Recensioni per
Race is over (and you've won)
di D a k o t a

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/06/20, ore 15:33

Santo cielo, sapevo che avrei trovato interessante il tuo account, ma questa OS...
Ho un debole per quel brontolone di Bobby, -in realtà ho un debole per chiunque si prenda cura Dean- e ho rivisto da poco la puntata dove muore e non so cosa verrà fuori da questa recensione perché in pancia ho un gran groviglio di emozioni.
Ma cercherò di andare per ordine.
Hai caratterizzato Bobby in maniera superba, sciogliendo un modo semplice e intenso ogni sfaccettatura che si nasconde in questo personaggio, prima fra tutte quella di non aver voluto figli, ma di amare Sam e Dean come se lo fossero. Dean soprattutto, perché Sam ha suo fratello maggiore a prendersi cura di lui, mentre Dean ha un padre troppo preso dalla vendetta per badare a piccole cose come l'influenza. Sinceramente mi sono sentita sollevata mentre leggevo, sapendo che Dean avrebbe avuto Bobby e subito dopo ti ho ammirata tantissimo per aver realizzato uno spaccato di vita così realistico, profondo e toccante.
Ma passiamo a Dean.
Il tuo Dean di dieci anni mi ha spezzato il cuore in silenzio, è bastata la descrizione che fai dei suoi occhi, il suo costante rimarcare sulla salute di Sam nonostante sia lui a stare male -perchè Dean è così, mette sempre avanti gli altri-, il constatare che le premure a lui sembrano un sogno; e davvero ho ringraziato il cielo che ci fosse Bobby.
L'intera storia è ben costruita, scorrevole e meravigliosamente intensa.
E finisce a pieno diritto tra le mie preferite.
Un abbraccio, Joy.

Recensore Master
23/05/20, ore 01:56

Ciao,
Vado subito al sodo.
Ho amato questa storia anche se é dannatamente triste., credo di aver pianto ad un certo punto dell'inizio. Bobby con il giovane Dean é stato un colpo al cuore, senza parlare di come hai descritto Dean con poche pennellate, ma decise. Il carattere di un bambino che ha visto troppo e si é dato troppo per il suo fratellino facendogli da padre quando lui stesso aveva ancora bisogno dei genitori.
Il fatto che tu abbia mostrato come effettivamente Bobby sia l'unico che con un 'idjots' riesca a mostrare tutto l'affetto e la ruvidezza che lo contraddistinguono, più padre lui del loro padre naturale. Colui che mostra la strada da seguire, una guida.
Sei riuscita a prendere il carattere dei personaggi e farli tuoi! Non credo di dover specificare che non ho trovato errori di alcun tipo.
Preferisco invece dire che é stato un tipo diverso di colpo al cuore la morte definitiva di Bobby e il suo andare in Paradiso. Era un brav uomo.

Miss Loki_Riddle Gold

Recensore Master
22/05/20, ore 16:23

Ciao cara!
Se c'è una cosa che ogni volta che entro nel tuo profilo mi colpisce ecco, quella cosa sono i titoli. I titoli che dai alle tue opere sono sempre un sacco intriganti e perfettamente in linea con l'argomento della storia. Devo assolutamente farti i complimenti perchè io per i titoli mi scervello sempre una marea per poi finire dando un titolo scontato.
Sai, un po' fa male vedere Dean sempre caricato di responsabilità che non dovrebbero spettargli. Nel senso, io sono sorella maggiore ma mia madre non mi ha mai affidato completamente mio fratello nè mi ha mai dato la "colpa" se questo si fosse fatto male. Leggere di Dean responsabile di Sam per me implica un'incapacità (non voglio pensare che sia disinteresse) di John nel fare il genitore e quindi mi ritrovo moltissimo in questa frase "Bobby non gli dice che il giorno in cui prenderà dei fottuti consigli su come fare il genitore da John Winchester deve ancora arrivare" perchè John è l'ultimo che può dire come fare o non fare il genitore.
Il tutto è concitato e confusionario, ma immagino debba essere così, immagino che Bobby abbia rivisto tutta la sua vita mescolarsi nel mentre gli scivolava tra le dita. Vita che è stata riacciuffata all'ultimo istante, come se Bobby fosse un corridore o un ciclista che vince in volata, superando il primo all'ultimo istante.
Ho sinceramente patito nel leggere questa storia, perchè mi ricordo che Bobby mi piaceva tantissimo e perchè mi sento sempre tanto Dean quando leggo le tue storie.
Non posso che farti, di nuovo, i miei complimenti perchè sei davvero una scrittrice molto brava, perchè il tuo stile mi piace un sacco, perchè crei sempre storie non scontate, ma originali, a volte divertenti, a volte tanto angst (e io amo l'angst).
Quindi tanti applausi Desy e un bacio grande da parte mia.
A presto, L

