Recensioni per
Morte di un misantropo - Tramonto primaverile
di willHole

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/01/11, ore 11:15

Come hanno già detto prima di me, il protagonista mi ricorda proprio Scrooge di Dickens, se hai mai letto Canto di Natale, ma comunque la storia mi piace molto. Un filino affrettato il cambiamento del misantropo, ma per il resto complimenti ;)
P.S.:Sul sito degli Original di Elys manca il link al tuo profilo di EFP, volevo segnalartelo ;)

Nuovo recensore
15/02/10, ore 17:59

Questa storiella mi piace decisamente. E’ ben scritta, ricercata nel lessico, ha un filo logico che non si disperde durante la narrazione ma che ti sostiene dall’incipit alla fine. Il personaggio mi fa una certa simpatia; sarà perché mi ricorda lo Scrooge di Dickens, o anche perché non mi ricorda affatto una qualche Mary Sue al maschile. E’ talmente odioso e odia così tanto a sua volta da suscitare quasi dell’affetto. E a proposito: adoro gli elenchi con le ripetizioni a mantra, in questo caso la primavera, tra una cifosi e dei reumatismi. Più ci penso e più mi sembra vero quello che dici a proposito del restare attaccati alla vita come cozze. Quanti vecchietti stizziti che continuano imperterriti a lamentarsi ogni giorno della loro esistenza e a rendere la vita impossibile agli altri! Ne esistono a bizzeffe…
Ci sono due cose, poi, di cui mi sono resa conto dando una lettura alle tue storie. La prima è che ogni personaggio, per quanto breve sia la sua apparizione, lo rendi palpabile, reale. Ed ecco che il parroco ha qualcosa di familiare, e le vecchiette pie diventano quelle che vedi sempre col rosario in mano, e il giudice, anche lui, sebbene di giudici ne avrai visti pochi, ti sta dicendo qualcosa. Perché hanno una concretezza tale da essere plasmati con le sole parole in qualcosa di solido. La seconda cosa che ho notato è che segui un determinato ordine quando scrivi: in genere, segui un elenco mentale, come per i colori o per lo zoo, e in questo caso per le stagioni. Complimenti; molto carina l’idea di un al di là fatto di quartieri divisi per stagioni. E in generale, geniale tutta l’onomastica utilizzata per questa città dei fantasmi. Anche lì la globalizzazione? Poveracci.
Ho visto che ti è stato fatto un appunto sull’uso eccessivo delle virgole. Non ne vedo il motivo, francamente. E’ tipica della lingua italiana, la virgola, e mi sta anche piuttosto simpatica. Poi, per strutture frasali complesse come quelle della tua storia le virgole sono d’obbligo. Sarebbe stato un rimprovero motivato se oltre che in un villaggio inglese, la storia fosse stata scritta in inglese, ma in Italia abbiamo un amore sviscerato per questa virgola e lo dobbiamo difendere contro ogni possibile globalizzazione della scrittura, giusto?
Probabilmente, non mi sono ricordata metà delle cose che avrei voluto e potuto dire su questa storia, ma ti basti sapere che è stato davvero un piacere leggerla.
Un baciotto otto otto, Vulcania

Nuovo recensore
02/02/10, ore 01:04

Ho delle serie difficoltà a giudicare la bellezza di una storia dal numero delle virgole, e francamente non ne vedo la ragione. Ho paura che ci saranno pochissimi appunti su lessico e sintassi, in questo commento.
Mi è piaciuta perchè mi ha ricordato Roald Dahl e le storie di quand'ero piccola, perchè sa di cose conosciute e rassicuranti e però è una cosa nuova.
Mi piace il modo lento, calmo che hai di scrivere. Probabilmente dipende dal modo in cui disponi le frasi, ma avevo promesso a me stessa che non avrei detto nulla di pedante.
Ho adorato il Signor Teophilus; è divertente ed è tenero, nella sua misantropia. In fondo sembra solo un vecchietto molto solo e un po' maleducato, e giuro che alla fine l'ho sentito anch'io quel calore al cuore e mi sono commossa, e mi sono sentita tanto orgogliosa. La Signorina che ha dimenticato il suo nome è fantastica, poi. E' una donna piena di energia, per essere morta da un paio di millenni.
Insomma, la tua storia è-non so come spiegarlo. E' una di quelle cose che sai benissimo come andranno a finire, ma ti fanno andare lo stesso in brodo di giuggiole e allora è valsa la pena di averle lette.

