Recensioni per
Macerie di felicità
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/02/21, ore 19:00

Recensione premio per la partecipazione al "Wish upon a star contest" 2/2
Ciao Marti,
visto che era da un po’ che non tornavo dai tuoi Dolastor ho deciso di rimediare lasciando qui la seconda recensione premi che ti spettava – e che ci ho messo una vita per scriverti.
Trovo che tu abbia utilizzato in maniera magistrale il prompt prescelto, anche per via dell’aver sfruttato il dettaglio canonico che ci dice che Dolores ha infilato l’occhio magico di Moody proprio nella sua porta, a mo’ di monito per i visitatori, ma soprattutto di ricordo di quanto ha perduto lei stessa.
La felicità che ha avuto e perso, che non ha voluto dichiarare, che ha tentato di dimenticare è il filo conduttore di questa flash tormentata che riesce a far empatizzare con un personaggio tutt’altro che facile come è Dolores. Eppure, tu riesci a farmelo fare ogni volta, perché Doll è una spina nel fianco, eppure è dannatamente umana, e io non posso che struggermi insieme a lei e ai suoi bicchierini di sherry mentre rammenta tutto ciò a cui ha rinunciato per arrivare fin lì.
Il dettaglio che non sia in grado di evocare un Patronus poi, è particolarmente triste e si ricollega a quanto detto dalla Rowling riguardo a George nel post-guerra; mi piace pensare che in passato lei non si impegnasse abbastanza per invocarlo, ma che con la pratica ci sarebbe riuscita. Adesso però, non sarebbe in grado di farlo, perché la fonte della sua felicità è stata spazzata via da questo mondo e tutto ciò che resta è quell’occhio magico vorticante davanti al quale ha scelto di ubriacarsi.
La confessione finale è particolarmente straziante, perché sono più che convinta che lei lo amasse davvero e che le memorie che è costretta a rivivere, ogni volta che scambia uno sguardo con il suo occhio magico, siano la punizione più crudele possibile – anche per una persona apparentemente priva di sentimenti come è lei, perché in realtà ciò che fa è semplicemente nasconderli e non mostrarli a nessuno.
Complimenti davvero per questa flash, come sempre sono meravigliata da quanto tu sappia dire in così poche parole.
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

Recensore Master
09/01/21, ore 09:57

3° Classificato (parimerito)
Lady.Palma/LadyPalma

Macerie di felicità
 
 
Tot: 44.75/45
 
 
Titolo: 3/3
 
Il titolo è esplicitato in una frase della storia, fatto che mi rende immensamente felice, e quindi non si può non dire che non rappresenti bene il contenuto che anticipa. In più, lo trovo molto poetico, una scelta interessante e che mi ha messo molta curiosità prima di leggere la storia.
 
 
Grammatica e stile: 14.75/15 (divisi in 9.90/10 e 4.85/5):
 
Come mi aspettavo, conoscendoti un minimo, la grammatica è assolutamente perfetta: ho notato solamente un “auror” che vorrebbe la maiuscola (- 0.10 pt), ma il resto mi sembra assolutamente tutto in ordine. Non vi sono sbavature, la storia è molto curata e grammaticalmente non vi sono errori, che subito sarebbero risaltati in una storia così breve, quindi da questo punto di vista mi dichiaro più che soddisfatta.
Parliamo del tuo stile: a me piace sempre moltissimo come scrivi, e qui ho comunque ricevuto la mia sana dose di soddisfazione. Ti segnalo solamente una frase che non mi ha pienamente convinta, a causa di una ripetizione secondo me evitabile:
 
«Neanche adesso può dimenticare chi sia stata la sua felicità.  Può aver finto di non saperlo, ma le macerie di quella felicità» → qui il doppio felicità, in due frasi consecutive, per me stona un po’, forse la frase sarebbe da rivedere. – 0.15 pt
 
Per il resto, trovo il tuo stile molto gradevole, semplice eppure con un impatto assolutamente pauroso. Ti catapulta dentro la storia, volente o nolente, che ti piacciano o no i personaggi. In particolare, ho trovato questa storia particolarmente ben scritta, hai reso bene l’alternanza tra il dinamismo di Dolores (che parla e che si muove, che ricorda) e la staticità della situazione (ovvero il fatto che, letteralmente, ormai è andata).
Ho apprezzato anche l’uso dei trattini lunghi che, ormai l’ho capito, è qualcosa che ti piace molto usare, quindi benissimo anche qui.
 
