Woow, mi piace molto questa poesia!
Non so se si tratti di un suicidio: quel "per sempre" mi fa mal sperare!
Eppure è quella facilità che ha di poter essere tradotta alla perfezione in due lingue diverse senza farle violenza: potrebbe essere un grande capacità di chi scrive, un anelito di universalità dell'arte poetica.
È quell'insistere su immagini suggestive, proprio per l'affinità che suggeriscono fra concetti antitetici: il cielo e il mare, il caldo e il freddo dell'acqua.
E soprattutto quella lenta gradualità che monta dentro nel cuore con emozione man mano crescente: i piedi col sole alto, le gambe col sole a metà, i fianchi col sole "quasi affogato", le spalle e poi gli occhi.
Le grida dei gabbiani, paura e inquietudine, sono sempre più lontani.
È una poesia che mi ha stregato, e arrivato alla fine mi son chiesto: non è una fine appagante quel ritorno alla natura, identificandosi e sciogliendosi in essa?
Un omaggio alla vita, simboleggiata dalla Venere di Botticelli, che dal mare nasce e al mare ritorna?
Bravissima! |