Recensore Master
14/05/20, ore 08:23

Tesoraaaaaaaaaaaa,
hai così tanti aggiornamenti che per l’ABC avevo davvero l’imbarazzo della scelta ma ho scelto questa, incuriosita dal titolo, voglio cercare di capire come si incastrerà nella storia.
Cominciamo.
Tano è una tua Sam&Dean hurt e comfort so già a prescindere che NON ne rimarrò affatto delusa tu ormai su questo genere e fandom sei una garanzia.

Amo quando si apre con una citazione e in questo caso già si sposa col titolo, lo adoro come espediente.

Zio Bobby leggo sempre del padre, principalmente, quindi mi incuriosisce non poco approfondire sullo zio, che nelle scorse letture mi sembra di aver inquadrato come personaggio molto più alla mano del burbero John.
No vabbè, dieci righe e già sono morta.
Zio Bobby dorme, qualcuno lo sveglia, è Dean bimbo (awwwww) che molto educatamente gli chiede dove siano i medicinali e Bobby che si sente pervaso da un calore e già si sente un po’ il papà di quel bimbo. Ripeto, aaaaawww.
e io continuo a sciogliermi di tenerezza per quello che gli dice Bobby e per quello che risponde Dean, ha ragione lui, 11 anni, è un ometto ormai e il padre gli ha già insegnato a tenersi sempre pronto per le emergenze, credo che la domanda sui medicinali sia un tuo espediente per farci arrivare questo.
Ci trovo un sottile velo malinconico nel fatto che anche Bobby riscontra nello sguardo e nella determinazione di Dean quanto, nonostante la sua ancora tenera età, lui sia già adulto.
Awwww Bobby si accorge che è Dean che sta male, ha la febbre eppure si atteggia come se stesse benissimo… vedo già in lui un barlume di quello che poi sarà il Dean adulto.
aww quanto è amorevole Bobby nel dargli il paracetamolo e la coperta, che il bimbo stringe a sé. Ho già detto aaawww?
Spezza il cuore anche a me, non solo a Bobby, quando Dean dice che crede che sia tutto un sogno, perché è talmente poco a quelle premure così semplici che sono dare un’aspirina, far stare al caldo e tenere compagnia guardando la TV, da ritenerle per forza solo il frutto della sua immaginazione.
E zio Bobby che gentilmente gli pizzica il braccio per fargli capire che non è un sogno. triplo aawwwwwwwwwwwww.

E la potevi finire qui, in un mare di fluff tenero, ma no… c’è quel titolo da rispettare ed è stato alquanto doloroso (seppur bellissimo) vedere come tu lo abbia fatto.

Quasi non mi accorgo del salto temporale, di come i ruoli siano ribaltati, di come sia Bobby stesso ora quello che ha bisogno di cure e di come ci sia Dean ad assisterlo, con le parole e gli atteggiamenti.
Ma quello è uno sparo che non perdona, sigh e sob, perché, perché?
Noooo vabbè non reggo, il mio cuore si spezza, è una scena struggente ma meravigliosa, nonché scritta impeccabilmente, quella in cui Bobby fa un ultimo sforzo per avere un’immagine nitida di loro i suoi adorabili bimbi che ora sono due adulti forti e coscienziosi, imprime gli occhi verdi di Dean (sbaglio io a vedere in Bobby una certa predilezione per Dean? strano, perché di solito è il più piccolo a suscitare maggiore tenerezza, ma questa cosa mi piace assai) e la linea del naso di Sam.
E poi quell’ultimo ‘idioti’, l’ultimo tentativo di toccarli.
Basta piango troppo.
Immagino che quella puntata sia stata tremenda da vedere, però ti ha portata a un risultato perfettamente riuscito, hai convogliato una marea di emozioni in questa shot.
un applauso, alla prossima.

