Recensioni per
Being There
di Faust_Lee_Gahan

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/04/12, ore 21:49
Cap. 1:

Anche questa è una perfetta shot natalizia.
Mi è piaciuto come Sherlock vede John. Come un qualcuno che lo comprende, come un amico, come il suo John.
Brava <3

Recensore Master
06/02/12, ore 23:58
Cap. 1:

... okay, forse era un giuramento fasullo, ma questa te la volevo commentare per dirti che ti adoro follemente, quell'immagine (se è quella che credo io, dove john però ha una camicia normale e una giacca, il disegno e in biaco e color seppia quasi e c'è scritto ''it's alright. I'm here Sherlock'') è una delle mie immagini preferite e ci speravo tantissimo in una storia sopra! Corro a leggermi il seguito, stupenda, bellissima *-*

Recensore Master
10/05/11, ore 17:48
Cap. 1:

Bello, per una volta, essere nella testa di Sherlock e vedere le cose dal suo punto di vista. Forse, non un punto di vista solito, visto che non è che proprio tutti i giorni lui si lasci andare in questo modo a simili pensieri, eh; però, se il contesto lo merita, se è successo qualcosa di davvero grave (e cosa sia successo, francamente, mi incuriosisce), può darsi che lo faccia sul serio.
O forse, più semplicemente, è quello che noi pensiamo lui dovrebbe o potrebbe pensare se si fermasse un attimo ad analizzare il suo rapporto con John.
Sinceramente? Non mi interessa quale interpretazione dare, se una o l'altra. A me, è piaciuta.

Recensore Veterano
03/01/11, ore 22:28
Cap. 1:

Allora, sappi che già leggendo l'introduzione alla storia ero già in brodo di giuggiole.
1. Disclaimers: Stessa storia di sempre. Amiamoli, e pace. Diamine, e come potrei permettermi il contrario? Sono così... così... ♥
2. Però fanculo allo spirito natalizio. Io mi do all'Angst E qui ballavo la conga, perchè come ti avrò ripetuto fino allo stremo, io AMO l'angst, io VIVO di angst. E tu, proprio tu, che mi scrivi una cosa del genere su Sherl e John... penso che prima di finire la storia mi servirà un defibrillatore!
3. L'immagine... Ommammasantissima quell'immagine! Cioè *muore* *muore di nuovo* *e ancora ancora ancora* *ma quante cavolo di vite ho? non importa, muoio di nuovo* Ok, forse non è il caso di continuare ma quell'immagine, quella benedettissima immagine- *muore*
--- Passiamo alla storia in sè. *fa scorrere la rotella del mouse*
4. Perché se il mondo reale, quello del Sistema Solare, non lo faceva davvero, avrebbe dovuto. posso dirti che mi sono sciolta a questa frase? Posso dirti che ho sentito un peso sul cuore scioglersi e ghiacchiarsi contemporaneamente?
E Sherlock, cavolo, era proprio lui, è proprio lui.
5. I suoi ragionamenti, convulsi, più veloci della luce, lo/mi trapassano senza alcuna pietà. E lo ammette, ma non trova una risposta. Sherlock che non trova una risposta? Ma in questo caso l'importante non è la soluzione, ma l'enigma stesso e poi Sherlock è stanco, vuole solo John.
6. Me lo sono visto cedere davanti agli occhi, quasi a rallentatore ma incredibilmente reale. Ho visto le sue mani muoversi veloci e stringersi attorno a quel maglione, quel meraiviglioso maglione, così caldo, così rassicurante, così John.
7. John non chiede spiegazioni. Ecco, con questo singolo fatto, con questo silenzio che sa di comprensione, di fiducia, hai delineato tutto il personaggio. Non hai avuto bisogno di aggiungere altro, è perfetto.
8. Il risvolto del silenzio di John, sono le considerazioni che fa Sherlock. Sempre rapide, sempre razionali, ma con un fondo di malinconia, quasi di paura. Il suo sentirsi apprezzato, il suo non sentirsi un fenomeno da baraccone, il suo essere che affiora senza suscitare ilarità o irritazione. Tutto questo lo scombussola e lo porta a legarsi a John in maniera del tutto involontaria eppure sembra che un filo, come uno di quelli di cui è composto il maglione di John, li unisse. E non è fatto di materiali che Sherlock può analizzare sul suo tavolo di chimica o nel laboratorio della Barts. Va al di là del rispetto, della fiducia, dell'amicizia e anche dell'amore. Sono soulmates, niente in più. E Sherlock sa di averne bisogno, sa di avere bisogno che quel filo non si spezzi mai ed ha paura, una paura matta che questo filo si spezzi o scappi, si allontani.
8. Quando lo stringe a se, con quelle sue dita lunghe e incredibilmenti sottili, ho visto davanti ai miei occhi le mani tremare sul maglione, artigliarsi il più possibile e gridare, urlare silenziosamente quel messaggio, che John capisce e che condivide. << Stai tranquillo. Sono qui. >>
9. Nothing really matters Ti potrei costruire una statua solo per aver citato i Queen, perchè io li amo con tutta l'anima, ma ti adoro anche di più per averli inseriti in contesto così adatto e al tempo stesso così distante da Bohemian Rapsody (anche se la canzone parla proprio di diversità e delle reazioni del mondo... ok, sto divagando, ma i Queen sono i Queen, meritano una divagazione, sempre.)
10. Quel metti in ordine i tuoi pensieri mi ha fatto quasi rabbrividire. Era a metà tra l'intervento di un narratore esterno e un ammonimento della parte razionale di Sherlock. Non saprei spiegarti perchè mi ha colpito così tanto però... però l'ho apprezzato veramente.
E dopo averti tartassato per così tanto tempo, con un recensione così tanto inutile (l'angst mi manda in pappa il cervello) ti lascio, perchè sono diventata un'abbietta molestatrice (passami i vocaboli, leggere Sherlock Holmes fa questo effetto)
Complimenti, adesso se riesco mi catapulto a leggere l'altra *-*

