Mi hai trasmesso più tu in cento parole, che altri con storie lunghissime. |
Questa drabble è una potenza. Fa venire i brividi e i brividi ti rimangono dentro strattonandoti l'animo ancora per qualche minuto. E' ... indescrivibile la sensazione che ti lascia addosso. Io amo le drabble così intense, non è da tutti realizzarle, secondo me, e tu ci sei riuscita con maestria e creatività. |
senza parole...veramente..mi hai davvero uccisa con questo piccolo capolavoro..un pugno violento ben assestato dritto nello stomaco..concordo pienamente con alcune delle recensioni meritatissime che hai già avuto, e a cui non c'è bisogno di aggiungere nulla di più, e forse non sarei in grado di farlo, nè di riuscire a spiegarti in un modo che sia all'altezza di ciò che provo, quello che mi hai trasmesso di pura e sconvolgente emozione...non sono così incline all'emotività, ma è impossibile rimanere indifferenti: questo è una piccola bomba, un puro concentrato di sentimenti, dolore, follia, tristezza, che sembra quasi impossibile che tu abbia raggiunto una tale intensità con così poche parole, ma in fondo in modo solo apparentemente semplice. |
Una drabble davvero strana. Forse perchè non immaginerei mai Arthur Weasley così. Eppure il dolore per la morte di un figlio cambia le persone, e la visione che hai dato tu di questo cambiamento è molto interessante. L'uomo si rifugia nei ricordi, incapace di credere che il figlio è davvero morto, che l'hanno ucciso e non sentirà mai più la sua risata contagiosa, non lo vedrà mai sparare i suoi razzi. |
Oddio, non hai idea di quanto io stia piangendo. |
Vabbè, è inutile che stai qui a scrivere un commento. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
100 parole sublimi...ed ognuna di loro era una pugnalata al cuore...dalle parole di Arthur che, perso in un mondo tutto suo, ricordava, a quelle di Ginny, cariche di dolore, che cercava di riportarlo alla realtà. E le ultime due frasi...ho un magone allucinante. Sei bravissima... e questa drabble merita molto più di quello che le mie parole possono descrivere! |
Oh. Questa drabble ha tutta la dolcezza e, naturalmente, la tristezza che ci si aspetterebbe. La tecnica del 'flusso di dialogo', per così dire, è un espediente sempre accattivante, e hai saputo usarlo benissimo, dando la sensazione che Arthur abbia voluto 'tricerarsi' dentro i ricordi di un momento felice per la sua famiglia. E poi l'incertezza con cui Ginny tenta di riportarlo alla realtà, ai suoi *doveri* è toccante e azzeccata al personaggio, ecco. Insomma, un gran buon lavoro - l'unico appunto che vorrei farti, perché è un peccato che una drabble così ben organizzata si rovini su una sciocchezza tale, è quel "dì" in chiusura... la grafia corretta sarebbe di', con l'apostrofo, perché è una troncatura della forma completa dell'imperativo "dici"; quel monosillabo accentato che hai scritto, in italiano significa nient'altro che "giorno" XD |
Ricopio qui il giudizio espresso sul forum Collection of Starlight a proposito di questa bellissima drabble: |
Sai che questa fiction è stupenda? |
La tristezza che emana questa drabble è incredibile. Oggi sto leggendo solo storie tristi, me la vado proprio a cercare. Il rifiuto di un padre di fronte alla scomparsa - non riesco proprio a usare una parola più forte per dirlo - di un figlio è terribile. In pochissime parole, con un semplice e breve dialogo tra Arthur e Ginny hai espresso così tanto che alla fine ho fatto fatica a trattenere le lacrime. Inoltre la dolcezza dolorosissima che si avverte nelle parole che Arthur rivolge a sua figlia entra in magnifico contrasto con l'asprezza e la decisione finali. Una piccola perla che finisce nei preferiti. Bravissima. |
Cavoli che tristezza trasmette questa drabble. Meavigliosamente toccante. Vedere Arthur che si perde nei ricordi di quando tutti i suoi figli erano piccoli e spensierati pur di sfuggire alla realtà, fa stringere il cuore, davvero. Mi sono commossa, e non mi capita di frequente. Bravissima^^ |
mi hai uccisa. A parte che sto male e non dovrei recensire ma era impossibile non lasciare almeno una piccola recensione per questa storia, che mi ha fatto sentire da schifo perché, dato che Arthur è il più "dignitoso" nel capitolo con la morte di Fred, ho pensato che anche dopo mantenesse un contegno pieno di dolore e cercasse di tenere insieme i figli e la moglie che doveva essere praticamente impazzita. Non che lui stesse meglio, ovvio, ma non mi ero mai immaginata lui in un momento così terribile, quasi come se fosse usciti di testa ("quasi come" poi...), l'idea che rifiuti la morte di Fred e che sia Ginny a cercare di portarlo via, suppongo al funerale, e che di lei si capisca il modo in cui soffre, in cui si incrina, ha paura, ha il cuore spezzato tutto in quel papà finale, dove si capisce che sta crollando anche lei. E il finale poi... un colpo al cuore. |
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