Recensioni per
Il buio più profondo
di afep

Questa storia ha ottenuto 238 recensioni.
Positive : 238
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/02/20, ore 19:47
Cap. 3:

Ciao!
Un capitolo davvero molto interessante, questo, ricco di eventi, informazioni e novità.
Mi ero, in prima battuta, domandata sul come mai a comandare fosse Jarlaxle, un maschio, in una società che è fortemente e indiscutibilmente matriarcale. Tu hai risposto a questa mia curiosità in questo capitolo: non so se questo particolare ordine di mercenari sia un dettaglio che si trova nei libri, oppure se sia di tua invenzione, ma comunque sia l'ho trovato davvero interessane e pertinente.
Il capitolo è prettamente incentrato su Claire e sui primi tempi passati a Menzoberranzan, prigioniera di Jarlaxle, che la trova interessante perché Kimmuriel non riesce a entrare nella sua mente neppure dopo che lei gli ha dato il permesso di farlo, aspetto davvero molto interessante questo.
Passando a Claire come persona, sinceramente mi è davvero piaciuto il modo in cui hai gestito il personaggio e la crudezza con cui hai presentato la sua situazione, pur non mancando di delicatezza e maturità. Trovo che tu abbia presentato uno scenario molto realistico, dove una prigioniera, che capisce molto poco di quello che le sta intorno, si aggrappa a quello che può per sopravvivere e per guadagnarsi una posizione di favore.
In particolare, Claire, che è una donna e sa dunque quali siano i vantaggi di questa posizione, decide di puntare sulla seduzione, l'unica cosa che "possiede" che è linguaggio universale e che quindi può far ben comprendere a Dinin, disabituato al modo dolce e delicato con cui Claire si relazione a lui: certamente, per i Drow, e soprattutto per un maschio, è molto peculiare vedere una femmina comportarsi in taluni modi, e questo certamente è stato uno degli aspetti che ha fatto avvicinare Dinin a Caire. In più, c'è anche il trionfo di aver conquistato una donna, e soprattutto di poterla dominare, altra cosa che a un maschio Drow non è concessa; in tal senso, Claire rappresenta una novità sotto molti punti di vista, sia perché è umana, sia perché si comporta in un modo diverso da come Dinin è abituato e si pone in una posizione di sottomissione, che la rende a lui più appetibile per molti motivi.
E se all'inizio si trattava di un rapporto puramente carnale, ora possiamo dire che Dinin si sta interessando anche in maniera più profonda a Claire, tanto che le promette di procurarle una nuova arpa. Dal canto suo, anche Claire scopre di possedere n lato perverso che le rende quasi graditi quei rapporti violenti, un lato oscuro che neppure lei sapeva di possedere.
Jarlaxle continua a piacermi davvero molto, sia nel suo modo di porsi e apparire, sia nell'acume e nello spirito di osservazione che dimostra, tanto da essersi subito accorto della macchinazioni di Claire a danno di Dinin. Certamente, dimostra di non essere arrivato dove si trova per caso.
In concomitanza, vediamo una Sabriel che ha dovuto lasciare il collegio per prendere il posto del padre come Negromante, e che tuttavia è tornata nella scuola perché non si è arresa alla scomparsa di Claire: l'ha vista scomparire e non l'ha sentita morire, dunque deve trovarla. La sua devozione denota una grande tenacia, nonché un profondo affetto per la donna.
Ti rinnovo i complimenti per il capitolo e per la storia che si sta man a mano delineando e che si fa sempre più intrigante e interessante!
Alla prossima :)

Recensore Master
25/02/20, ore 14:31
Cap. 3:

