, riesce lentamente a dimenticare. E infatti quella notte non sogna Gin, è già qualcosa.
Dolcissima storia, tenerissima, ma anche intensa e con una bellissima introspezione di Shiho e una bella riflessione su quella che è stata la sua vita. 
Niente, non potevo non passare, non potevo proprio! Se ti becco io su "Scrivimi" so cosa assegnarti <3 <3
Un bacione!

Recensore Master
06/05/20, ore 04:20

Ahhh,
che bella questa One Shot,
fa notare un lato particolare di Shiho che non si nota spesso,
ossia l'essere spaesata.
Certo,
i ricordi la riprendono,
ma sono ormai parte del passato.
Ora pensa solo a godersi il presente e un gradevole futuro.
Che dire?
Narrazione, descrizione e dialoghi molto belli,
soprattutto per la scorrevolezza che il testo propone.
Davvero complimenti.
Ci si vede,
con affetto
Shinran amore ^.^

Recensore Veterano
23/02/20, ore 15:21

Ciao Mari! Ebbene sono arrivata per la recensione premio!

Questa è la fic incriminata che credevo avesse partecipato a un altro mio contest, invece l'avevo letta quando ci siamo accordate per lo scambio, e dato che allora non l'ho recensita, rimedio in questa occasione.

L'ho trovata estremamente originale, come praticamente tutte le altre tue storie che ho letto. Riesci sempre a sorprendermi con situaizoni e immagini che non mi passano mai per la testa associare a certi personaggi.

In questo caso particolare, si tratta del rapporto tra Sherry e Gin e tra Shiho e il mare. E... wow. La storia non è molto lunga, ma è lunga quanto basta per farti provare ogni genere di emozione: il sollievo per la fine dell'incubo arrivato con la fine di Gin; l'orrore perché quella fine è arrivata per mano di Shiho; l'incredibile tristezza che ti assale empatizzando con Shiho e la sua battaglia con i suoi sentimenti contrastanti, per tutto quello che ha dovuto sopportare; la solitudine che l'ha portata a considerare perfino la compagnia del suo aguzzino come qualcosa di quasi piacevole; il calore di sapere che Shinichi è lì per lei, dall'inizio alla fine; la speranza che riemerge insieme a Shiho dopo il suo tuffo nelle acque gelide dell'oceano.

La scena del tuffo in spiaggia è la mia preferita. E' di un'intensità assurda, è riuscita a trasmettermi TUTTO quello che Shiho stava sentendo, tutto ciò che l'ha portata ad alzarsi e correre e buttarsi nell'oceano. 

Mi meraviglio sempre di come tu riesca a gestire un personaggio come lei in maniera così in character. Shinichi, invece, come ti avevo accennato nella valutazione, qui l'ho trovato un po' sottotono, ma forse perché non era lui il focus della storia e non lo hai che accennato.

Complimenti e alla prossima,

Ale

Recensore Master
22/12/19, ore 12:57

Ciao Mari, finalmente passo a leggere qualcosa di tuo! Purtroppo non abbiamo fandom in comune, ma ricordo Detective Conan a sufficienza per poter comprendere e apprezzare questa Oneshot. Devo dire che Shiho E Shinichi li ho sempre visti bene insieme (e preferiti alla coppia Shinichi/Ran) per via delle loro somiglianze e, allo stesso tempo, delle loro differenze caratteriali. In questa storia, hai sfruttato molto bene il prompt del tuffo in acqua per ripercorrere il passato di Shiho, le sue insicurezze e i propri dubbi per la sua identità attraverso i flashback, le riflessioni e il dialogo - in cui Shinichi si dimostra giusto ascoltatore. La scelta del film è fenomenale: Les Miserables è uno dei miei grandi amori e la menzione alla canzone Who am I? è stata una chicca pazzesca che ho adorato. Di certo, è perfetta per chiudere la giornata di dubbi esistenziali di Shiho, cullandola quasi fino al momento del sonno con Shinichi vicino. Il tuo stile mi è piaciuto e l'ho trovato molto inicisivo e scorrevole! Conto di passare presto a leggere la tua storia del contest di Natale e spero in generale di leggere altro scritto da te (anche non conoscendo i fandom, magari). Alla prossima dunque!

