Recensioni per
Morte di un misantropo - Tramonto primaverile
di willHole
Come hanno già detto prima di me, il protagonista mi ricorda proprio Scrooge di Dickens, se hai mai letto Canto di Natale, ma comunque la storia mi piace molto. Un filino affrettato il cambiamento del misantropo, ma per il resto complimenti ;) |
Questa storiella mi piace decisamente. E’ ben scritta, ricercata nel lessico, ha un filo logico che non si disperde durante la narrazione ma che ti sostiene dall’incipit alla fine. Il personaggio mi fa una certa simpatia; sarà perché mi ricorda lo Scrooge di Dickens, o anche perché non mi ricorda affatto una qualche Mary Sue al maschile. E’ talmente odioso e odia così tanto a sua volta da suscitare quasi dell’affetto. E a proposito: adoro gli elenchi con le ripetizioni a mantra, in questo caso la primavera, tra una cifosi e dei reumatismi. Più ci penso e più mi sembra vero quello che dici a proposito del restare attaccati alla vita come cozze. Quanti vecchietti stizziti che continuano imperterriti a lamentarsi ogni giorno della loro esistenza e a rendere la vita impossibile agli altri! Ne esistono a bizzeffe… |
Ho delle serie difficoltà a giudicare la bellezza di una storia dal numero delle virgole, e francamente non ne vedo la ragione. Ho paura che ci saranno pochissimi appunti su lessico e sintassi, in questo commento. |
Ma è una delizia! E' divertente, fantasiona e hai reso benissimo i toni soffici e luminosi della primavera. Complimenti per il tuo primo posto! ^^ |
Come al solito, la tua prosa mi ha affascinato. Sono sempre stato una di quelle persone che si stupiscono più per la forma che per il contenuto, e non ho potuto non apprezzare la tua amorevole semplicità, la tua potenza incredibile nel dare al lettore immagini e materiale per immaginare, il ritmo che riesci ad imprimere ad un testo; è un vero piacere leggerti! Leggerti è come bere uno di quei caffé eccezionalmente buoni, che a berli di fretta si avrebbe la sensazione di non gustarli come si dovrebbe. Sei elegante, a tratti raffinato, e profondo - dunque, ti apprezzo anche per il contenuto! - non manca quella leggera ironia che, per i tempi bui in cui siamo, ad alcuni potrebbe sembrare addirittura anacronistica. |
Una storia davvero carina ed originale. C'è poco da aggiungere a quanto ti hanno già detto, forse una sola cosa: complimenti! |
Tutto quello che scrivi è per me occasione di stupore e ammirazione. Sono davvero colpita, anche se ormai lo sai già, dalla tua capacità di mescolare con abilità favolosa i termini più ricercati - e sempre correttissimi nella loro collocazione all'interno della frase - con quelli tipici di un comunissimo sermus cotidianus. Ecco, Orazio: mi fai venire in mente la sua ironia benevola, il sorriso cordiale, la mente agile e la tenera incapacità di essere davvero gelido con il garrulus di turno. Tanto per gradire, diceva Leopardi che il vero misantropo è colui che vive tra gli uomini, perché l'eremita perde la capacità di misurarsi con i suoi simili... |
Posso dire di trovarmi d'accordo con la recensione di Eylis, che il signor Theophilus rimane incantato da Primavera in un arco di tempo un po' troppo breve, avresti potuto soffermartici di più... Ma in fondo importa poco: hai usato uno stile ricercato, quasi da fiaba ma l'hai usato con intelligenza e ironia: mi è piaciuto in particolare come hai descritto la scena del funerale, con tutti i presenti... più per forza che altro! I due protagonisti poi mi hanno trasmesso tenerezza, sì, è proprio la parola giusta. Da una parte il vecchio scorbutico con la sua aria da inglese austero e impenetrabile ai sentimenti; dall'altra un' Ispettrice impeccabile e legata alle proprie responsabilità fino in fondo. Ripeto, la prima parte è praticamente perfetta, ma la seconda... "scappa" troppo in fretta... Complimenti di nuovo per i magnifici personaggi! |
STORIA PARTECIPANTE AL CONTEST "LA PRIMAVERA E... IL MORTO" |