Lu

Recensore Veterano
29/04/20, ore 15:32

Non sai quanto sono felice di aver trovato questa storia su Bobby.
Lui è senza dubbio uno dei miei personaggi preferiti dell'intera serie: burbero ma paterno, sempre pronto a spalleggiare i "suoi" ragazzi e a cavarli dall'impiccio, è senza dubbio una figura di riferimento estremamente salda e affidabile per Dean e Sam, forse persino più di John (che, diciamocelo, amava i suoi figli ma con loro è sempre stato più un comandante che un padre).
Ho amato la prima parte, con quel Dean bambino che nonostante tutto non riesce a scrollarsi di dosso il suo cipiglio da piccolo adulto. E Bobby se ne accorge, lo sa (e lo ha sempre saputo), capisce che quel piccolo si è dovuto addossare una responsabilità troppo grande per la sua età.
Mi ha fatto malissimo leggere le parole del giovane Dean, che dice che si tratta di un sogno, perché erano il segno che presto o tardi avrei visto Bobby all'esterno di quel mondo onirico, in preda alla sofferenza anziché felice accanto al quel ragazzino che è forse la cosa più vicina che lui abbia avuto ad un figlio.
La parte finale l'ho trovata struggente, con i due ragazzi ormai adulti al suo capezzale. Credo che tu abbia reso pienamente giustizia a questa scena, tristissima ma anche liberatoria, in un certo senso.
Ho adorato ogni parola di questa storia, che a parer mio mostra uno splendido spaccato dei personaggi e delle loro emozioni, sempre con quel tocco di melanconia che non guasta mai.
Bellissimo, come sempre <3

Recensore Master
22/04/20, ore 20:19

Ciao, cara!
Eccomi qui, pronta per l'angst che anche in questo caso mi hai fatto subire, ma io amo soffrire quindi va tutto bene (mica tanto, dopo aver letto questo racconto). Inutile ribadire le solite cose, il fatto che tu sappia caratterizzare divinamente questi personaggi è un dato di fatto, premetto che io non sono arrivata alla settima stagione quindi non so esattamente i vari riferimenti che avrai fatto a quella puntata, ma ho amato anche questo racconto pieno di introspezione e dedicato soprattutto alla figura di Bobby che si è letteralmente sostituito a quella di un padre assente senza lamentarsi, e con la consapevolezza che prima di Dean e Sam non aveva avuto alcuna esperienza con i bambini. 
Io l'ho so che hai inserito questa prima parte piena di amore di Bobby per i due fratelli appositamente per farci soffrire male, lo so, non lo negare. Dean come al solito è il mio personaggio preferito, lui a volte è da prendere a schiaffi per il suo enorme orgoglio e questo si sa, ma i suoi difetti lo rendono dannatamente umano, e il modo in cui sai delineare la sua infanzia fa malissimo, perché dimostra quanto lui in realtà non abbia vissuto un'infanzia facile e serena. 

"Non è lo sguardo che un bambino dovrebbe avere."

Non potevi dire cosa più giusta, il modo in cui Dean cerca di dimostrare di essere grande poi fa stringere il mio povero cuore. La prima parte è stata emotivamente forte, i ricordi fanno male e tu non smetti mai di ricordarcelo con le tue storie, tu e l'angst andate a braccetto praticamente. 
Mi ha stupito la parte finale perché rispetto a prima hai dedicato meno spazio e ti sei limitata a raccontare l'evento in maniera più intimista e suggestiva, e questo dettaglio l'ho apprezzato molto perché mi ha fatto soffrire ancora di più alla fine. Bobby è un personaggio che mi tocca emotivamente, lui si è preso cura di Dean e Sam fino alla fine e attraverso questo racconto hai evidenziato il suo animo. Tocchi sempre degli argomenti che sento molto, mi distruggi emotivamente, vado a piangere, hai capito quanto mi piacciono le tue storie. Anche se mi fanno malissimo, ma non smetterò di leggerti per questo motivo, anzi. 

