Recensioni per
Santo Natale 1789
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/01/23, ore 23:40

Un Generale decisamente più umano e riflessivo.
Non posso che farti i miei complimenti.
A presto.

Recensore Master
02/01/23, ore 10:35

Ciao Dorabella. Ho immaginato il Generale attraverso le tue parole immergendomi nell'atmosfera da te creata. Poi troviamo Girodelle. Ho apprezzato il dettaglio del ritratto d'ordinanza. Tra i due uomini in questa storia Oscar, una sentita presenza nell'assenza. Suggestivo il finale con il brindisi nei confronti di Oscar e delle sue coraggiose scelte. Uno scritto che mi é piaciuto, intenso e profondo nella sua brevità in questo scenario desolato che hai ben rappresentato. Buon Anno. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 02/01/2023 - 10:36 am)

Recensore Veterano
31/12/22, ore 15:39

Cara Dorabella,
Ho trovato questa storia veramente triste e toccante per il periodo natalizio, ma non meno bella per questo: nelle parole e negli atteggiamenti di Girodelle e del Generale l’assenza della figlia e dell’amato ex colonnello è palpabile e commovente, nei gesti e nelle parole. D’altronde il Natale 1789 non poteva essere diverso per chi è rimasto. 
Mi è piaciuto Girodelle, l’innamorato più triste di tutta RoV, che, nonostante le sue mire di matrimonio, era consapevole del fatto che Oscar non sarebbe mai stata felice con lui. 
Grazie per aver condiviso questa bella storia e buon anno a te,
G.

Recensore Veterano
30/12/22, ore 12:32

Buongiorno cara Dorabella27 che bellissima one molto commovente adoro il tuo stile di scrittura......ti auguro un buon inizio 2023 e spero che presto ci delizierai con qualcuno dei tuoi racconti...
(Recensione modificata il 30/12/2022 - 12:34 pm)

Recensore Master
28/12/22, ore 02:54

Cara Dora,
giungo in ritardo a complimentarmi con te e a porti qui i miei auguri: ti chiedo scusa davvero.
Devo ammettere che queste note malinconiche hanno toccato sensibilmente il mio cuore: il Generale e Victor sono due personaggi a cui alla fine tocca il destino più amaro, misurarsi con la perdita. Hanno un sentire diverso, com'è giusto che sia, ma non per questo meno profondo se accostato.
Il Generale ha dovuto fare i conti con la solitudine e con altre perdite ad essa correlate, Girodelle ha dovuto prendere atto del fatto che Oscar mai sarebbe stata felice con lui. L'immagine della contemplazione dei due quadri è descritta con uno struggimento perfetto e che arriva al lettore. E' vero, non sono note natalizie queste ma sono note che il Natale tocca per molti. Anche per me.
Ti ringrazio per questa lettura così sensibile e un caro saluto,
A.

Nuovo recensore
27/12/22, ore 21:32

Eh beh, come tanti mi sono sempre chiesta il destino del padre di Oscar dopo la morte della figlia, e questa storia lo traccia egregiamente.

Recensore Veterano
27/12/22, ore 14:51

E' un ben triste Natale quello di questi due uomini soli davanti allo stesso dolore. Difficile immaginare la vita di chi l'ha amata tanto senza di lei e molto credibile e plausibile il "furto" del piccolo ritratto; tutto ciò che di lei puo' salvare Girodelle. Un gesto che, è vero, nessuno avrebbe capito perché l'amore supera tutto, anche il tradimento.
Come nessuno ha capito del tutto lei che ha agito, almeno in parte, per lo stesso motivo.
Buone feste a te.

Recensore Junior
26/12/22, ore 23:03

Un racconto molto toccante, il Generale a suo modo voleva molto bene ad Oscar, ce ne accorgiamo quando si separano, quando lui capisce la strada che lei vuole prendere insieme al compagno di una vita. Lo ritrovo qui proprio come me lo immagino, solo e con il peso di tanti rimorsi. L'assenza di Oscar non poteva che lasciare un vuoto incolmabile anche per Girodelle che già aveva sofferto la sua mancanza quando aveva lasciato la guardia reale. È consapevole che con lui non sarebbe stata felice e questa confessione mi ha fatta emozionare perché è un personaggio che mi sta molto a cuore e immagino che abbia sofferto tanto per lei. Bravissima come sempre. Un abbraccio.

Recensore Master
26/12/22, ore 15:13

Parlare e leggere del dopo, di una vita senza di loro, mi mette una tristezza infinita e quindi tendo sempre ad evitare. Eppure è dolce questo piccolo scorcio nella sofferenza e Girodelle si dimostra sempre un gran signore...

