Recensioni per
Manuale di Onironautica
di Nesia Stesi
Questa è la tua prima poesia che leggo, e mi è piaciuta molto. Dà l'immagine che il sonnambulo sia quasi come un guerriero, che la notte si cimenta in battaglie oscure, lungi dall'essere lucido, ma sicuramente fiero di sentirsi sé stesso e libero di evadere. Quel ''libero di morire'' è un memento mori interessante che chiude il tuo componimento, |
Il nostro inconscio alla fine è la nostra pura essenza, e solo nel cuore della notte, durante la fase REM in cui non abbiamo controllo sul nostro corpo, esso si impossessa di noi e si rivela in tutta la sua potenza. Perché alla fin fine è il cervello che impedisce tutto ciò nella vita normale. La notte è il regno dell'Id, che può sfogarsi senza che nessuno lo guardi. |
Questa poesia mi ha emozionato, cara Nesia. |