Recensore Master
10/12/19, ore 00:29

Cara Mari Lace,

mi piace molto questa shot e spero di lasciarti una recensione decente ^^ perché ho molte cose da dire, ma non amo interrompere la lettura per scrivere. Il concetto d’identità che proponi è molto interessante, perché è un’analisi decisamente matura e approfondita di una tematica che appartiene a Ai/Shiho/Sherry. È tutte e nessuna – come tutti noi siamo uno, nessuno e centomila, come direbbe Pirandello. Le tre vite della ragazza si fondono insieme e una insegue l’altra nei ricordi. C’è la Shiho legata ad Akemi e al suo ricordo, la Ai che si è rifatta una vita ricominciando daccapo e ritrovando un amore, c’è la Sherry che aveva una relazione con Gin perché l’animo umano è teso verso la comprensione e, a volte, il bisogno di essere amati e di amare ci tradisce e ci coglie impreparati. Tutte e tre convivono e si alternano, ma. Ma Gin muore per mano di Ai e questa svolta spezza il passato, contribuisce a mettere in crisi la donna, a porle proprio quell’interrogativo su chi è, chi è diventata, chi è stata e chi sarà.

A tale proposito è interessante notare come l’acqua, simbolicamente elemento vitale, sia ciò che accoglie una Ai ancora provata dalla morte di Gin per quello che è stato e rappresentava: l’acqua è associata alla nascita, all’utero materno e alla rinascita – non è un caso che il battesimo nei testi sacri e nell’iconografia a esso collegato venga effettuato in acqua. Nuotare è un atto liberatorio che provoca in Ai un ritorno alla vita simbolico. Una scelta, che non deve più trascorrere nell’oscurità.
L’intermezzo con Conan e il loro vedere un film insieme è una chiusa dolcissima, domestica e romantica assieme che ho davvero amato tanto. Ovviamente, lui per rimanere IC propone un film, ma Ai è sempre un passo avanti a lui – ho sorriso quando lei si riferisce al fatto che il classico Assassinio sull’Orient Express sia un classico che tutti conoscono perché è vero e Ai è davvero canonicamente così assertiva. Poi lo sai, li shippo questi due <3

Un abbraccio e a presto,
Buonanotte/buongiorno,
Shilyss :*

Recensore Master
06/12/19, ore 11:09

Ciao,
Bellissima storia, la trama è stupenda,
Si proporre un giallo a Shiho è completamente da Shininichi, sei riuscita a restare negli oc.
Ottima storia

Con affetto
Princess_Shiho

Recensore Master
06/12/19, ore 10:55

Ciao!
Non conosco il fandom, ma ci tenevo comunque a lasciare un commento, dal momento che partecipiamo alla stessa challenge *__*
Ho trovato questa storia molto ben scritta e anche la "trama" mi ha incuriosita!
Mi sono accuratamente informata su Wikipedia riguardo ai personaggi e devo dire che la trama del manga originale mi piace molto :D
Durante la lettura, ho avuto l'impressione di non poter completamente cogliere alcuni dettagli, per cui e' probabilmente necessario conoscere le vicende nel particolare, pero' allo stesso tempo sono riuscita a immedesimarmi in Shiho e nel suo struggimento; non so tu abbia in questo caso ricalcato la trama originaria, ma l'ho percepita come una ragazza sfortunata, che si e' ritrovata a vivere episodi poco piacevoli, circondata da persone che non fanno affatto per lei: mi e' sembrato un personaggio positivo, che si e' trovato semplicemente nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
E questo e' interessante, vista la trama del manga XD
Poi, come ho scritto all'inizio, mi e' piaciuto molto lo stile che hai utilizzato: scorrevole e non troppo complesso, decisamente invitante.
Nonostante la mia completa ignoranza per quanto riguarda il fandom, mi hai incuriosito molto, complimenti! :)