Recensioni per
Non è questo che vuoi, non è questo che voglio
di saratiz
Ho letto la tua breve storia e mi è piaciuta molto molto molto :-). |
Davvero interessante questo momento di intimità interrotta, una sorta di immaginario missing moment che molto probabilmente non si sarebbe realizzato mai. |
Queste storie sono quelle che ti fanno chiudere gli occhi e ti fanno proseguire da sola pensando a loro. Accorciano i tempi e ti permettono di sognare che il loro amore possa essere stato vissuto più a lungo. Certo è che è sempre bello leggere un lieto fine visto da un punto di vista diverso, che non sia il proprio. |
Buongiorno gentile autrice( o autore?) è la prima volta che ti leggo e mi sono molto incuriosita soprattutto dal titolo interessante dunque mi sono immersa nella piacevole lettura, descrivi bene scene e sentimenti senza essere prolissa. |
Ultimamente sono sempre più pigra a leggere e recensire, ma di fronte a questo tuo breve racconto non posso esimermi dal commentare! Premessa d'obbligo: di solito non amo particolarmente le fiction in cui Oscar passa dalla cocente delusione per il due di picche rifilato da Fersen a una notte di fuoco con André. Quando però, come talvolta accade, la scrittura è "matura" e soprattutto si accompagna ad una solida e fluida introspezione, nulla appare banale o forzato e non posso che lasciarmi catturare. Non poteva essere altrimenti, in effetti, dinanzi alle tue righe raffinate e ricche di sapienti rimandi ad anime e manga; righe che anche grazie all'escamotage della narrazione a due voci hanno il pregio di avvincere il lettore fino all'ultimo. In particolare, ho trattenuto il respiro sul finale del primo capitolo: un plauso alla magistrale scena d'amore, che senza volgarità alcuna è di una elegante sensualità. Che altro dire? Sicuramente è una storia da ricordare... sarei curiosa di conoscere il seguito, ma ammetto che così è praticamente perfetta. |
Non è questo che vuole Oscar, non vuole dimenticare le sensazioni provate con Andrè, quello che ha desiderato e quello che ha preso. Ha trovato in un altro uomo tutto quello avrebbe desiderato da Fersen e questo non le provoca sofferenza, anzi adesso vuole comprendere meglio la natura e la portata dei suoi sentimenti. È una Oscar fragile ma allo stesso tempo determinata a fare chiarezza nel suo cuore. Dovresti continuare la storia, mi piacerebbe leggerne gli sviluppi, in ogni caso è bellissima anche così. |
Nuovammente ciao. E così dopo essere entrati nei pensieri di Andrè, ci hai offerto la possibilità di avvertire ciò che Oscar ha provato in questa serata. Una serata nata con ampie aspettative da parte sua che sono quasi immediatamente naufragate lasciandola a crogiolarsi in un oceano di lacrime. Lacrime che sono state raccolte dall’unico uomo che le è sempre stato a fianco da quando erano bambini, l’unico che avrebbe potuto comprendere, poiché sulla sua carne aveva provato il dolore del rifiuto. Oscar ha cominciato a ripensare a lui guardandolo sotto un’altra veste e ci ha visto l’uomo, l’uomo innamorato di lei da sempre e tutto ciò che è accaduto è stato perché lei lo ha voluto e ha permesso che accadesse, poiché in quel momento non esisteva più nient’ altro che il lcalore dell’abbraccio di André e delle sue parole accorate. Fersen dimenticato in un cantuccio, come un vento che ha sfiorato e poi è andato oltre, invece André era ed è rimasto con lei come sempre. Non sa ancora bene cosa provi per il suo amico di infanzia, ma è certa che ciò che è accaduto ha aperto i suoi occhi verso una nuova e forse felice prospettiva. Lei non vuole perdonarlo poiché nulla vi è da perdonare, non vuole dimenticare ciò che è successo ed è altrettanto sicura che, nonostante le parole di André, neanche lui voglia che venga cancellato quel momento, durante il quale si sono sentiti uno parte dell’altra, una cosa sola, come sempre sono stati. Mi è piaciuto molto questo tuo lavoro dove non vi sono dialoghi diretti ma sembra che i due protagonisti parlino continuamente fra di loro, trasmettendo l’intensità di ciò che stanno vivendo. Mi associo a chi ti ha suggerito di dare un seguito a questo racconto che davvero merita, per la delicatezza con cui è stato scritto e per come hai trattato il tema del dopo ballo. Il finale è aperto e ognuno può sognare quello che più vorrebbe, ma sarebbe interessante sentire proseguire il tuo pensiero. Un caro saluto e a presto! |
