3° Classificato (parimerito)
Lady.Palma/LadyPalma
Macerie di felicità
Tot: 44.75/45
Titolo: 3/3
Il titolo è esplicitato in una frase della storia, fatto che mi rende immensamente felice, e quindi non si può non dire che non rappresenti bene il contenuto che anticipa. In più, lo trovo molto poetico, una scelta interessante e che mi ha messo molta curiosità prima di leggere la storia.
Grammatica e stile: 14.75/15 (divisi in 9.90/10 e 4.85/5):
Come mi aspettavo, conoscendoti un minimo, la grammatica è assolutamente perfetta: ho notato solamente un “auror” che vorrebbe la maiuscola (- 0.10 pt), ma il resto mi sembra assolutamente tutto in ordine. Non vi sono sbavature, la storia è molto curata e grammaticalmente non vi sono errori, che subito sarebbero risaltati in una storia così breve, quindi da questo punto di vista mi dichiaro più che soddisfatta.
Parliamo del tuo stile: a me piace sempre moltissimo come scrivi, e qui ho comunque ricevuto la mia sana dose di soddisfazione. Ti segnalo solamente una frase che non mi ha pienamente convinta, a causa di una ripetizione secondo me evitabile:
«Neanche adesso può dimenticare chi sia stata la sua felicità. Può aver finto di non saperlo, ma le macerie di quella felicità» → qui il doppio felicità, in due frasi consecutive, per me stona un po’, forse la frase sarebbe da rivedere. – 0.15 pt
Per il resto, trovo il tuo stile molto gradevole, semplice eppure con un impatto assolutamente pauroso. Ti catapulta dentro la storia, volente o nolente, che ti piacciano o no i personaggi. In particolare, ho trovato questa storia particolarmente ben scritta, hai reso bene l’alternanza tra il dinamismo di Dolores (che parla e che si muove, che ricorda) e la staticità della situazione (ovvero il fatto che, letteralmente, ormai è andata).
Ho apprezzato anche l’uso dei trattini lunghi che, ormai l’ho capito, è qualcosa che ti piace molto usare, quindi benissimo anche qui.
Originalità: 5/5
Inutile dire che qui giochiamo nel tuo campo. È impossibile, e lo sottolineo, dire che questa storia non sia immensamente originale, e lo è per vari motivi.
Primo tra tutti il Pairing – Crack, immensamente Crack – su cui è incentrata la storia, che fa pensare al lettore, “ma come diavolo le è venuto in mente” e sorprenderebbe pure la persona più disincantata sulla faccia della terra.
Ma, quello che secondo me è il vero colpo di genio è la trama in sé: sei partita da un elemento canonico, ovvero l’occhio di Moody sulla porta di Dolores, e sei riuscita a creare un universo narrativo strepitoso. Piccoli tocchi come questo, la passione per lo sherry, ma anche il patrono a forma di gatto, mi fanno capire quanta cura e quanto sforzo tu ci abbia messo nell’immaginarti tutte queste cose. E, finalmente lo posso dire, mi fan gridare al miracolo.
Complimenti!
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Qui abbiamo due personaggi, entrambi – a mio parere – caratterizzati in maniera assolutamente ineccepibile. Ma cercherò di procedere con ordine, partendo da quello meno presente nella vicenda, ovvero Alastor.
Qui mi hai fatta sorridere un sacco, perché l’ho sempre immaginato così in un’eventuale relazione, un po’ scanzonato e sicuramente tanto, ma tanto ironico. In ogni frase che gli hai fatto pronunciare l’ho trovato pienamente e assolutamente IC, in una maniera che faceva quasi male a continuare a leggere, mi sei piaciuta da matti sotto questo aspetto.
E ora parliamo un attimo di Dolores. Partendo dal presupposto che, quando ho letto del “bamboluccia” e la mia mente ha fatto il collegamento Dolores-Doll-bambola, ho gridato al miracolo una seconda volta. Mi è piaciuta tantissimo questa trovata, è molto furba, molto interessante e ha contribuito a conferire un alone di realismo alla coppia, cosa che ho apprezzato veramente tanto.
Ma mi sto disperdendo, aspetta che mi ricompatto: Dolores. Mi è piaciuto il suo rituale del bicchiere di sherry in solitudine – d’altronde si sa che l’alcol bevuto da soli non vale mai – seduta di fronte all’occhio di Moody.
Sei stata molto realistica nella descrizione di questa scena: quando hai specificato che Doll faticava a sedersi e rialzarsi, a causa della costituzione non particolarmente esile, mi hai fatta contenta. Io già stavo pensando “ma una signora di mezza età potrà alzarsi e sedersi con agilità, quando non ci riesco nemmeno io?”.
Mi è piaciuta anche nei suoi dialoghi con Alastor, hai mantenuto quella vezzosità tipica del personaggio originale, e che ai miei occhi rende il tutto maledettamente IC.
Complimenti!
Gradimento personale: 10/10
La tua storia mi è piaciuta tantissimo, c’è poco da fare.
L’ho trovata Angst da morire, con gli opportuni riferimenti al Canon che me l’hanno fatta adorare, insomma: bella, bella, bella.
La cosa che me l’ha fatta amare e che, di base, mi fa amare ogni tua storia è la profonda cura per l’introspezione dei personaggi, che ti respirano quasi accanto. Ho adorato l’immagine vivida che hai creato, di Dolores bloccata nel passato ma ancorata al presente e al suo bicchierino di sherry, mentre contempla tutto quello che le è rimasto di lui: ricordi e un occhio di vetro, niente di più.
Mi è piaciuto il riferimento ai patroni, e al fatto che essi cambino forma durante la vita di chi li evoca, fatto che costituisce un interessante spunto di riflessione per il lettore che si domanda in cosa sia mutato il patrono di Alastor. Ma forse me lo sto domandando solamente io.
Insomma: la storia è validissima e io l’ho apprezzata veramente tanto, mi ha coinvolta e fatta appassionare della coppia, per quanto sia fuori da quelle che sono le mie letture abituali. Molto bella, hai fatto un eccellente lavoro e un’ottima scelta nel propormela, quindi complimenti!
Utilizzo del Genere Angst: 2/2
Il genere è presente e correttamente utilizzato all’interno del testo. |