Ciao!♡
Viene proprio da dirlo: da quanto tempo!
Non so cosa scriverò, esattamente, in questa recensione, né quanto potrà essere coerente e organica, perché, beh, concludo la lettura di questa originalissima e curatissima storia così come l'ho iniziata: ossia, dopo aver fatto una scorpacciata di capitoli (tutti quelli che dovevo recuperare, dunque quasi una decina). Immagina come io sia ridotta, ora (questa storia è tante cose, ma sicuramente non una che si possa leggere tutta d'un fiato restando, al contempo, calmi e tranquilli - inserire qui la tua signature-gif dell'uccellino che strepita alla maniera di Al Bano).
Non so come raggruppare le idee per esprimerti quanto abbia apprezzato anche questi capitoli finali, quindi procederò abbozzando frasi e pensieri sparsi e sperando che abbiano senso.
Dunque, credo che uno dei meriti più grandi di questa storia sia, indubbiamente, l'abilità con cui hai saputo restituire non solo le specifiche singolarità dei personaggi (l'elemento principale per cui questa storia non può che sembrare una sorta di sequel della saga), ma - soprattutto - sei stata bravissima nell'approfondire gli intrecci fra i personaggi. E non parlo solo delle relazioni principali fra protagonisti (che so, il rapporto fra Audrey e Percy, fra Percy e i fratelli, Harry e Ginny e così via), ma mi riferisco praticamente a ...tutti i personaggi e a tutte le relazioni fra di loro! Insomma, non c'è un singolo personaggio che faccia la sua apparizione, per quanto breve, di cui tu, con estrema bravura, non abbia cercato di approfondire le dinamiche relazionali con gli altri personaggi (per dire, ricordo ancora quanto mi avesse colpito il modo in cui hai introdotto Cho e il modo con cui la tua Cho adulta interagisce con Harry o, non so, altro esempio: ricordo quanto mi avessero colpito i simpatici Blevins e Clay – anche nel loro caso, a riprova di quanto sto cercando di dire, eri riuscita ad illustrarne il modo di relazionarsi sia tra loro, che con Harry). Sei così brava a muovere i tuoi personaggi e a farli interagire, insomma, che le dinamiche che crei - anche quelle secondarie - restano sicuramente impresse.
Riguardo alla caratterizzazione dei tuoi personaggi (Harry, Percy, Audrey in primis), non mi ripeterò, perché credo di aver già detto abbastanza nelle recensioni precedenti. Non posso non ripetere, però, quanto in particolare (oltre alla dinamica Percy/Audrey, naturalmente) abbia amato i tuoi Harry e Ginny. È una dinamica che ho apprezzato tantissimo anche in questi ultimi capitoli, per questo non posso che ripetermi su questo punto anche in questa sede. Se la prima parte della storia si contraddistingue per i suoi toni cupi e drammatici, dettati dai ritmi del macabro caso in cui si ritrovano tutti invischiati, in questi ultimi capitoli (sempre relativamente alle interazioni fra i personaggi), in cui il caso si avvia alla sua conclusione, ho apprezzato la presenza di quei momenti più "spensierati" - relativamente spensierati, certo, finché il caso resta aperto - in cui la maggior parte dei personaggi si ritrovava assieme nella stessa stanza. Credo che tu abbia saputo gestire veramente al meglio i momenti "corali" e sono stati tutti profondamente piacevoli da leggere. Tra l'altro, molto random, riguardo alle relazioni fra personaggi, rimarrò sempre con la curiosità, assieme alla Ginny dell'ultimo ciclo temporale di Varnos, di sapere cosa intendesse Percy quando diceva che Audrey aveva una cotta per Ginny e da lì il suo trattarla "ad Avvincini in faccia" (insomma, mi era piaciuta già la dinamica tra Audrey e Hermione e anche questo piccolo spaccato sul rapporto tra Audrey e Ginny mi ha incuriosito parecchio - sebbene, stando a quanto detto nell'Epilogo, "Ginny seguitava a coltivare una sottile antipatia per la cognata").
Riguardo all'elemento tempo/ cicli temporali, già negli ultimi capitoli che sono riuscita a seguire, prima della latitanza, ero molto incuriosita dall'elemento "Harry che ritorna indietro nel tempo con la coscienza intatta" e sono stata molto soddisfatta di come hai gestito questo aspetto.
In particolare, mi è piaciuto tanto il fatto che alcuni elementi (momenti/ frasi pronunciate) siano in qualche modo ritornate immutate anche nella linea temporale "di svolta" in cui Audrey e Molly sopravvivono. Non so, mi ha colpito l'idea che possano esserci dei dettagli che non mutano, anche nella versione degli eventi "nuova", diversa dalle precedenti.
Naturalmente, sempre sulla scorta di queste riflessioni (di quello che muta o meno, nella linea temporale che spezza il ciclo), mi ha colpito tantissimo cosa accade al personaggio di Audrey – e, sì, ammetto che un po' mi è dispiaciuto e un po' le sue azioni mi hanno fatto rivalutare questo personaggio.
Insomma, resta una figura che hai caratterizzato alla perfezione, su questo non ci piove, eppure è come se la mia simpatia nei suoi confronti ne abbia un po' risentito (piccole tacche di simpatia che Audrey perde, ma che si vanno ad aggiungere a quelle già guadagnate da questo meraviglioso Percy!). Mi spiego meglio (tenterò, almeno). A partire dalle infinite versioni precedenti in cui Audrey è la vittima, ho - a livello razionale - ammirato tanto come ne hai sviluppato il personaggio nella linea temporale in cui sopravvive (quasi come se, sempre, in qualsiasi versione, qualcosa che la riguardi debba accadere - il che, come nota Harry, in un passo molto bello, si riverbera sempre su Percy:
"In quel momento Percy Weasley stava guardando sua moglie come aveva guardato il suo cadavere, con lo stesso senso di perdita irrimediabile, perché sebbene Audrey fosse lì viva, presente e respirante davanti a lui, qualcosa della stima e dell'amore che provava per lei doveva essere morto nel momento in cui lui aveva messo Molly al primo posto e lei no.
