Come sempre: sono troppo carini questi due e l'idea dell'incubo di John e Sherlock che lo consola... è troppo carina.
Ho capito male io, ma nell'incubo c'entrava anche Jim?
Un bacio. :3

La dolcezze e la caratterizzazione viva, e mai troppo sdolcinata, di queste fiction gemelle regala qualcosa al cuore di chi legge

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... oh ma io. *imbarazzat* Oh. *\\\\*' S-sono felice di essere finita tra le citazioni, sono cose che mi riempiono sempre il cuore.;\\\; Anche se più che la cit è tutta la fic che mi scalda, Sherlock è così strano nel suo essere... strano, eppure qua è così caldo e protettivo che... oh, il mio cuore.*si scioglie* è carinissima.;_; ♥ *ama

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Oooh hai scritto la continuazione! Che bello! *__*
Ho recensito la tua precedente opera, perciò adesso mi sembra giusto recensire anche questa!
E' profondamente tenera. Dolcissima. Quasi sdolcinata, se posso permettermi. Leggo un sentimento fortissimo, di quelli che si impossessano del tuo cuore, che ti possiedono completamente.
Piccolo, romantico John :-D
Il contesto generale è uguale a quello della tua fanfiction precedente, e l'unica pecca che trovo è che non riesco a capire bene cosa abbia spinto John ad essere COSI' turbato da un incubo (allo stesso modo, ora che ci penso, non ho capito perchè Sherlock fosse così turbato dalla conversazione con il fratello), ma le emozioni di John sono descritte con grande delicatezza.
Come ha detto un presentatore inglese "'Benedict Cumberbatch & Martin Freeman... will they ever get it on? JUST KISS HIM!'"
(stavo rotolano quando l'ho sentitaXD)

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Augurissimi anche a te, ^^
ma ora veniamo alla fic: sinceramente non avrei mai sperato in un seguito dell'altra storia e sono felicissima che tu l'abbia fatto! ^O^
Adoro quando i ruoli si invertono e possiamo vedere le reazioni a specchio.
John e i suoi incubi, le sue paure, così fragile e spaventato, come un bambino e come lo era stato Sherl nell'altra storia... e il nostro investigatore geniale, che va a svegliarlo e si preoccupa di consolarlo e rassicurarlo dai suoi incubi.
Mi colpisce la sua dolcezza, ma è innegabile quanto lui tenga al suo coinquilino, perciò è un comportamento plausibile da parte sua.
In entrambi i casi, nessuno dei due vuole sapere “Il perché”, cioé cosa sia accaduto, e la cosa mi piace particolarmente, è come una forma di rispetto verso il momento debole dell'altro. L'importante è che sono uno presente e pronto a sostenere l'altro scambievolmente, con affetto. (anche se, nel caso di Sherlock, lui ha immediatamente capito l'origine degli incubi dell'altro, altrimenti non sarebbe così geniale, ma in verità preferisce tenersi il dubbio! XD).
Anche in questo caso, hai fuso benissimo le citazioni esterne con la storia, perciò vale lo stesso discorso che ho fatto nell'altra^^
Alla prossima, e tanti auguri di buon anno, se non ci sentiamo prima (sono ancora azzoppata tecnologicamente ç_ç)

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