 
Originalità: 5/5
 
Inutile dire che qui giochiamo nel tuo campo. È impossibile, e lo sottolineo, dire che questa storia non sia immensamente originale, e lo è per vari motivi.
Primo tra tutti il Pairing – Crack, immensamente Crack – su cui è incentrata la storia, che fa pensare al lettore, “ma come diavolo le è venuto in mente” e sorprenderebbe pure la persona più disincantata sulla faccia della terra.
Ma, quello che secondo me è il vero colpo di genio è la trama in sé: sei partita da un elemento canonico, ovvero l’occhio di Moody sulla porta di Dolores, e sei riuscita a creare un universo narrativo strepitoso. Piccoli tocchi come questo, la passione per lo sherry, ma anche il patrono a forma di gatto, mi fanno capire quanta cura e quanto sforzo tu ci abbia messo nell’immaginarti tutte queste cose. E, finalmente lo posso dire, mi fan gridare al miracolo.
Complimenti!
 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
 
Qui abbiamo due personaggi, entrambi – a mio parere – caratterizzati in maniera assolutamente ineccepibile. Ma cercherò di procedere con ordine, partendo da quello meno presente nella vicenda, ovvero Alastor.
Qui mi hai fatta sorridere un sacco, perché l’ho sempre immaginato così in un’eventuale relazione, un po’ scanzonato e sicuramente tanto, ma tanto ironico. In ogni frase che gli hai fatto pronunciare l’ho trovato pienamente e assolutamente IC, in una maniera che faceva quasi male a continuare a leggere, mi sei piaciuta da matti sotto questo aspetto.
E ora parliamo un attimo di Dolores. Partendo dal presupposto che, quando ho letto del “bamboluccia” e la mia mente ha fatto il collegamento Dolores-Doll-bambola, ho gridato al miracolo una seconda volta. Mi è piaciuta tantissimo questa trovata, è molto furba, molto interessante e ha contribuito a conferire un alone di realismo alla coppia, cosa che ho apprezzato veramente tanto.
Ma mi sto disperdendo, aspetta che mi ricompatto: Dolores. Mi è piaciuto il suo rituale del bicchiere di sherry in solitudine – d’altronde si sa che l’alcol bevuto da soli non vale mai – seduta di fronte all’occhio di Moody.
Sei stata molto realistica nella descrizione di questa scena: quando hai specificato che Doll faticava a sedersi e rialzarsi, a causa della costituzione non particolarmente esile, mi hai fatta contenta. Io già stavo pensando “ma una signora di mezza età potrà alzarsi e sedersi con agilità, quando non ci riesco nemmeno io?”.
Mi è piaciuta anche nei suoi dialoghi con Alastor, hai mantenuto quella vezzosità tipica del personaggio originale, e che ai miei occhi rende il tutto maledettamente IC.
Complimenti!
 
 
Gradimento personale: 10/10
 
La tua storia mi è piaciuta tantissimo, c’è poco da fare.
L’ho trovata Angst da morire, con gli opportuni riferimenti al Canon che me l’hanno fatta adorare, insomma: bella, bella, bella.
La cosa che me l’ha fatta amare e che, di base, mi fa amare ogni tua storia è la profonda cura per l’introspezione dei personaggi, che ti respirano quasi accanto. Ho adorato l’immagine vivida che hai creato, di Dolores bloccata nel passato ma ancorata al presente e al suo bicchierino di sherry, mentre contempla tutto quello che le è rimasto di lui: ricordi e un occhio di vetro, niente di più.
Mi è piaciuto il riferimento ai patroni, e al fatto che essi cambino forma durante la vita di chi li evoca, fatto che costituisce un interessante spunto di riflessione per il lettore che si domanda in cosa sia mutato il patrono di Alastor. Ma forse me lo sto domandando solamente io.
Insomma: la storia è validissima e io l’ho apprezzata veramente tanto, mi ha coinvolta e fatta appassionare della coppia, per quanto sia fuori da quelle che sono le mie letture abituali. Molto bella, hai fatto un eccellente lavoro e un’ottima scelta nel propormela, quindi complimenti!
 