Shakana

Recensore Master
20/04/20, ore 17:41

Ma ciao Dakota!
Tu non sai quanto sia felice che ti sia buttata su questo fandom perché adoro come tratti il rapporto tra Dean e Sam e adoro il personaggio di Bobby. Ci sono una serie di riferimenti che fanno capire che quella del cacciatore è una specie di sogno visione: il Dean che si ritrova davanti è un bambino decenne che ci muove e comporta come un piccolo adulto, dimostrandosi più responsabile di suo padre – e chi di noi non si sentirebbe terribilmente in colpa di fronte a un bambino che pensa alle emergenze, che si cura l’influenza da solo e bada a un fratellino più piccolo e spesso ingrato (ma io in verità non me la sento di colpevolizzare Sam per aver voluto provare l’illusione di una vita lontana dalla caccia: era giusto provarci). Di fronte al Dean bambino Bobby però si ritrova a fare dei riferimenti che appartengono alla serie, come quella di Lucifero e degli angeli che è la mia serie preferita assieme alla terza, mi pare.

E Bobby nella serie ricopre effettivamente il ruolo di genitore dei ragazzi e di mentore, nonostante il suo atteggiamento burbero (quante volte dicono “facciamo quello che dice/andiamo/sentiamo Bobby,” in quante occasioni la sua officina spersa nel nulla diventa il punto di ritrovo? È bello che se ne vada così, riconoscendoli, ritrovandoli finalmente insieme e il modo in cui quest’uomo così burbero e però buono nel profondo si è preso cura di loro – la pietà, la comprensione intesa nell’accezione migliore del termine – che prova nei confronti di Dean è qualcosa di struggente che ha toccato delle corde in me, non te lo posso negare. Quando Bobby pensa a quanto ha fatto per tenere i ragazzi con sé, quando capisce che il suo è un sogno… beh, è struggente, mia cara, non c’è niente da fare. Scritta come sempre bene, con questo presente che ben si adatta al clima di sogno e ricordo che permea la storia, coinvolge – coinvolgi – fino all’ultima riga. Un abbraccio forte forte,
Shilyss

Recensore Master
19/04/20, ore 18:13

Buongiorno, carissima!
Nuova one-shot di Supernatural = drama assicurato = contenta/preoccupata.
Prevedo che sarà un loop che ripeterò a lungo, ahah.
Iniziamo? Bene. Allora, la prima cosa che devi sapere è che io adoro Bobby Singer ma le tue storie me lo fanno adorare ancora di più, perché sono dannatamente ben scritte e credibili, permettono di fare un viaggio nei suoi pensieri (che in tv si possono intuire, ma leggerli così diretti e teneri è molto più straziante) e tanto per fare un esempio, ho apprezzato moltissimo il pensiero di Bobby che deve ancora arrivare il giorno in cui prenderà consigli da John Winchester su come fare il genitore, e che John è un idiota. Me lo sono figurato perfettamente a pensare una cosa del genere, con una delle sue espressioni burbere e indignate (questo pensiero me lo sono segnato subito dopo aver letto questo passaggio, perché lo reputavo importante e volevo fartelo sapere, that’s it).
Il piccolo Dean che vuole sapere le medicine, perché vorrebbe essere autonomo e non dover disturbare Bobby altre volte, è semplicemente la fine del mondo, e come lui si prende cura di quel bambino troppo adulto, con così tanto affetto e con una morsa al cuore per il desiderio di rendergli tutto quello che non ha avuto, è la cosa più tenera che abbia mai letto.
Non ricordo molto della settima stagione anche se mi sembra di averla vista tutta, ma quell’episodio lo ricordo bene, ed era un vero e proprio attentato alla mia saluta mentale (di per sé instabile, lol). Hai fatto una rappresentazione finale nitidissima, quindi thank you, girl, per avermi riportato alla mente brutti ricordi.
Però brava anche, perché riesci sempre a scrivere dei veri e propri gioielli letterari.
Un bacio,
Giada.