Cara Afep,

Devo dire che a me è piaciuto molto il modo in cui hai gestito Claire. Se fosse stata una donna priva di qualsiasi altro tipo di esperienza sessuale, la questione della relazione con Dinin sarebbe apparsa come inverosimile per una lunga sfilza di ragioni, ma Claire Pearch è una vedova e un’adulta, sebbene sia una giovane adulta. Ma partiamo dall’inizio. Nella società brutale dei violenti drow le femmine sono crudeli e potenti, severissime, e non accoglienti come le umane. I drow però non sono deboli. Piuttosto, risultano sottomessi e schiacciati con la forza, impossibilitati a uscire dai loro ranghi. L’idea di poter sopraffare una femmina che si pone ai loro occhi come una conquista esotica mi farebbe aprire parentesi infinite che andrebbero a finire sul colonialismo e toccherebbero persino Madama Butterfly, ma risulta credibile con l’atteggiamento predatorio e feroce di questo popolo oscuro. Ed ecco cosa sta succedendo a Dinin. La chiama rifiuto, è rude e violento, ma lei rappresenta comunque una novità intrigante e quindi lui, che è Drow ma pur sempre maschio – alla fine l’istinto esiste e occorre tenerne conto ed esiste negli uomini e nelle donne ^^’ – si lascia conquistare dalla sua prigioniera. Forte della sua posizione prevaricatrice, non si accorge di stare aiutandola. Gli piace e la fa stare meglio.

Capisco però quanto sostieni nelle note. Claire si è venduta. Ha barattato il proprio corpo e tu hai fatto in modo da non far sapere al lettore quanto sia coinvolta. Dinin è brutale, ma utile. È bellissimo, come tutti gli elfi, e questo rende il compito meno sgradevole, ma non privo di conseguenze. Nel suo pov si parla di passione, ma agli elfi fermi a osservare – scena inquietante, ma funzionale – il suo amplesso con il drow viene il fermo sospetto che lei stia fingendo. Ora, Claire non poteva fare nient’altro. La sua vita non vale niente (o meglio: vale finché è utile) il suo benessere non vale niente per nessuno. Totalmente sola in un mondo orribile (se ci fossero stati altri prigionieri avrebbe potuto agire diversamente), potenzialmente designata a una brutta morte, poteva scegliere se soccombere o voler vivere a tutti i costi. La sua scelta può essere condivisibile o meno, forse non era l’unica possibile, ma è frutto di un istinto di conversazione di cui forse nemmeno lei è totalmente consapevole e che viene abbracciato senza rimpianti, dato che non può rimanere fedele a un’ombra morta da anni. Chiamiamola sindrome di Stoccolma ante litteram e con i dovuti aggiustamenti, ma Claire ha scelto di vivere a qualsiasi costo e la rispetto per questo.

Il riportare l’attenzione anche a Sabriel, ormai risolta come erede di suo padre, aiuta meglio a collocare come e perché, in quale occasione, Claire sia finita su un altro piano. La storia è interessantissima e la svolta dark della trama mi piace molto, così come il tuo stile. Grande lavoro anche con Claire, il cui comportamento, come detto sopra, non risulta né sgradevole né irrazionale. I miei complimenti vivissimi per un’opera decisamente molto, molto, tanto intrigante. ^^,
Shilyss

Recensore Master
25/02/20, ore 00:10

Ciao cara,
questa è la prima volta che ti leggo e devo farti innanzitutto i complimenti per il tuo stile di scrittura: l'ho trovato davvero notevole, ricco di particolari, ma non per questo pesante, anzi. Non tralasci nulla, ti soffermi a raccontare al lettore cosa vuoi che veda e cosa vuoi che senta, dallo spiffero d'aria fino al più piccolo battito del cuore. Mi hai stregata, sul serio ♥

Sabriel mi piace molto. Mi ha dato l'impressione di essere un personaggio molto intelligente ma anche accorto, che ha grosse capacità ma che non sembra ostentarle, anzi. Nell'approccio con l'insegnate, a cui porta il libro con un secondo fine, si evince che è una ragazza che sa stare al suo posto, che la sua gentilezza non è assolutamente sospetta e che dunque le persone sembrano fare affidamento su di lei e sulla sua persona. Lo si evince anche dal fatto che, all'inizio, riprende Camille in modo ligio ma che anche sembra amichevole, che le consiglia di tornare in camera e che se lo farà subito non dirà niente. Questa la rende equilibrata e umana. Complimenti dunque per la caratterizzazione di questo personaggio.