 
Utilizzo del Genere Angst: 2/2
 
Il genere è presente e correttamente utilizzato all’interno del testo.

Recensore Veterano
24/12/20, ore 22:28

Non so come sia possibile che mia sfuggito questo gioiellino di storia!! Marti è troppo bella! Mi è piaciuta tanto l'alternanza tra flashback e presente, dove Dolores deve fare i conti con la morte di Alastor. Poi tu scrivi divinamente, come sempre, e riesci a far shippare anche le cose più assurde. Bravissima come sempre e in bocca al lupo anche a te per il contest ❤️

Recensore Veterano
22/12/20, ore 14:04

Ciao :)
Che piacere leggere nuovamente una tua storia incentrata su questa coppia che, ripeto ancora una volta, mi hai fatto scoprire tu!
Partendo sempre dal presupposto che adoro il modo fluido in cui scrivi e in cui la storia prosegue man mano che la si legge, voglio ribadire il mio odio nei confronti della Umbridge... odio che non riesco a mettere da parte neanche leggendo una storia che strazia il cuore come questa che hai scritto. O meglio!, il cuore me l'ha straziato, ma pensando ad Alastor che è stato rifiutato per orgoglio... quella brutta bestia che si è impossessata di Dolores e che le ha impedito di essere realmente felice, rovinando non solo la sua vita ma anche quella dell'amato. E, in fondo in fondo, sai cosa penso? Che le sta bene, che se l'è meritato per tutto quello che ha combinato. Ma Alastor no, lui non lo meritava...
Insomma, se non l'avessi capito la tua storia mi ha messo seriamente in difficoltà: sono contenta per il fatto che Dolores non abbia avuto un lieto fine, ma mi dispiace per Alastor; al tempo stesso, il lieto fine di Alastor comprende anche quello di Dolores, ma lei è fuori discussione (per me) che ne abbia uno. Adoro questo loop mentale nel quale sei riuscita a catapultarmi :D
Odio per la Umbridge a parte, complimenti! E' una bellissima oneshot!

Recensore Master
07/12/20, ore 11:50

Eccomi qua!
Da tempo volevo recensire questa storia che come ogni storia che scrivi adoro senza mezzi termini. Vorrei porre l’attenzione su un cosa in particolare, vale a dire la struttura di tutta la storia che alternata mostra lo stesso alternare dei pensieri, dei sentimenti e delle pulsioni. Questa coppia che descrivi è crack ma sembra così vera, così reale che davvero mi sono quasi ricreduta e ho pensato cavolo! Li guardo con occhi diversi e penso che davvero questo sia successo. Questa è la tua immensa bravura e dovresti essere fiera rendere plausibile vicende che nascono dall’ tua fantasia. Complimenti davvero

Recensore Veterano
06/08/20, ore 17:52

Recensione premio per aver vinto il primo premio nel contest "The Archers" indetto da Angel Cruelty/ Marika Ciarrocchi sul forum di EFP

Ciao!
Eccoci con una flash fic che non poteva che essere triste e malinconica, come preannuncia il titolo che propone un'immagine ben chiara: macerie di felicità, metafora che ci fa pensare subito a un crollo psicologico.
Ancora una volta ci proponi una coppia che sembrava impensabile e a cui tu hai dato un senso tutto tuo e soprattutto plausibile e condivisibile: conosciamo poco dei due personaggi e della loro gioventù possono essersi conosciuti, e perchè no? anche amati, e noi semplicemente non lo sapevamo. Invece tu sì. Tu sapevi che Dolores non poteva non aver mai amato in vita sua, stessa cosa per Alastor, semplicemente le loro storie non potevano essere a lieto fine, e non potevano essere nemmeno troppo alla luce del sole perchè i due sono piuttosto riservati per certi punti, visto che mettono la carriera avanti a tutto nonostante il sentimento che li logora. Anche in questa flash hai sfruttato l'unico collegamento che abbiamo nella saga principale: l'occhio di Alastor nella porta di Dolores. Hai dato tutto un significato a questo dettaglio, trasformandolo in un ricordo dolce amaro di Dolores Umbridge. Mi piace questa scelta di non riuscire ad evocare un patronus, in quanto lei si vergogna della felicità che prova con Al e dunque non è mai pienamente felice. E anche quando lui, stanco, si allontana, lei non può che ripensare che, nonostante tutto, nonostante l'incompletezza di quella felicità, quello fosse in realtà il periodo più bello della sua vita intera.

