Recensioni per
Cristian
di uchihagirl
È bella da far piangere. Anch'io conoscevo un Cristian, ma ero la prima a staccarmene. Era un Cristian arrogante, presuntuoso, offensivo mei toni e nei modi. Doveva per forza attaccare briga con chiunque, mi sembrava insopportabilmente egocentrico. Ma in fin dei conti era Cristian, coraggioso, sveglio, vivo, sincero e sognatore, ed era solo. Forse è stata anche colpa mia. |
Non ho mai visto una descrizione fatta meglio. Complimenti. Pensavo che la grafica ti avrebbe creato qualche problema, ma evidentemente non troppo visto che sei nella lista delle 'Scelte'. Hai toccato una delle tematiche più importante nella vita degli uomini, quella del nome. 'A me piace, a me no'. Cristian e uno dei nomi, inoltre, che hanno più varianti. Davvero complimenti, ancora. Lo stile è scorrevole e la storia è avvincente. Hai anche fatto collegamenti con lui e il suo sogno, diventare come Cristiano Ronaldo. Cristian è il prototipo del ragazzo del mondo, quello più diffuso. Cristian è quel modello di ragazzo ideale. |
E' bella, reale. Si sente che Cristian, senza acca e senza o, vorrebbe davvero diventare un calciatore. Di quelli professionisti, che vengono pagati centinaia e centinaia di euro. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Questa storia... è incredibilmente vivida e vera. Ogni frase è semplice, senza orpelli, senza poesia che possa addolcire la pillola (è un complimento, perché così la storia è tagliente); ogni frase è diretta, acuta, non lascia mezze interpretazioni. Ecco la verità, qui, sul piatto d'argento, senza pietismi, senza lacrime e vittimismi. |
Te l'ho già detto, Ele, e te lo ripeto (perchè ormai s'è ben capito che sono una portata a reiterare i concetti all'infinito, fino allo stremo): questa storia è splendida, e mi ha spiazzata. Perchè è così diretta e realistica che emoziona, tocca, coinvolge, al punto tale che risulta facilissimo immaginare Cristian - questo ragazzino senza presente e forse senza futuro, che però non rinuncia ai suoi sogni e alle sue aspirazioni. E' reale, tangibile, lui come i frammenti di vicende che gli vorticano attorno: e la sua storia sembra la fedele narrazione di una storia realmente vissuta, perchè Cristian potrebbe essere un qualunque bambino nato e cresciuto in una realtà degradata e mediocre, e che però nutre in sè quelle ingenue aspirazioni di grandezza e felicità che solo maturando riconoscerà come tali. |
La adoro, da quando me la passasti qualche mese fa; e, da rileggere, è sempre bella. La definirei... Terribile e fantastica. Sì. Mi pare appropriato. |