Allora...questo capitolo è stato un'altalena di emozioni che mi ha fatto letteralmente correre gli occhi da un rigo all'altro perché dovevo sapere che diavolo sarebbe successo dopo.
E di cose ne succedono tante, ma davvero tante, e tutte importanti.
Si scoprono le carte, è proprio il caso di dirlo, e tra un chiarimento in toilette e qualche battuta tra colleghi si entra nel vivo dell'indagine e della serata.
Ho apprezzato il dialogo sobrio ed elegante tra Elizabeth e Kate. Indubbiamente la prima parte avvantaggiata in quanto a conoscenza, ma la nostra psicologa le tiene testa scoprendo forse un po' troppo di se stessa. E infatti Elizabeth lancia subito l'amo che la prende in contropiede. Perché...che voglia ammetterlo o meno, che se ne sia resa conto o preferisca negarlo a Kate Alexander piace eccome.
Però adesso non c'è tempo per il romanticismo perché il caro e pseudo defunto Richard si fa vivo, in tutti i sensi. Ovviamente Alex, Selina e gli altri lo conoscono bene, mentre Kate casca dalle nuvole arrivandoci per sensazioni e deduzioni.
La performance al tavolo da gioco di Graham si interrompe, e l'ex compagno del Dark Circus sposta su di sé l'attenzione di tutti.
Cosa starà escogitando? Presto detto. Vuole vendetta. E la vuole per il semplice fatto che a lui fare il bastardo che giocava con la vita e i segreti degli altri piaceva. E quando alla fine tutti si sono tirati indietro, lui solo è rimasto a tenere in mano le redini di un gioco più grande di lui.
Una fitta rete di intrighi e menzogne che coinvolgono anche il rettore Chambers (che magra figura quell'uomo, un poveraccio davvero) che si scopre essere l'amante di Alicia, altro che impiegata d'albergo.
Tutti coinvolti quindi, vecchi membri e nuove conoscenze, perché lasciare testimoni in giro è fuori discussione. Chi è in qualche modo legato ad Alexander Graham deve pagare. Kate è terrorizzata e onestamente non so come possa fare a riprendersi dopo una serata del genere non potendo raccontare niente al suo fidanzato. Davvero snervante.
Scopriamo un Alexander molto protettivo nei suoi confronti, evidentemente l'intimità scattata in quella camera d'albergo condivisa ha avuto il suo peso. E l'aspetto invitante del detective, unito ad un innato carisma, ha fatto il resto.
Richard gioca sporco, e lo fa con tutti, alleati e non. L'importante per lui è raggiungere l'obbiettivo, ovvero vendicarsi.
Si scoprono gli aneddoti e i retroscena del Dark Circus, della vita dissoluta e al limite della legalità. Si scopre che molti erano i nomi noti tenuti in scacco da scabrosi segreti e fitte trame. Si scopre persino che Alexander ha fatto guidare la sua auto di proposito a Richard.
Kate però non perde il sangue freddo in nessuna delle cose che ascolta, nonostante assista impotente all'omicidio di un uomo. Una ragazza davvero coraggiosa anche in virtù della poca esperienza sul campo. Ha fatto la differenza, e Graham lo sapeva. Avevano una fiducia reciproca nonostante si conoscessero così poco, la cosa è parecchio intrigante. Grazie alla collana trasmittente di Jace la confessione è tutto il piano orchestrato da Richard sono registrati. Graham fa la sua contromossa salvando una situazione che in tutta onestà credevo si risolvesse con più di un cadavere. Tutti salvi invece, con qualche livido in più, tanta adrenalina in corpo e sul punto di un probabile svenimento. Però ci sono, e stanno bene.
Kenner avrà molte spiegazioni da dare e molti punti dovranno essere chiariti, come sicuramente la fitta rete di agganci e collaboratori che si è creato negli anni.
Un capitolo a dir poco adrenalinico, dove la suspense va a braccetto con il thriller e c'è anche un po' di velato romanticismo che serve sempre come ingrediente per alleggerire la situazione. Io comunque ho adorato ogni singola scena in cui Kate e Alex erano soli, li amo davvero.
È adoro Alex, perché è uno che si è messo in gioco, ha lasciato tutto ciò che aveva creato perché aveva trovato qualcosa di più grande da condividere con chi amava. Il cambiamento rende le persone grandi dentro, e Alexander lo è. Non è perfetto, ma nessuno di noi lo è, ma è vero...nel bene e nel male. Richard non ha voluto cambiare, rimasto incastrato in ciò che era, evidentemente perché incapace di costruirsi qualcosa al di fuori di quel modo di vivere.
La vendetta è qualcosa che ti consuma e ti logora, presto se n'è accorgerà.
Intanto per il momento la squadra tira un sospiro di sollievo, e anch'io, che ho fatto impazzire lo schermo del cellulare.
Sono stati due capitoli molto intensi, ma stupendi. Non temere per la lunghezza, quando occorre bisogna lasciarli così come sono, tanto si leggono benissimo.
È adesso cosa accadrà?
Si tornerà per un attimo alla routine quotidiana? E come sarà andata la presentazione di Trevor?
Staremo a vedere le ripercussioni di questa missione nella vita di Kate.
Arrivederci a presto, e ancora tanti complimenti. |