Che angst!
Brava come sempre, passo alle altre recensioni!

Marika

Recensore Veterano
07/06/20, ore 18:54

Hey!
Non so perché ero convinta di aver recensito... E invece no.
Comunque, probabilemente ripeterò cose che ti ho già detto: 1) sono entrambi super IC 2) ho provato un'empatia per "bamboluccia" che non avrei mai creduto di provare. Non per lei xD. 3) L'ho adorata, come la maggior parte delle cose che scrivi.
The end
A dopo!

Recensore Master
25/05/20, ore 23:44

Ciao! Sono qui per la recensione post-challenge
La tua storia mi è piaciuta un sacco. Credo di avertelo già detto in un'altra recensione, se non ricordo male, ma ce ne vuole per farmi provare empatia verso un personaggio come la Umbridge.
Ti faccio i miei complimenti per l'originalità del pairing su cui scrivi, è una coppia decisamente crack e insolita ma sei riuscita a renderla in modo credibile e a descrivere il legame tra questi due personaggi rimanendo sempre IC.
Ho deciso di candidare la tua storia per l'Oscar alla migliore ispirazione perché il finale è stato un vero colpo al cuore. Sei riuscita a sfruttare il prompt senza banalizzarlo, senza limitarti alla descrizione dei flashback che raccontano il rapporto tra Moody e la Umbridge. L'idea dell'occhio incastrato sulla porta dell'ufficio, come metafora della felicità che viene a bussare alla porta, è un espediente geniale. A suo modo lievemente inquietante e "macabro" ma in un senso positivo.
Ancora complimenti e a presto <3
(Recensione modificata il 25/05/2020 - 11:45 pm)

Recensore Junior
25/05/20, ore 13:01

Ciao! Eccomi a recensire alla fine della challange!
Questa storia mi ha colpito moltissimo: oltre il pairing inusuale (che ho avuto modo di capire sia la tua otp), è stato interessante come hai gestito e strutturato la storia! La divisione tra flashback e presente è straziante, fa immedesimare il lettore con Dolores, costretta a fare i conti con le conseguenze delle sue azioni passate e l'attuale morte di Alastor. La caratterizzazione di entrambi è credibile e coerente con i personaggi dei libri, cosa che fa ancora di più apprazzare la scelta di metterli in coppia. Il dettaglio della conversazione con l'occhio mi ha steso (in senso buono!): parlare di una persona amata rivolgendosi ad un oggetto che apparteneva a questa, quasi aspettandosi una risposta che è impossibile arrivi non può non emozionare e coivolgere emotivamente il lettore.
Lo stile è molto fluido, la lettura in sé è stata piacevole e anche il prompt è stato sfruttato pienamente.
Complimenti, davvero! Alla prossima!

Recensore Master
25/05/20, ore 03:25

Ciao!
 
Eccomi finalmente qui, ho aspettato a mia volta perché il mio talento nel mantenere segreti eguaglia quello di Sansa...
 
