In questo capitolo ho ritrovato molto del Ross di Graham, che fatica a conciliare la Demelza alacre domestica del giorno e la passionale creatura che condivide il suo letto di notte. Hai ben delineato la loro intesa sessuale e mi piace pensare che quando Demelza si rende disponibile per qualunque volta Ross desideri soddisfare le sue voglie, in realtà non si stia sottomettendo a lui, ma solo vivere felice e libera e spronare lui a fare altrettanto. Infatti poi Ross tiene a precisare che non sono più padrone e cameriera, ma un uomo e una donna che hanno appena fatto l'amore e sono allo stesso livello. Mi è piaciuta anche la premura di Ross per come lei si sentisse e la cautela nel tenere la loro relazione segreta anche con gli amici più fidati, in modo da proteggere anche loro.
Successivamente , circa sei mesi dopo, Ross si rende conto, anche tramite un incontro con Elizabeth, di quanto quella bella donna da sempre ammirata fosse incompatibile e lontana da lui, mai sarebbero stati felici insieme. Questo lo fa riflettere su quanto Demelza sia diventata importante per lui, come voglia averla accanto in ogni istante, non solo per placare un bisogno fisico, ma perchè si è reso conto che la ama. La dichiarazione di Ross, come hai scritto sulla pagina FB, trae ispirazione anche un po' dalla serie e dal libro, e meno male che per capire i suoi veri sentimenti Ross non ha avuto bisogno di fare incursioni da Betta (che tra l'altro qui è già madre di Valentine).
Secondo me nella storia emerge bene la natura libera e selvaggia di Demelza, che si esprime in maniera quasi spudorata, ma forse il tutto è acuito dalla pesantezza del momento storico e quindi dalla volontà di non sprecare gli istanti belli con inutili remore e pregiudizi. Questo aspetto molto libero e spensierato della loro relazione emerge anche sul finale (anche qua ricordiamo la scena del tavolo, in Poldark 4 mi sembra?)
Che dire, ho quasi paura di avvicinarmi ai tempi cupi e mi godo questo momento presente di grande passione e complicità! |
