Recensioni per
Fou
di Brume

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
10/07/21, ore 15:50
Cap. 1:

Mi hai ricordato una mia oneshot che tratta proprio di questo episodio.
Si intitola Calici, e l'avevo scritta proprio perché mi aveva colpito tanto un André che arriva perfino a cercare di ucciderla.
Meglio morta che unita ad un altro.
Anche peggio del semplice strappo di una camicia, ridicolo in confronto.
Ma tu sei andata oltre.
Li hai visti insieme.
Bello quel gesto, le mani sul seno, come a voler cancellare in fretta e furia la pazzia.

Un bell'esperimento.
Fuori dai soliti schemi.

Recensore Junior
09/07/21, ore 12:56
Cap. 1:

Gentile autrice, cara Brume,

giungo carico di perplessità e in bianco estivo, diversamente da tutti che quindi hanno ragione, premetto, e io torto. Ho letto il tuo racconto, di questo puoi esser certa. Se la recensione ti spiace, cancellarla non mi costa nulla, devi solo alzare un dito. E tuttavia la scrivo perché, appunto carico di perplessità. E son dubbi di contenuto, perché il testo è discretamente leggibile e scorrevole, quindi a maggior ragione questa mia lascia il tempo che trova.

L’episodio da te descritto, che ho ben presente, si trova nel manga appunto e non nell’anime. Credo/spero sia stato espunto per scelta più che per tempistica.

Riassumo quello che è arrivato a me, togliendo con l’accetta il bello stile di cui è ammantato.

Vi è un giovane uomo da sempre innamorato di una giovane donna, la quale però adesso ha ricevuto una proposta di matrimonio da un terzo; la risposta al pretendente ancora non è stata data, ma la famiglia spinge in quella direzione, e il giovane uomo, inferiore di rango, pazzo d’amore, si veste di tutto punto e avvelena due calici di vino per morire insieme all’amata. Il giovane uomo delira su Inferno e Paradiso e bava di Cerbero che, secondo il mito, ha dato origine all’aconito, veleno scelto, e scientemente pianifica quello che dovrebbe risolversi in un femminicidio più suicidio. Gesto meditato, visto che la polvere di aconito bisogna procurarsela. Da breve ricerca, trovo come si muore per aconito: pianta bellissima, bastano 3 gr di aconito ingeriti per portare alla morte in poche ore (e io traduco: c’è un’agonia di ore) con sintomi tipo: palpitazioni, difficoltà di respiro, ipotensione, bradicardia, tachicardia, aritmia ventricolare, edema polmonare, paralleli a nausea, dolore addominale, febbre, diarrea; oltre a disturbi sensoriali e motòri (e io traduco: c’è una dolorosa agonia di ore). La giovane donna si fida di questo giovane uomo. Il momento dello ‘strappo’ è già occorso, ma nel manga non par tanto traumatico, quindi la giovane donna ha tutti i motivi di fidarsi di questo tipo che le ha dimostrato costantemente devozione. È di umore malinconico, la ragazza, sappiamo da madame Ikeda che ha appena letto la Nouvelle Heloise (e lo credo che s’è depressa) e sappiamo da te che è una notte di Luna piena, che alla malinconia induce. Al momento, non manifesta nessun desiderio di morire assieme al giovane che ancora non possiamo neppure sapere se ama o no – facciamo what if, ancora nessuno ce l’ha detto. Ed ecco che lui, che è quell’André Grandier che ha giurato di dare la vita per lei e anteporre la felicità di lei alla propria, le chiede – come da manga – se ha recitato le preghiere, ovvero se la sua anima è in pace. Lei ha il calice alle labbra, lui ritrova il senno, pensa che è “arrendersi” (non pensa: vivi e sii felice, io magari domani m’ammazzo, ma stavo per fare una follia, pensa che è un “arrendersi” e non combattere più per amore) e getta via i calici.

