Recensioni per
Cirano di Bergerac (ovvero le disavventure degli uomini di Lady Oscar)
di fennec

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
24/06/21, ore 23:25

Fennec gentilissima,

ci deve essere lo Spirito che in qualche modo soffia al tuo orecchio: uno dei miei sogni di adolescente tendente al nerd era scrivere a quattro mani con Guccini. Se certi sogni necessariamente restano tali, in qualche modo tu hai intrecciato il mio nome a quello del Maestrone, e io resto grato e sorpreso, quasi allibito.

E ti dico che l’ultima volta che ho fatto qualcosa perché mi sentivo obbligato non avevo ancora la patente. Il fatto di non saper fare recensioni non vuol dire che non sappia leggere una storia. E poi non so dire le bugie, mi beccano subito, da sempre: considerami trasparente. Però che mi sento onorato posso dirlo.

Per gusto, ma solo per gusto, ho preferito il capitolo 2. Ma stai facendo un gran buon lavoro a tutto tondo. Un lavoro di intreccio, un lavoro al telaio. Non ci sono stonature nel tuo narrare, tutto procede senza soluzione di continuità, manga, anime, Guccini e tuo estro. La scrittura diventa veramente omaggio e pegno d’amore. Sono anche contento di vederti dar voce a voci maschili e compiaciuto nel vederti saperlo fare in maniera credibile.

Valore aggiunto: l’ossimoro delle “lacrime asciutte”.

Osservazione da spaccaqualcosa: Alain de Soisson. I nobili hanno il cosiddetto “de” piccolo.

Proprio il caso di dire (non so a chi, magari ai fan di gente improponibile): tenetevi le ghiande, lasciateci le ali.

Ringraziamenti doverosi, omaggi doverosissimi,

Sacrogral, che ringrazia per tante cose

Recensore Master
24/06/21, ore 11:29

Ciao fennec. Mi è piaciuto questo capitolo, dove il protagonista è Alain. Condivido l'idea di mettere André per ultimo, a chiudere il tutto. Belle le scene che hai scelto riguardanti Alain, fra i diversi dialoghi e i suoi pensieri. Mi ha colpita l'espressione "lacrime asciutte" e il finale è commovente. Sarò curiosa di leggere degli altri uomini dell'opera di Lady Oscar. Grazie per ringraziare chi legge e commenta questa storia. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 24/06/2021 - 11:31 am)

Recensore Master
23/06/21, ore 17:29

Ciao fennec. Eccomi tornata a commentare il secondo capitolo di questa tua raccolta, che sto leggendo con interesse. Il protagonista è il Conte di Fersen ed è bella la dedica a una persona. Se si ha l'ispirazione va seguita e, nonostante non ami il Conte di Fersen, mi hai comunicato qualcosa attraverso le tue parole e questo è apprezzabile. Mi è piaciuto leggere i dialoghi, alternati ai pensieri del Conte, facendomi riflettere. Sarò curiosa di leggere il prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 23/06/2021 - 05:31 pm)

Risposta a risposta autrice:

Con la mia espressione "nonostante non ami il Conte di Fersen, mi hai comunicato qualcosa attraverso le tue parole" mi riferivo a te che hai scritto nelle note "non ho mai amato il Conte di Fersen" e mi complimentavo perché, pur non amando questo personaggio, sei riuscita a rappresentarlo in modo interessante. Ma, leggendo le mie parole, si poteva benissimo fraintendere. A presto con questa tua bella raccolta.
(Recensione modificata il 25/06/2021 - 10:27 am)

Recensore Veterano
21/06/21, ore 18:47

Gentile Fennec,
che carina questa tua raccolta tutta al maschile! Davvero squisita!
Molto originale questo tuo desiderio di voler dar spazio al punto di vista di personaggi un po' più in secondo piano, ma comunque splendidi nelle loro sfaccettature, ognuno dei quali ha un legame diverso con la nostra eroina.
La mia one-shot preferita è quella su Alain, personaggio che amo alla follia: bellissima e toccante.
Tuttavia, anche quelle dal punto di vista di Fersen e Bernard erano davvero piacevoli.
Ne scriverai una anche dal punto di vista del buon Girodelle?
Complimenti per il tuo lavoro e a presto,
Galla88