Per quanto riguarda Mrs. Pearch, sembra molto legata a Sabriel, forse ha una predilezione per lei, e questo mi intriga perché mi piacerebbe molto conoscerla meglio e capire quali sono le sue intenzioni, specie dopo la frase finale, che preannuncia già che quella calma mostrata avrà forse vita breve.
Complimenti, uno stile impeccabile, dei dialoghi ben gestiti e una trama intrigante. Ti leggerò ancora, stanne certa ♥
Miry

Recensore Master
24/02/20, ore 07:01

Eccomi per lo scambio del giardino di Efp.
Direi che le sensazioni che sta provando siano giuste non sapere cosa sia vero o no essere circondata dal buio senza alcun ricordo di certo non aiuta e l hai reso benissimo.
L interrogatorio poi mi è piaciuto con loro che provano varie lingue e la cosa gli stupisce perfino.
Le ultime parole non sono rassicuranti xD a presto.

Recensore Master
20/02/20, ore 13:57

Ciao!
Anche questo capitolo, come il precedente, ha avuto il potere di coinvolgermi e intrigarmi. Oltre a essere scritto benissimo, è anche ricco d'introspezioni e di descrizioni molto ben fatte, ce coinvolgono tutti i sensi della protagonista e, di conseguenza, del lettore, e questo non può che creare un effetto davvero godibilissimo.
Ho apprezzato davvero moltissimo l'inizio di questo capitolo, con Claire persa nel buio, un buio denso e totale, che la disorienta e la destabilizza, le fa perdere il senso del tempo, della realtà e persino di se stessa. Non sappiamo da quanto tempo lei sia prigioniera né perché, e questo non fa che aumentare tensione e angoscia. Apprendiamo che neppure lei stessa conosce i termini della sua prigionia, né le motivazioni a essa sottese. Non ha contezza di ciò che è accaduto o del perché. Sa solo di essere stato sottoposto a terribili torture, o a quelle che lei ha percepito come tali, ma non ne sé il motivo, né conosce l'identità dei due aguzzini.
Ti faccio i complimenti per il modo in cui hai saputo rendere i Drow, sia dal punto di vista fisico che caratteriale. Ti avevo già detto precedentemente quanto adorassi questo tipo di creature, e quindi mi ha fatto molto piacere vedere come sia stata resa loro giustizia. Mi è piaciuto davvero moltissimo il modo in cui li hai presentati, e anche il fatto che tu abbia inserito tra le righe qualcosa della loro affascinante cultura (i sacrifici a Lolth).
Apprezzabile anche il fatto di non aver inserito le traduzioni al parlato dei Drow: questo ha contribuito a rendere il senso di smarrimento di Claire e a disorientare e smarrire anche il lettore, che si trova con lei a non comprendere cosa sta accadendo e perché.
Quando ho scoperto l'identità della prigioniera, ho subito pensato a una figlia di Mrs. Pearch o a una parente più giovane, per via del "piccola Umana" con cui viene apostrofata, ma poi, anche grazie alle note, ho realizzato che si trattasse proprio di Mrs. Pearch e che probabilmente quel "piccola" fosse riferito sì alla differenza d'età (i Drow vivono molto più a lungo degli uomini), ma anche a come i Drow vedono quella prigioniera rispetto a loro: un piccolo, insignificante essere.
Ora, non sappiamo come Claire sia stata catapultata in questa realtà, come sia riuscita a sfuggire ai controlli delle guardie, e non lo sa neppure lei. E questo mi rende davvero mooolto curiosa,
La reazione finale delle due creature, quando Claire rivela il proprio nome, ha fatto partire nella mia testa voli pindarici inimmaginabili. È stato soprattutto il Drow dotato di capelli (chiedo scusa, caro, ma finché non so il tuo nome dovrò trovare altri appellativi per te) ad attirare la mia attenzione: ha chiuso gli occhi con fare esasperato. È chiaro, da suoi commenti precedenti, che lui trovi un'assoluta perdita di tempo essere lì, così come crede inutile e insignificante quell'umana, pertanto la sua reazione potrebbe essere stata scaturita da questo. Tuttavia, è interessante notare come la reazione sia seguita non al "Claire" ma al "mi chiamo Claire Pearch", ovvero quando la donna ha rivelato il suo nome completo. Che quindi le creature abbiano già incontrato suo marito e che lui abbia dato loro qualche gatta da pelare?
Vabeh, la smetto con questi sproloqui.
Mi fa davvero piacere leggere che hai voluto dare vita a un personaggio "normale", scevro da quella perfezione che sembra non voler abbandonare determinati canoni. Il realismo è una cosa che apprezzo sempre enormemente, e questa storia ne ha da vendere, insieme a uno stile impeccabile e a una trama che sembra davvero promettente.
Ti rinnovo i miei complimenti e la mia curiosità di proseguire la lettura.
Alla prossima :)

