Ben ritrovata, cara Chevalier, in questo inizio di anno con un nuovo progetto che si prospetta davvero interessante.
Passare attraverso le notti insonni dei personaggi di cui ci vorrai narrare, servirà sicuramente ad approfondire il loro sentire, mettendoli forse a maggior contatto con una realtà che, durante le fasi diurne, non sempre è facile affrontare.
Mi è piaciuto molto questo primo episodio che mette sul piatto una verità che la piccola Oscar non aveva mai subodorato. Quell’incidente del tutto fortuito le ha permesso di fare delle considerazioni, che sono però molto attente per una bimba di cinque anni, la quale però è anche parecchio perspicace. Ha osservato in silenzio alcune differenze con André, mentre erano entrambi immersi nella tinozza di acqua calda, e che mai aveva potuto notare in precedenza, visto che la lontananza con le sue sorelle non aveva favorito che accadesse, ma le ha tenute per sé, ha preferito meditarle nel privato. E la notte che ha trascorso le ha posto dinnanzi che potessero esistere delle evidenti differenze che intercorrevano tra maschi e femmine, ma non ne ha fatto un cruccio. Il suo crescere come il maschio erede del casato le dava anche delle possibilità negate alle sue sorelle. La libertà era una delle cose più apprezzabili, anche se il compito che doveva svolgere non era né facile né semplice in quanto l’augusto genitore da lei si aspettava dei risultati all’altezza di un vero erede.
Nanny che, incautamente, aveva dato il via a tutto quel rimescolamento di pensieri, non è però stata chiamata in causa da Oscar, la quale a lei si rivolgeva quando aveva bisogno di fare chiarezza su qualcosa.
Oscar, pertanto, dopo una notte praticamente insonne, ha affrontato la mattinata di allenamenti con suo padre con ancora alcune immagini che le balzavano alla memoria, e con una decisione che si poteva evincere da una nuova e più fulgida luce nel suo sguardo: quella della determinazione, dimostrando che anche una bambina avrebbe potuto essere un degno successore del Generale suo padre.
Nell’allenamento è proprio questa determinazione che colpisce il padre, anche quando la cura, senza eccessivi riguardi dopo che si era ferita cadendo, rendendolo in cuor suo felice, pur sapendo che agendo come aveva agito era andato contro ogni logica e persino contro un volere superiore.
L’atteggiamento messo in campo da Oscar non può che avergli fatto sorgere il dubbio che potesse aver capito quel qualcosa che per tutti quegli anni era rimasto celato ai più, e ne chiede conferma a Nanny, asserendo che ora sua figlia fosse pronta per accogliere la verità, qualora ne avesse fatta esplicita richiesta.
Ho molto apprezzato i pensieri che hanno cominciato a correre nella sua mente, mentre si trovava nella sala d’armi, quando Oscar, accanto ai ritratti degli antenati di famiglia, immagina il suo, vestita da soldato in uniforme bianca e con i capelli lunghi al vento, ritenendo che anche una donna austera e capace avrebbe potuto tranquillamente ricoprire un ruolo da sempre considerato solo maschile.
Finalmente dopo aver compreso la sua vera essenza, e aver passato una notte insonne nonché una giornata faticosa sotto molti punti di vista, Oscar può concedersi di dormire davvero come tutti i bambini sanno fare quando hanno fugato qualcosa che non riuscivano a capire.
Complimenti per la narrazione sempre fluida e puntuale che permette di addentrarsi nell’animo dei protagonisti con naturalezza.
Un caro saluto e un augurio per un anno sereno. |