Recensore Master
21/06/21, ore 14:52

Ciao cara Fennec. Pur non conoscendoti e pur sapendo che tu forse mi conosci (almeno in maniera virtuale )ho voluto inserire la tua storia, in particolare questo capitolo, fra i miei preferiti perché sei riuscita a toccare delle corde molto profonde. Hai descritto così tanto bene questo Alain che non credo di aver mai letto un ritratto cosi significativo e verosimile . Alla fine,nonostante il caldo,mi è venuta la pelle d'oca . E' un Alain,a differenza di Fersen, molto generoso che è felice per André che finalmente ha conquistato la donna dei suoi sogni, è un Alain che segretamente la ama (almeno in versione manga)dopo averla contestata a lungo, per il fatto di essere nobile anche più che per il fatto di essere donna . Riconosce apertamente il suo valore ed invita i compagni ad ubbidire, a stare ai patti. Lei lo ha battuto, è una donna eccezionale. Per quanto riguarda il soldato traditore, non ricordo nell'anime quale sia il suo nome ma certamente nel manga viene nominato,lo fai chiamare Du Salle può andar bene ma non vorrei che fosse confuso con il soldato Lassalle un amico di Alain.
Precisazioni a parte,il tuo lavoro è lodevole già mi pregusto il finale con André, non so cosa pensino gli altri lettori, ma ho fatto bene credo ad averti consigliato di inserirlo per ultimo, come ciliegina sulla torta .
Un' ultima ma non per questo meno importante annotazione riguarda Alain,i pensieri sulla morte,su Dio ,sull' Aldilà.
Alain ha sofferto troppo nella sua vita,è stato declassato di ruolo (episodio che ci viene raccontato nel manga) a causa di un un' ingiustizia, ha visto il suicidio della sorella, sempre a causa di un nobile sciagurato e traditore,ha assistito impotente alla morte dei suoi migliori amici proprio quando sperava ,almeno loro potessero essere felici. È naturale chiedersi. Dio dov'è? Esiste? Dio è morto nei campi di concentramento, è morto durante le dittature,più recentemente è morto a Vermicino oppure in quelle bare di Bergamo e Brescia, persone decedute senza un funerale degno. Asseconda di ciò che ci riserva la vita si crede al miracolo o non si crede a nulla. Il vuoto cosmico divora però i "Campi Elisi" per Oscar e André non possono mancare ....in un mondo o nell' altro loro sono felici. Se lo meritavano troppo. Bravo Alain
Ciao Fennec, grazie, alla prossima

Recensore Master
21/06/21, ore 11:13

Ciao fennec. Interessante questa raccolta dedicata ai personaggi maschili dell'opera di Lady Oscar. Nel primo capitolo il protagonista è Bernard e mi piace il titolo "ladro-giornalista", le due essenze di quest'uomo. Amo sempre leggere riguardo personaggi meno trattati. Percepisco il sentimento che Bernard prova nei confronti di Oscar come un'ammirazione a livello spirituale. Bella l'espressione finale: " la donna che ha duellato contro di me da uomo e che mi ha vinto da donna." Sarò curiosa di leggere il prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 21/06/2021 - 11:17 am)

Recensore Master
20/06/21, ore 19:35

Cara Fennec,
Ciò che hai scritto è un incanto... che si lascia perdonare ampiamente quella tua rinuncia.
Intendo l' esclusione dal tuo scritto dell' episodio del duello Alain-Oscar, con tutto ciò che ad esso fa da corollario.
Soprattutto perché capisco che sarebbe stato ben difficile mettere a parole un pezzo di storia fatto per un buon 98% di sguardi e allusioni!
Insomma, dopo un fantastico Fersen, eccoci servito un immenso Alain...
Quasi superfluo aggiungere che i versi di "Cirano" attribuitigli gli calzano alla perfezione!
Qui giunta, altro non mi resta che riconfermarti tutti i miei complimenti
Con affetti e ammirazione L/2015

Recensore Master
19/06/21, ore 22:59

Molto bello il capitolo su Alain assolutamente azzeccato. Io lo amo molto come personaggio, ho scritto tante one shot su di lui. Dopo lo shock di aver scoperto che la sua guarnigione sarà comandata da una donna ha un'evoluzione che neanche André ha avuto. André in fondo ha sempre amato Oscar. Per Alain il percorso è più complesso, sfaccettato. Tu lo hai analizzato molto bene. Brava.

Recensore Master
19/06/21, ore 18:01

I primi due capitoli della storia mi sono piaciuti moltissimo,ma questo  di Alain è  stato favoloso,i miei sinceri complimenti! 
lupin3 

Recensore Master
19/06/21, ore 16:55

L' amore di Alain per Oscar è maturato lentamente, lottando contro l'odio.

