Recensioni per
Your train
di Altair13Sirio

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
01/05/23, ore 23:52
Cap. 1:

Rieccomi nuovamente per lo scambio~
Wow, una storia davvero avvincente! Nella sua semplicità, mi ha molto appassionata. Ci sarebbero da rivedere alcune parti, dato che è spesso ripetitivo e un po' confuso, ma il potenziale c'è decisamente.
Felice di averla letta, spero che anche per il protagonisti ci sia lieto epilogo :)
(Recensione modificata il 01/05/2023 - 11:53 pm)

Recensore Master
03/04/22, ore 19:15
Cap. 1:

Ciao :*
Ho scelto questa storia un po' a istinto, come faccio spesso. Anche perché mi piacciono le storie romantiche, questa poi ha una caratteristica che amo e per cui ho una specie di fissazione: la stazione, tutto si svolge lì. Nelle stazioni/aeroporti/treni ci leggo sempre un sottotesto romantico, perché è un luogo dove arrivi, un luogo da cui passi per andare chissà dove e a volte dove puoi incontrare qualcuno di speciale, com'è successo in questa storia. Prima che me ne dimentichi: la storia è davvero dolce e delicata, proprio come piace a me. Venendo ai protagonisti. Alessandro è adorabile, davvero. È uno studente che ama viaggiare, ma che al contempo è legato alla famiglia, e che credo un po' si butti nelle cose, a giudicare dal fatto che ha scelto il suo corso di studi senza nemmeno sapere di cosa si trattasse (arrrgh come lo capisco). E poi incontra Sarah. Il loro incontro è stato molto tenero e anche realistico, perché puntualmente quando si deve parlare una lingua che non è la propria è panico e si dicono cose a caso e pure male (e infatti Alessandro prova a parlare in un inglese tutto suo). Ho trovato molto teneri i loro scambi di battute, con quell'imbarazzo dato dal fatto che intanto non si conoscono, poi parlano due lingue diverse. Però è stato bello il modo in cui cercano comunque di portare avanti una conversazione, se non fosse che poi il treno arriva. Io avevo già paura che la storia finisse molto in malinconia, che questo rimanesse un incontri speciale ma fugace. E INVECE il finale mi ha sollevato il morale. Per Alessandro è stato amore a prima vista (ma in realtà anche per Sarah) e AMO il fatto che il suo buttarsi nelle cose lo abbia portato a scrivere il proprio nome-cognome-residenza per farlo vedere a Sarah. Così potrà ritrovarlo e potranno approfondire la loro conoscenza. Il finale è aperto, ma mi piace immaginare proprio che sarà così. Che cosa bella T_T. Sono arrivata alla fine sospirando come una scema, l'ho davvero tanta apprezzata, per un animo romantico come il mio storie così sono oro. E niente, bellissima davvero, mi ha fatto piacere leggerla.
Alla prossima :*

Nao

Recensore Junior
28/11/21, ore 16:13
Cap. 1:

Ciao!! Prima di tutto mi scuso per il ritardo penoso con cui ti lascio questa recensione, spero che non me ne vorrai troppo. 

Anche io avevo ottimi ricordi del nostro ultimo scambio e non sono rimasta delusa. La storia di Alessandro e Sarah mi ha scaldato il cuore e mi ha lasciato quel senso di tenerezza che solo una favola dal sapore dolce amaro sa fare.Lo stile della storia è intimo e caldo, guida il lettore nel mondo di Alessandro: un mondo pieno di piccole contraddizioni, come solo le persone vere sanno essere. Alessandro è un po' tutti noi, con le sue incertezze, le sue paure, ma anche i suoi punti fissi. Un po' anche con la sua noia del quotidiano e le piccole fisse personali. E' un personaggio con il quale è facile identificarsi. E poi l'incontro con Sarah, che lì per lì ha il sapore di una favola, che però ci riporta subito alla realtà con la sua barriera linuistica. Qui io forse avrei optato per tenere le frasi in inglese vaghe ed ambigue, per tenere il lettore nella stessa perplessità di Alessandro, ma l'effetto arriva comunque, perchè sei stato bravo a tenermi nella testa del protagonista. Sarah risuona di una solitudine che troppe volte si legge sui visi della gente in aereoporto o nelle stazioni, la solitudine del nomade. Mi ha stretto il cuore, perchè forse mi sento un po' più Sarah che Alessandro e mi piace pensare che là fuori ci sia un Alessandro un po' per tutti. 
Una storia breve ma che porta il lettore per mano fino alla fine, lasciando un senso di tenerezza e speranza. 