Recensore Master
17/04/20, ore 23:13

Cara Dakota,
le tue storie sono sempre intrise di una incantevole malinconia, ma questa mi ha davvero spezzato il cuore e il fatto che tu ci sia riuscita significa che il tuo intento di colpire il lettore è andato a buon fine.
Ho amato tutto di questa storia, da Bobby che si rende conto della famiglia che ha, con un'introspezione da brivido a Dean bambino che dimostra sempre e comunque quel carattere forte, ma anche fragile, e riesci a mostrare anche la sua parte adulta, quella che ha dovuto acquisire siccome è cresciuto troppo in fretta. È dovuto crescere troppo in fretta, e Bobby e la situazione, al domanda sui medicinali, sono la prova che sì, è così. E tu hai fatto un lavoro egregio. Con Dean ce si preoccupa di Sam come se fosse un genitore, un pensiero fisso, dove Sam viene sempre e comunque prima di lui.

Ho amato questa frase in particolare:
Dean ha quasi undici anni e profuma ancora di pulito e di vita nuova che mi ha colpita, ha reso l'idea della genuinità e purezza di Dean contornata da questo senso del dovere che sente addosso.

E poi le pugnalate finali, che legate al primo pezzo con Bobby e i suoi modi di fare che hanno sempre espresso comunque attaccamento, anche se in modo goffo, e il suo ruolo si secondo padre. Già conoscere il suo destino è triste, leggerlo con in parallelismo simile col passato è crudele, ma ripeto sei riuscita nell'intento di entrare nell'anima e rimanerci.
Bobby ha fatto un buon lavoro, malgrado i suoi dubbi, la sua consapevolezza di essere come è e loro due sono comunque legati a lui e alla vita che hanno speso insieme.
Un lavoro meraviglioso, un mosaico di emozioni fortissime.
Complimenti,
Miry

Recensore Master
16/04/20, ore 03:15

Io non so perché devi sempre farmi piangere, ma la verità è che mi piace.
Forse le tre di notte non era l'orario giusto per leggere una storia triste, malinconica o vogliamo dire proprio drammatica?
Non sono così avanti nella serie e non so come muore Bobby ma mi par di capire a causa di uno sparo?, comunque faceva una vita pericolosa e quelli come lui non muoiono di vecchiaia nel loro letto, di solito.
È stato la cosa più simile a una figura genitoriale per Dean, mi sembra. Mi sono fatta questa idea. Anche se Dean ha avuto dei momenti di affinità con suo padre, Bobby è l'unico che lo abbia trattato con un minimo di tenerezza, che lo abbia trattato come un bambino.
Infatti il suo ultimo sogno quando è privo di sensi riguarda il passato di Dean.
Che tenero, povero piccolo, quando dice "ho quasi undici anni e non sono un bambino". No, decisamente non lo è, suo padre gli ha già detto la verità e quindi lo ha già giudicato abbastanza adulto, secondo il suo metro di giudizio assurdo e sbagliato. E Dean non è un bambino anche perché il bambino è Sam, lui deve prendersi cura del fratello minore e come sai lo trovo molto ingiusto. Quando Bobby gli dice che non è per Sam che è preoccupato, mi sono commossa tantissimo: *qualcuno* sta considerando Dean, e lui se ne accorge. Qualcuno lo vede come un bambino di cui prendersi cura e non come un giovane adulto da fare lavorare e da usare come vice-genitore per il fratello. Anche Dean è debole, anche Dean è piccolo. Sono anche io una sorella maggiore e capisco benissimo quella sensazione di essere una persona di minore importanza rispetto ai fratelli più piccoli, di non avere diritto ad altrettante attenzioni. Per questo nelle tue storie empatizzo molto con Dean.
Mi è spiaciuto moltissimo per la morte di Bobby, è stato un vero guerriero, non solo in senso letterale ma anche nelle sue battaglie morali per i due fratelli e per riavvicinarli.