Come immagino avessi intuito a tua volta, pensavo che questa coppia fosse davvero al di là del mio immaginario e gusto.
Sarà che appunto stiamo parlando della Umbridge, che già trovo difficile da rendere “umana” da sola – ma su questo sapevo sapessi cavartela egregiamente, avendo già avuto modo di leggere qualcosa di tuo su di lei –, renderla in un contesto romantico mi è sempre parso quasi fantascientifico: non si tratta solo di metterla in una relazione, che posso anche capire sul piano solo fisico, ma proprio con qualcuno che la ami e lei ama a propria volta, e, insomma, credo sia un’impresa più che ardua (così di primo impatto, prima di leggerti, avrei detto impossibile).
Per questo motivo, tra le due coppie su cui ero indecisa, ho scelto di assegnare a te l’Oscar per la miglior coppia: già far funzionare una coppia crack trovo sia molto difficile, che si voglia incastrarla perfettamente nel canon o meno (ma qui so che sei un’esperta!), per di più la tua coppia credo fosse la più inusuale tra quelle proposte, non solo perché probabilmente sei l’unica che ne abbia mai scritto, ma proprio per i personaggi che scegli di far interagire. Non sono due personaggi di cui si sa pochissimo dalla saga, e che quindi permettono maggiore agio con la caratterizzazione e per gettare le basi di una storia d’amore, ma sono personaggi che ricoprono un ruolo di rilievo nella storia. Chi e come sia Dolores Umbridge lo si sa fin troppo bene, e anche di Moody si ha un’idea chiara, per cui metterli insieme e mantenerli perfettamente IC credo sia ancora più arduo. Eppure i tuoi Alastor e Dolores funzionano, funzionano davvero benissimo, e si sorreggono su tutta una rete di rimandi e collegamenti plausibili. Banalmente la scena dell’occhio di Moody sulla porta dell’ufficio della Umbridge: mi ha colpito moltissimo come tu abbia preso questo elemento, che praticamente è l’unico legame che hanno nella saga, ne abbia fatto un segno così forte della loro storia e lo abbia reinterpretato in chiave “romantica” (per me era sempre stato l’ennesimo segno della crudeltà di Dolores, per dire, l’ennesimo motivo per detestarla). Anche i dialoghi e le interazioni tra i due sono costruiti davvero benissimo: ci sono tutta la rudezza e schiettezza di Moody, che non si perde in giri di parole, c’è la vocina affettata di Dolores (sembra proprio di sentirla squittire).
L'elemento del Patronus, poi, credo abbia conferito ancora più concretezza alla coppia e mi è piaciuto moltissimo come espediente per rendere il concetto della felicità e dell’amore che provano l’uno per l’altra – amore che, coerentemente con i due protagonisti e le loro scelte e valori, non può concretizzarsi alla fine.
Insomma, la caratterizzazione dei due, come singoli è davvero perfetta, e a livello di coppia lo sono ancora di più, ripeto quanto mi abbiano colpita e convinta (con buona pace della Minerva/Alastor a cui sono affezionata). Ne sai scrivere con una naturalezza tale da farli sembrare quasi canon XD! Pur non piacendomi in senso stretto, ho adorato come li sai narrare e sicuramente leggerò altro di tuo su di loro.
A livello stilistico ho apprezzato l’alternanza della parte presente a sinistra, scandita dalle domande che Dolores pone all’occhio, e poi il passato con i loro dialoghi a destra: oltre ad aver legato molto bene i due piani temporali, che scorrono via uno nell’altro, anche a livello di creazione della coppia hanno sicuramente contribuito moltissimo.
Piccola nota finale sul titolo: mi è piaciuto, credo fosse uno dei più evocativi, e sicuramente sintetizza benissimo il senso della storia e del prompt su cui hai scelto di costruirla, ed entrambi si respirano in tutta la flash.
 
Davvero tantissimi complimenti: oltre a essere una lettura piacevolissima, mi hai anche aperto orizzonti su nuove coppie e permesso di conoscere questa tua coppia, per cui grazie della lettura.
 
A presto,
Maqry
(Recensione modificata il 25/05/2020 - 03:26 am)

Recensore Master
23/05/20, ore 20:15

Ciao!