Recensore Master
19/06/21, ore 16:49

Cara Fennec, anche questo ritratto è molto d’impatto. Pensare che ci sono un sacco di occasioni per poter ammirare il nostro Alain, con la sua personalità forte, la sua perspicacia, la sua irruenza, ma anche il suo saper chinare il capo quando commetteva un errore. Tu in questo frammento ci hai riportato alle molte scene dell’anime che lo propongono come protagonista assoluto, con i suoi discorsi e le sue riflessioni, il suo non voler far vedere più di tanto, per non rivelare agli altri ciò che secondo lui doveva rimanere solo suo. Forse l’unica e prima persona con la quale ha potuto, oltre che confrontarsi, anche confidarsi è stato proprio André, il quale, con la sua innata capacità di ascolto, non ha mai giudicato, solo riflettuto e condiviso insieme a lui i pensieri su quel futuro che il periodo che stava maturando avrebbe portato loro. Dopo un primo attimo di smarrimento per non essersi ben compresi, credendo fosse una spia al servizio di Oscar e aver capito poco più tardi cosa e quanto significasse Oscar per Andrè, tanto da scegliere quella vita infame da soldataccio pur di starle a fianco sempre e comunque, il rispetto di Alain nei suoi confronti non ha avuto più confini, e mentre cresceva quello per Andrè, di pari passo cominciava a vedere Oscar sotto una luce diversa, perché lei non era solo nobile di casato quanto di animo. Una donna che li comandava, non con l’arrroganza di un ruolo, ma con il piglio di colei che vuole trarre il massimo dagli uomini che comanda, affinché loro stessi potessero esseri fieri di ciò che facevano e come e per chi lo facevano. Molti sono i momenti, anche toccanti, che ci hai riportato in questo tuo ritratto e, rileggendo le frasi in corsivo, mi si è srotolato l’anime di fronte agli occhi, come se lo stessi guardando e soprattutto sentendo. E’ da qualche anno che non lo rivedo, preferisco mantenere il ricordo di ciò che mi ha lasciato in quei momenti, ma le tue parole me lo hanno riportato vivido nella memoria. Ho sempre amato il suo personaggio e, quando gli si dà il giusto spazio, che peraltro merita in pieno, riesco a scoprire sempre di lui qualcosa che me lo fa stimare ancora di più. Alain è stato un ottimo amico per entrambi e un baluardo che avrebbe anteposto la sua persona per fare il possibile per loro, prova ne è la felicità che ha scorto nei loro occhi all’arrivo in caserma, lieto per quei ragazzi che insieme avrebbero sfidato le convenzioni e qualsiasi cosa gli si fosse posta innanzi pur di sancire di fronte al mondo il loro legame. E come non ricordare la corsa folle per salvare Andrè e la disperazione del loro comandante alla sua morte. Come scordare il suo spronare Oscar a continuare a combattere anche dopo il lutto che l’aveva colpita. E forse scena e momento più forti di tutti, Alain in quella stanza in penombra che pare un fantasma il quale non riesce a rendersi conto che la scintilla della vita di sua sorella si è spenta per sempre.
Tu con questo racconto lo hai riportato fortemente alla nostra attenzione con quella sensibilità giusta per descrivere un personaggio di tale spessore. Complimenti e a rileggerti presto!

Recensore Junior
18/06/21, ore 23:15

Camminavo oggi, con i miei piedi astrali, nel cimitero di Père- Lachaise, dove torno sempre volentieri, non solo per Amedeo Modigliani e Jim Morrison, per Proust e Oscar Wilde, ma per l’atmosfera e quell’aria sempre pura ma polverosa. Non c’è la tomba di Marie Antoinette, se ben ricordo le sue ossa fanno compagnia alle altre molteplici ossa dei decollati dalla ghigliottina e chissà chi c’è davvero, nell’abbazia di Saint Denis. Fa impressione pensare che, solo per un anno, sia stata ufficialmente “regina dei Francesi”. Forse era bella, non so. Sicuramente lo era nell’anime di madame Ikeda. Io però non l’ho mai amata, ho sempre pensato che Oscar de Jarjayes fosse davvero bella. E non capivo fino in fondo il conte di Fersen. E ci credo che sia rimasto turbato, davanti a Oscar che gli sfuggiva di mano, che recideva il filo di un amore che lui, a suo modo, avrà pensato unico. Immateriale, astratto, ma unico. Son quegli amori da cui ci si riprende, nulla da dire. Son quegli amori che son sempre secondi, anche quando il primo manca. Però danno lustro, però scaldano. E lasciano il dubbio del “se” e del “ma”.
In fondo, Cirano, con quel suo naso al piede, amava la bella Rossana, e Rossana amava le parole di lui, e amava Cristiano nella bellezza: chi amava lei davvero?
E questa è davvero una recensione, oppure è il delirio di un flaneur in botta d’insonnia?
Credo, così a cazzotto e senza rancore alcuno, che l’egregio Alberto, cui mai avrò il piacere di stringere la mano, sia un perfetto coglione.

Questo al fin della licenza, ove è noto che non perdono e tocco.

