“JUST A SECRET” DI TAMINIA
Teddy è un ragazzo insicuro, fondamentalmente. Paradossalmente il suo problema non è l'assenza dei genitori, bensì la sovrabbondanza di essi. Tanta gente è gentile con lui, brandendo una falsa commiserazione, e lui non riesce a fare a meno di sentirsene soffocato.
Sophie ha delle origini oscure, ed è decisa a tenerle nascoste anche ai suoi migliori amici. Neanche lei, però, conosce la vera identità di suo padre, e la risposta potrebbe essere inaspettata.
Infine Thomas, il popolare e svagato Thomas, all'apparenza superficiale ed attaccabrighe ma in realtà profondamente geloso di vita.
Sono tre undicenni soli, orfani ognuno a modo proprio, uniti solo dalla Casa di Corvonero e dalla loro amicizia. Attraverso la ricerca della verità su Sophie, un lungo viaggio che la metterà a dura prova.
« Per un amico, scoprire i lati nascosti dell'altro non può che accrescere la fiducia. Almeno, per mio padre è stato così. »
Stile: 9/10
Caratterizzazione personaggi ed ambientazione: 8,5/10
Sviluppo della trama: 6/10
Impaginazione: 3/3
Gradimento personale: 4/5
Totale: 30,5/38
“Just a secret” è la storia di tre ragazzini, Teddy, Sophie e Thomas, e del loro primo anno ad Hogwarts. Da uno spunto apparentemente banale, Taminia ha però ricavato una storia decisamente originale: i personaggi, la trama e la narrazione sono una ventata d'aria fresca nel fandom.
Se solo si fosse soffermata di più su alcuni dettagli, avrebbe senz'altro ottenuto un risultato più che degno di nota, e non “solo” molto buono.
Stile: 9/10
Lo stile è eccellente: fluente, descrittivo al punto giusto e ti invoglia a proseguire la lettura. Mia nonna direbbe che “va giù che è un piacere!” Niente di più vero. Il tono che mantieni per tutta la storia è intrigante: è uno degli esempi più lampanti che non serve un linguaggio Manzoniano per dar vita a uno stile senza dubbio pensato e curato, ma di certo non noioso. Le frasi brevi e frammentate non disturbano la lettura, ma la rendono più scorrevole a mio parere.
Caratterizzazione personaggi ed ambientazione: 8/10
Ecco, vedi, sei una delle poche che ha ottenuto un nove nella voce “caratterizzazione ed ambientazione”, se non l’unica se non ricordo male. Con gli anni la mia memoria fa cilecca, già XD Comunque, ti devo fare i miei più sentiti complimenti. In primo luogo, perché Teddy non è finito a Tassorosso (FINALMENTE! Mettiamoci in testa che le case di appartenenza dei genitori non sono ereditabili!), in secondo per la sua magistrale caratterizzazione e per quella di Sophie, il mio personaggio preferito. La si potrebbe definire l’”anti-Sue” per eccellenza, e meno male! E’ un personaggio vivo, pieno di sfaccettature, di difetti e di pregi. Molto zuccheroso, devo dire.
Thomas, invece, l’ho trovato più inafferrabile, meno tratteggiato: avrei preferito sapere qualcosa di più di lui. Viene spesso ignorato, e di lui si intuisce solo che abbia una colossale cotta per Sophie, che invidi (bonariamente, s'intende) un po' Teddy e che gli piaccia il porridge. Considerato il lavoro che hai fatto con gli altri due protagonisti, mi sarei aspettata qualcosa di più anche da Thomas!
Sviluppo della trama: 6/10
Una delle pecche che riscontro nella lettura di questa storia è la mal distribuzione dei capitoli: molti si potrebbero unire, così a formarne uno più lungo e a non interrompere costantemente la scena. Per esempio, i primi tre sono la continuazione dello smistamento: perché separarli?
Gli ultimi capitoli, quelli in cui tiri le fila del “mistero”, risultano affrettati. Non hai dato la giusta importanza all'elemento principale della storia: la dubbia paternità di Sophie. Sembra un dettaglio secondario, una storia nella storia, per così dire, non la colonna portante della trama.
Avrei approfondito di più le varie scenette che presenti, inserito qualche altro aneddoto e curato con più attenzione la parte riguardante Gazza e la Umbridge (tra l'altro, come Teddy sia arrivato a capire che fosse lei sua madre, rimane un gran punto interrogativo per me: dubito la sua penna fosse un pezzo unico), perché ho avuto come la sensazione che la storia sfuggisse via troppo presto. Ti consiglio di esercitarti a "mantenere" le situazioni più a lungo e a ideare dialoghi più corposi.
Impaginazione: 3/3
Coerente, non cambi carattere di punto in bianco e i corsivi sono pertinenti. Niente da ridire a riguardo.
Gradimento personale: 4/5
Gradimento personale: Nel complesso la trovo una storia riuscita, che va a segno. Nonostante sia una fanfiction, e da una fanfiction ci si aspetti poco dal punto di vista della morale, "Just a secret" mi ha dato modo di riflettere: siamo davvero tanto legato al nostro passato? Questo è un peso che ci portiamo dietro o un semplice punto di partenza?
Avrei preferito, ma già detto sovrastante, che approfondissi la situazione, perché lo spunto era buoni, i personaggi ben caratterizzati e lo stile ottimo: quindi, perché non ricamarci su qualcos'altro? |