Grazie per questa storia e scusa ancora per il ritardo scandaloso! 

Genziana_91

Recensore Master
07/10/21, ore 10:44
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui per lo scambio a catena. Allora... la prima cosa che ho notato leggendo questa storia è che è vera, a cominciare dal protagonista, Alessandro. Chiunque si può identificare in lui, perché chi ha dovuto studiare fuori, o ha fatto il pendolare, può capire lo stato d'animo di Alessandro.
E poi tutta la trama è vera, è capitato a chiunque di incontrare alla fermata del treno, o del bus o perché no anche della metro, uno straniero che chiede informazioni e chi come Alessandro non parla inglese si è ritrovato impacciato. Molto bella l'idea di scrivere le risposte di Alessandro in inglese come si pronunciano per dare l'idea che il suo inglese è maccheronico.
Anche Sarah, sebbene la storia è dal punto di vista di Alessandro, ha una caratterizzazione, sebbene lasciata un po' velata, cioè si capisce che ha subito una forte delusione amorosa e per questo è scappata.
Il finale mi sembra quello di un film romantico con lui che esita nel salire sul treno, ma prima di dirsi addio le scrive il nome e il paese da cui proviene sul palmo della mano.
A presto.

Recensore Veterano
17/09/21, ore 18:46
Cap. 1:

Ciao eccomi per lo scambio

Beh, ma che bella, ho adorato davvero molto questa storia davvero ben strutturata. Sembra un incontro casuale tra sconosciuti, ma invece poi si rivela qualcos'altro.

Colpo di fulmine, anche se non si sono intesi, alla fine, questa intesa la trovano, con una speranza di potersi ritrovare un giorno. Si può fantasticare sul fatto che si siano ritrovati chissà per quale strano caso chissà dove, magari per un appuntamento o che altro.

Lo apprezzata davvero molto =)

Alla prossima =)

Recensore Master
17/07/21, ore 15:20
Cap. 1:

