Recensioni per
A Thousand Suns -God Save us everyone!-
di Iria

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 43
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
07/09/14, ore 23:18

Bella.
Bella.
Bella.
Non riesco a dire altro çwç
Mi sono commossa tanto, ma tanto çwç
Non mi capitava da secoli di piangere come una scema davanti ad un capitolo. Non chiedermi perché.
Adoro gli stati d'animo insicuri di Garland, credo sia un bel personaggio, poco utilizzato nel fandom e anche nella serie animata.

Non ho ben capito se fosse o meno innamorato di Brooklyn, se così non dovesse essere, ti chiedo perdono... non sono molto brava a capire le cose sotto intese ^^'''.
In caso contrario, un misto di emozioni mi ha travolta anche nell'ultima parte. Vedere un universo personale distrutti (come hai detto tu) fa sempre un certo effetto, anche se solo scritto.

Pensare a Brooklyn con una sfumatura argentea tra i capelli, mi ha fatto sorridere, pensare ai nostri beniamini che invecchiano come sto facendo io, beh xDD ha il suo "fascino fascinoso".
Insomma, un bel Brooklyn brizzolato. Cioè, parliamone *w*!
(si la sto buttando sul ridere per non piangere disperatamente, tutti i miei feels stanno prendendo il sopravvento.)

Vado a leggere i prossimi capitoli ^^
A tra poco!

Silmeria

Recensore Master
19/08/12, ore 22:40

E pian piano la lettura di questa raccolta prosegue...e l'entusiasmo cresce!
E' giunto il momento della confessione: conosco i Linkin Park da un po', e mi sono sempre piaciuti, ma non ho mai prestato loro la giusta attenzione. Ci credi se ti dico che mi sono appassionata a loro proprio leggendo le tue storie? E poi immancabilmente li ho ritrovati anche in altre autrici.
Beh, devo dire che nutro verso di te molta gratitudine, sia per questa conoscenza approfondita di quel fantastico gruppo che per la realizzazione di questa raccolta dai toni mesti, cinici e affascinanti.
Questo capitolo in particolare mi ha catturata perchè non è una coppia di cui si parla molto e tu l'hai resa in modo divino. Il tema del tempo, nelle fic, è sempre qualcosa che mi cattura nel profondo: questo è un esempio! Un tempo che scorre inesorabile e non lascia speranze a Garland perchè, prutroppo o per fortuna, il tempo scorre per tutti. Non solo per la barista dal volto maturo, non solo per Brooklin che toglie un anellino dall'orecchio e ne mette uno al dito, ma anche per lui. Ed è una consapevolezza che, per uno che col tempo non ha disimparato a sperare, può distruggere...proprio quell'universo interiore di cui hai parlato tu.
Ho trovato questo capitolo molto amaro, a dispetto del capitolo, e ovviamente per questo l'ho amato^^
Complimenti, te lo ripeterò fino alla morte! eheheh

Nuovo recensore
28/08/11, ore 14:33

Carino questo capitolo. Nonostante non siano nemmeno 1000 parole, l'attesa di Garland mi è sembrata eterna.
Brava <3

Recensore Master
03/02/11, ore 19:39

Rieccomi.
Scusa, prima mi sono dimenticata di dirti che adoro i Linkin Park... assolutamente...

Ma passiamo alla shot.
L'atmosfera da pub mi ha riportato alla mente ricordi che credevo di aver seppellito i quali, tuttavia, mi hanno permesso di figurarmi tutta la scena alla perfezione.
Co-protagonista di questa storia mi sembra sia il tempo che scorre e non torna indietro. Pesante come un macigno, la vita che score nell'attesa di qualcosa che mai verrà... Questo continuo rimandare, anno dopo anno... i segni dei mesi che si succedono veloci cominciano a comparire e allora si realizza che non si ha più tutto il tempo che si vuole... e allora si preferisce troncare tutto.
Non so se sia questa l'interpretazione corretta, ma certamente è quello che vi ho letto io...

Recensore Junior
02/01/11, ore 15:01

Ed eccoci giunti alla seconda!
Stavolta non ritroviamo il caro vecchio Ivanov ma il suo ultimo antagonista: Garland.
Sapevo quanto ti piacesse quel personaggio, ma non sapevo che ti interessasse la coppia che vedeva lui e Brooklyn!
Hai descritto quasi un loro rito, quello di incontrarsi ogni anno allo stesso bar, alla stessa ora. Quasi volessero celebrare un amore che mai è esistito e che mai -ahimè!- esisterà.
Anche se non vede come protagonisti due personaggi che mi piacciono, sei riuscita a colpure nel segno e a farmi apprezzare questo tuo piccolo componimento!
Un bacio, alla prossima :D

Recensore Master
20/12/10, ore 00:45

Ciao!^^
Per esprimere ciò che mi ha trasmesso questa one shot, c'è solo una parola: amarezza.
Sì, mi ha lasciato l'amaro in bocca questo finale così promettente per un lieto fine..invece, purtroppo, Garland ha avuto un'ennesima delusione.
Il fatto che lo svedese attendesse Brooklyn da due anni, che non sapesse nemmeno se l'aveva ascoltato e, soprattutto, questo piccolo e misero scambio di parole..sono tutti fatti che mi hanno rattristata assai!
Ho letto la malinconia di Garland, in questa one shot, mentre si rendeva conto pian piano che quello sarebbe stato un addio!
Davvero molto triste, quasi sconsolante.
Specialmente l'attesa in quello squallido bar di quartiere che dava uno sfondo di ulteriore malinconia!
Ecco, non saprei dire se questo capitolo mi è piaciuto! Però mi ha fatto provare delle emozioni sincere!^^
Brava, Iria! un bacio

