Recensioni per
Coconut Skins
di GirlWithTheGun

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/02/11, ore 12:16

Molto bello questo frammento di pensieri. Hai scritto frasi poetiche, che non ricorderò per la loro forza incisiva, ma per la loro adeguatezza a ciò che stai descrivendo. Intendo dire che sono profondamente giuste - non saprei che altro termine usare -, calibrate, moderate, e adatte proprio per questo. La situazione, diciamo pure tragica, si intuisce senza bisogno di urla o vocaboli pesanti, ma semplicemente con parole usate nel modo giusto al momento giusto. E' una raccolta di parole, di ricordi che si susseguono con continuità nella mente del protagonista, che ci rende partecipi di ciò che ha vissuto. Ulteriore impreziosimento è il passare in modo repentino dalle riflessioni del protagonista a particolari della sua passata vita quotidiana, quella stracomune e stravissuta, che assume senso solo a posteriori, quando la cala fra tutti gli altri ricordi di lei, di loro, quando lei non c'è più. E quando fa un po' male. Molto intensa, brava.

Qualche mese fa passavi insistentemente davanti agli specchi e, nel pieno della notte, mi facevi vedere le tue rughe immaginarie, attorno agli occhi, me le facevi sfiorare ed io sentivo solo il tuo viso sotto le mie dita [...].

Recensore Junior
08/02/11, ore 15:14

Mi ero fatta un appunto, circa tre settimane fa, su questa one-shot; poi, presa da una puntata al mare, dalle paturnie del mio ragazzo e dagli esami incombenti, mi sono dispersa e non ho più scritto la recensione. Oggi sono in buona, quindi lo farò ora.
Devo dire che la mia opinione è sostanzialmente positiva. Il lessico è vario e adeguato, l'uso della punteggiatura non eccessivo, e la sintassi e la scelta né eccessivamente paratattica né troppo ipotattica rende il testo scorrevole come una poesia. Mi trovo d'accordo con una delle recensioni precedenti che descrive la presente come una "poesia in prosa": è vero, è esattamente così.
Un'altra cosa che rende estremamente preziosa questa piccola, ma curatissima perla, è la scelta vivamente immaginifica delle immagini: hai uno stile estremamente preciso, magniloquente ma non pedante, descrittivo ma non prolisso, che ti invidio molto.
Alcuni passaggi, come "E quelle tue frasi mi facevano terrore perché erano troppo sincere, troppo poco buone, per uno come me che ha sprecato i tre quarti della sua vita ad aspettare, ad aspettarti, a esitare e poi prenderti quando era già tardi, quando il tempo era diventato per davvero crudele, quando aveva una fretta spropositata di mollarci, tutti e due" toccano vette di puro e semplice lirismo.
Ma non è puro preziosismo fine a se stesso, perché tutto ruota intorno all'economia dello spaccato, dello sketch di introspezione che questo brano rievoca.
Che dire, spero che concretizzerai il tuo proposito di utilizzarlo come momento di un progetto più ampio: avrai una lettrice accanita!

Recensore Junior
07/01/11, ore 17:52

Avevo puntato questa one-shot da un pò ma aspettavo il giusto momento per recensirla ^^
Nel complesso forse in alcuni passaggi si sente che è uno spicchio di altro, di qualcosa di più complesso ed elaborato che forse verrà domani o forse no (a volte gli spicchi si confermano migliori rispetto al tutto, secondo me!) ma ci sono state degli accostamenti di parole in metafore o semplici descrizioni di immagini, come dei richiami, che ho trovato davvero belli: invecchiare, e avevi meno anni di una guerra ad esempio. O i piedi nudi nel corridoio. O quel ti ho fatto vedere come potevo piangere , bellissimo, più che per l'immagine, per l'idea che porta con sè, piena di umanità. Chapeu.

Recensore Master
09/11/10, ore 22:23

La tua è l'unica poesia che riesco ad amare e su cui potrei commuovermi di continuo.
Sarà che è poesia in prosa, sarà che entri dentro a noi che leggiamo con una facilità e una bellezza uniche, sarà che boh - hai talento e basta. Vorrei solo che altri, fuori da questo sito, potessero rendersi conto di quanto vali.
Complimenti e grazie.

Nuovo recensore
18/10/10, ore 20:56

Mi è scesa una lacrima. Il tempo è anche la mia di ossessione, fa tanto anche canzone dei La fame di Camilla.. è davvero bella e toccante. Scusa la banalità.

Recensore Master
18/10/10, ore 16:18

Mi è piaciuta questa storia.
Era meno concitata delle altre, piene di fretta di dire e di cose da dire, angosciate.
Questa, invece, si presenta lenta, come se fosse sdraiata sul divano a non fare niente se non ricordare e raccontare, con quel tono tipico delle storie a cui si è così affezionati da ripetersele a voce alta, per sentire il suono delle parole nell'aria.  Mi dà quest'impressione di storia vecchia, che si è fermata nel passato e che osserva ancora il passato, esattamente come il protagonista, seduto sul divano ad aspettare.
E questo non vuol dire che non sia una storia angosciata, e angosciante, tutt'altro. Il tempo è uno dei miei temi preferiti, nel senso che ci penso spesso e che adoro leggere storie che lo analizzano, in qualche modo.
Sarei davvero contenta se da questo frammento nascesse una storia più lunga.
Io aspetto e leggo, come sempre, da sempre.