Ed eccomi qui per lo scambio a catena del giardino.
Quella che ci troviamo davanti è una comune scena di vita quotidiana che si svolge in stazione, non una stazione enorme e conosciuta come potrebbe essere quella di Milano Centrale, o di Roma Termini no, questa è la stazione di Paola, un piccolo paesino che credo ben in pochi conoscano, e io non sono certo una di questi X'D, ma non per questo rende la storia meno interessante anzi, anche i piccoli paesini dimenticati meritano la giusta attenzione e come si sa anche li possono nascere grandi storie e a volte sono proprio loro che hanno tante storie da raccontare e questa che succede ad Alessandro e Sarah è sicuramente una di queste.
Lui che aspetta il treno per tornare a casa dai suoi genitori dopo che passa praticamente la sua vita lì, lontano da casa perchè è uno studente universitario, mi sono ritrovata in lui sul fatto di sentire la mancanza dei genitori, tutti si sa cerchiamo di fare i forti e tutto ma volenti o non il nostro nido ci mancherà sempre e quando ci torniamo è sempre bello abbiamo proprio bisogno delle coccole dei genitori della nostra famiglia, l'altra persona è Sarah, una ragazza straniera che si presenta in modo alquanto insolito, insomma portare una sciarpa che ti copra quasi tutta non è cosa da tutti i giorni, di cui però non ci è dato sapere dove andrà. I due, probabilmente per noia, cominciano a parlare e...ammetto di aver capito il protagonsita, per quanto non sono certo messa male come lui in inglese ho avuto anch'io difficoltà a capire Sarah, situazioni imbarazzanti ma al contempo divertenti se ci pensiamo xD. Ma nonostante ciò i due parlano e si trovano anche bene insieme, il treno di Alessandro arriva facendoci pensare che probabilmente i due non si rivedranno mai più, cosa alquanto comune e anche triste se ci pensiamo, ma ecco che lui lascia degli indizi proprio mentre sta per partire e questo ci fa capire che un giorno i due, chissà se presto o tardi, si rivedranno, in un modo o nell'altro, una cosa alquanto carina e davvero romantica **. Per quanto riguarda la frase finale che dice Sarah a sto punto mi chiedo "qual'era quindi la sua iniziale meta? probabilmente non lo sapremo mai xD.
Una storia breve ma davvero carina e dolce che mi ha fatto sorridere e mi è piaciuta, una delle cose che più ho apprezzato è il fatto che è ambientato in una situazione quotidiana in cui tutti noi ci potremo ritrovare davvero bello reso in maniera assolutamente non banale anzi. Lo stile è fluido e scorrevole ma anche semplice al tempo stesso, le descrizioni riguardanti la stazione e il paese mi sono piaciute molto, errori grammaticali non ne ho notati ma pochi invece di battitura che però non sono un problema, basta semplicemente aggiustarli^^.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima, ciaoo.

Recensore Master
10/06/21, ore 09:49
Cap. 1:

Ciao Altair, passo per lo scambio.

Allora, mi sono commosa, sai? Una storia bellissima, come in uno di quei film d'amore che rimangono nel cuore, e ti vai a riguardare ogni volta che senti il bisogno di un pizzico di romanticismo nella tua vita. La stazione di Paola - ne hai fatto una descrizione molto accurata - non ci sono mai stata, ma grazie a te è come se fossi stata lì a godermi la scena fra Sarah e Alessandro che cercano di comprendersi pur non parlando la stessa lingua. In quel caso Alessandro sono io, non spiccico una parola di inglese, e per un istante ho sorriso di fronte all'impacciato tentativo di questo ragazzo di fingere di saperlo parlare correntemente. La parte descrittiva e i dialoghi poi sono magnifici, di un'autenticità che spiazza. Un'immagine bellissima la tua, capisco molto bene i sentimenti di Alessandro, la famiglia è quel porto sicuro senza il quale ci sentiremmo persi, ma per fortuna, per lui, quel porto ancora esiste. Mi è dispiaciuto per Sarah che resta sola in quella stazione sconosciuta, ma sono certa che lei e Alessandro si ritroveranno presto, almeno lo spero. Leggerti è sempre un piacere immenso, perché sai trattare argomenti diversi con una sensibilità e una profondità uniche, e per questo ti ringrazio, perchè trasmettere emozioni ai lettori non è affatto facile, e tu ci riesci benissimo.

Tea.

Recensore Junior
01/06/21, ore 09:50
Cap. 1:

Ciao compare, eccomi qui per lo scambio.

Ogni volta che leggo qualcosa scritto dal tuo pugno mi sembra di viaggiare nella tua testa e, al contempo, di fare un'autoescursione nella mia spiritualità.

È vero, la penso anche io come te: ogni persona che incontri, per un istante o una vita intera, è una storia che diventa parte del tuo bagaglio emotivo, sono due mondi (anche diametralmente opposti) che per un attimo collidono e danno origine a una nuova dinamica.