Recensore Veterano
19/12/10, ore 19:06

Con questa seconda recensione voglio rimarcare ancor di più la mia ammirazione per questa raccolta. Come molti hanno già detto, questo capitolo può risultare più " pesante " rispetto al precedente... può essere. Come può al contempo non essere possibile fare un raffronto su due situazioni così diverse ma altrettanto amare... vero è che l'ho trovato addirittura migliore rispetto al primo e che ho apprezzato lo scorcio desolato di questo pairing che mai ti avevo vista affrontare.
Non so se sia amore. Forse c'era un qualcosa di simile, probabilmente un innamoramento da parte di Garland di ciò che Brooklyn aveva sempre rappresentato, un sentimento per quella che altro non era che un'immagine che lentamente andava sfumando nel tempo... sì, perché quella bizzarra relazione si era protratta troppo a lungo, e troppo a lungo i due protagonisti avevano esitato lasciando scemare le loro occasioni. C'è l'amore, forse. Brooklyn non desiderava che Garland gli stringesse la mano: un gesto che avrebbe sancito la fine di un profondo, seppur distorto, rapporto.
Si, l'ho trovata davvero perfetta nella sua devastazione. Credo che in questa raccolta riuscirai di volta in volta a migliorare e a sorprenderci... ti leggo da tanto, ma è sempre così.
Un bacione mia cara, a presto!

Ben.. *

Recensore Master
19/12/10, ore 16:49

Ed eccomi qui, carissima xD
Un'altra shot molto interessante e per di più è la tua prima GarlandxBrooklin e ti è uscita davvero molto bene^^
Partiamo da Garland… Non so bene come definirlo, sarà che mi ha colpita, così come il suo rapporto con Brook. Vedersi una volta ogni due anni e non parlarsi nemmeno, ma nonostante tutto sentire il bisogno di vedersi anche in questo modo, o almeno questo è quello che credo senta Garland.
Altrimenti non sarebbe rimasto lì tutto il tempo ad aspettarlo fino alla fine, almeno così la vedo io.
Ma il loro faccia a faccia e stato breve ma intenso e ha spiegato una cosa: Brook è andato avanti e Garland invece è ora che lo faccia.
La metafora della stretta di mano che funge da irrimediabile addio la trovo molto azzeccata, davvero^^
Insomma piccola anche qui hai fatto un ottimo lavoro, stai davvero dando il meglio di te in questa raccolta e sono curiosa di leggere le prossime^^
Complimenti davvero, continua così!
Un bacio forte dalla tua Pad ^*^
Ti voglio bene <3

Recensore Junior
19/12/10, ore 11:07

Bhe, anche questa è bellissima. Vent'anni solo per stringersi la mano e dirsi definitivamente addio...ci mette un po' Garland a prendere delle decisioni XD
A parte gli scherzi, mi è piaciuto molto il lento accorgersi dell'età che avanza, del fatto che ormai non sono più due ragazzi: sai sempre creare delle belle atmosfere, anche quando non demolisci psicologicamente, moralmente e fisicamente Yuri.
Alla prossima, un bacione ^^

Recensore Master
18/12/10, ore 22:35

Mi ha fatto un pò pensare a quando, dopo tanti anni di conoscenza, vedi che qualcosa di quella persona non ti convince più e ne cerchi i motivi... La osservi, ci parli, ti sforzi di vedere cosa non va. Alla fine trovi ciò che stona con l'immagine che ti sei fatto e ti senti terribilmente deluso. E la delusione ti irrita, ti angoscia, ti porta ad allontanarti da quella persona. E questo credo sia il caso di Garland... Chiuso nel suo ideale perfetto di Brooklin, non riesce a capire che anche per la perfezione il tempo cambia ed il suo sconvolgimento relativo alla bellezza che lentamente sfiorisce dell'irlandese sa un pò da Dorian Gray. L'addio era dunque inevitabile eppure... Garland dice che Brooklin sembrava esitante nel tendergli la mano, ma a mio parere, se non fosse stato Brooklin a dire di chiudere i rapporti, Garland non li avrebbe mai chiusi per primo. Forse proprio a causa del suo ideato universo. Anche questa nuova prova della creatività è stata ben costruita e l'ho apprezzata più della precedente in quanto la situazione mi è abbastanza vicina. Ah, ti faccio un piccolo appunto: il punto prima della parentesi di chiusura è scorretto, o almeno ho sempre letto questo nei libri, non so se altre fonti dicano che sia corretto...o_ò Detto questo, grazie per l-ennesima nuova ed invitante lettura, mi ha risollevato un pò l'umor nero... Alla prossima, chu. Tua DrevH
(Recensione modificata il 20/12/2010 - 02:40 pm)

Recensore Master
18/12/10, ore 21:12

... Cavoli, questa è pesante.
Francamente la trovo molto più inquietante e opprimente della precedente (che non ho commentato, scusa!): insomma... Garland ha sognato un futuro con Brooklyn per VENTI anni! In pratica per più della metà della sua vita!
Presumo dunque che lui vivesse in funzione di quei fugaci incontri silenziosi, in quell'insulso bar che ormai non frequenta più nessuno.
La figura della barista è la personificazione della vecchiaia che non si può più nascondere, a mio parere (e magari ha vent'anni... o_o'').
Quella donna è grigia e decadente, vuota; proprio come la vita di Garland.
Alla fine Brooklyn arriva, con quella ciocca grigia e quelle rughe sottili che indicano che lui è cresciuto, sta vivendo la sua vita; semplicemente, pur tenendo a Garland, non è più il ragazzino di vent'anni prima.
Il problema di Garland è che si è ancorato al passato, tanto da non vedere più il presente.
Trovo comunque che il risveglio sia stato piuttosto brutale... purtroppo per lui.
Sperando di aver detto cose corrette, ti lascio x3
Un bacio my love