Ammetto di essere tra coloro che non avrebbe mai pensato a questa coppia, né in realtà mi sono mai soffermata sulla Umbridge, mi è sempre parsa un personaggio piatto nell'opera originale, ma trovo interessante come tu riesca a creare una cornice credibile entro cui calare una relazione che abbia come protagonisti lei e Moody.
Mi piace come tu abbia sfruttato il terreno comune dato dal Ministero, ora non so se esistano date canon per questi due personaggi, ma è plausibile che abbiano fatto carriera nello stesso periodo e avessero quindi modo di frequentare gli stessi ambienti. Inoltre, sempre in merito alle caratterizzazioni, trovo che la tua Dolores abbia ben più spessore di quella originale: le hai concesso delle debolezze, ma soprattutto delle emozioni, e questo l'ho apprezzato molto! In un certo senso hai indagato la rete di non-detti che ha lasciato l'autrice e l'hai fatto con coerenza!
Molto rudi i dialoghi, adatti a due personaggi non certo teneri! La maniera con cui si parlano è senza fronzoli, scarna, ma molto onesta, soprattutto da parte di Alastor, che da uomo sì rude ma diretto quale è non può fare altro che mettere Dolores dinanzi alla verità, infischiandosene che sia scomoda per lei e per se stesso. Ho apprezzato anche il piano implicito dei dialoghi, che descrivono una protagonista ambiziosa, quasi arrivista nel suo non fermarsi dinanzi a niente, che sceglie di non riconoscere né accettare la felicità pur di proseguire la propria scalata – certa com'è che sarà il successo lavorativo a darle tutto ciò di cui ha bisogno.
Bello, in tal senso, il contrasto tra quel passato fatto di illusioni e felicità buttate al vento e il presente fatto di riampianto, ma soprattutto di consapevolezza.
Ammetto di non essere riuscita ad apprezzare completamente questa storia a causa della conclusione, ma non per un demerito tuo o della storia, ma per una questione emotiva tutta mia: il fatto che il Ministero trovi il corpo senza vita di Moody e ne faccia ciò che vuole è uno dei momenti che mi ha colpita di più in negativo durante la lettura del settimo volume, e ho sempre trovato macabro il suo occhio incastrato in quella porta come un trofeo; ritrovare qui questo elemento in chiave romantica mi ha un po' disturbata. Però, appunto, è un fatto di sensibilità personale che risale alla lettura della saga, non un "problema" del tuo racconto.
Insomma, al di là di questo, ho apprezzato la tua interpretazione di questa coppia così insolita!

(non c'entra niente con la recensione, ma volevo dirti che cercando immagini per gli aesthetics mi sono imbattuta in immagini di tazzine di tè rosa, e niente, ti ho pensata, a te e alla tua Dolores!)

Non ti annoio oltre, come sempre riesco a dilungarmi più del necessario! Mi ha fatto piacere leggere questo racconto, è stata una lettura insolita per me, ma mi ha dato l'opportunità di tentare di entrare in empatia con la Umbridge – cosa non da poco!
Alla prossima!

Recensore Master
21/05/20, ore 13:59

Ciao!
Non sai quanto sono contenta di aver trovato qualcosa di nuovo, in ogni senso, da poter leggere ed inglobare nell'amore che provo verso questa saga e potermi fare delle idee alternative riguardo a caratteri che magari più del loro ruolo non hanno mai significato nulla di più per me.
Hai stuzzicato la mia curiosità, ho capito dalle note che scrivi molto di loro, e devo dire che non li ho mai accostati, certo perché l'unico legame che ho mai avuto impresso di loro è proprio lei che si appropria dell'occhio e lo sfrutta a suo vantaggio, e poi perché a dirla tutta, io detesto Dolores, e quindi menomale che il mondo è vario perché hai dato comunque un'altra prospettiva, di una Umbridge giovane, predisposta a quello che è il futuro, affogata nel dolore umano nel periodo in cui l'abbiamo vista noi e mai ci saremmo aspettati una sofferenza del genere da lei, e indisposta alla felicità per una ragione che io spero di approfondire più avanti in altre storie.
Non credo di cambiare mai idea su di lei, ma ti dico che questa storia è stupenda per l'essenza e gli argomenti trattati, ma specialmente per il modo in cui li hai scritti, infatti sei stata tanto brava a suscitare il mio interesse verso un personaggio il cui solo nome mi ha sempre irritata, che passerò anche sicuramente in futuro senza nessun particolare vincolo. Questi missing moments sono molto particolari, ti faccio i miei complimenti mia cara.
A presto!

Recensore Veterano
21/05/20, ore 09:25

Ciao LadyPalma!
Ho nominato la tua storia all'interno della challange come "Miglior coppia". Questa scelta è stata una sorpresa anche per me stessa, perché non avevo mai mai mai pensato prima di leggere la flashfic a questa improbabile accoppiata. Eppure, funziona. Funziona eccome! Credo che sia stato principalmente il tuo stile a farmi amare questi due, per i flashback del passato, per la disperazione con cui Dolores scola un bicchierino prima di porsi la fatidica domanda. Chi l’avrebbe mai detto che avrei shippato questa donna con qualcuno, qualcuno di così valoroso poi come Alastor? Credo che la bravura di una scrittrice sia anche nel farti amare e apprezzare accoppiamenti, personaggi e situazioni che prima non ti eri mai figurato, e tu ci sei sicuramente riuscita. Mica è una cosa da poco! Sono sicura che mi ritroverò a cercare più storie su questi due, ma soprattutto e senza dubbio andrò a sbirciare il tuo profilo perchè sono sicura che troverò altre cose molto interessanti!
Grazie per avermi fatto conoscere questi due insieme, sul serio!
Un bacio
VigilanzaCostante (matiscrivo sul forum di efp)