Recensore Master
15/04/20, ore 12:38

Ed eccomi qui per lo scambio a catena.
Qui troviamo una piccola scena di vita tra Bobbby e un Dean ancora bambino, quest'ultimo ha undici anni eppure a causa delle circostanze e di quello che gli è successo è dovuto crescere in fretta e nella storia lo si vede bene, sia dai modi di fare, come si atteggia, tutto, sembra quasi di parlare con un adulto, sta male ha la febbre eppure il suo pensiero è solo suo fratello. Bobby qui si comporta praticamente come un secondo padre prendendoci cura di Dean, davvero ammirevole per uno come lui così burbero. E...ecco che termina in modo tragica, tornando alla realtà dove viene decritta in poche parole la sua morte, sigh.
La storia l'ho trovata davvero carina e mi fa piacere che per una volta Dean è stato trattato con più riguardo, probabilmente più di quanto avrebbe fatto John.
Lo stile è scorrevole e non ho trovato errori quindi nulla da rimproverarti, si legge tranquillamente anche in poco tempo.
Ti faccio i miei complimenti, continua così e alla prossima ciaooo.

Recensore Veterano
14/04/20, ore 19:30

Ciao dolcezzaaaaa,

Avevo già letto questa storia sul gruppo, ma eccomi pronta per lasciarti un commento come si deve a questa piccola perla.

Immagino tu abbia già capito che mi è piaciuta tantissimo ahaha

(7x10, EPISODIO CHE HA SPEZZATO NELL’ANIMA UN PO’ TUTTE NOI T______T)

Nooo ma che dolcezza che è Dean nel chiedere a Bobby dei medicinali ahahh perché lui non è un bambino, ha quasi 11 anni e SERVONO PER LE EMERGENTE amore bello, sempre caricato di responsabilità da quel padre che tutti un po’ amiamo e un po’ odiamo (Bobby in primis ahaahh) che si ritrova.

° “Non importa. Mi dispiace averti svegliato. Sammy dorme e sta bene” SI ZIO MA CHI TI HA CHIESTO NIENTE?!?!? Ahahha
Dolcissimo e molto realistico il fatto che Dean metta Sam al primo posto (ora ti dirò una frase che tu ancora non capirai perché è nella 14 esima stagione ma che, al momento opportuno, CAPIRAI: You Always Put Me Firts. E SARANNO LASCRIME.)
Anzi, nemmeno al primo posto perché, detta così, sembra che Dean sia presente nella lista, al secondo posto… il fatto è che Dean nemmeno si mette nella lista ahahah SAMMY STA BENE fine della storia, il mondo può anche finire per quel che importa a Dean ahahah ADORO cucciolotto si da bambino grande lui **

Bobby che lotta contro tutto e tutti per loro due è qualcosa di meraviglioso <3
Ed è assolutamente dolcissimo come si prende cura del piccolo Dean ** che vuole fare da solo ahahah patato **

NO ZIA CON LA PARTE FINALE MI HAI ASSOLUTAMENTE PUGNALATO L’ANIMA ç__________________________________ç
Già quella puntata mi aveva sconquassata tutta, adesso tu hai deciso di darmi il colpo di grazia NO GRAZIE EH MI SERVIVA PROPRIO T_____T

Che dire mia cara, sei assolutamente una garanzia!
Scrivi scrivi che ne voglio di più ahaha

Ben fatto dude, alla prossima

Un bacione,
Allyii

Recensore Master
13/04/20, ore 23:36

È bellissima e struggente! Bobby li rivede nei momenti in cui erano piccoli, fragili, avevano bisogno di lui, poi si accorge di come li ha cresciuti e può andarsene sorridendo! La cornice onirica che hai descritto rende i contorni del quadro più sfumati. Non ha mai voluto essere padre perché temeva di diventare come il suo, violento, ma si è ritrovato con due bambini e ha fatto un ottimo lavoro, dando loro tanto amore quanto ne ha ricevuto.