Recensioni per
Cirano di Bergerac (ovvero le disavventure degli uomini di Lady Oscar)
di fennec
Fennec gentilissima, |
Ciao fennec. Mi è piaciuto questo capitolo, dove il protagonista è Alain. Condivido l'idea di mettere André per ultimo, a chiudere il tutto. Belle le scene che hai scelto riguardanti Alain, fra i diversi dialoghi e i suoi pensieri. Mi ha colpita l'espressione "lacrime asciutte" e il finale è commovente. Sarò curiosa di leggere degli altri uomini dell'opera di Lady Oscar. Grazie per ringraziare chi legge e commenta questa storia. Un caro saluto. |
Ciao fennec. Eccomi tornata a commentare il secondo capitolo di questa tua raccolta, che sto leggendo con interesse. Il protagonista è il Conte di Fersen ed è bella la dedica a una persona. Se si ha l'ispirazione va seguita e, nonostante non ami il Conte di Fersen, mi hai comunicato qualcosa attraverso le tue parole e questo è apprezzabile. Mi è piaciuto leggere i dialoghi, alternati ai pensieri del Conte, facendomi riflettere. Sarò curiosa di leggere il prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Gentile Fennec, |
Ciao cara Fennec. Pur non conoscendoti e pur sapendo che tu forse mi conosci (almeno in maniera virtuale )ho voluto inserire la tua storia, in particolare questo capitolo, fra i miei preferiti perché sei riuscita a toccare delle corde molto profonde. Hai descritto così tanto bene questo Alain che non credo di aver mai letto un ritratto cosi significativo e verosimile . Alla fine,nonostante il caldo,mi è venuta la pelle d'oca . E' un Alain,a differenza di Fersen, molto generoso che è felice per André che finalmente ha conquistato la donna dei suoi sogni, è un Alain che segretamente la ama (almeno in versione manga)dopo averla contestata a lungo, per il fatto di essere nobile anche più che per il fatto di essere donna . Riconosce apertamente il suo valore ed invita i compagni ad ubbidire, a stare ai patti. Lei lo ha battuto, è una donna eccezionale. Per quanto riguarda il soldato traditore, non ricordo nell'anime quale sia il suo nome ma certamente nel manga viene nominato,lo fai chiamare Du Salle può andar bene ma non vorrei che fosse confuso con il soldato Lassalle un amico di Alain. |
Ciao fennec. Interessante questa raccolta dedicata ai personaggi maschili dell'opera di Lady Oscar. Nel primo capitolo il protagonista è Bernard e mi piace il titolo "ladro-giornalista", le due essenze di quest'uomo. Amo sempre leggere riguardo personaggi meno trattati. Percepisco il sentimento che Bernard prova nei confronti di Oscar come un'ammirazione a livello spirituale. Bella l'espressione finale: " la donna che ha duellato contro di me da uomo e che mi ha vinto da donna." Sarò curiosa di leggere il prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Cara Fennec, |
Molto bello il capitolo su Alain assolutamente azzeccato. Io lo amo molto come personaggio, ho scritto tante one shot su di lui. Dopo lo shock di aver scoperto che la sua guarnigione sarà comandata da una donna ha un'evoluzione che neanche André ha avuto. André in fondo ha sempre amato Oscar. Per Alain il percorso è più complesso, sfaccettato. Tu lo hai analizzato molto bene. Brava. |
I primi due capitoli della storia mi sono piaciuti moltissimo,ma questo di Alain è stato favoloso,i miei sinceri complimenti! |
L' amore di Alain per Oscar è maturato lentamente, lottando contro l'odio. |
Cara Fennec, anche questo ritratto è molto d’impatto. Pensare che ci sono un sacco di occasioni per poter ammirare il nostro Alain, con la sua personalità forte, la sua perspicacia, la sua irruenza, ma anche il suo saper chinare il capo quando commetteva un errore. Tu in questo frammento ci hai riportato alle molte scene dell’anime che lo propongono come protagonista assoluto, con i suoi discorsi e le sue riflessioni, il suo non voler far vedere più di tanto, per non rivelare agli altri ciò che secondo lui doveva rimanere solo suo. Forse l’unica e prima persona con la quale ha potuto, oltre che confrontarsi, anche confidarsi è stato proprio André, il quale, con la sua innata capacità di ascolto, non ha mai giudicato, solo riflettuto e condiviso insieme a lui i pensieri su quel futuro che il periodo che stava maturando avrebbe portato loro. Dopo un primo attimo di smarrimento per non essersi ben compresi, credendo fosse una spia al servizio di Oscar e aver capito