Recensore Master
17/02/20, ore 13:55

Un presentazione sicuramente fatta bene, che ci permette di familiarizzare sicuramente con alcuni concetti di questo mondo.
Tra questi il più importante è sicuramente scoprire l'esistenza di una barriera dal nome comune di "muro" che separa due realtà distinte.
Tuttavia è un limite piuttosto permeabile, Sabriel viene da oltre il muro e da come si preoccupa non è così improbabile che da esso arrivi anche qualcosa di pericoloso.
Aspetto che ho trovato molto interessante è che la tecnologia risenta dell'influenza delle energie che arrivano da oltre esso. Dimostrazione che la magia risponde a leggi della fisica o cmq a delle regole in comune con la scienza, altrimenti non ci sarebbero tali fenomeni. Trovo che questo renda la magia più verosimile.
Altro aspetto che mi è interessato è che, per adesso, Sabriel non sembra essere discriminata per la sua provenienza. Non ci sarebbe stato niente di più facile che considerare con diffidenza e odio qualsiasi cosa provenga da oltre il muro.
Se tali sentimenti fossero radicati non credo che lei sarebbe potuta diventare la capoclasse.
Ammetto che da come le presenti Ancelterra e il muro mi fanno pensare all'Europa e all'Africa nell'età delle esplorazioni geografiche del XV secolo.
Idea avvalorata dalla triste storia Mrs. Pearch, il cui marito è scomparso in una missione esplorativa. Immagino che i potenti di Ancelterra siano curiosi di sapere cose si celi oltre il muro e sopratutto come sfruttarlo.
La presenza di due fazioni contrapposte potrebbe in futuro creare l'occasione che aspettano o dare il via a un disastro immane ma questo dipende dai punti di vista.
In sostanza un prologo che fa il suo dovere e incuriosisce abbastanza il lettore da spingerlo nella lettura.

Recensore Master
17/02/20, ore 11:34

Cara Afep,
Anche questo capitolo, devo confessartelo, mi è piaciuto molto e l’ho trovato intrigante. Il senso di smarrimento è reso benissimo ed è corredato da una serie di elementi volti a fare da robusta cornice ai sentimenti e alle emozioni di Claire. Il fatto che non ci siano traduzioni rende ancora più estranei questi due inquietanti figuri che la interrogano, mentre il fatto che lei abbia perso il senso della realtà potrebbe indicare il fatto che la prigionia dura da molto. Sappiamo che ha sofferto e ha subito delle torture, sappiamo che è arrivata a domandarsi se lei stessa è reale o meno, sappiamo anche che abbiamo incontrato Claire anche nello scorso capitolo e che lavorava nella scuola.