Quale situazione migliore, se non quella di un'attesa in stazione o di un viaggio nello stesso vagone? Se molto spesso si incontrano dei soggettoni particolari, è altrettanto vero che spesso si ha modo di incrociare estranei con i quali, paradossalmente, tendi a liberare te stesso più facilmente perchè sai che quella persona non ti giudicherà; mi pento, a volte, di non aver avuto la lucidità di chiedere un modo per restare in contatto in queste situazioni (anche se, d'altra parte, il lato poetico che ti fa apprezzare questo tipo di incontri è proprio il sapere di non reincrociare più quelle strade)...

La tua scrittura, in questo, si è dimostrata per l'ennesima volta un'arma che mette a nudo il lettore immergendolo nel turbinìo emotivo che ogni volta riversi nel tuo raccontare (a mio avviso spesso autobiografico, non mi sorprenderei se fossi tu ''Alessandro''): scopre senza veli le insicurezze e le paure che un ragazzo della nostra età può provare, accosta due mondi diversi che superano le differenze culturali parlandosi solo di cuore (i siparietti in inglese maccheronico e scritto come si pronuncia regalano sorrisi in una storia dal sapore agrodolce), contrappone due modi opposti di vedere casa propria.

Non so se la storia sia vera o meno, ma sicuramente si verifica milioni di volte al giorno e spero che, una volta tanto, Alessandro e Sarah riescano a ritrovarsi.

Complimenti davvero, ci vediamo alla prossima

Recensore Master
31/05/21, ore 12:14
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui ^^
Se non erro, questa è la prima volta che leggo qualcosa di tuo e posso dirti, in tutta onestà, che ti sto scrivendo questa recensione con gli occhi lucidi.
Questa storia mi è piaciuta veramente tanto. Mi sono affezionata molto a Sarah e Alessandro durante la lettura, al punto tale che quando sono arrivata alla fine ho provato le loro stesse emozioni, come se fossi stata anche io lì con loro, in stazione, e li avessi salutati – forse non per sempre, ma provando comunque la stessa sensazione di malinconia che hanno provato loro. Una malinconia velata prima dall'incertezza e dalla paura di non ritrovarsi più, per poi essere sostituita dalla speranza che niente è perduto e che un giorno, magari, ci si ritroverà per davvero.
Ho frequentato il Liceo Linguistico quando ero alle superiori, ma niente da fare: sono Alessandro inside pur avendo studiato la lingua inglese in maniera molto più approfondita rispetto a lui e fidati che con ogni probabilità al suo posto avrei fatto – o meglio: detto – di peggio. Bello poi perché quando si tratta di tradurre meme e giochi di parole stupidi ci arrivo subito xD
Comunque, ci sono due cose che ho particolarmente apprezzato di questa storia: il fatto che noi lettori riusciamo a entrare in empatia con Alessandro e Sarah praticamente fin da subito e il modo in cui hai giostrato la difficoltà che emerge sempre più quando non si conosce la lingua del proprio interlocutore – e fidati che non è una cosa facile!
Mi è piaciuto perché è stato proprio grazie a quel fraintendimento con “Your train”/“Your name” che il titolo della storia acquisisce un significato ancora più bello e profondo. Perché, diciamocelo, Alessandro sarà pure una frana con la lingua inglese, ma se non avesse frainteso le parole di Sarah non si sarebbe mai spinto tanto oltre con lei, arrivando a lasciarle il suo nome completo e il luogo dove abita pur di poterla rincontrare.
Non tutti i mali vengono per nuocere (!) e in ogni caso, con un po' di pratica sono sicura che Alessandro imparerà in fretta la lingua inglese: quando si ama qualcuno – perché, me lo sento, in questo caso è stato un colpo di fulmine da ambedue le parti – si fa di tutto pur di comprenderlo. E quando di mezzo ci sta una lingua straniera, si fa di tutto pur di impararla, proprio per poter comunicare con la persona amata. Quindi credo proprio che Alessandro si darà da fare con l'inglese e Sarah con l'italiano, così quando si ritroveranno avranno modo di parlare in maniera più sciolta e serena.
Tornando un attimo al primo punto, mi è piaciuta la caratterizzazione di entrambi. Alessandro l'ho adorato fin da subito, così deciso e intraprendente quando il viaggio in treno lo porta al suo appartamento per l'università, perso e insicuro quando la nostalgia di casa si fa sentire con forza. E poi c'è Sarah, che se ne è andata di casa perché non riusciva più a sostenere la pesantezza di una condizione che la schiacciava sempre più giorno dopo giorno, approdando in una terra che non conosce senza conoscere la lingua, il luogo, le persone. Eppure, nonostante tutto, continua ad andare avanti.
E ora, proprio come la frase finale conclude questa storia, lei ha un posto dove andare grazie ad Alessandro.
Starò scrivendo questa recensione da quanto? Cinque minuti? Dieci? Niente, ho ancora gli occhi lucidi.
Sarà poi che hai uno stile talmente delicato che mi ha coinvolta dall'inizio alla fine, davvero, mi è piaciuto molto.
Vado a recuperare un fazzoletto e ti saluto – anche perché penso di averti tediato abbastanza con quella che non credo sia proprio una recensione, ma un mezzo delirio xD
Complimenti, spero di poter leggere nuovamente qualcosa di tuo ^^