poco più tardi cosa e quanto significasse Oscar per Andrè, tanto da scegliere quella vita infame da soldataccio pur di starle a fianco sempre e comunque, il rispetto di Alain nei suoi confronti non ha avuto più confini, e mentre cresceva quello per Andrè, di pari passo cominciava a vedere Oscar sotto una luce diversa, perché lei non era solo nobile di casato quanto di animo. Una donna che li comandava, non con l’arrroganza di un ruolo, ma con il piglio di colei che vuole trarre il massimo dagli uomini che comanda, affinché loro stessi potessero esseri fieri di ciò che facevano e come e per chi lo facevano. Molti sono i momenti, anche toccanti, che ci hai riportato in questo tuo ritratto e, rileggendo le frasi in corsivo, mi si è srotolato l’anime di fronte agli occhi, come se lo stessi guardando e soprattutto sentendo. E’ da qualche anno che non lo rivedo, preferisco mantenere il ricordo di ciò che mi ha lasciato in quei momenti, ma le tue parole me lo hanno riportato vivido nella memoria. Ho sempre amato il suo personaggio e, quando gli si dà il giusto spazio, che peraltro merita in pieno, riesco a scoprire sempre di lui qualcosa che me lo fa stimare ancora di più. Alain è stato un ottimo amico per entrambi e un baluardo che avrebbe anteposto la sua persona per fare il possibile per loro, prova ne è la felicità che ha scorto nei loro occhi all’arrivo in caserma, lieto per quei ragazzi che insieme avrebbero sfidato le convenzioni e qualsiasi cosa gli si fosse posta innanzi pur di sancire di fronte al mondo il loro legame. E come non ricordare la corsa folle per salvare Andrè e la disperazione del loro comandante alla sua morte. Come scordare il suo spronare Oscar a continuare a combattere anche dopo il lutto che l’aveva colpita. E forse scena e momento più forti di tutti, Alain in quella stanza in penombra che pare un fantasma il quale non riesce a rendersi conto che la scintilla della vita di sua sorella si è spenta per sempre. |
Camminavo oggi, con i miei piedi astrali, nel cimitero di Père- Lachaise, dove torno sempre volentieri, non solo per Amedeo Modigliani e Jim Morrison, per Proust e Oscar Wilde, ma per l’atmosfera e quell’aria sempre pura ma polverosa. Non c’è la tomba di Marie Antoinette, se ben ricordo le sue ossa fanno compagnia alle altre molteplici ossa dei decollati dalla ghigliottina e chissà chi c’è davvero, nell’abbazia di Saint Denis. Fa impressione pensare che, solo per un anno, sia stata ufficialmente “regina dei Francesi”. Forse era bella, non so. Sicuramente lo era nell’anime di madame Ikeda. Io però non l’ho mai amata, ho sempre pensato che Oscar de Jarjayes fosse davvero bella. E non capivo fino in fondo il conte di Fersen. E ci credo che sia rimasto turbato, davanti a Oscar che gli sfuggiva di mano, che recideva il filo di un amore che lui, a suo modo, avrà pensato unico. Immateriale, astratto, ma unico. Son quegli amori da cui ci si riprende, nulla da dire. Son quegli amori che son sempre secondi, anche quando il primo manca. Però danno lustro, però scaldano. E lasciano il dubbio del “se” e del “ma”. |
Ciao Fennec, bella questa raccolta che ci porta a sbirciare nell'animo delle figure maschili della storia, tanto diverse tra loro ma con un elemento in comune: il sentimento per madamigella Oscar anche se da ciascuno provato in una sfaccettatura diversa. Capisco che quando l'ispirazione chiama, bisogna rispondere soprattutto se si ha tempo a disposizione ma è anche bello avere il tempo di "sedimentare" le emozioni e le sensazioni che uno scritto sa dare. Non avere fretta, le cose belle vengono apprezzate forse di più quando c'è un pò di attesa. Un saluto. |
Il Conte di Fersen non riscuote molte simpatie, specialmente perché per tutto l'anime si dimostra ottuso nei confronti di Oscar. In effetti era semplicemente un uomo del suo tempo, come il generale o Alain che hanno un atteggiamento controverso con Oscar. Il padre infatti ammetterà che la figlia è una donna giusto in tempo per suggerire un matrimonio di circostanza e Alain faticherà ad accettare una donna al comando, salvo accorgersi, alla fine, che è il miglior comandante che abbia mai avuto. Scusa le divagazioni. Torniamo a Fersen... Potrebbe essere verosimile che abbia amato a modo suo Oscar. Molto belle le immagini di Afrodite con la corazza. Un altro bel capitolo, complimenti. |
Ciao Fennec. |