Dunque, giro di vite rispetto al manga: nel fumetto Oscar intuisce vagamente qualcosa, ma preferisce non sapere; nella tua, Oscar comprende perfettamente le intenzioni fino a poco prima salde di André Grandier, e deduce che l’amore di lui è profondo. Oscar de Jarjayes, comandante delle Guardie Reali, adesso a capo della Guardia metropolitana di Parigi, a un soffio dall’essere stata condannata a morte orrenda e dolorosa, per mano e intenzione di persona a lei carissima, comprende un amore che fino allora non ha visto nella sua interezza, ma adesso sì. E cosa fa, la giovane donna? Si preoccupa per il pazzo. E lui incentiva la preoccupazione – mentendo. Mentendo, perché l’aconito, pericolosissimo, usato pure per avvelenare le frecce, per essere efficace in modo definitivo va ingerito, altrimenti , assorbito attraverso la pelle e il sangue, provoca irritazione dolorosa ma nulla di paragonabile alla necrosi. Oscar ci crede e, folgorata dall’idea che ‘sto potenziale assassino possa a sua volta morire gli chiede di passare con lei del buon tempo, così da godersi almeno una notte insieme, se tutto dovesse andar male.

Cara Brume, io son di quelli assai possibilisti e indulgenti pure verso l’André della puntata 28 – a volte però mi ritrovo grosse rogne, perché il disgraziato che ha forzato un bacio a madamigella e mi sa che le ha visto le grazie; il disgraziato, dicevo, diventa bersaglio delle peggiori critiche, diventa quello che ha rovinato tutto, un delinquente, uno stupratore. E che può reiterare, quindi non ci si fida. Uno invece che arriva a un filo così dall’ammazzare la donna che – lui può presupporre – ama non ricambiato, perché o mia o di nessun altro, e quella donna è Oscar de Jarjayes, ecco che diventa un eroe romantico il cui amore, adesso, è inevitabile ricambiare? E va bene così?

Io ragiono un po’ a modo mio, ma senza pretendere risposta, devo chiederlo: siamo davvero sicuri? Sicuri, intendo, che questo gesto sia passione, disperazione, scintilla? E siamo sicuri che Oscar de Jarjayes proprio allora, alla luce di quel fatto lì, decida di ricompensare il suo devoto? Al momento, c’è un rapporto 1:6 fra chi ha dubbi e chi non ne ha, su questa rivisitazione, e penso, come dicevo, di avere torto. Io però credo che madamigella Oscar, se avesse avuto il coraggio davvero di approfondire, o André quello di confessare, sarebbe stata la volta buona che l’avrebbe mandato al diavolo; e avrebbe fatto bene, perché questo è uno pericoloso, e bene hanno fatto gli sceneggiatori dell’anime a espungere l’episodio, che dà un messaggio lampante ma doloroso: l’amore è una piaga sociale, l’amore giustifica il pensare, il pianificare, l’arrivare a un soffio dall’omicidio. Credo immiserisca André Grandier e anche gli uomini in generale.

Ti dico, non è facile che esprima dubbi di contenuti, essendo più liberale dei liberali: sesso, droga, rock ‘nd roll, tutto fa brodo, nelle fanfiction, nei romanzi, nei film; davanti alla tua fanfiction, seria, necessariamente priva di ironia, priva di condanna (perdonami, Oscar, magari morirò- e pace fatta), corredata da premio finale – come se fosse un gesto da premiare, l’omicidio/suicidio pianificato – mi sono scomposto. Liquidami pure con un ‘ecchiessene’.

Questo è quello che mi è arrivato. Chiedimi pure la cancellazione di questa mia. O anche nulla, come preferisci. E buona scrittura, va da sé.

Omaggi devoti,

Sacrogral, comunque penitente

Recensore Veterano
06/07/21, ore 16:55
Cap. 1:

Cara Brume, 
è la prima volta che  vedo affronato su EFP questo particolarissimo episodio riportato solo nel manga.
L'hai affrontato con romanticismo, passione e disperazione e ci hai sorpreso con un finale del tutto inedito.
Molto belli anche i tuoi disegni.
Complimenti, un racconto molto tragico e poetico.
Spero a presto con un'altra storia, Galla88

Recensore Veterano
06/07/21, ore 09:30
Cap. 1:

