Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Veterano
28/04/21, ore 02:48
Cap. 124:

Ciao caro, ero molto attratta dal titolo... ogni tanto, come vedi, mi faccio viva io! (riconosco che sono troppo spesso presa dai miei studi, ma provo a rimediare, ahaha!)
Anzitutto: ribadisco, il titolo mi ha colpita particolarmente, perché penso le meduse siano una specie assai singolare, curiosa, mistica, mi incutono a tratti timore e non a caso l'idea di contemplarle credo celi dietro una sensibilitá profonda, messaggi da parte del subconscio.

Gli interrogativi "ho mai amato? Cosa ho provato?" per me sono un altro punto centrale, che ricorrono ad un apparente senso di impotenza, di stordimento, di disillusione. Un amore forse non corrisposto abbastanza, un amore finito male forse, ci fa riflettere poi su cosa sia amare e in certi casi, proprio cosa voglia significare anche per noi questo verbo. Perché tutto poi è destinato a finire. Domande a cui credo nessun saggio può rispondere.

Altro tema: l'amor proprio. Beh, forse questo è quello più positivo. In qualsiasi ambito, in qualsiasi situazione capitiamo, la cosa più importante è non dimenticarsi di stringersi forte. Veniamo prima noi, il nostro ego, i nostri desideri. E quando lo accetteremo impareremo anche a superare tutto il male che ci circonda. Amarsi non è mai sbagliato. Certo, ma anche un giorno amare la persona giusta.

Ciao, ti abbraccio
(Recensione modificata il 28/04/2021 - 02:51 am)

Recensore Master
07/01/21, ore 15:07
Cap. 124:

I primi versi sembrano quasi una fiaba. Successivamente la poesia si trasforma in un testo più realistico, concedimi il termine.
Ricorda: non sei una nullità umana, possiedi una grande creatività e talento, chi non lo comprende è una persona insulsa. Tu hai un immenso valore ed è giusto che ami te stesso :3

Recensore Master
22/12/20, ore 17:53
Cap. 124:

Salve again!
Anche questa una poesia un po' malinconica, ma mi è piaciuto tantissimo la figura delle meduse per descrivere un animo che si sente perennemente alla deriva (espressione che mi ha veramente colpito!), oltre ad essere una metafora commovente è molto originale, o meglio lo è per me perché non l'ho vista spesso! Ancora più bello la contrapposizione con l'amore che può contenere il cuore, unica cosa che migliora e fortifica a detta dello stesso poeta.
Da quando studio Poesia all'università mi sento ancora più portata ad apprezzare i componimenti poetici, se un giorno avessi bisogno di qualcuno che descrive l'autore e la sua produzione, fai uno fischio, ahah!
Un bacio,
Giada.

Recensore Veterano
25/10/20, ore 12:09
Cap. 124:

Sai che le meduse a volte sono in grado di sfruttare le correnti per andare dove preferiscono? È angosciante la tua percezione di deriva, quando invece andare alla deriva puó essere una sensazione così appagante... Devi solo trovare una corrente che ti piace.
"Essere acqua immersa nell'acqua" è meraviglioso, un continuo scambio di elettroni con gli atomi attorno.
Bello il tuo modo di raccontarti... Alla prossima!
Jean Valjean

Recensore Master
22/10/20, ore 16:50
Cap. 124:

Ciao poesia davvero molto suggestiva, versi vibranti e curati, un poco mi ricorda Montale.
Grazie e a presto
Jane Queen

Nuovo recensore
21/10/20, ore 01:00
Cap. 124:

Caro Alessandro, finalmente sono riuscita a trovare del tempo per leggere qualcosa di tuo. Ci tenevo molto in effetti.
Devo ammettere che ho spulciato qualcosa, letto e riletto i titoli delle tue poesie cercando, in qualche modo, quella giusta. Se sono finita proprio su questa è perché solo quest'anno sono riuscita ad apprezzare a fondo la bellezza di questi animali, non che prima non lo facessi, ma è stato diverso.

Sono piacevolmente colpita da questa poesia, anche se già avevo un buon presentimento su di te, devo essere sincera.
Mi ha fatto riflettere molto. Non so cosa ti abbia portato a scrivere e pensare ciò, ma è facile da intuire. Sono contenta però che infine tu abbia capito il valore dell'Amore, quello per se stessi e per la vita, forse il più puro, perché ci sarai sempre per te stesso.
[...] "anche se qualcosa va storto
alla fine tutto scorre,
perché il tempo a mia disposizione
è limitato
e nella mia infinita nullità umana
voglio goderne fino all’ultimo."
Mi ha colpita molto questa parte, l'ho sentita molto vicina a me.
Vorrei dire tante di quelle cose ma so di essere già stata fin troppo prolissa!
So che tornerò presto a leggere ancora qualcosa di tuo.

Un abbraccio,
E.