L'aveva persa ancora una volta, dopo centinaia di cicli. Ancora una volta, a rimetterci più di tutti in quella storia era stato lui. Quello che meno se lo meritava in assoluto." – ma QUANTO hai ragione, Harry?). A livello emotivo, però, non ho potuto fare a meno di provare una sensazione assai spiacevole verso di lei, nella scena in cui ostacola Harry e cerca di carpirgli il nome di Varnos, una sorta di delusione. Naturalmente, poi hai sottolineato i motivi, le ragioni che ne spiegano l'agire, soprattutto nel confronto/scontro con Percy, but still . Sono le scelte che facciamo a determinare che tipo di persone siamo e, per questo, mi è dispiaciuto leggere di questa Audrey, che - lo so, è umana e le sue ragioni non sono affatto di poco conto (quindi, in un certo senso, la si potrebbe anche capire) - "si perde", accecata dalla possibilità di poter dominare creature come i Divoratori (tra l'altro, come sottolinea anche Harry, sì, in effetti è triste notare quanto poco quella Audrey tenga in conto le possibili sofferenze di queste creature, laddove queste - le creature - si sono inevitabilmente "affezionate", per quanto possibile alla loro natura, all'Alchimista).
Insomma, Audrey mi è parsa inevitabilmente più egoista di Percy che per ben due volte, in due linee temporali diverse, si ritrova a fronteggiare scelte impossibili eppure, nonostante tutto, non sceglie mai di anteporre la propria felicità a tutto il resto. Lo stesso, naturalmente, si può dire di Harry, in quel frangente infinitesimale di tempo in cui si ritrova padrone dei Divoratori ed è quasi tentato di sfruttarli per esaudire il suo desiderio di sempre (ritornare indietro e salvare tutti i cari che ha perso) – quasi , però. E se da Harry, in qualche modo, ce lo si poteva aspettare - non è stato che l'ennesimo modo di riconfermare la tua abilità nel tratteggiare il personaggio -, da Percy ce lo si aspetta sempre un po' meno. Quindi, personalmente, da questi ultimi capitoli, se dovessi fare un confronto tra il tuo Percy e la tua Audrey, soprattutto nella linea temporale che spezza il ciclo, Audrey ne uscirebbe inevitabilmente sconfitta. Questo sempre sottolineando quanto comunque il suo personaggio mi piaccia tanto (il che - implicitamente- significa che, di conseguenza, il tuo Percy è meraviglioso).
Anche il fatto che Harry conservi - e sarà, inevitabilmente, l'unico a farlo - memoria di quanto accaduto (o meglio, all'altezza dell'epilogo, non è più accaduto) mi ha impressionato. Insomma, per un momento, avevo creduto che, esaudendo il suo desiderio/ordine, i Divoratori sarebbero stati in grado di cancellare anche la sua memoria, ma... beh, se c'è qualcuno - in tutto l'universo - che può caricarsi di una consapevolezza simile, sì, credo che quello sia proprio "Harry-il-fottuto-salvatore-del-mondo-magico-e-dell'universo-Potter".
Anche il fatto che, nell'anniversario della Battaglia, Harry si interroghi ancora sulle proprie scelte (come hai sottolineato: atteggiamento inevitabile, dopo aver avuto concretamente la possibilità di riportare in vita tutti coloro che in quella circostanza stanno commemorando) e i suoi pensieri dopo la scoperta della morte di Varnos sono l'ultima, definitiva ciliegina sulla torta dell'IC (per quanto, insomma, io-lettrice non abbia alcuna obiezione da muovere al fatto che il folle Varnos sia stato spazzato via dall'esistenza – sì, adoro tanto Harry, ma, ahimé, sono una persona decisamente meno buona di lui!). ... Well, alla fine mi sa che mi sono pronunciata di nuovo su Harry, eh? Non posso farci niente: l'ho amato!
Insomma, ci sarebbero un mucchio di cose da dire, ma mi fermo qui, perché non so esattamente cosa sto scrivendo (effetti di una lettura accelerata di più capitoli o frutto di una mia incapacità di scrivere recensioni? Non lo sapremo mai!). Ci tengo a ringraziarti per aver condiviso con noi questa storia dalla trama complessa e dettagliata, che arricchisce in vari (e originali) modi tanti aspetti della saga, popolata da personaggi altrettanto complessi e ben delineati, che conquistano in breve l'interesse del lettore, restando in lui particolarmente impressi – per molto, molto tempo, anche dopo la lettura.
E poi: un prequel sulla misteriosa "impresa"? Su Percy e Audrey? Grandioso (un po' meno grandioso per te, che dovrai probabilmente sorbirti altre recensioni insensate della sottoscritta)! Sì, può sembrare strano, forse (o forse no? Non so), ma a me piacciono tanto sia le storie cupe e intricate come questa, condite di tanto dolore e sofferenza, che quelle leggere e più tendenti al romantico, perciò... ora aspetterò il prequel!!!
Ancora tanti complimenti per la conclusione di questo progetto. Sono felice di averti seguita fin qui (anche se in maniera alquanto discontinua, purtroppo).
Un bacione! (Recensione modificata il 18/10/2020 - 05:59 pm) |