Recensioni per
Voce
di xwaterice

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
27/02/23, ore 16:29

Cara xwaterice,
questa coppia di flashfic è materiale caldo per progetti di più ampio respiro: pensa solo in che situazioni potresti calare i nostri due beniamini per permettergli di esprimere quanto dichiarato qui!
Se lo farai sarò in prima fila per leggere!

Recensore Master
23/02/23, ore 09:11

Cara xwaterice,
devo dire che forse questa seconda "Voce" mi è piaciuta ancora più della prima: in essa vedo tutta la sensibilità di un Uomo che ha saputo vedere se stesso e il suo sentimento inquadrati nella temperie dei nuovi tempi che si prospettano, e che, per lui (né, lo sappiamo, vivrà a sufficienza da esserne disilluso, come dice Alain, amaramente, nell'ultima puntata dell'anime), sono il preludio a un mondo nuovo.
Che dire di questa riflessione? "Forse, però, saprei dire cosa significa essere un uomo: miserabile nell’illusione del potere e rispettabile nella nobiltà dell’animo, libero perché può esserlo e forte perché deve, incorruttibile nei suoi ideali più puri, amico e fratello che tutto vede e tutto tace instancabilmente guidato dalla ragione dell’amore"... Posso dire solo che ce la vedrei bene scritta sul diario che André compila la mattina del 12 luglio. Un saluto caro e a presto, spero,
d

Recensore Master
22/02/23, ore 15:26

Hai fatto bene, Xwaterice a dare corso alle tue sensazioni per farci assaporare anche il punto di vista di André. Lui ha sempre saputo cosa si nascondeva sotto la corazza innalzata su Oscar e da Oscar, ha sempre compreso il peso che si portava appresso per essere all’altezza dei desideri paterni, ma soprattutto lui ha sempre scorto la donna nella sua interezza. L’ha compresa da quando erano bambini nei loro primi incontri/scontri, l’ha sostenuta durante il corso dei primi passi mossi in un mondo che la voleva uomo quando uomo non era, l’ha sempre avvertita pienamente donna con quei capelli d’oro e quello sguardo azzurro in grado di perforare e arrivare in profondità. Ha compreso il suo dolore quando i primi palpiti d’amore hanno scosso il suo cuore, proprio perché anche lui la amava pressoché da sempre ma, soprattutto, per quello che era non volendo che potesse essere diversa, perché in quella diversità lei era libera ed era se stessa. Oscar pensava che, come uomo, se non si fosse mai più innamorata, in conseguenza non avrebbe più sofferto, ma André è la prova provata dell’amore portato fino ai limiti estremi senza mai alcun cedimento. La potenza dell’amore è quella capace di combattere contro tutto e tutti, forte del fatto che in esso si nasconde un autentico tesoro fonte di vita. Bello il finale con quell’incitamento ad accogliere l’amore nella sua totalità e che in quella nuova Francia, che sembra profilarsi all’orizzonte, magari potrà vederli insieme e uguali, senza distinzioni di sorta, né di ceto né di pensiero.
Ho apprezzato anche questo passaggio, nel quale li hai messi a confronto, facendo emergere l’essenza di ognuno dei due, con quelle caratteristiche che tanto ce li hanno fatti amare e che continuiamo a cercare in un loro ipotetico percorso, grazie alla sensibilità con cui ogni autore li avverte quando si accosta a queste figure, le quali ogni volta ci fanno riflettere e hanno sempre qualcosa di prezioso da regalarci.
Un ringraziamento per la condivisione e un caro saluto.

Recensore Master
22/02/23, ore 07:01

Oscar è sempre più forte, André più intimista, come i personaggi che abbiamo sempre amato.

Recensore Master
14/02/23, ore 18:56

Gentile xwaterice,
ho davvero apprezzato molto questo tuo brano che ha avuto il pregio di mettere in evidenza quella che è stata l’essenza di cui era fatta Oscar.
In poche ma puntuali parole ci hai mostrato il suo sentire fin da quando, pur essendo nata femmina, era stata dal suo genitore designata per diventare erede del loro prestigioso casato, mettendosi contro alla logica e a una volontà superiore. Ma lei ha accettato di buon grado questo suo destino, perché in quel modo di vivere, in quel rigore di cui si è sempre circondata, ha potuto assaporare la libertà.
Libertà concessa ad un uomo, soprattutto se soldato, mentre era impensabile per una donna, diventando di fatto diamante inscalfibile, creandosi una sua propria corazza con la quale si è difesa dal mondo esterno. Ma quella stessa corazza, oltre che a celare, riusciva a mostrare la donna che vi era racchiusa. Il soldato contro il bocciolo che entrambi volevano vivere. Ma sia il soldato che il bocciolo provavano dei sentimenti, di fronte ai quali non si può fuggire. E un sentimento forte lo aveva visto vivere accanto a sé in quell’uomo che da sempre le era a fianco e che di quell’amore si era nutrito a tal punto da farlo diventare il motore della sua stessa esistenza, capace di annaffiare quel bocciolo per farlo esplodere in tutta la sua potenza e facendogli avvertire l’amore, come quel qualcosa che libera e grida la sua voglia e il suo bisogno di libertà.
E nelle parole finali possiamo sentire forte e chiara la sua voce che si innalza con convinzione e che è quella di una cittadina di Francia.
Anche se non scrivi da molto, e forse non sei nata come scrittrice, sei riuscita a rompere il ghiaccio in maniera davvero mirabile, apportando nuova linfa e nuovo modo di intendere e di avvertire questa storia, che continua a fornire, ai tanti che la amano, spunti di riflessione da poter approfondire.
Complimenti e un caro saluto, oltre che un benvenuto in questa sezione.

Recensore Master
11/02/23, ore 19:28

Gentile xwaterice,
è difficile scrivere flash-fic, perché oltre a una idea bisogna avere senso della sintesi e capacità di condensare in poche righe la propria ispirazione. Ebbene, tu ci riesci, e il risultato è davvero bello: Oscar che si domanda se essere uomo significhi quello che esteriormente, nel modo più superficiale, si può associare alla banalizzazione dell'idea di virilità: non provare sentimenti, non amare. Eppure, lei, accanto a sé, ha sempre avuto un uomo "che ha sempre fatto dell'amore il motore della sua vita", senza che esso implichi debolezza. Bella la klimax finale: parole non di una dama, non di un soldato, ma di una "cittadina di Francia", di una persona che ha definito dentro di sé definitivamente il suo status e si riconosce per quello che è: una persona libera. Spero di leggerti presto, un saluto caro,
d

Recensore Master
11/02/23, ore 12:18

L'identità di Oscar è stata confusa fin dall'origine, per colpa degli sbagliati dettami dello sbagliato sistema feudale.. ma lei se ne è fatta giustamente uno strumento di libertà.