Mi è piaciuta tanto la fic, ma qualcosa di più allegro no? Scrivi molto bene! Poi Giotto e G insieme sono come un sogno! kiss kiss

Un po' di spirito natalizio è quello che ci vuole, eh? 8D Luci scintillanti, tanta felicità, l'angst lontano chilometri...
*Stringe la mano alla sua Giotto mode, prendono un masso da terra e insieme si buttano da un ponte*.
No ok, scherzi a parte: molto bella. E parto dalla scrittura perché i cenni alla trama e ai personaggi preferisco tenermeli per ultimi 8D.
Se è possibile - e credo che lo sia - penso che tu sia molto migliorata. Nessun errore grammaticale, lessicale o anche di battitura (oddio, almeno non ne ho visti XD); lessico impreggiabile, solo qualche particolarità di poco conto, tipo una virgola che ci vedevo meglio... ma è roba di puro stile, e il tuo è fantastico così com'è. Personaggi perfettamente caratterizzati ed IC, ho apprezzato soprattutto il modo in cui sei riuscita ad entrare nella psiche di G (immedesimazione nel personaggio? ;D). Angst a palate (we really love you <3) intramezzato da scene idilliache XD Ho apprezzato il rapporto fra G e Lampo, anche se il secondo non è "fisicamente" comparso.
Passando al resto... ok, non ho pianto, ma il respiro ce lo avevo in gola. Ci sono delle frasi che ho riletto dalle 3 alle 4 volte perché le ho amate in un modo spassionato, e fanno anche molto ad effetto.
Scene preferite? Quella con Asari e quella dove parla con Gokudera (secondo passaggio) che è, a mio parere, il climax della fanfic. Ho sbavato su Giotto al bar e sulla loro conversazione, così come quando camminano per strada a manina. Ho sbavato veramente.
Ok, taglio perché altrimenti divento prolissa e perdo il filo del discorso. Tantissimi complimenti, questa è decisamente la mia preferita <3

D'accordo, sei riuscita a portarmi alle lacrime.
Non posso essere certissima che il messaggio che volevi esprimere mi sia arrivato, in quanto ne ho captati tanti. In particolare, le ultime righe, che descrivono ampiamente quanto G si senta/sia sentito un fallito, mi hanno colpita. Il braccio destro alla sinistra della bara è stato seriamente emozionante - è stato questo a portarmi in lacrime, a dirla tutta -, idem per quanto riguarda la frase di G "lasciatemi morire in pace un altro po'".
Che poi mi abbia fatto andare in brodo di giuggiole il fatto che quello del Primo Guardiano della Tempesta sia un ricordo narrato a Gokudera è tutta un'altra storia XDDDDD *li adora*. Per altro, sei stata particolarmente abile, secondo me, nel tratteggiare le similitudini tra Giotto e Tsuna... non è stato un passaggio particolarmente lungo quello riguardante loro, lo so, ma per me che sono fissata con le similitudini tra persone/personaggi e con i piccoli dettagli è stato esaltante ><.
Posso dirti che ho intravisto tutto l'amore che provi per la G/Giotto? Posso dirti che hai innalzato ai miei occhi la figura di Giotto in maniera incomprensibile all'umana mente?
Tu... ora mi hai destinata ad una serata d'inesorabile angst senza fine, prendine atto Y____Y.
Evito di dirti che seguirò anche le altre due one-shot perché sei costretta a saperlo già**.

Alla prossima (grazie della dedica, carissima >
(Recensione modificata il 20/12/2010 - 08:33 pm)

Geniale come sempre! u__ù
Ovviamente significa che mi è piaciuta moltissimo, in particolare come hai trattato la parte/racconto su Giotto & G. l'ho trovata molto malinconica ed  espressiva, lasciando IC entrambi i personaggi, il che non è semplicissimo constatando che entrambi - come tutti i personaggi della prima generazione alla fine - non hanno avuto chissà quale parte (inteso come apparizioni e spiegazione del loro passato ecc XD) 
Sei sempre bravissima u__ù *Mette fra i preferiti*

-Lita

Questa fanfiction mi ha commosso non poco. Iniziando dallo scambio di battute iniziali fra Hayato e G. che mi hanno fatto sorridere, al rapporto che hai creato fra G. e Giotto che sinceramente è il tipo di descrizione che più mi è piaciuta. Ci sarebbero tante frasi da citare che mi sono piaciute fra cui:

"Giotto sorrise, ma G lo riconobbe, differentemente da prima: quello era il sorriso di quando il Boss dissimulava, e fingeva che fosse tutto perfetto – in un mondo in cui si uccideva un po' per non essere uccisi, un po' perché era l'unico modo errato con cui avevano deciso di vivere. Un mondo con cui Giotto non aveva a che fare, ma che si era plasmato addosso alla perfezione."

E' in questo pezzo che ho visto maggiormente il Giotto che mi immagino sempre: forte perché con il tempo è dovuto diventarlo, un pò per il suo ruolo un pò perché aveva desiderio di proteggere tutti... e come si dice alla fine, quando G. paragona Giotto a Tsukkun, dicendo che quando parlava di voler proteggere tutti non doveva per forza significare che volesse proteggere anche se stesso.
A dirla tutta mi è piaciuta un sacco perché non mi ha annoiata per un secondo, quindi la metto fra i preferiti così potrò leggerla quando più ne ho voglia! Complimentoni ancora ;D