M a k o

Recensore Master
13/05/21, ore 11:02
Cap. 1:

Ciao, rieccomi per recensire un’altra storia. ^_^
Mi piace come hai descritto il personaggio di Alessandro, questo giovane studente fuori sede che ha sempre nostalgia di casa e torna dalla famiglia appena può. Mi ha fatto un po’ tenerezza e l’ho trovato molto reale, un po’ come siamo tutti noi che vogliamo vedere il mondo ma senza perdere i nostri legami.
 
Di Sarah sappiamo meno, ma è giusto così perché ci viene presentata attraverso Alessandro, dalle sue impressioni, dal poco o niente che capisce delle sue parole. Apprezzo tantissimo questo modo di raccontare gli eventi dal punto di vista di un personaggio, invece che da un narratore onnisciente, lo trovo molto più coinvolgente. Bravo!
Sempre per quanto riguarda Sarah ho visto che hai lasciato i dialoghi in inglese e mi è sembrata una buona idea, così è più facile immedesimarsi in Alessandro. Chi non sa l’inglese si troverà a sentirsi esattamente come lui, sforzandosi di comprendere almeno qualche parola; chi invece lo sa, avrà comunque un dialogo in due lingue differenti e riuscirà a capire comunque le difficoltà del protagonista.
 
Nonostante l’impossibilità di comunicare con le parole, in qualche modo si vede che i due ragazzi riescono a capirsi, e soprattutto intuiscono di avere delle affinità. Fino all’ultimo mi sono chiesta se Alessandro sarebbe salito sul treno lasciandola lì o se fosse riuscito a combinare qualcosa con lei, e mi ha fatto piacere vederlo prendere in mano la situazione in questo modo. La storia del pasto saltato raccontato all’inizio mi aveva fatto sorridere, da una parte aveva contribuito a rendere il personaggio più simpatico ma ci ha anche mostrato in qualche modo la sua tenacia. E la stessa tenacia la ritroviamo adesso, è un sognatore ma è capace di agire per non perdere l’occasione si trova davanti. Combatte con le armi che ha: una frase imparata da un film e una biro per scrivere il suo nome.
 
Il finale “in sospeso” mette di buon umore, pieno di speranza e ci porta a fantasticare su un ipotetico futuro dove magari si rincontreranno davvero. La vita è così, un continuo intrecciarsi di strade di cui spesso non ci accorgiamo neppure; in qualsiasi momento possiamo incontrare qualcuno che cambi la nostra vita. E mi auguro sia stato così anche per loro.
 
Complimenti per questa bellissima storia, l’ho trovata molto dolce e romantica. ❤
A presto!!

