Ciao! Dopo un lungo e bellissimo viaggio in Irlanda che mi hai fatto fare con la tua incantevole storia, torno a questa, la ff che ha dato inizio a tutta la serie di meravigliose storie che sai scrivere su Harry e Draco!
E' stato molto interessante come ti sei soffermata sul destino di tutti gli ex amici di Draco, alcuni finiti poco meglio di lui, come Pansy a fare la sarta, altri anche peggio come Goyle, che esce e entra dalle carceri... Ma qualcuno è riuscito a rifarsi una vita "rispettabile", Theodore ad esempio, e anche Blaise Zabini. Mi è piaciuto molto l'accenno ad una relazione sessuale tra Draco e Zabini ai tempi della scuola, una cosa da niente, sesso senza impegno, ma questo crea un'ottima base per far capire che a Draco piacciono i ragazzi (di Zabini mi importa ben poco, in realtà), ma che, proprio come ho sempre pensato io, al tempo della scuola non avrebbe mai voluto un legame vero con qualcuno, non aveva tempo per queste cose. Per questo mi piacciono le tue ff su Harry e Draco, che rendi sempre tanto verosimili, e invece non ne avevo mai lette altre ambientate ai tempi di Hogwarts, perché secondo me a quel tempo Draco proprio se ne fregava di avere un rapporto vero con qualcuno, e Harry poi disprezzava Draco. Potevano anche essere attratti nel profondo, come dici benissimo nell'altra tua storia "The wild rover", ma erano troppo immaturi e presi da altre cose per pensarci. Come sempre, dunque, la tua caratterizzazione psicologica dei personaggi è perfetta!
Ho letteralmente adorato la scena in cui Harry scopre le condizioni di vita di Draco: il giovane che cerca in ogni modo di impedirgli di portarlo a casa ma poi si sente male e Harry lo aiuta e... ecco il patatrac.
Ovviamente l'orgoglio di Draco va in mille pezzi e quando resta solo piange disperato sentendosi un fallito, pensando che è inutile che si sforzi perché tanto non combinerà mai niente di buono nella vita e dovrà restare per sempre un ex-Mangiamorte che vive in un maniero fatiscente... ma credo che Harry abbia subito un trauma ancora peggiore del suo e che si senta addirittura peggio. Voglio dire, Draco è fiero e orgoglioso e morirebbe piuttosto che ammettere di patire il freddo e la fame. Ma Harry viene colpito proprio nella sua stessa identità. Lui, l'Eroe del Mondo Magico, il vincitore di Voldemort, il ragazzo gentile e generoso non si è mai interessato a come vivesse Draco, non si è mai chiesto che tipo di vita potesse condurre uno uscito da Azkaban. L'accenno a Piton, che lo avrebbe definito superficiale e pressappochista, è azzeccatissimo e in effetti Harry dimostra di essere proprio così nei confronti di Draco, non è ancora riuscito ad andare al di là dei suoi preconcetti. E si sente lui, davvero, un fallito per questo. E' inutile essere l'Eroe del Mondo Magico se poi non ti accorgi di chi soffre ed è proprio accanto a te...
Ovviamente, però, Harry cerca subito di rimediare, perché in fondo è davvero un bravo ragazzo e perché comunque inizia a provare qualcosa per Draco, qualcosa che nemmeno lui si spiega. Però sembra quasi autopunirsi perché, per aiutarlo, si rivolge a Hermione e Ron, sapendo bene cosa pensino loro di Draco. Hai analizzato benissimo le dinamiche dei tre amici. Hermione non ha simpatia per Draco, tuttavia è di buon cuore e pensa che, dopo tutto, è un essere umano e deve poter vivere come tale. Ron è molto più caustico, ma anche su questo posso capirlo: da una parte è carattere, Ron è molto più manicheo riguardo a bene e male e per lui Draco è il male e punto. Però c'è anche da dire che Ron ha avuto una perdita molto più dolorosa a causa dei Mangiamorte, l'amato fratello Fred, e anche se non è stato Draco a ucciderlo il perdono è molto più difficile per lui. Anche questo è molto IC e anche molto realistico pensando alla vita reale. Però è bello che, per amore di Hermione e per l'affetto che ha per Harry, anche Ron alla fine ceda. Sì, lo so che molti odiano Ron, ma a me invece piace tanto proprio per i suoi difetti, è uno dei personaggi più realistici e umani della storia e quello che fa lui, i suoi sbagli, le sue scemenze, le faremmo tutti noi.
Insomma, Harry riesce a fare in modo che le condizioni di Draco migliorino (stupendo il siparietto con O'Connor, io amo quell'uomo, ogni volta che dice due battute mi sciolgo!) e, alla fine, c'è un momento intensissimo e doloroso in cui il giovane Malfoy si confida, racconta di Azkaban e, ancora peggio, di "dopo". Azkaban è terribile, certo, ma uscire fuori ed essere guardato come un mostro è ancora peggio, si perde del tutto la speranza e non è un caso che molti, alla fine, finiscano per commettere qualche crimine e tornare ad Azkaban, tanto non hanno niente da perdere. Profonda e malinconica l'analisi di Draco, che da ragazzino pensava che essere un Magiamorte fosse divertente, che fosse "ganzo" spaventare i più piccoli e fare il bullo, ma che poi cambia del tutto idea quando vede veramente morire la gente.
E proprio qui sta la differenza tra il bulletto di periferia e l'assassino senza scrupoli, non solo nel caso di Draco ma anche nel mondo di oggi, un argomento attualissimo. Chi ha davvero una coscienza, come Draco, può anche tormentare gli sfigati e prenderli in giro, ma alla resa dei conti non sarebbe mai capace di andare oltre, anzi.
Mi viene da raccontarti un fatto personale che mi è accaduto proprio in questi ultimi giorni: dopo anni e anni in cui non la rivedevo, ho ritrovato come collega a scuola, proprio nella mia classe, una donna (eh sì, ormai noi siamo così, 46 anni lei e 47 io), che quando eravamo ragazzine era il mio incubo. Io ero una ragazzina grassa e goffa mentre lei era bella e con un carattere pepato, la tipica beniamina dei ragazzi, che faceva la capetta e sull'autobus e in ogni occasione si divertiva a mortificare e umiliare quelle come me. Anche se allora avevo quindici/sedici anni e poi non l'ho vista più, la prima reazione quando ho saputo che avrebbe lavorato con me è stata di terrore, come se fossi tornata indietro di trent'anni. E invece ho trovato una persona meravigliosa, sempre con un carattere forte e deciso, ma simpatica, solare, che ha deciso di fare l'insegnante di sostegno proprio perché lei, da ragazzina, faceva la bulla perché in realtà aveva tanti problemi.
Insomma, a volte le storie diventano realtà!
Scusa per questa recensione fiume e se ti ho annoiato parlandoti di fatti personali, ma la tua ff mi tocca veramente il cuore e mi porta a riflettere su tante cose, oltre ad essere bellissima e verosimilissima.
Complimenti, sei una scrittrice fantastica!
A presto!
Abby |