Recensore Master
13/09/20, ore 14:28
Cap. 124:

Buon pomeriggio!
È un bel po' che ripeto a me stessa di recensire la poesia e finalmente oggi ci sono riuscita.
Premetto subito che ho il terrore delle meduse. Quando sono al mare, se sento dire che c'è n'è anche solo una in acqua, me ne sto in spiaggia a debita distanza dal bagnasciuga. È più forte di me, mi fanno troppo schifo. E non credo di essere l'unica, dal momento che molta gente fa come me, pure strilla quando ne intravede una a pelo d'acqua. Le meduse sono urticanti, per questo vengono evitate, eppure c'è chi le trova affascinanti nella loro danza fra le onde, quando le loro movenze appaiono eleganti che sembrano fluttuare . Nonostante tutto, se ne infischiano di chi le snobba, vanno avanti per i mari, trasportate dalle correnti, libere e leggere. E magari vivono meglio di molti altri. Potrebbe essere questo il messaggio che lanci? È vero, ne hai passate tante, ma certe esperienze aiutano a crescere, a fortificarsi, ad apprezzare di più noi stessi e credo quest'ultima cosa sia la più importante perché quando riceviamo delle batoste, spesso incolpiamo noi stessi. È sempre così? Io non credo, ma è così che ci si sente, perciò è utilissimo lavorare sull'autostima e rialzare la testa infischiandosene di tutto il resto. Proprio come la medusa, che tanti schifano, ma è sempre nei nostri mari.
Complimenti!

A presto!

🌚

Recensore Master
31/08/20, ore 15:16
Cap. 124:

Ciao, Alessandro.
Come stai?
Che piacere leggere un tuo componimento :)
A posteriori si è in grado di fare altri pensieri, di cambiare prospettiva e di elaborare il dolore, quello che spesso viene sottovalutato o temuto troppo.
Nonostante tutto, bisogna trovare la forza di lavorare su se stessi e per se stessi, ai cui troppo spesso non pensiamo e a cui anteponiamo il resto.
Complimenti, emozionante come sempre.

A presto!
-Bigin

Nuovo recensore
31/08/20, ore 08:02
Cap. 124:

Alessandro carissimo,ti ritrovo sulla breccia come un vecchio combattente che non teme di farsi colpire ed alza il fucile come sfida al nemico.Le tue rime sono piu' decise e non temono le meduse che per la verita' fanno un male cane.Ai tempi del canottaggio ci curavamo le scottature con la nostra urina.Chi bene comincia e' alla meta' dell'opera.Stai attento ai virus.Un abbraccio con triplo saluto.
Pasta 31/8/2020

Recensore Junior
31/08/20, ore 03:39
Cap. 124:

Interessante!
Ragazzini ignari che strillano di fronte a ció che ritengono "il pericolo" perchè non comprendono, mentre una persona adulta li guarda con mestizia perchè 𝙨𝙖 quale sia il vero male.
Un'immagine molto forte.
Mi ha colpito quel punto, in particolare.

Recensore Master
30/08/20, ore 23:47
Cap. 124:

Caro Alessandro, sei tornato con una poesia che parla del tuo travaglio interiore; ti paragoni quasi a quelle meduse che si lasciano trasportare dal mare e che inevitabilmente trovano la morte sulla spiaggia, tra le urla dei curiosi che accorrono e non sanno che anche quelle creature hanno avuto una vita loro. Le tue parole ci riportano il tuo passato doloroso, con questo dolore, che non è scomparso, bensì solo stemperato e finalmente volto a trovare una via d’uscita per te stesso, per non venire sballottato in una marea dove potresti perderti. Ti sei accorto che anche da solo puoi vivere e puoi migliorare; l’Amore ti ha lasciato, forse perché non era il momento giusto o la persona giusta, ma è rimasto dentro di te e ora chiede di essere utilizzato e quindi, quale migliore soggetto se non se stessi? Verranno tempi migliori e tu sarai pronto per affrontare le nuove sfide, anche sentimentali, che ti troverai, consapevolmente, davanti. Spero di non aver fatto un sermone dei miei, lasciando liberi i pensieri di scorrere, portati dall’afflato delle tue parole, che mi danno l’impressione tu cerchi un sostegno anche solo per poter tornare a sorridere alla vita condividendo le tue sensazioni con estranei che non giudicano ma ascoltano semplicemente. Un augurio di serenità e di buon inizio settimana. A presto!

Recensore Junior
30/08/20, ore 21:57
Cap. 124:

Caro Alessandro, sono rimasta molto colpita da questa tua poesia e dalle parole utilizzate nel testo in modo semplice ma efficace.
In questa tua poesia vi trovo molti spunti per cui dar vita a riflessioni approfondite. Da essa traspare il dolore, un dolore profondo forse causato dall'amore, successivamente vi trovo una rinascita interiore ma pur sempre continuando a ricercare se stessi.
Mi piace il fatto che tu, metaforicamente, abbia paragonato il dolore provato alla vita delle meduse, perchè esse sono sperdute nelle onde del mare con davanti a loro, un futuro incerto.
Ti faccio i miei complimenti, questa poesia è stata una piacevole scoperta.
Da essa traspare inoltre nostalgia, malinconia, dolore ma anche rinascita e in qualche modo incertezza.
Spero tu possa tornare con poesie belle come questa.
Un caro saluto, Bea.