Ciao! Non mi dilungherò troppo, vado subito al dunque. La prima critica che mi sento di farti riguarda la punteggiatura; anzi, per meglio dire, le eccessive segmentazioni di un periodo.

"Alla conferenza stampa mando la mia schiava personale.

Praticante poco più che ventenne che mi telefona agitatissima e in preda alla frenesia."

E' proprio necessario mettere il punto ogni due parole? Esistono tanti altri segni, ognuno può dare una sfumatura e un suono diverso alla frase, non vedo perché non approfittarne. Il punto è sopravvalutato! Non capisco nemmeno perché andare a capo ad ogni frase: non è che così la storia diventa più lunga...

Al capitolo tre ho avuto come un flash che riguardava una casa dalla porta blu, una famosa attrice e Hugh Grant. Insomma, un po' come Notting Hill, con le parti al contrario ma anche più irreale. Perché un attore famoso in cerca di una scappatella dovrebbe chiedere a una giornalista di nasconderlo? Davvero non ne capisco la logica. Comunque, hai detto che si tratta di una storia senza molte pretese, quindi non mi sento di insistere riguardo questo punto; il genere non mi piace, mi sembra piuttosto senz'anima - non mi fa ridere, né commuovere, né riflettere, nulla - però ci sono 44 persone che la pensano all'opposto - o almeno così dicono le recensioni... MAH.

Non andrò avanti, ma volevo dirti quel che ne penso.

 

Autumn.