Recensore Master
05/05/20, ore 11:55

Martiiii
Arrivo finalmente a recensire questa storia, anche se come sai l'ho letta praticamente appena l'hai pubblicata.
Allora. L'idea di legare la relazione di Dolores e Alastor all'evocazione del patrono (e quindi alla felicità che il loro rapporto provoca) la trovo molto originale e interessante.
Mi sono piaciute molto le opposizioni che hai creato, sottolineandole anche grazie a un buon uso delle lineette.
Dolores è una codarda, non riesce a ricambiare né l'amore né la felicità – mente a sé stessa perché in realtà ricambierebbe entrambe, ma si convince che non sia così.
Mi ha fatta ridere (un po' amaramente) Alastor che le rinfaccia apertamente, senza polemiche, che sia lei quella che mente.
E lei che incassa zitta, perché lo ama anche se dice il contrario.
Mormora una verità – in ritardo di vent’anni e mille bugie.
“Non sono mai stata felice come allora”.

Questo brano mi ha colpita moltissimo. Innanzitutto, l'immagine della verità in ritardo di anni e bugie è non solo perfettamente calzante ma anche molto d'impatto. Poi, finalmente lo ammette: ma è troppo tardi, Alastor – l'unico che sia mai stato così sprezzante del rischio (?) da amarla – è morto. Lei è sola con i suoi pensieri e lo sherry (che fa meno effetto di una lacrima!) e finalmente confessa quel che avrebbe dovuto ammettergli vent'anni prima: lo amava davvero, lui è stato la sua felicità.
L'occhio blu infisso nella porta, però, non risponde.
Un finale molto angst e d'impatto, anche graficamente.
L'uso della citazione è ottimo: Dolores mente e cerca di negare chi sia la sua felicità, ma appunto i ricordi tornano dolorosi e prepotenti.
Non ho trovato nessun errore; la forma (anche a livello proprio visivo) che hai scelto di dare alla storia funziona bene.
Il mio cuoricino rosa sta un po' soffrendo (!), a dirtela tutta, ci vorrebbe proprio una bella lettera nuova per guarirmi 👀
Scusami. Tornando seria, penso tu abbia illustrato molto bene le dinamiche di questa coppia che senza di te non avremmo mai scoperto ma che funziona davvero, incredibilmente bene e che è un piacere seguire ogni volta.
Complimenti e alla prossima!
Mari

Recensore Master
30/04/20, ore 17:05

Eccomi a recensire la tua storia. Sai che questa ship inizia a piacermi? Sai che mi piace vederli interagire?
Adoro Dolores, la trovo perfettamente IC, persino Moody è IC in quel suo modo burbero e financo brutale. Per tutta la storia ti domandi: "Dolores e Alastor? Perché? Ma sul serio?" e alla fine la risposta è "perché no?"

Il finale mi ha spezzato il cuore. Avrei veramente sperato in un cenno dell'occhio magico (lo so, sono romantica) invece quel silenzio a ricordarle che quel treno l'ha perso per sempre e che è stata lei a non volerci salire. Non è stato il fato, le condizioni avverse, il sangue, la guerra e tutti gli ostacoli che ci sono in tante storie che avrebbero potuto essere e non sono state (vedi Lily e Severus, Albus e Gellert, ma anche la mia Skeeter e Rabastan). È proprio la scelta di Dolores a favore della carriera, di lei che tollera il sottosegretario che le si struscia addosso che la rende così IC.
Adoro anche l'alternanza tra presente e ricordi del passato, non facile da gestire in una flashfic.
A prescindere da come andrà la challenge, sappi che questa storia è bellissima e l'ho amata. Anzi, va tra le mie personali ricordate.
Un abbraccio,
Sev

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