Vic, miracolo: sono tornata! Quant'è bello essere su EFP ;_;. E la prima cosa che ho fatto per celebrare è stata inserire la tua Kismet tra i miei preferiti, eh sì. Ho detto che ero innamorata di questa storia, e così è stato. Insieme a Simpathy è la mia preferita delle tue gemme. Ora, lo so di essere in ritardissimo, e ti prego di perdonarmi perchè non è stata colpa mia, come purtroppo sai. Ma intendo subito recuperare il tempo perduto con un papirone. Ok, non ti complimento per il titolo XD, fattene una ragione, nonostante provenga da una mente eccelsa …che tra l'altro non ha ancora scorto la sua menzione nelle note, socia infingarda! Ho riletto l'inizio perchè non me lo ricordavo più chiaramente. L'introduzione nel POV di Morgana è perfetta. E' difficile far risultare un personaggio IC fin dalle prime righe, specialmente se le sue intenzioni devono rimanere misteriose. Insomma, già dal primo paragrafo avresti potuto mostrare tutto: sia i sentimenti – quali che siano – che nutre per Artù, sia il suo Evil! piano. E tu non hai fatto né l'uno né l'altro, accennando però ad entrambi, e tanto di cappello per questo. Quell'introduzione mi ha dato l'idea che la storia che mi trovavo davanti sarebbe stata complicata, e non intendo in senso negativo: voglio dire che ha più livelli di comprensione, è profonda, perchè come dice Wilde la verità è raramente una cosa pura e semplice.
Eh, il Gwen bashing, lo adoro. Sarebbe stata tramandata come simbolo di bellezza e virtù, vero, verissimo! Come tutti sanno, del resto. Onestamente, anche se mi dispiace per Artù, s'è scelto lui la sua condanna. E ho adorato anche la breve menzione alla sua famiglia, a Morgause, giustamente preoccupata, e al mio carissimo Mordred. La loro scena è stata stupenda, davvero. Non è che un giorno vorrai scrivere una fic su loro due? Morirei senza rimpianti, così XD.
Bello anche quando Morgana pensa che quella vita passata in una prigione dorata non sarebbe mai stato abbastanza per lei: è vero, però mi si spezza il cuore a leggerlo, perchè per essere libera è stata COSTRETTA a rinunciare all'uomo che ama. Non è stata del tutto una sua scelta, ma è troppo orgogliosa per ammetterlo perfino con sé stessa. Ma si stà anche proteggendo, dato che le volte in cui si è fidata è stata uccisa, ed essere nemica di Artù è l'ultima cosa che non le è stata ancora portata via. Maledetto Merlino, come può un personaggio così meschino essere il protagonista della serie? Come può essere lui l'incarnazione della vera magia e dell'amore? E che cosa si sono fumati gli autori? Non importa quanto tentino di ingannarci, noi il cervello ce l'abbiamo ancora e sappiamo ragionare, come Morgana. Mi piange il cuore a vederla camminare per i corridoi furtiva come una ladra (cioè imperiosa come una regina, ma tant'è), quando quel posto era stato casa sua. Invece l'hanno usurpata. E' lei che è stata derubata del suo rifugio, della sua vita, e dei suoi affetti. E' in esilio da TUTTO, e l'unica cosa che le è rimasta è la magia.
E pensare che lei e Merlino dovrebbero provare un senso di fratellanza. Merlino avrebbe dovuto provare anche lui la sensazione di trovarsi da solo contro tutto: perchè anche lui è perseguitato, ma si rifiuta di vederlo. Lui è quello che vuole integrarsi, quando dovrebbe essere l'araldo dell'antica religione, e combattere per portare parità ai suoi simili. Ma a Merlino, a quanto pare, non interessa la pace; quello che gli importa è realizzare "il destino". Non c'è amore nelle sue intenzioni di fondo. Merlino non sarà mai l'amore; è la negazione del sé. Usa la magia quando gli serve ma non prova rispetto per essa, la vede come uno strumento, non come una sacra parte della sua anima, e permette che là fuori gente come lui, quella che dovrebbe essere la sua famiglia, venga bruciata o cacciata via come Morgana. Lui ha le stesse colpe di Uther: verso il popolo, e sopratutto verso Morgana. Non è una feroce ipocrisia, questa? Morgana è pronta a tutto per realizzare il suo piano, anche ad uccidere, è vero, ma lei non rifiuta la sua anima o la verità. Lei ha sempre provato compassione per chi è oppresso, soffriva per loro, e ha rischiato la sua vita per proteggere Mordred. Tutto questo ANCORA prima di scoprire di appartenere all'antica religione. Perchè, a differenza di Merlino, Morgana sa distinguere il bene dal male. Non gliene frega niente se quel male viene giustificato come necessario: lei lo guarda in faccia e lo chiama Genocidio. E la gente magica la dovrebbe chiamare eroina per come si è ribellata. Ma del resto, lei sarà accolta come una regina, no? Come una sacerdotessa, la vera, unica, incarnazione terreste della magia più pura; ci saranno persone che la veneranno come la custode della Natura; lei avrà un posto dove ritornare, dove la accoglieranno, ma Merlino… un giorno vedrà il regno che ha collaborato a creare cadere proprio per mano di chi ha rifiutato di aiutare a suo tempo. Più che destino, la chiamerei giustizia.