Recensore Master
03/05/21, ore 21:17
Cap. 1:

Ciao Altair,
mi sa che il protagonista dopo questa piccola avvenuta romantica, comincerà a studiare inglese molto, ma molto volentieri. XD
Torno serio, forse. Le sensazioni iniziali che prova il protagonista un po' le conosco. Non ho studiato da fuori sede, però mi è capitato spesso stare fuori di casa e all'inizio provavo le stesse sensazioni; ora non più, anzi non vedo l'ora di scappare. Preferisco essere a lavoro che a casa e ho detto tutto. XD
Ma non è questo il fulcro dei sentimenti del protagonista. Vuole tornare a casa, perché è l'unico posto dove pensa di stare bene, dove crede di essere in pace con sé stesso, perché crede che lì sia il suo posto del mondo.
Però, un incontro del tutto fortuito (io non credo) gli farà capire, che non è proprio così. Forse non sarà capace di esprimersi in inglese in un modo fluente o corretto, ma lui e Sarah parlano una lingua universale: quella dei sentimenti.
Sarah viva una situazione allo stesso tempo simile, ma allo stesso tempo opposta alla sua. è scappata di casa, proprio perché non riesce a trovare il suo posto nel mondo, perché si sente di non appartenere più a quel luogo.
Però, quella stazione di Paola, diventa il luogo dove capiscono cosa significhi il termine casa/home. Non un luogo fisico da cui scappare/ritornare, ma il posto dove si sta bene con delle persone. Hanno capito che loro due si appartengono, che sono uno la casa dell'altro.
Sarei molto curioso di leggere una continua di questa storia, per vedere cosa combinano i due protagonisti.
Ti rinnovo i miei complimenti, per il modo in cui sei capace di rendere vivi i sentimenti dei tuoi personaggi.
Ci vediamo presto.
Mask.

Recensore Veterano
23/04/21, ore 23:48
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui per lo scambio del giardino. Dunque, veniamo subito a noi.

La storia mi è davvero molto piaciuta: Sarah ed Alessandro mi hanno trasmesso un gran bel messaggio, almeno per come l'ho percepito io. Non riescono a capirsi, hanno forse paura di un futuro incerto ma, alla fine, con i punti che hanno in comune riescono finalmente a far capire all'altro i sentimenti che provano. Davvero, sono rimasta piacevolmente colpita e non mi sono pentita di aver scelto questa storia.

Mi piace davvero molto il tuo stile, scorrevole e pulito, almeno per quel che mi riguarda continuerei volentieri i nostri scambi. Alla prossima, buona serata!

Recensore Master
13/04/21, ore 10:10
Cap. 1:

ciiaooo eccomi per lo scambio!!
waaaaaaaaaaaaaaaaaaahh (perdonami, è il mio modo di esprimermi quando sono davvero entusiasta) , ma tu scrivi divinamente!!!
e hai una sensibilità pazzesca, doppia, perché dai maschi ce lo si aspetta di meno quindi davvero, con questa storia mi hai lasciato senza parole!!
dopo la metto nelle ricordate (ma solo perché sono già piena di preferite)
prima di iniziare ti faccio un piccolo appunto, no non è nemmeno quello, più un consiglio: hai pensato a chi non è molto ferrato con l'Inglese? io lo so e a quanto pare anche tu, davvero davvero bene, sembrava di leggere proprio una madrelingua quando parla Sarah, soprattuto quando sproloquia in preda all'agitazione (che teneraa <3 )... quindi il mio consiglio è.. non faresti meglio a mettere nelle note in fondo una traduzione di quello che ha detto? ^^'

tornando alla storia, ho adorato come inizia, parlando delle varie stazioni Calabresi dai un'introspezione sul protagonista, cosa che non era affatto facile, nè scontata.