Cosa l'ha catapultata sotto un cunicolo? Come ha potuto resistere, dato che viveva in un mondo privo di magia e che risentiva solo della vicinanza di un regno che la possedeva? C'entra Sabriel in tutto questo?
Per un momento, ricordando che fosse una donna adulta e che i due strani soggetti l’hanno appellata come “piccola umana” ho pensato che potesse essere una sorella o una figlia dell'insegnante e che quel “piccola” potesse riferirsi all’età anagrafica, ma le note mi hanno fatto ricollegare la Mrs Pearch che incontra Sabriel con questo personaggio.

Approvo la scelta di farla realistica, la volontà di togliersi di dosso la vena di perfezione che, purtroppo, spesso ma non sempre ammanta i personaggi femminili per darle un percorso e un aspetto più normale, e sono molto curiosa di vedere come svilupperai il personaggio in tal senso. Le premesse che fai sul far finire male una storia per mostrare il frutto di una serie di scelte che portano verso la dannazione del personaggio sono interessanti proprio perché la natura umana è tutt’altro che lineare e pura. Il modo in cui Claire ha difficoltà nel dire il suo nome anche quando le viene posta una domanda nella sua lingua e il modo in cui coglie a mano a mano che l’occhio si abitua alla luce i dettagli degli strani individui che l’hanno catturata è evocativo. Le descrizioni sono dosate bene e permettono di visualizzare i personaggi e i loro movimenti, di rimanerne affascinati e spaventati assieme. Tanti complimenti anche per questo capitolo, insomma. Mi stai davvero incuriosendo! ^^
Alla prossima,
Shilyss

Recensore Master
16/02/20, ore 17:19

Eccomi per lo scambio del giardino.
Non conosco questi libri mi spiace perciò la considero originale :).
Allora come descrizione l'ho trovata non troppo prolissa ma anzi molto ben fatta e ci illustri già dove ci troviamo e la loro considerazione verso il nuovo e il vecchio mi pare un'po fantasy/ moderno visto l'uso della tecnologia.
La ragazza che ci presenti la trovo piuttosto ambigua e, almeno secondo me, nasconde qualcosa.
Spero di proseguire lo scambio perché mi hai incuriosito ciaoo e a presto.

Recensore Master
13/02/20, ore 14:24

Ciao Apfel!

Ti ho letta con grande piacere; scrivi bene e hai avuto l’accortezza di raccontare il mondo di cui parli, rendendo la storia fruibile anche a chi non conosce l’opera originaria, il che era una sfida non semplice da superare. Inoltre scrivi bene, e quindi il capitolo scorre con facilità e desta interesse. Sabriel è una protagonista interessante perché appartiene a due mondi: quello originario dell’Antico Reame, che è intrigante non tanto perché magico, ma per il fatto che gli oggetti tecnologici si rompono nelle sue vicinanze (ho trovato questo dettaglio suggestivo), e quello del prestigioso collegio. Di Sabriel si colgono già alcune cose: conosce la magia – e probabilmente ha fatto un incantesimo di protezione, gli insegnanti e gli studenti la considerano un punto di riferimento degno di fiducia (scopriremo se ben riposta o meno) e ha dei fini doppi, dato che è entrata nello studio della professoressa con un secondo scopo non rivelato, che sto solo presumendo essere un incantesimo di protezione. Sembra che voglia proteggere la scuola e i suoi abitanti, dicevo, e a tale proposito il modo in cui hai dato il via alla narrazione mi è piaciuto moltissimo: undici anni prima (ma prima rispetto a cosa? Qui il lettore si intriga) in medias res (una sera, una ronda, una bambina con un coniglietto tra le braccia). Caratterialmente la ragazza sembra seria e con la testa sulle spalle, atteggiamento che si coglie nei confronti di Camille.