Insomma, tutto questo monologo per dirti che una delle parti che amo di più è proprio la sua semi visione del futuro, guarda un po'. Sei riuscita a darle davvero una sfumatura quasi mistica, lontana. Che dire, attendo il futuro con impazienza, che più di futuro, lo sappiamo, è il ritorno alle origini, un ritorno a ciò che tutto doveva essere fin dall'inizio. Perchè Avalon è la vera casa di Morgana… e di Artù.
Comunque sia a me basta qualunque posto dove Merlino non possa stalkizzarli XD.
Ma veniamo alla parte che preferisco: l'Armor. Quella canzone… non ho parole per descriverla, è una poesia, l'atmosfera che la pervade incredibile, e quello che tu sei riuscita a costruire con le parole è stato fantastico. Artù che si sente chiamare da quella voce che solo lui riconosce, perchè lui sa sempre riconoscere morgana, non importa il tempo o il luogo, loro sono legati a doppio filo. E non può fare altro che seguirla, come sempre. Si giustifica come motivato dal risentimento, dal dovere di catturarla, ma in realtà non fa che pregare di aspettarlo. Vuole vederla ma non ha mai la certezza che lei lo attenda. E anche se Morgana tenta di combatterlo, di fuggire o nascondersi… ecco mi trovo d'accordo con Merlino, miracolo: dal destino non puoi fuggire.
E il loro incontro diventa uno scontro, ma non importa, qui, più che di nemici e guerra e odio, si parla di passione. Si "sentivano" quando ancora tutto era diverso, ed anche in mezzo all'odio e alla lontananza reciproca, questo non cambia. Perchè loro sono allo stesso livello; è come se quando fossero assieme le altre persone sparissero, smettessero di esistere, perchè nessun altro provoca tanto tumulto in Artù, nè l'amicizia con Merlino, nè la sua Ginevra. Loro non sono al suo livello, non riescono a toccare il suo cuore. Morgana, invece è sempre stata dentro di lui, ora come una ferita XD, però c'è. E non importa quando si odino, nessuno può prendere il suo posto. Nemica o amante, la sua anima sarà sempre tesa a cercala e a volerla incontrare. Questo si chiama necessità; o amore. Ed il resto, in confronto, non è mai stato davvero importante, essenziale. Non ne ha bisogno per *sopravvivere*.
"Tutto il resto", però, una bella spina nel fianco, con cui ti puoi ingannare. Perchè Artù, certo, ha i suoi doveri di re e di sposo, ma è anche un codardo. Per me lui prova paura di Morgana, perchè lei è l'unica che può distruggerlo. E fa bene, in un certo senso, perchè così accadrà. Non è da Morgana risparmiarsi, specialmente con chi ama con tutta se stessa.
Così mi fa ridere quando è lui a chiamarla codarda. Chi ha il potere qui è Morgana, non solo quello magico, o la forza di ucciderlo. Mio dio, quella frase "Dimmi che non è vero o non riuscirò mai ad ucciderti" riassume tutto magnificamente. Artù non ha difese di fronte a Morgana, come lei con lui. Ed in realtà il loro più profondo desiderio è liberarsi da esse, dalle persone che lo trattengono, da tutto. Questi due possono stare insieme solo alla fine del mondo. Dio, se li amo *.*
Chissà se un giorno riusciranno davvero a toccarsi? Adesso sono di nuovo divisi dalle nebbie, dalla realtà, ma un giorno potranno ritrovarsi senza dover alzare di nuovo la spada, forse potrebbero incontrarsi senza che uno di loro debba ammettere una sconfitta. Mi viene da pensare che Avalon stia in mezzo a loro, un luogo irraggiungibile precluso fino a quando si ostineranno a considerarlo un campo di battaglia, fino a quando saranno divisi dalle ragioni dell'orgoglio.
Ma Morgana ha rimandato ogni cosa alla prossima volta, vero? Allora c'è speranza. Dopotutto, Artù è abituato ad attenderla.
Chiudo questa luuuuughisssima recensione parlando dell'aspetto stilistico: il linguaggio è forbito, ma non lo trovo ampolloso, anzi. Quello che dovevi creare, con la narrazione e le descrizioni è riuscito perfettamente: l'atmosfera c'è, ed è meravigliosa. Vic, davvero, ci hai trasportato. Altrimenti, nonostante si tratti senza dubbio di una bella fic, non avrebbe evocato la magia di questi sentimenti che abbiamo provato. E' questo l'importante. Il resto lasciamolo a Merlin ed alla Cessy: ho sentito che hai topi piacciono le briciole…
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