La narrazione in seconda persona è un espediente narrativo che ho sempre trovato molto interessante e pieno di potenzialità, e qui mi piace molto come l’hai usato!

Ti dirò, per quanto ami il caso dell’Haido Hotel (è uno dei miei preferiti di tutto il manga), guardando i prompt non avevo proprio fatto la connessione con la neve. Ottima idea!

È praticamente canonico che Ai abbia incubi e traumi di varia natura legati all’Organizzazione, in particolare alla figura di Gin, quindi trovo il tutto molto realistico. Dolcissimo, poi, come Conan sia sempre lì per consolarla – quell’occhiolino mi ha ricordato molto quello che le fa durante il caso in cui trovano la foto di Shiho e Akemi da piccole <3

Anche questo capitolo mi è piaciuto un sacco, sono curiosa di vedere cosa hai in serbo per gli altri giorni!

Ciao!

Oddio, sono così arrugginita nello scrivere recensioni che non so più da dove partire, perdonami se questo commento sarà uno sproloquio senza capo né coda. Innanzitutto, è sempre un piacere vedere questa sezione ravvivarsi un po’ con nuove storie, soprattutto se sono ShinShi <3

Ho apprezzato molto la tua caratterizzazione di Ai/Shiho, soprattutto la parte sui cui riflette che se solo dimenticasse tutto ciò che è stata e che ha fatto potrebbe effettivamente vivere come una bambina qualunque – ma ho altrettanto apprezzato il fatto che Conan la rimbecchi facendole notare che non è proprio così, perché se così fosse non sarebbe più la stessa persona che è ora. Trovo molto IC che la spinga a ricordare perché “è ciò che ti spinge a lottare ogni giorno e a non arrenderti”, è proprio una frase da lui secondo me.

Ottimo lavoro, sono curiosa di vedere cosa hai in serbo per gli altri giorni!

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