Se però non si riesce a dire di più di Sabriel, è evidente la tensione che esiste tra i due regni e si intuisce che l’equilibrio che la ragazza ritiene sia ancora attivo undici anni dopo potrebbe essere drammaticamente crollato. Lo spoiler sul finale in apertura, invece, mi ha sorpresa: capisco perché tu abbia scelto di mettere le mani avanti, ma è veramente la prima volta che trovo un avvertimento simile. Insomma, davvero un bell’inizio. Ti faccio i miei complimenti e spero a presto,
Shilyss :)

Recensore Master
12/02/20, ore 18:30

Ciao, eccomi ad approcciarmi a questa storia che sembra già molto interessante dal primo capitolo.
Non conosco il libro da cui è tratto il personaggio di Sabriel e non ho letto i libri di Forgotten Realms, però da navigata giocatrice di D&D conosco molto bene l'ambientazione. E adoro i Drow, quindi non vedo l'ora di leggere come li hai sviluppati.
Dunque, nelle note hai svelato che questa storia sarà scritta dal punto di vista dei cattivi e non avrà un lieto fine, il che mi fa molto gongolare, dato che io adoro le storie cupe, con finali negativi o non del tutto positivi e soprattutto mi piacciono villain e antieroi, per cui le premesse sono già per me molto succulente.
In questo capitolo introduttivo hai abilmente presentato il collego femminile e il mondo in cui s'inserisce: sei stata molto abile a presentare chiaramente e in poche, efficaci pennellate l'ambientazione e i personaggi, dando subito un'idea chiara al lettore della loro attitudine e del luogo in cui si trovano a vivere e ad agire. Apprendiamo che Ancelterra pè un luogo sicuro, una sorta di rifugio dall'Antico Reame, luogo governato dal caos della magia necromantica e, conseguentemente, minacciato dai non-morti: ho trovato davvero molto affascinante quest'aspetto, che un po' mi ha ricordato Il Trono di Spade e la Barriera costruita per tenere lontane le minacce non-morte. Ho anche apprezzato moltissimo l'atmosfera di quiete che hai impresso a questo prologo, e in cui hai insidiato, tuttavia, dei sentori di pericolo e d'inquietudine, prima di tutto descrivendo gli orrori dell'Antico Reame e i pericoli che nasconde, nonché l'influenza che ha sul collegio per via della sua vicinanza alle Mura; secondariamente, la nostra protagonista ha un sentore che qualcosa non vada, che la spinge a controllare che nella scuola tutto sia sicuro. Sembra che questa capacità le venga dal marchio che ha sulla fronte, ma suppongo che non sia una dote che tutti possiedono e che, anzi, sia forse solamente una sua prerogativa.
Mi è dispiaciuto molto leggere la vicenda di Mr. Pearch e non so perché ma ho il sentore che lo rincontreremo nella storia, forse tramutato in non-morto o in qualche aberrazione peggiore.
Ammetto di non avere una grande simpatia per i personaggi femminili, che tendo solitamente a detestare, ma devo ammettere che Sabriel mi è piaciuta, sia per via dei suoi trascorsi che ne fanno certamente una persona più matura delle sue coetanee, sia per via della sua attitudine, del suo modo di porsi pacato e gentile, che sottende però arguzia e spirito d'osservazione. Sembra una persona che sa guarda, sa cogliere e sa usare ciò che apprende a suo favore. È brava a dissimulare e a cogliere le occasioni, e questo la rende davvero molto interessante.
Complimenti anche per il tuo stile fluido e pulito e per la grammatica impeccabile, che hanno reso la lettura davvero scorrevole e godibile.
Questo prologo mi è davvero piaciuto e ha acceso in me una grande curiosità di proseguire con la lettura di questa che si prospetta una storia davvero ben fatta.
Complimenti e alla prossima :)