Brava Brume! Hai descritto in modo sentito, appassionato e originale (ci hai messo del tuo anche nella prima parte, quella presente nel manga ma assente nell'anime) un episodio difficile da raccontare. Mi ha colpito molto.
Mi ha lasciato un po' perplessa l'ultima parte...ma perché no, in fin dei conti!?! Pensando a situazioni estreme, quelle di non ritorno (il gesto di lui dettato dalla follia di poter perdere lei tra le braccia di un altro), perché non potrebbe essere stata la scintilla che finalmente ha aperto gli occhi anche a lei!?!
Un saluto

Recensore Master
05/07/21, ore 16:46
Cap. 1:

Carissima Brume, complimenti! solo per questa finale così intrigante e romantica al tempo stesso, la storia meritava di esser letta!
《L’ uno nell’ altra, respirando all’ unisono, si persero in quella notte e la mattina, quando Nanny andò nella stanza, li ritrovò ancora abbracciati, vivi, inermi…e richiuse la porta delicatamente, affinchè non si svegliassero, facendo loro il regalo migliore che potessero ricevere: il tempo, la serenità, la consapevolezza di un amore.》
Una bellissima rivisitazione del manga con finale a sorpresa, ove la nostra Oscar anziché scandalizzarsi o spaventarsi dal gesto omicida di André, arriva non solo a giustificarlo ma addirittura comprenderlo,gli chiede, in anticipo rispetto all'originale,di passare la notte assieme a lui come marito e moglie affinché l'amore possa lenire la sofferenza, l'angoscia ed il timore di dover sposare un uomo contro la sua volontà.
Questi tuoi Oscar e André sono molto IC verso il manga e chissà, forse quell'episodio avrebbe potuto concludersi nel modo da te suggerito ,entrambi sono disperati e la pazzia di André contagia Oscar.
Va' detto che io preferisco di gran lunga quelli dell' anime soprattutto André il cui amore non è così possessivo ma profondo e altruista ,inoltre entrambi i personaggi dell'anime sono più chiusi, riservati e ostinati!
Credo ognuno ha le sue preferenze ed è giusto così, va detto che c'era bisogno di implementare qualche episodio del manga perché meno conosciuto dell'anime e meno trattato in questa sezione.
Trovo un' ottima idea quella di riempire qualche buco narrativo.
Buon pomeriggio, a presto
N.B. il rating arancione secondo me è eccessivo, bastava il giallo in quanto non vengono descritte scene di sesso, neanche in maniera soft, si parla solo di baci e abbracci....
(Recensione modificata il 05/07/2021 - 04:54 pm)
Grazie x aver modificato il rating.
(Recensione modificata il 08/07/2021 - 06:41 pm)

Recensore Master
05/07/21, ore 16:06
Cap. 1:

Da un momento del manga che l'anime non ci ha fatto vedere, hai ricavato un racconto intenso, anche se concentrato in poche battute. Bello e molto vero il particolare dello sguardo di Oscar che si posa su André, vestito con estrema, diremmo lugubre eleganza, per quello che dovrebbe essere il suo, il loro ultimo viaggio, e bellissima la similitudine della polvere pronta a deflagrare se verrà accesa la miccia, miccia che qui è rappresentata, fuor di metafora, dallo scossone potente dato dall'ombra, ma che, dalla presenza della morte. Mi è piaciuto molto. Grazie per questa lettura!
Dorabella

Recensore Master
05/07/21, ore 15:42
Cap. 1:

André non si rende conto di una cosa importante: se fosse riuscito nel suo intento e fossero andati lui all'inferno da omicida e lei in Paradiso, sarebbero stati separati ugualmente. Per sempre!

Recensore Veterano
05/07/21, ore 14:57
Cap. 1:

Hai trasformato un momento di follia, perché per troppo amore si può anche impazzire, nella consapevolezza da parte di Oscar di sentire l'esigenza di ricambiare questo sentimento.. Come se un pizzico di follia avesse colpito anche lei, portandola a prendere coscienza della portata dei proprio amore. Sei riuscita a dare un seguito che, visto l'atmosfera che entrambi respiravano quella sera, non ho trovato così dissonante, anzi un episodio così drammaticamente folle poteva realmente generare in Oscar una reazione così imprevedibile. Forse era proprio la scossa di cui aveva bisogno.