Recensore Junior
10/12/09, ore 11:44

Ma è una delizia! E' divertente, fantasiona e hai reso benissimo i toni soffici e luminosi della primavera. Complimenti per il tuo primo posto! ^^

Recensore Veterano
06/09/09, ore 13:58

Come al solito, la tua prosa mi ha affascinato. Sono sempre stato una di quelle persone che si stupiscono più per la forma che per il contenuto, e non ho potuto non apprezzare la tua amorevole semplicità, la tua potenza incredibile nel dare al lettore immagini e materiale per immaginare, il ritmo che riesci ad imprimere ad un testo; è un vero piacere leggerti! Leggerti è come bere uno di quei caffé eccezionalmente buoni, che a berli di fretta si avrebbe la sensazione di non gustarli come si dovrebbe. Sei elegante, a tratti raffinato, e profondo - dunque, ti apprezzo anche per il contenuto! - non manca quella leggera ironia che, per i tempi bui in cui siamo, ad alcuni potrebbe sembrare addirittura anacronistica.
Alla prossima!
Grazie, al solito, per le belle recensioni che lasci alle mie piccole poesie.

Recensore Veterano
02/09/09, ore 16:39

Una storia davvero carina ed originale. C'è poco da aggiungere a quanto ti hanno già detto, forse una sola cosa: complimenti!

Nuovo recensore
26/08/09, ore 23:45

Tutto quello che scrivi è per me occasione di stupore e ammirazione. Sono davvero colpita, anche se ormai lo sai già, dalla tua capacità di mescolare con abilità favolosa i termini più ricercati - e sempre correttissimi nella loro collocazione all'interno della frase - con quelli tipici di un comunissimo sermus cotidianus. Ecco, Orazio: mi fai venire in mente la sua ironia benevola, il sorriso cordiale, la mente agile e la tenera incapacità di essere davvero gelido con il garrulus di turno. Tanto per gradire, diceva Leopardi che il vero misantropo è colui che vive tra gli uomini, perché l'eremita perde la capacità di misurarsi con i suoi simili...

Nuovo recensore
24/08/09, ore 18:11

Posso dire di trovarmi d'accordo con la recensione di Eylis, che il signor Theophilus rimane incantato da Primavera in un arco di tempo un po' troppo breve, avresti potuto soffermartici di più... Ma in fondo importa poco: hai usato uno stile ricercato, quasi da fiaba ma l'hai usato con intelligenza e ironia: mi è piaciuto in particolare come hai descritto la scena del funerale, con tutti i presenti... più per forza che altro! I due protagonisti poi mi hanno trasmesso tenerezza, sì, è proprio la parola giusta. Da una parte il vecchio scorbutico con la sua aria da inglese austero e impenetrabile ai sentimenti; dall'altra un' Ispettrice impeccabile e legata alle proprie responsabilità fino in fondo. Ripeto, la prima parte è praticamente perfetta, ma la seconda... "scappa" troppo in fretta... Complimenti di nuovo per i magnifici personaggi!

Recensore Veterano
24/08/09, ore 10:44

STORIA PARTECIPANTE AL CONTEST "LA PRIMAVERA E... IL MORTO"
Prima Classificata

Grammatica, sintassi, ortografia e lessico: 9 / 10
Un lavoro davvero ben scritto, l’unico appunto che posso fare è che a mio parere l’uso delle virgole, sebbene mai usate in modo davvero scorretto, è un tantino eccessivo

Sviluppo della trama e caratterizzazione dei personaggi: 9 / 10
Ho trovato un poco affrettato il cambiamento del protagonista, avrei insistito di più sui suoi sentimenti che lo vedevano sempre più attratto dal Quartiere di Primavera. Al di là di questo la storia si sviluppa in modo preciso e chiaro.
I personaggi sono caratterizzati più che bene!

Espressività: 10 / 10
Devo dirlo, ho riso non poco leggendo questo breve racconto. Lo stile di scrittura scelto inoltre è davvero particolare ma, nonostante la sua complessità, ben gestito, complimenti! Permette di godere appieno di ogni particolare della storia

Originalità: 9 / 10
Ho trovato l’idea di base piuttosto originale, ed oltre a questo il modo in cui è stata sviluppata la storia è davvero particolare e speciale

Attinenza al tema e ai parametri posti: 10 / 10
Il tema e i parametri sono stati perfettamente rispettati

Valutazione finale: 47 / 50
Trovo che questo racconto mostri molto bene come a volte anche una storia breve può essere di grande effetto, senza aver bisogno di tanti intrichi elaborati (non che questi, se ben scritti, non siano affascinanti! Anzi!). Quindi i miei complimenti per questa storia davvero simpatica!