Recensioni per
Valzer Parigino [festeggiando la sua nascita]
di Akrois

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/01/11, ore 23:30
Cap. 1:

Questo racconto mi è parso di pregevole fattura e l'ho letto con molto interesse, in primis complimenti per il ritratto dell'OC, mi sembra davvero una ragazza molto carina, così simile a Francis eppure tanto, troppo diversa, perché nata per volontà altrui e da una sconfitta umiliante, ma di cui la bella Bérénice non si cura granché, lei vede solo la gioia del suo ingresso come nazione, e vede in Francis solo un imbelle vanesio che ha fatto il suo tempo.
Un plauso inoltre per la scena del valzer, credo che così tu abbia ben reso la natura del regime di Vichy, che è vero che venne imposto dall'alto e con l'appoggio delle baionette della Wehrmacht, ma durante il periodo interbellico erano sorti non pochi movimenti di natura fascista e parafascista, che criticavano aspramente la III* repubblica e si può ragionevolmente suppore che non spargessero lacrime per la sua fine ingloriosa, furono proprio costoro a ingrossare le file dei collaborazionisti, sia nella parte nord (direttamente occupata dai tedeschi) che in quella sud (Vichy propriamente detta), credo che la caduta finale di Bonnefoy (e l'apparente trionfo della ragazza)simboleggiano chiaramente la situazione della Francia in quel momento.
Mi è piaciuta molto la scena finale del colloquio con Artur (decisamente non se la sa cavare con i sentimenti) e del saluto di Francis a Bérénice e ai suoi amici, di quei tre, solo la Spagna franchista vedrà la vecchiaia, sia pure in un mondo completamente diverso da quello che aveva visto la sua giovinezza con Salò e Vichy.
In sintesi, per quel che può valere il mio parere, complimenti.

Recensore Master
02/06/10, ore 21:40
Cap. 1:

E così rincontriamo Berenice^^. Mi è piaciuta moltissimo questa sua nascita, questa sua iniziazione: è stata creata già adulta, già furba, già crudele. Nella sua eleganza si può riconoscere un perverso disegno politico, che la fa sembrare meno umana che mai. Sopratutto mi piace il suo legame con Francia: lui è incredulo quando la vede per la prima volta, evidenziando così la confusione del periodo, e la debolezza dell'intera Francia; è spaventato, attonito. Eppure nell'epilogo riscontriamo una sorta di affetto e rispetto perchè nel bene e nel male erano un'unica nazione, anche se questa sua sorella lo stava portando alla rovina. Davvero interessante e ben struttrata la tua OC^^Brava!LaLa

Nuovo recensore
01/06/10, ore 00:00
Cap. 1:

Avevo già letto "Ma belle soeur", ma non avevo voluto commentarla per il semplice fatto che non ho ancora studiato nel dettaglio questo periodo storico, e avrei voluto lasciare una critica più soddisfacente e attenta.
Questa volta, però, non sono riuscita a fare a meno di scrivere: voglio davvero farti i complimenti, leggere questa fiction, accompagnandola con le note di Amelie, è stato commovente. Potevo quasi vedere la scena ovattata, filtrata dalla flebile luce di un lampione. In poche parole, hai dato un aspetto surreale alla tua ambientazione. La riflessione di Francia sui suoi errori, l'incontro con Berenice, il valzer e la perdita dei sensi, il tono rassegnato con cui si rivolge a Inghilterra: tutto è cadenzato e da un effetto malinconico e angoscioso, ma non buio: Berenice è una figura luminosa, sebbene eterea.
L'imminenza del gesto di Germania, una semplice firma che scatenerà il dolore di Francia, è davvero angosciante.
Spero che scriverai presto una nuova storia utilizzando Vichy.
Grazie per l'ottima lettura! <3