Ciao Selene,
molto coinvolgente anche questa nuova one shot che ci hai proposto, rendendoci partecipi di un momento importante attraversato dalla vita di Oscar, con lo scontro avuto con Saint Just, proprio in occasione della richiesta di liberazione dalla prigione dell’Abbazia dei 12 soldati della guardia ivi imprigionati.
In questo passaggio hai evidenziato l’odio che anima Saint Just verso la nobiltà in generale, alla quale dovevano essere ascritte tutte le colpe possibili, e in particolare verso Oscar che aveva intralciato i suoi piani quando aveva messo in atto il piano contro il Principe spagnolo in visita in Francia.
Hai reso molto bene quegli istanti concitati facendo scorrere i pensieri che affollavano la mente di entrambi.
Il loro scontro pareva quasi una macabra danza all’ultimo sangue.
E poi quel morso dato da Saint Just ad Oscar con rabbia e voluttà, che racchiudeva in sé l’odio e una strisciante passione verso quella donna bellissima e algida che però gli smuoveva qualcosa nel profondo.
Oscar ha lottato come una leonessa, non concedendo nulla al suo avversario, ma la lotta l’ha stremata e l’unica persona che avrebbe potuto venirle in soccorso non era lì con lei. E’ bastato però pensare a lui, riuscendo a tirare fuori, con la residua voce che aveva, il nome di André, il quale, infatti poi, dopo averla cercata in lungo e in largo, non avendola più vista, l’ha trovata all’imbocco di un vicolo malmessa e sporca, stanca ed evidentemente provata. La sua gentilezza solita sta tutta nel gesto di offrirle il fazzoletto per pulirsi dal volto il rivolo di sangue conseguente all’accaduto. Il suo rifugio sicuro Oscar sa che è fra le sue braccia in groppa al cavallo che li ricondurrà nei pressi della prigione, per essere certi che almeno qualcosa di positivo, come la liberazione dei compagni, sia andata in porto, mentre lei si gode il calore che emana dal corpo di André che la culla con la sua voce profonda e calma.
Veramente un altro bel brano pieno sia di azione che di forti sensazioni.
Un caro saluto. |