Gentile Saratiz, veramente interessante e particolarmente intenso questo primo passaggio della tua storia nella quale sono riuscita perfettamente ad entrare in empatia con i pensieri di André in quella interminabile notte per lui di attesa che la sua Oscar tornasse da quel ballo con il quale aveva voluto concedersi di essere per la prima volta una donna, una donna che desiderava un uomo e per il quale si era preparata affinché lui potesse percepirne tutta l’essenza. I pensieri di Andrè sono di tormento perché quell’uomo non è lui, lui che la ama da una vita e che sa a priori che lei non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti vista la differenza di classe. Ma i sentimenti non hanno classe sociale e non fanno distinzioni di rango, avvengono e occorre accettarli per come si presentano e André ha ottemperato in pieno a questo antico adagio. Anche l’atmosfera che si è creata nella cucina insieme alla bottiglia di vino ci fa assaporare quello che sta provando tentando di perdere lucidità per non continuare a soffrire, almeno per un momento. Poi qualcosa sconvolge il suo orizzonte e Oscar gli si palesa di fronte. Non è la Oscar che ha lasciato Palazzo alcune ore prima, non è circondata da un’aura di gioia e appagamento e André, con la sua innata sensibilità che si accentua quando si tratta della sua Oscar, lo ha compreso e lo sta facendo suo in modo da poterle essere di supporto come sempre. Poi nuovamente qualcosa muta e l’aiuto di André è percepito da Oscar, che sente di averne estremo bisogno, come di estremo bisogno è la sua presenza tangibile. Ha necessità di sentirsi accudita e consolata per cui assistiamo alla richiesta di Oscar ad André di restare insieme a lei, e poi succede l’impensabile: lei lo trattiene a sé e comincia a baciarlo ricambiata da André, il quale perde la testa non credendo a quello che sta accadendo. Ha atteso questo momento per anni e lo ha vissuto solo nei suoi sogni che puntualmente lo riportavano alla realtà lasciandogli l’amaro in bocca. Ora invece sta assapoando il momento; entrambi stanno partecipando, ma proprio per non rovinare tutto, André torna sui suoi passi poiché capisce che non è questo quello che entrambi vogliono. Lui ambisce ad essere amato da Oscar per se stesso e non per il rifiuto di un altro. Tutti e due si meritano di vivere un simile momento con l’intensità giusta per ciò che sta accadendo e che deve essere solo loro e nessun altro deve frapporsi tra loro. Primo passaggio molto coinvolgente anche per la tua scrittura che è riuscita a descrivere bene la situazione vissuta dai due protagonisti. Continuo con il prossimo capitolo. A presto! |
Ciao. Che piacere trovarti qui! |
Molto bella questa tua piccola storia, sarebbe bello vedere un continuo. Mi piace il tuo modo scorrevole di scrivere e di raccontare il corso degli eventi. Dai pensieri tormentati di un uomo che soffre per amore a quelli di una donna che dell'amore sa ben poco. Bellissima l'ultima frase di questo capitolo "non è questo che voglio, non è questo che vuoi" che mi fa intuire che potrebbe esserci dell'altro nel comportamento di Oscar. I miei complimenti, sarebbe un peccato non leggere un seguito. |
Andrè in cucina da solo a pensare ad Oscar, che è al ballo, tra le braccia di Fersen, in lui c'è sconforto, preoccupazione, timore di perderla definitivamente. |
Un prosieguo realistico dopo quella terribile serata per la povera Oscar; mi piace molto che la dichiarazione di André sia avvenuta così, anziché con quell'orribile gesto di violenza dello strappo. Ti suggerisco solo di alzare il rating. |