Letto anche questo capitolo! Sempre molto bello, i personaggi sono ben caratterizzati e molto sfaccettati. Inoltre si respira un'atmosfera... come dire, quasi di costrizione davanti all'ineluttabilità degli eventi. Da una parte la guerra, dall'altra l'amore con tutte le sofferenze che comporta. Staremo a vedere.

Molto bello anche questo secondo capitolo. Noto che lo stile è nettamente migliorato, brava! Anche l'atmosfera è davvero azzeccata, evocativa e ben percepibile. Ora temo proprio che le cose si metteranno male! Ottime scelte anche le canzoni, quasi quasi dopo me le vado ad ascoltare! :)

Ed eccomi qui a commentare il tuo lavoro! :D
Dunque, come inizio si parte bene, mi piace che tu sia tornata all'ambientazione "storica", che come sai apprezzo. Anche qui - com'è ovvio - si parla di amori proibiti. Sempre splendido e appassionato il boccolone, bella l'idea che al matrimonio si sia tagliato i capelli per "lutto". Non ci avevo mai pensato, sinceramente! Comunque l'inizio è molto bello, leggerò presto i prossimi capitoli!

Ciao Tetide, ho letto ieri gli ultimi capitoli e oggi mi prendo un momento per recensirti. Per Natale ci voleva un finale felice e sono contenta che sia andata così. Mi è piaciuto davvero e non ti nascondo che alcune cose mi hanno sorpresa e non me le aspettavo, come la morte tragica di Lundi e Martha sotto il bombardamento (proprio non lo sopporti questo personaggio, gli fai sempre fare una brutta fine) o l'umiliazione pubblica del conte da parte dei partigiani, una prova dolorosa che lui sa sostenere con coraggio; tutto perfetto al contesto. Hai salvato il conte alla fine, ma non Matilda e per lei non mi è dispiaciuto, troppo detestabile, d'altronde è la fine che facevano i nazisti. Complimenti per questa bella storia intensa e sofferta, giunta al termine col suo epilogo naturale.
Ancora buone feste e buon 2010, che l'anno nuovo ti porti tante cose belle e belle storie!! Ninfea.

Un capitolo davvero toccante, intenso e denso di avvenimenti che rendono la storia davvero dinamica e incalzante; il sacrificio del progioniero che si toglie la vita per salvare i suoi amici, le gesta eroico/erotiche del Tavernier che per aiutare Jeudy svilisce se stesso tra le braccia di Matilda, una donna assolutamente arrivista, che risulta davvero detestabile: in effetti il conte in tutta la vicenda emerge come una figura positiva e non si può non provare simpatia per lui e per quello che sta cercando di fare...(io però non lo vedrei così vittima della situazione, non è che per caso un po' gli piace?)
Finalmente Leon è stato trovato: è ancora in tempo per salvare la donna che ama, oppure è già troppo tardi? A dispetto delle mie convinzioni iniziali, mi viene spontaneo pensare che forse non tutte le speranze sono andate perse.
Non manca molto alla conclusione vero?
Brava, aspetto il seguito.

Bellissimo questo capitolo, pieno di pathos e il dramma della disperazione sembra travolgere tutti i protagonisti, Lundi angosciato per la sorte della moglie, Jeudy che sputa il suo sangue insieme all'anima e Tavernier costretto a svendersi per aiutare l'amica, ma l'incontro finale con i partigiani sembra riaprire tutti i giochi. Scritto benissimo e molto curato nei dettagli e neppure troppo corto, giusto direi. Davvero una bella storia sempre più coinvolgente. Attendo di leggere il seguito. Bravissima!!

Hai aggiornato presto, questa volta.
Gran bel capitolo, anche piuttosto insolito per il dipanarsi degli eventi.
Jeudi è decisa a lasciarsi morire, preda della sua disperazione.
Ma al dramma hai saputo aggiungere un bella dose di ironia; il Tavernier che si sacrifica con Matilda. (L'hai dipinta benissimo, verrebbe voglia di strozzarla). Il conte vorrebbe aiutare Jeudi, e nel suo atteggiamento mi ha fatto un po' sorridere, poveretto mi fa quasi tenerezza, ma la vicenda aggiunge il giusto pepe al tutto.
E c'è il ruolo del partigiano che sta curando Jeudi che credo riserverà delle sorprese. Davvero, una storia che diventa sempre più interessante.
Bravissima e alla prossima.