Recensore Veterano
26/12/22, ore 13:30

Si Dorabella, una storia triste ma profonda. Chissà davvero come il Generale avrà vissuto il “dopo”. Chissà come Girodelle avrà reagito alla morte della sua amata. Perché l’amava!
Io ho sempre immaginato che il Generale, alla notizia della morte di Oscar, anche lui con il suo reggimento, si sia sparato un colpo alla tempia in piena solitudine.
Grazie per regalarci sempre possibili versioni arricchite dalle diverse sensibilità di ognuno di voi.
Tanti auguri ❤️
(Recensione modificata il 26/12/2022 - 01:31 pm)

Recensore Veterano
26/12/22, ore 11:06

È un racconto amarissimo, ma potentemente catartico.
A confrontarsi sono qui due uomini che, in modo diverso, hanno amato Oscar di un amore grande e sincero, e che hanno fatto di tutto per comprendere il suo animo irrequieto ed inafferrabile senza mai veramente riuscirci.
Perché ciò che soprattutto li irritava e li turbava, lasciandoli tuttavia ammirati anche nei momenti in cui non condividevano e non accettavano nulla delle sue scelte e delle sue azioni, era esattamente quel coraggio, che appartiene a pochi e che certamente spaventa: il coraggio di essere se stessi.
Perché pur se qualcosa, nelle scelte, folli, ai loro occhi, di Oscar, continua loro a sfuggire, non possono che arrendersi, pieni di amore e di ammirazione, di fronte ad una grandezza d'animo che li ha sempre sfidati e li ha sempre messi in difficoltà. E che continua a farlo.
Mi piace moltissimo.
A presto.
Octave

Recensore Master
26/12/22, ore 05:11

Ben triste Natale per il Generale che ha visto, in pochi mesi, crollare tutto. Gli è morta quella figlia tanto simile a lui, la moglie è espatriata e la governante è morta, sostituita da una nuova servitù che già risente dei tempi. La corona a cui ha riservato la sua devozione traballa e il casato cui ha sacrificato la sua ultimogenita è in via di estinzione e, ormai, privo di significato. Sappiamo, però, che quest’uomo ha ancora un ruolo da giocare nella storia.
Girodel, invece, è ancora prigioniero della sua ossessione anche se ha ben capito che non avrebbe potuto rendere felice Oscar.
A quando la prosecuzione di “Natale ad Arras”?

Recensore Junior
25/12/22, ore 23:16

Buonasera cara Dorabella! Che piacere trovare oggi questo tuo racconto di Natale; l'ho letto con trepidazione, perché ero certa che le tue parole mi avrebbero emozionato... e così è stato.
Tante volte ho avuto occasione di valutare con più profondità i personaggi di RoV grazie ai tuoi scritti e ancora una volta ora trovo un Generale molto diverso da quello che io potevo percepire, con un'umanità profonda di padre che mi commuove, con la dignità di un dolore che finalmente può non condividere, ma quantomeno se non esprimere almeno non nascondere dinnanzi a un Colonnello Girodelle come lui... anche se diversamente da lui... sofferente.
Anche per Girodelle posso dire che l'osservazione attraverso i tuoi occhi mi offre nuove prospettive. Hai ragione quando dici che il personaggio si presta effettivamente ad essere strapazzato... dal suo aspetto ai suoi modi, fino al destino infelice riservatogli dalla trama originale, credo tutto induca a sorridere un po' di lui, eppure è vero più che mai quello che dici: è una figura patetica cui non è concesso nulla a parte un desiderio d'amore privo di speranze e una manciata di rimpianti.
Forse fermandosi alla superficie questo tuo breve racconto può sembrare intriso di malinconia e tristezza. Io vi trovo invece il calore della comprensione e nel dolore espresso da un padre e da un innamorato respinto (lui sì veramente e definitivamente respinto!), trovo una sorta di misura dell'amore provato. Una compagnia apparentemente distaccata, quella che si tengono il generale e Girodelle, fatta di poche parole... ma non di meno una compagnia... e non essere soli talvolta è l'unica consolazione concessa a chi tanto rimpiange.
Grazie cara Dorabella per la bellezza e la profondità del tuo scritto. Trovo sia veramente un naturale approdo, dopo una vita fatta di conquiste e tempeste, di "Era una notte buia e tempestosa", scritto che mi aveva profondamente toccato il cuore...
Ricambio con affetto sincero gli auguri di Buon Natale. Mi piacerebbe poter dire a questo tuo generale e al triste visconte "have yourself a merry little Christmas".... Intanto resto in paziente attesa: non mi sono certo dimenticata dei nostri Oscar e André che si incamminano verso una certa locanda di Lille!!!
Un abbraccio forte, Lella

Recensore Junior
25/12/22, ore 22:05

Dorabella questo racconto per quanto breve scritto con molta eleganza e delicatezza, mai nulla sopra le righe .....
Buon Natale CometaRossa72

Nuovo recensore
25/12/22, ore 19:45

Immergersi in un tuo testo è sempre un piacere e se poi nell'introduzione mi citi Attilio Bertolucci, vado proprio in brodo di giuggiole!

Tanti auguri di buone Feste! Spero di rileggerti presto.

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