Recensioni per
Rimpianti e speranze di un Sensei
di Stria93

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
23/01/21, ore 23:04

Eccomi, dearie! <3

Il mio ritardo è clamoroso, ma sono finalmente qui per rimediare! Ti chiedo scusa. T.T
Non mi avevi detto che Kakashi fosse un sadico, comunque. Perché solo con "sadismo" riesco a definire il suo comportamento nei riguardi degli appuntamenti. Però devo dire che il tuo modo di presentare la scena, la descrizione meticolosa dei gesti per spegnere la sveglia prima che suoni e l'aria compiaciuta del personaggio mi hanno comunque fatto sorridere: la cattiveria è presente, ma la messa in scena non me lo ha fatto odiare. Ottimo!
Scherzi a parte, passiamo ai commenti seri. Prima di tutto, mi è piaciuto come tu abbia voluto dividere il testo in mattina e sera. Avresti potuto trovare altri modi (anche "Prima" e "Dopo", per dirne uno immediato e ugualmente efficace che avrebbe reso comunque ben chiaro lo svolgersi della vicenda), ma ho apprezzato tanto che tu abbia usato due momenti della giornata per indicare questo intervallo temporale perché mi ha riportata all'uso che ne fa Shakespeare e che ritrovo anche spesso nel cinema. Mi spiego meglio: la sera/notte, quando il sole tramonta è spesso sfruttato come un momento di verità, un momento in cui qualcosa cambia nell'atmosfera e fa cambiare i personaggi di cui si parla. Quando la luce se ne va, le persone sono libere di esprimere sé stesse senza timori, di esprimere le proprie fragilità con una leggerezza che di giorno, quando tutto è regolato da moduli comportamentali, nessuno si permetterebbe mai di usare. La sera e la notte aiutano a vedere le cose in una prospettiva diversa, generalmente migliore, paradossalmente più chiara e veritiera (prendi come esempio "Sogno di una notte di mezza estate"). Qui hai seguito - volontariamente o no dovrai dirmelo tu - questo schema e hai attribuito a Kakashi il recupero della speranza durante la sera. Senz'altro il processo inizia prima, durante le prove che hai ricapitolato attraverso l'introspezione del protagonista, però hai collocato nella sera l'apice di questo cambiamento. Hai letteralmente chiuso la shot - e di conseguenza questo viaggio introspettivo nella mente di Kakashi - con una frase che è molto rappresentativa in questo senso: l'uomo fa una promessa e questo è indice di grandissimo ottimismo. La fa in nome delle persone di cui hai tracciato un profilo nello scorso capitolo e lo fa anche in nome suo. Si considera finalmente meritevole di una promessa, di una speranza, e trovo estremamente simbolico che questa presa di coscienza avvenga di sera, quando il sole non c'è, quando la giornata serena che si prospettava all'orizzonte nel primo paragrafo (mattina) sta volgendo al termine per lasciare spazio al regno della verità. Quindi sono molto contenta che tu abbia fatto questa scelta puramente semantica. Ripeto, non sarebbe cambiato niente a livello di struttura se avessi usato un'altra dicitura, ma così mi hai dato modo di recuperare una riflessione a cui sono molto legata!
Della mattina ho apprezzato tanto il fatto che il cielo sia sereno, l'aria profumi di resina, la foschia sia piacevolissima e che sia tutto un quadro ameno dalle tinte pastello - non avresti potuto usare parola migliore - mentre Kakashi sente tutta l'aspettativa di quella giornata gravargli addosso come un macigno. Può ridacchiare quanto vuole all'idea di aver fatto aspettare i tre ragazzi, ma dentro di sé non è limpido come il panorama che lo circonda. Affida la sua incertezza ai sorrisi stampati su una fotografia e questo la dice lunga sul timore che lo sta divorando vivo. Trova il coraggio solo confrontando i legami del passato con quelli che immagina essere i legami del presente tra Naruto e Sasuke. Alla fine, invece, trarrà la sua forza direttamente da sé stesso e questo mi ha emozionata.
Mi è piaciuto moltissimo il resoconto delle prove. Hai condensato bene fatti e introspezione in modo tale da far risultare il tutto perfettamente amalgamato. Ti voglio anche fare i complimenti per come sei riuscita a gestire la narrazione con il trapassato prossimo. Mi è sembrata subito fluida e naturale, cosa che raramente mi capita. Tendo a fuggire questo tempo perché dopo un po' mi sembra sempre forzato e poco scorrevole, ma qui non ho avuto il minimo problema a seguirti e ad andare avanti nella storia.
Anche in questa sezione si sente l'angoscia crescente di Kakashi che non ha idea di come andrà, che spera di vedere i ragazzi superare quella prova così stramba ma che allo stesso tempo non osa perdersi troppo in quella che per lui è una fantasia lontana. Ancora non ha piena fiducia in sé stesso e nella sua capacità di trasmettere un insegnamento vitale come quello dell'importanza del gioco di squadra. Sa benissimo che, se Sakura e Sasuke non daranno a Naruto un po' del loro cibo, il fallimento sarà solo suo e lui teme tantissimo questo esito, perché sarebbe l'ennesima sconfitta personale dopo quella lunga serie di traumi che hai raccontato nella prima OS e a cui non hai potuto fare altro che accennare anche in questa sede.
Lo scioglimento della tensione per lui è lo scioglimento della tensione anche per me! Hai reso benissimo le varie emozioni che prova al punto da farle provare anche a me. Ho potuto vederlo davanti ai miei occhi, con il sorriso nascosto dalla maschera (Kakashi per il sociale ben prima del 2020 - ...scusa) e la voglia di dare subito ai suoi nuovi compagni la buona notizia. Mi ha fatto tanta tenerezza e da quel momento in poi la storia ha assunto un altro colore: le hai dato un tono più allegro, più energico, più felice per fare il paio con i sentimenti del protagonista. Adesso le cornici sul comodino sono "solo" il supporto di una forza che viene da lui, che ha dentro di sé. Non ha bisogno di trarla da ciò che lo circonda perché ha ritrovato la sua forza vitale, ha creduto di nuovo in sé stesso e ha la possibilità, finalmente, di fare delle promesse, di credere ancora in qualcosa di forte in grado di dare significato alla sua vita.
Concludo dicendoti che mi dispiace di aver potuto leggere queste due OS solo come delle originali e non averti potuto dare un parere sull'aderenza al carattere originale di Kakashi. Il personaggio che mi si è delineato davanti è sicuramente interessante e tu hai saputo rendermelo vivido nonostante la mia ignoranza sul fandom. Conoscendoti, immagino che la tua analisi sia più che accurata, ma spero comunque che qualcuno più esperto di me possa confermartelo e dissipare qualsiasi dubbio tu abbia in proposito.
Io, Strietta, ti ringrazio tantissimo per aver pubblicato questa raccolta, è stata una lettura davvero bella e mi ha fatto tanto piacere essere coinvolta!
Complimenti vivissimi, tesoro, e bentornata! <3

Tam