Un delirio, un groviglio di emozioni e di vuoto. Grigiore, colori, amnesie e ricordi. Attesa. Fa male. Dio, quanto fa male. Viene voglia di piegarsi in due e vomitare, vomitare cibo, vomitare sentimenti, vomitare parole. E poi prende il mal di testa, perché certi scritti schiacciano, opprimono, il vuoto non è nulla, si sente. Quelle ultime frasi fanno maledettamente male.
Quanto grigio sotto al tappeto.
Quanti tagli sulla..
Quanti tagli e basta.
Tagli. Sangue che scorre, dolore che esce e poi ritorna, perché tanto è inutile. E alla fine rimangono le cicatrici.
Perseguita. Impossibile da dimenticare, impossibile da rileggere.
Complimenti, davvero.

Ha questo sapore di nostalgia, di polvere, di soffitta. Sembra che sia tutto vuoto, tutto vuoto, ora. Ed č meglio ricordare, ancora, conservando il verde menta sulle pareti e i tesori nella scatola nera con le foglie rosse.
E poi c'č lui, il Sogno, unica costante tra tutti i ricordi buttati, tutti i profumi diversi, tutti i nomi, tutte le date, tutto il grigio, tutto il freddo. E i tagli. Quanti tagli.
Sei cosė stanca...
Lucretia