Senti un po', gmgmv, ho la grande, enorme tentazione di mandarti a quel paese.
Mi si blocca in gola tutto quello che leggo di tuo, mi disturba, mi fa lacrimare gli occhi.
Non riesco a mandarlo giù.
Io non so dirti quanto queste tue creature mi mordano il cuore, ma fa parecchio male.
E no, questa volta me ne frego se sei allergica ai complimenti. Se ti disturbano così tanto chiudi pure qui la recensione e ciao.
Ogni frase era un'emozione.
Percepivo l'odioso dubbio di Rob, me lo sentivo sulla pelle e dentro alle ossa.
L'angoscia che si percepiva appena all'inizio scema, lascia lo spazio a "due palloncini persi nell'aria". Leggeri, colorati, brillanti nel cielo, l'immagine perfetta della spensieratezza.
Eppure non può durare in eterno.
Ho visto davanti agli occhi che litigavano furiosamente, li ho visti tremanti su quel pavimento, lenti, sfiniti.
La mano di Jude, sempre lì.
Una domanda, una risposta senza pensieri. Cosa importa chi sia Rob? Basta che sia, è tutto ciò di cui ha bisogno Jude. Perché dargli un nome?
Rob vorrebbe ribattere, vorrebbe capire, perché il dubbio lo soffoca, ma Jude lo mette a tacere. Gli entra dentro, lo porta in un mondo che è solo il loro.
Ed ecco la speranza, che neonata nasce, che si fa spazio tra i dubbi, i vetri rotti e le maschere. Forse è la volta buona, forse la felicità è fiori e stelle e giardini e risate!
Ed ecco l'incrinatura. Ed ecco... la distruzione.
Niente Jude.
Ora, io cosa dovrei aggiungere dopo averti rotto le scatole una settimana per farti pubblicare questa benedetta ff? E' atroce, spietata, ti entra dentro anche se non lo vuoi. E' diretta ma è così complicata... Fa riflettere, disegna l'uomo nella sua fragilità, nei suoi sentimenti più violenti e sfacciati.
Mi hai fatto passare la voglia di scrivere. A confronto, cosa posso scrivere? Niente. Rimarrò in adorazione ancora un po', metterò questa ff tra i preferiti e sospirerò.
Ora lo capisci, perché ti odio?
Non hai idea di quello che sei in me. |