Recensore Master
11/02/20, ore 16:44

Ciao, eccomi per lo scambio del giardino...
Allora, non conosco il libro, mi spiace, ma devo dire che si capisce piuttosto bene quali siano le dinamiche, quali le caratteristiche del college femminile e quali, anche se vagamente accennate, per il momento, i pericoli celati dietro il Muro. Pericoli che Sabriel ricorda parecchio bene. Mi ha incuriosito davvero, sono sincera... la parte dei morti che minacciano i vivi è forse qualcosa legato agli zombie? A qualcosa di peggiore? Sembra davvero interessante, ho già delle domande.
La scuola, non fosse per la presenza unicamente di allieve, mi ha ricordato moltissimo Hogwarts, sono sincera <3 o forse è solo il paragone più famoso che riesco a riportare alla mente. In ogni caso, sono sinceramente curiosa di scoprire come è strutturato il posto, anche se non so se ne avremo ancora menzione nel prossimo capitolo... visto che questo si ambienta 11 anni prima. Sarà sempre Sabriel la protagonista? Seguiremo le sue vicende? Qual è il secondo fine che l'ha spinta nell'ufficio di Mrs Preach? Ha intenti cattivi come accennavi nell'introduzione? 
Okay, smesso, ma davvero ho parecchi quesiti in testa xD
Detto questo, ho trovato il testo scorrevole e ben narrato, c'è introspezione ma anche descrizione, gli ambienti risuonano già, così come il carattere della protagonista e anche quello dei personaggi che le sono gravitati attorno. E questo vuol dire tanto! 
Spero che avrò occasione di leggerti ancora, intanto ti lascio una bandierina verde e ti faccio i miei più sinceri complimenti <3
A presto
Alice

Recensore Veterano
07/02/20, ore 13:27
Cap. 3:

Eccomi tornata cara!
Allora, che dire?
Mi piace, mi piace, mi piace.
L'accoglienza degli elfi senza dubbio non è stata brillante e più leggi questo capitolo, più questa sensazione viene evidenziata. Più Claire "spiega" le cose, più il quadro che ci dipinge è terrificante. Come hai detto nelle note...no, questo scenario non è lusinghiero, come magari non è lusinghiero il comportamento di Claire, ma d'altronde lei ha già capito che se vuole uscire viva da questo posto mostruoso deve sopravvivere e lo fa con tutto ciò che ha a sua disposizione...in questo caso, la manipolazione. Devo dire la verità, io Dinin non riesco ad odiarlo del tutto. E' un violento frutto di violenza, come tutti i maschi della sua società, ma questo non lo rende un buono, qualcuno da giustificare. Semplicemente è comprensibile i motivo che lo fa comportare così e questo mette i brividi. Claire mi ha fatto davvero pena, sola e sperduta in un mondo che aspetta solo un suo momento di debolezza, un momento in cui la sua guardia sarà abbassata, per farla fuori.
Insomma, è finita nel covo delle vipere. E o impara a mordere con quello che ha o muore avvelenata.
Brividi veri, complimentissimi per questo capitolo con una protagonista che si rivela intelligente e con una vena subdola che sarà quella, sento io, che le permetterà di salvarsi!
A presto,
Ulvinne

Recensore Veterano
01/02/20, ore 17:33

io non ho parole.
Il contrasto tra il prologo e il primo capitolo è terrificante. DAlla pacifica atmosfera della scuola si passa al buio così profondo, alla paura, al delirio quasi.
Geniale l'idea di passare dal POV di Sabriel, protagonista di un ciclo che non conosco, ma che son riuscita a capire quanto bastava grazie alle tue indicazioni -precise, semplici, azzeccate e mai banali., a Claire e il suo spaesamento è stato un colpo di genio.
Ottima anche l'idea di non usare le traduzioni, rende più l'idea di isolamento, paura, e anche confusione.
Meraviglioso, sono stata con il fiato sospeso tutto il tempo, adoro!
PS: Jarlaxle dangerous crush, ma non rimpiango nulla. Ma questo tu lo sai già! Aggiorna presto, perché merita davvero tantissimo <3
Ulvinne

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