Quando ho visto che avevi aggiornato la storia, dopo tutto il tempo che è passato, non ho potuto fare a meno di esclamare: "Oddio, oddio, oddio!" Ammetto che, se qualcuno fosse stato presente alla mia "esplosione" di incredulità, con tutta probabilità, avrebbe pensato che fossi fuggita da un qualche istituto di igiene mentale... Ma, per fortuna (molta fortuna!), ero completamente sola a casa quando si è aperta la mia pagina di preferiti su EFP, così, almeno per ora, ho scampato il pericolo di essere dichiarata folle. Resta il fatto che folle lo sono ugualmente, folle di gioia, per la precisione. Dopo il messaggio che ti ho inviato, non credevo che saresti stata così rapida a postare un nuovo capitolo. Ad essere sinceri, mi ero preparata ad aspettare un bel po' (e forse ammetterò -ma qui lo scrivo e qui lo nego- di aver davvero considerato le calende greche come possibile data di pubblicazione...). Conclusione: mi hai proprio colta alla sprovvista!
Adesso passiamo al commento vero e proprio di questo capitolo. Premetto che ti capisco pienamente quando dici che il tempo è volato e hai lasciato questo aggiornamento a languire su word per mesi. In effetti, scrivere i capitoli di transizione non è mai semplice, perchè, anche se non contengono i fatti più importanti della storia, è necessario renderli il più coerenti e interessanti possibile, altrimenti corrono il rischio di sembrare semplici anelli deboli di una catena che, in questo modo, non sarebbe più molto solida. Di conseguenza, per essere un aggiornamento transitorio, hai scritto questo capitolo 15 davvero bene. Tra le righe si legge -e si respira- l'aria inconfondibile del cambiamento, con la malinconia che spesso lo accompagna e con la paura (anche se, forse, sarebbe meglio parlare di incertezza) del domani, che è ancora ignoto.
Questo è il capitolo del cambiamento, senza dubbio. Amy, tanto per cominciare, non è più la compita signorina che in privato diventa una donna passionale, impavida e incurante delle convenienze. Il suo è il mutamento più radicale di tutti. E' come se un'ombra oscura l'avesse avvolta e non volesse più lasciarla andare. Certo, per essere una giovane donna, ne ha passate davvero tante. E' probabile che, nonostante Miss Flanigan sia sempre stata abituata ad avere molte responsabilità, il peso che il Duca di Richmond le ha caricato sulle spalle sia stato davvero troppo, per lei. Se ho capito bene, l'origine della tristezza e della malinconia che avvolgono Amelia in una morsa è rappresentata soprattutto dal suo matrimonio e dal suo essere diventata la signora Redbourne in incognito. Come già si evinceva dal capitolo precedente, la circostanza che Logan abbia "imposto" (anche se, formalmente, glielo ha chiesto) ad Amy di sposarlo in segreto, non è stata per niente apprezzata dall'allora Miss Flanigan. In effetti, se anche io, come Amy, avessi dovuto rinunciare al mio sogno di sposarmi per amore, optando, invece, per un freddo e asettico matrimonio di convenienza, penso che avrei impiegato molto tempo per scendere a patti con l'amara realtà. E, tuttavia, la situazione della nostra Amelia si presenta ancor più grave, dal momento che si è trovata a sposarsi per amore con un uomo che, probabilmente, le ha proposto il matrimonio solo per salvaguardare le sue figlie dalla vita di stenti che avrebbero, di sicuro, condotto se il loro padre fosse morto. Povera Miss Flanigan! E' proprio il caso di dire che lei si trova "fra l'incudine e il martello"!
“Era diventata pensierosa e solitaria”
“Spesso si sedeva accanto alla finestra a ricamare o faceva passeggiate”
Date le premesse, non stupisce per nulla che il comportamento strano della giovane Amelia abbia fatto preoccupare tanto sua madre Victoria, quanto la saggia zia Charlotte. Anche io mi insospettirei se, da un giorno all’altro, una persona sempre solare e attiva si adombrasse e cadesse in depressione senza motivo apparente e, peggio ancora, senza rimedio! Amelia è malata d’amore ma non riesce ad ammetterlo neanche con se stessa (bella la scena in cui le zittisce in modo categorico la sua voce interiore). Dopo tutto, non posso darle torto: la giovane miss Flanigan si è innamorata dell’uomo più enigmatico e poliedrico che abbia mai conosciuto! E’ normale che lei a volte lo odi, per le responsabilità che le ha lasciato, e che, allo stesso tempo, sia pienamente consapevole che, quando Logan tornerà, lei lo accoglierà a braccia aperte… Mi consola il fatto che, se non altro, Amy abbia finalmente accettato che, ormai, la sua vita sarà legata indissolubilmente a quella del Duca di Richmond, non tanto per il matrimonio segreto tra i due, quanto piuttosto per l’amore che entrambi provano per Zaira e Anjuli.
Passiamo ad altri cambiamenti, in particolare quelli che riguardano lo status sociale della bella e intraprendente Victoria. Pare che presto diventerà la signora Ernshown e che, tra le altre cose, abbia deciso di fare qualcosa per la propria figlia e perciò evitare di sradicarla completamente dalla sua terra. Non posso che essere felice per questa scelta. Sin dall’inizio mi è sembrato che Victoria agisse in modo un po’ troppo egoistico, per essere una madre. Ha trascorso la sua vita sposandosi e risposandosi in continuazione, senza mai pensare a tutti i cambiamenti che sua figlia accettava pur di vedere la madre di nuovo felice. Adesso, invece, si è finalmente resa conto che Amy è una giovane donna e che non può più portarsela dietro senza chiederle un parere.
Trovo che la decisione di lasciare Amy a Londra sia davvero ben ponderata. Non conosciamo ancora questa longilinea vecchietta di nome Mrs Harden, ma da una che, alla lettera accorata e dettagliata di Victoria, risponde “Deciderò quando vedrò la ragazza” me ne aspetto delle belle. Almeno avrò la certezza che non si tratti di una zitella bigotta come Miss Flanigan senior, quello proprio non potrei sopportarlo (e sembra che madre e figlia siano d’accordo con me!). Inoltre sono felice che Amelia abbia deciso di non recitare più la parte della docile e pudica signorina per bene, ma che, al contrario, preveda ti tirar fuori la vera Amy in occasione della sua permanenza a Londra. Sembra che questa sua scelta sia, per ora, l’unico effetto positivo che il matrimonio ha portato, quello, cioè, di renderla abbastanza sicura di sé da non temere il biasimo del Ton di fronte alla vera Miss Flanigan. Che si apra il sipario! Non vedo l’ora di scoprire come Amy si destreggerà tra gli intrighi della buona società della capitale in modo da uscirne indenne…
Alla prossima! Spero presto…
PS. Per favore, dimmi che il nostro caro duca di Richmond non rimarrà lontano dalla scena troppo a lungo… Già mi immagino il suo ritorno, magari la sua venuta frettolosa a Londra proprio mentre Miss Flanigan viene corteggiata da un ricco scapolo! |