M-mh. Ho visto questa fanfiction solo ora.
Sinceramente, penso che avresti potuto fare di più. Ti hanno già detto dov'hai errato, ma ripeto e aggiungo qualcosina pur'io: OOC palese. Enorme. ranma sarà anche cafone, maleducato, con gli occhi perennemente foderati da due fette di prosciutto (no, P-chan, non tuo), ma non è stato mai così di carattere.
Akane, poi... La minore delle Tendo è sgraziata, violenta, impulsiva, ma io sono sempre più dell'idea che il suo carattere sia, via via della vicenza, sempre più somigliante a quello di Kasumi - nonostante il caratteraccio e la goffaggine le rimangano sempre appiccicati come seconde pelli, chiariamo. Non è da lei presentarsi alle tre di notte (ricordiamo che l'educazione si vede dai dettagli; e se chiama Genma "oji-sama", che è una forma rispettosa per dire zio, è educata) e fare discorsi così. Impulsiva, sì, ma non avventata.
In più, nonostante Ranma parli alquanto dialettalmente, Akane usa parlare educatamente, e volgarità nel manga non ne troviamo, se pensiamo a parolacce. Purtroppo, stanno spopolando; ma ricordiamoci che Ranma non è ai livelli di scurrilità eccessive.
La storia è poco coerente. Bene se era originale, ma su Ranma non va. Quanto meno segnala l'OOC, e magari giustificalo.
,Kilicà

Insomma... Se fosse un'originale, l'idea in sé sarebbe anche carina. Certo bisognerebbe ritoccare un po' la forma (in particolare spazi ripetuti o assenza di spazi, un paio di errori di battitura) magari con un rapido betareading. Poi si scrive "parquet", non "parkè". Ma il monologo secondo me stona e non poco con la prima parte, che vorrebbe darsi un tono realistico: che senso hanno allora quel paio di volgarità gratuite nel corso della narrazione per poi essere seguite da frasi come "quante cattedrali ho innalzato per te"? Non è verosimile che ci si esprima così in una situazione come quella descritta, anzi in qualunque situazione di vita comune.
E a monte... cos'ha a che fare questa storia con Ranma 1/2? Nulla. Un OOC di tale portata (da parte di entrambi i personaggi, per non parlare del contesto) andrebbe quantomeno giustificato. Cosa che non è stata fatta.