Omaggi devotissimi,

Sacrogral

Recensore Veterano
17/06/21, ore 23:52

Ciao Fennec, bella questa raccolta che ci porta a sbirciare nell'animo delle figure maschili della storia, tanto diverse tra loro ma con un elemento in comune: il sentimento per madamigella Oscar anche se da ciascuno provato in una sfaccettatura diversa. Capisco che quando l'ispirazione chiama, bisogna rispondere soprattutto se si ha tempo a disposizione ma è anche bello avere il tempo di "sedimentare" le emozioni e le sensazioni che uno scritto sa dare. Non avere fretta, le cose belle vengono apprezzate forse di più quando c'è un pò di attesa. Un saluto.

Recensore Master
17/06/21, ore 22:35

Il Conte di Fersen non riscuote molte simpatie, specialmente perché per tutto l'anime si dimostra ottuso nei confronti di Oscar. In effetti era semplicemente un uomo del suo tempo, come il generale o Alain che hanno un atteggiamento controverso con Oscar. Il padre infatti ammetterà che la figlia è una donna giusto in tempo per suggerire un matrimonio di circostanza e Alain faticherà ad accettare una donna al comando, salvo accorgersi, alla fine, che è il miglior comandante che abbia mai avuto. Scusa le divagazioni. Torniamo a Fersen... Potrebbe essere verosimile che abbia amato a modo suo Oscar. Molto belle le immagini di Afrodite con la corazza. Un altro bel capitolo, complimenti.

Recensore Master
17/06/21, ore 17:02

Ciao Fennec.
Eccomi qui.
Faccio parte della schiera di persone a cui il conte di Fersen proprio non va'a genio. Il tuo mi sembra persino peggiore di quello che è, poiché in ultima istanza, anziché esultare per Oscar e André e il loro amore finalmente condiviso in maniera reciproca, si rammarica di non aver mai potuto gioire di tale sentimento perché l'amore per la regina era considerato solo uno scandalo, fonte di biasimo e calunnia da parte del popolino. Un amore da soffocare.
Di donne Hans ne aveva in quantità "Le beau Fersen" così era chiamato , aveva la fama del rubacuori in Svezia come in Francia.
Dubito la sua sincerità quando disse che " Forse se avesse conosciuto meglio Oscar avrebbe anche potuto innamorarsi di lei" credo piuttosto che , la sera del ballo, se non fosse scappata, lui avrebbe cercato di corteggiarla avrebbe fatto lo stesso se l'avesse conosciuta in abiti femminili da subito. Cercava il suo corpo, ma non capiva la sua anima.
Riporto qui uno spezzone dell' episodio che mi ha particolarmente emozionato:

"La pioggia cade sul nostro amore, bagna i nostri sogni innocenti e infantili e li scolorisce, trasformandoli in una triste e grigia imitazione di speranze cancellate, affogate nel crudele mare della vita che è la realtà."
Complimenti!!


Infine cara Fennec, ti rispondo sul discorso del "femminismo" un movimento nato nella seconda metà del 20° secolo, più o meno, di cui non esisteva traccia nel 1700. Io (non per scusare Fersen, ci mancherebbe) sostengo che l' affermazione " Mi chiedo perché Dio vi ha fatto nascere donna "a quel tempo, poteva rappresentare quasi un complimento, secondo me se l'avesse detta un altro, Oscar non si sarebbe risentita affatto.
Tu ricordi vero quando André nei primi capitoli stuzzicava Oscar riguardo la sua femminilità? Lei era molto arrabbiata! Lei era contenta di esser considerata " un uomo dalla testa ai piedi".
Nel Settecento, come nell' Ottocento, il ruolo sociale della donna era molto limitato.
Le frasi che dice Fersen a Oscar ci fanno capire quanto lui sia ottuso e superficiale e quanto lei sia invaghita.
Oscar prende la decisione di vestirsi da donna solo per dimostrargli chi è!!
Uno sbaglio fatale perché Fersen avrebbe potuto rubare l'innocenza del suo corpo , non certo la profondità del suo cuore. Oscar fugge e fa bene, ormai ha capito chi è l' unico vero amore del conte.
Dopo questa delusione cocente, per André la strada verso Oscar sarà tutta in salita , come sappiamo, purtroppo.
Secondo me sia Bernard che Fersen fecero molto del male ad André uno fisicamente, l' altro spiritualmente .
Avrei un consiglio da darti, se desideri parlarci di Girodel e di Alain, ti consiglierei di trattare André per ultimo. Io farei così.
Ti saluto e ti aspetto (ma non occorre aggiornare ogni momento, prenditi tutto il tempo, lascia noi recensori la possibilità di riflessione) grazie.
(Recensione modificata il 17/06/2021 - 05:34 pm)