Beh, intanto io metto questa storia tra i preferiti perchè è davvero ben costruita e mi piace molto lo sviluppo davvero profondo che gli hai dato.
Questo capitolo è davvero molto sentito, si scende nel dramma della disperazione che sembra culminare nell'autodistruzione di Jeudy attraverso lo smodato vizio dell'alcool e non sembra avere la voglia di uscirne... a meno che Leon non torni sulla scena, però non so, mi sembra che le cose possano andare sempre peggio. Mi ha sorpreso il ruolo di Tavernier, però è un' ottima soluzione per creare maggior pathos nella storia.
Bravissima, davvero. Attendo il seguito con trepidazione.

Bellissimo capitolo, doloroso e intenso. Iniziano i reali problemi per i due amanti, e temo che passare attraverso la sofferenza della separazione li segnerà forse per sempre. Mi è piaciuto tantissimo il dialogo profondo tra Jeudy e il partigiano... quella frase "...a chi molto ama, molto sarà perdonato." mi ha colpito tantissimo. E' stupenda ed è vera.
Complimenti, questa storia è sempre più bella e appassionata, ma ho il sospetto che non abbia il lieto fine, ma andrà bene lo stesso.

....e volentieri recensisco anche questo capitolo, altrettanto ben fatto dei precedenti. Si sente, tangibile, l'angoscia dei proagonisti per qualcosa che comunque è inevitabile, e anche il sesso non è mai volgare o finalizzato a ricercare l'effetto glamour ma è sempre perfettamente inserito nella narrazione...brava!

Questa storia più va vanti e più si tinge di tinte interessanti, e l'intreccio si fa sempre più complesso - e splendidamente architettato - e coinvolgente. Bello l'incontro tra Jeudi e il partigiano ferito, e riguardo a "La donna del mio amico"..be', come ben sai tutti gli annessi e connessi di questo tema mi sono molto cari, quindi complimenti doppi: per la scelta tematica che di per sé mi piace molto e per come l'hai trattata. Ciao, a presto
Livia

Sarà scritto in fretta, ma è un gran bel capitolo, denso di sentimento, il tormento di ogni personaggio è palpabile: si sente il senso di colpa degli amanti, l'angoscia per la situazione pesante che attraversano, e com'è strana la complicità solo immaginata che si crea tra Leon e Lundi, è densa di significati sottesi. Mi è piaciuto molto la reazione di lei quando incontra il partigiano ferito e sono curiosa di vedere come approfondirai questo rapporto, credo che nella storia possa essere importante. "La donna del mio amico" è una bellissima canzone e come al solito, calza alla perfezione. Ma ora arrivano anche i ricatti, magari? Troncan non ci voleva, ma aggiunge altro dramma alla storia. Davvero bello e coinvolgente! Bravissima, questa storia sta venendo benissimo!!

Ciao, non mi ero accorta che avevi aggiornato e io mi ero persa in altre cose ultimamente. Bello anche questo secondo capitolo, anche se rispetto al primo diventa un po' più leggero, forse perchè ridicolizzi moltissimo il personaggio di Lundi nei pensieri e nelle azioni (proprio sto poveraccio non lo sopporti!) ancora ha il coraggio di chiedersi cosa va a fare la moglie in un albergo ad ore? Ma ci è o ci fa?
Perfetta per la situazione la canzone che hai scelto dei Pooh, "L'altra donna" (sai, a dire la verità è una di quelle che io amo di meno, che vuoi farci? Probabilmente la vedo sempre dal punto di vista della moglie tradita...
o forse è il testo della canzone che mi ha sempre fatto storcere un po' il naso). A parte questo, la storia è davvero bella e mi è piaciuta molto l'immagine degli "angeli sbagliati". Bravissima e alla prossima.

Bene...ho letto anche questo secondo capitolo, e come il primo mi ha lasciata pienamente soddisfatta. Le situazioni sono descritte in maniera impeccabile: alcune parti sono quasi "cinematografiche", nel senso che il loro taglio sarebbe perfetto per una riduzione da grande schermo....aspetto il resto! Un bacione
Livia

Ed ecco il mio primo commento su questa storia. Dunque: è ottimamente scritta, intrigante, e...posso dirlo? Lo so, può essere frainteso come aggettivo, ma è "eccitante". Nel senso che trasmette un seso di vibrazione, di palpitazione sensuale....corro a leggere il resto!!!