è tenero quel suo lato 'mammone' anche se lui non ama si dica così.

quando compare sarah mi è sembrato un cortometraggio romantico, dove non ha sbagliato un solo dettaglio.
Ho tifato per loro tutto il tempo, ho sentito il cuoricino fare crack quando lui sale sul treno e lei no.. e quando lui ha uell'idea geniale di scrivere i suoi recapiti sul palmo della mano e mostrarglielo aawww e lei se lo annota subito.
La chiusura poi è davvero perfetta e il titolo azzeccatissimo ^^

insomma complimenti davvero, è stata una bellissima lattura.

p.s. ma glielo daresti un seguito a questi due? <3

Recensore Veterano
29/03/21, ore 19:21
Cap. 1:

Ciao! Eccomi per lo scambio del Giardino di EFP!
È il tuo primo racconto che leggo e mi è piaciuto un sacco!
Tanto per cominciare è scritto molto bene, scorrevole e piacevole da leggere. Scelta originale quella di lasciare interi dialoghi in inglese. Di solito ho sempre paura che le parti in lingua possano non essere capite/apprezzate e mi trattengo dal lasciarle in originale, però poi se le trovo nelle storie degli altri mi piace un sacco come rendono, quindi l'ho trovata una scelta vincente.
Anche la trama in sé è davvero carina. L'ho trovata una storia molto dolce e mi ci sono anche un po' immedesimata. È bello vedere come due persone che si sentono
come spaesate, incerte sul futuro, si incontrino e all'improvviso almeno una cosa diventa subito chiara: vogliono rivedersi. E non importano le differenze e le difficoltà nel comunicare, sono le sensazioni che contano, l'istinto, se così si può dire, che ti attrae a quella persona e ti spinge a volrla conoscere.
A dire il vero sarei stata curiosa anche di sapere qualcosa di più sui personaggi, ma credo che tu abbia detto il giusto. Dopotutto l'intera vicenda doveva rientare in una one-shot e quel velo di mistero che resta permette di lavorare con l'immaginazione e in un certo senso rende la storia adatabile al vissuto di ognuno.
Non posso che farti i miei complimenti. È stata una piacevole scoperta!
Alla prossima!

Misa
(Recensione modificata il 29/03/2021 - 07:28 pm)

Recensore Master
03/06/20, ore 18:25
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero del Giardino!
Ho scelto di cominciare da questa shot attirata dal protagonista perché ha un nome che amo - tant'è che è quello di mio figlio - e il passare di qui è stato quasi un obbligo.
La stazione è da sempre luogo di molte emozioni, sia dolci che amare, con i suoi arrivi e le sue partenze ed è perfetta per quello che hai messo in atto tu.
La caratterizzazione di Alessandro mi è piaciuta molto, assieme al suo spirito che ancora non ha ben capito quale sia il suo posto nel mondo, avventuriero ma allo stesso tempo legato alla famiglia con quella nostalgia di casa che mai se ne va. La sua testardaggine mi ha fatto sorridere in quel momento in cui sta morendo di fame ma ha deciso che non mangerà e, cavolo, non lo farà!
Poi arriva Sarah, la quale è meno caratterizzata di Alessandro ma è perfettamente normale perché è tramite i suoi occhi che la vediamo. Lei sembra quasi fuori posto lì e l'inglese iper maccheronico di lui, anziché un ostacolo risulta quasi un legame perché lei si confida - forse proprio perché lui non può capirla - e così scopriamo che è scappata in fretta da chissà quale brutta situazione a casa e magari è anche per questo che ha un piccolo bagaglio ed i colori con cui è vestita c'entrano poco l'uno con l'altro.
Ed il finale sa un po' di Sliding Doors, con quello che sarebbe potuto accadere se solo Alessandro non avesse deciso di salire su quel treno ma ecco che, inaspettatamente, lui le trascrive il suo nome e il luogo dove trovarlo su una mano e, così come Sarah, spero davvero che lei possa trovarlo un domani.
Concludendo ho letto questa shot veramente con piacere, sono passata di qui volentieri.
Ti auguro una buona serata
Cida

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