Nuovo recensore
23/12/10, ore 21:43
Cap. 1:

Ho da dirti due cose:
1.Nonostante fosse una ff breve e molto semplice, hai dato alla storia una tenerezza che riesce davvero a colpire. Con poche frasi, arriva dritto al cuore e ci resta. I mie più sentiti complimenti^^
2. Le citazioni. Creep è una delle mie canzoni preferite in assoluto, i Queen sono una delle più grandi band della storia del rock inglese e mondiale, e nothing else matters...beh, è nothing else matters.
Mi hai strappato un bel sorriso dopo una giornata assurda e ti ringrazione di cuore per questo! :-D

Recensore Master
22/12/10, ore 23:04
Cap. 1:

Scusa, ma parto dall'immagine che ti ha ispirata. Sono rimasta lì a guardarla 5 minuti buoni, perché è davvero bellissima e molto significativa. “Significante” come direbbe il mio vecchio prof. XD

E la fic non è da meno. Davvero è bellissima, non oso immaginare come avresti potuto renderla meglio di così.
Questo Sherlock è così raro da vedere, fragile che crolla, così umano e stanco, ma coerente col personaggio, assolutamente IC nei pensieri e nelle fisime che lo contraddistinguono (quantomeno, quelle che possiamo immaginare su di lui), anche John è semplicemente perfetto, presente, pronto a donare affetto e consolazione con la sua sola presenza, senza chiedere, senza pretendere. Hai reso alla perfezione quel rapporto speciale che li lega. Punto.

Ah, ci tenevo a puntualizzare una cosa: saper usare correttamente citazioni altrui è tutt'altro che facile, e saperle inserire in un contesto prestabilito amalgamandole lo è ancor di più, perciò usare parole di altri e farlo con maestria la trovo un'arte e non mancanza di inventiva^^
(Recensione modificata il 22/12/2010 - 11:06 pm)

Recensore Master
22/12/10, ore 19:01
Cap. 1:

Bellissima questa one-shot, è così tenera e triste allo stesso tempo!

"A volte era così impossibile che si chiedeva quanto tempo avrebbe resistito, John – il suo John - prima di fare le valige e andare via.

Fu preso dal panico e lo strinse." E' così dolce questa parte, povero Sherlock, preso dai suoi timori! Mi è piaciuto come hai descritto John, come elemento fondamentale, Sherlock che si sente visto come un freak e solo un cervellotico...solo John può capirlo! Tenero!

Nuovo recensore
22/12/10, ore 15:11
Cap. 1:

innanzi tutto un enorme grazie per la dedica<3<3<3 e per ricordarti sempre di me!!!Allora...

In un paio di tremolanti falcate, arrivò alla poltrona e lì gli cedettero le gambe. Cadde letteralmente ai piedi di John, poggiò la testa sul suo grembo e lo abbracciò come meglio poteva. Forse sarebbe più corretto dire che gli artigliò il maglione, come meglio poteva.[...]Lo sentì sospirare per un attimo, evidentemente rassegnato, e poi una mano s'infilò tra i suoi capelli e un'altra sulla schiena.
Questa parte mi ha ricordato tantissimo Maurice (penso non sia una casualità...) e sono certa che alec90 apprezzerà MOLTO;) ed oltre tutto è una delle parti che mi sono piaciute di più. Mi piace molto come delinei il profilo psicologico dei personaggi, -se ci si riflette è uno degli elementi che solitamente mancano nelle ff, vi sono azioni, fatti ma non il ragionamento che porta a questi- in questa fic hai dimostrato la tua abilità di saper descrivere efficacemente l'analisi introprospettica dei personaggi. Poi lo sai, mi piace come scrivi! Però c'è un però, potevi ampliare alcune parti della fic... cioè, sotto alcuni punti di vista mi ha lasciato la sensazione di "incompleto"...potrebbe essere benissimo una mia impressione però. Comunque complessivamente è stata veramente carina!

p.s.: Quasi dimenticavo... La nuova apparizione del(l'improbabile) maglione a righe!!!! XD
p.s.s.:......... .!...!;.,.... (cit. di puntini da scrittori di ff DramioneXD perchè a quanto pare qualche punto in più ci sta sempre bene)

Nuovo recensore
22/12/10, ore 13:07
Cap. 1:

Oh, che dolcezza. ;_; *coccola Sherlock* Si sente l'angoscia che avvolge Sherlock - qualunque cosa sia successa - e la paura di perdere John per un momento sembra superarle tutte. Complimenti come sempre, è bellissima.;**;

Recensore Junior
21/12/10, ore 23:28
Cap. 1:

Tralasciando le citazioni quello che rimane sono delle belle riflessioni di Sherlock. xD Molto bello e fai comprendere a pieno il perché John è indispensabile per Sherlock e come John ci sia sempre. Bravissima *w*