Mi spiace essere la nota stonata delle recensioni, ma sono della scuola filosofica che una recensione "critica", non negativa, ma costruttiva, alle volte può essere utile ^V^
Bhè, per prima cosa è di dovere dirti che hai avuto fegato nel scegliere la novellizzazione di HetaOni! Per molte persone che non hanno avuto la possibilità di vedere i video su internet, vuoi per problemi coi sottotitoli, vuoi per mancanza di tempo, vuoi perchè quel maledetto di Youtube non caricava un video che fosse mezzo, la cosa è davvero utile! Quindi, davvero brava!
Ma qui arriviamo alla nota dolente: se è vero che la fedeltà ai video di YouTube è innegabile, sia per i dialoghi che per le azioni, mi spiace dire che c'è una grossa mancanza a minare il tutto. Non si sente in alcun modo la presenza dell'autore dietro di essa.
Mi spiego meglio: praticamente, non esistono le descrizioni. Ma non le descrizioni delle azioni, quelle no, ci sono, ma la narrazione si limita a questo. Giappone fa, briga, trova, scende, sale, parla, combatte e non si scava più a fondo, nè per quel che riguarda il personaggio nè per gli ambienti e simili (che invece, trattandosi di un gioco -e conseguente novellizzazione- splatter-horror sono fondamentali)
Tutto il susseguirsi delle azioni è completamente slegato all'ambiente ed un "lettore tipo" fatica ad immedesimarsi nelle sensazioni di Giappone, a vedere attraverso i suoi occhi, proprio perchè questo (il calarsi nei panni di Kiku) non accade.
Novellizzare qualcosa (sia esso un film o un videogioco o un telefilm) significa sì rimanere fedeli a quanto succede, ma non per questo fermarsi ad una narrazione superficiale che manchi di approfondire quanto accade sulla "scena". Per esempio, qualcosa che mi tocca da vicino essendone una fan, le novellizzazione degli episodi di Star Trek: la narrazione segue quanto avviene, ma si sofferma anche su altro, fa emergere i pensieri dell'equipaggio, si sofferma sugli ambienti e sulle sensazioni che essi provocano, andando a scavare laddove la televisione non poteva fare per ovvi motivi.
Per farmi capire ancora meglio, farò un esempio:
"decidendo poi di tornare indietro e salire le scale che portavano al primo piano, iniziando dalla stanza a destra, ma quando entrò non vide niente." [Capitolo 1]
Essenziale, conciso, okay. Ma così sembra troppo, decisamente troppo, una lista della spesa. Ci si può soffermare un attimo sull'ambiente, senza esagerare e cadere nello stile del Manzoni (che quello è troppo e basta XD No, non mi sta simpatico il Manzo), dato che, proprio sulle sensazioni e sugli ambienti, si può giocare come e quanto si vuole, riuscendo a ricreare una atmosfera adatta ad un gioco splatter-horror:
"Decise poi di tornare indietro e salire le scale che portavano al primo piano.
Il silenzio era pesante, quasi innaturale, una cappa crepitante di polvere che risucchiava i suoi respiri e li ingigantiva, rendedoli insopportabili; lo strusciare dei suoi passi lungo la scalinata pareva un sibilo e la polvere che si alzava ogni volta dava l'impressione di trovarsi circondato dai rantoli di uno spirito invisibile.
Arrivato al piano, Giappone si voltò da una parte all'altra del corridoio, con un pizzicore fastidioso che gli saliva dalle spalle alla nuca: alla sua sinistra il buio aveva ingoiato le porte, il muro, il parquet, facendovi cadere un drappo nero, quasi denso. Un brivido gli corse lungo la schiena e decise di seguire l'istinto, aprendo la porta che si trovava sul lato destro.
Uno scrichiolio sinistro accompagnò la sua entrata e una lama di luce grigistra si insinuò nella stanza.
Vuota. Completamente vuota."
Ovviamente, questo è solo uno dei molteplici modi in cui la cosa può essere resa. Dipende soprattutto dallo stile di chi scrive! Comunque, era per sottolineare il come cambano le due scene pur rimanendo le stesse azioni.
Anche i gesti dei personaggi hanno un'importanza da non sottovalutare, perchè è grazie ad essi che meglio si comprendono le loro sfumature e i loro pensieri quando si narra da un punto di vista esterno (in questo caso Giappone) e non è possibile dar loro una voce.
Gilbert, in questo caso, è l'esempio più lampante. Può ammiccare, può inarcare un sopracciglio, può schioccare la lingua contro il palato, può sogghignare, etc etc, e così una vasta gamma di espressioni e gesti che vengono in aiuto per rendere meglio il personaggio. E anche se tutto questo non viene mostrato nel video, ciò non ti impedisce di inserirlo comunque, per rendere più reale quello che vai narrando.
I combattimenti, poi. So per esperienza che scrivere un buon combattimento è sempre difficile, ma alle volte basta anche poco per descrivere e non semplicemente raccontare.
Le azioni che narri sono le stesse compiute nel video, ma, come dire, non sono..."visibili", nel senso che messe come sono, così veloci, non si riescono a visualizzare.
Prendo per esempio qui, all'ultimo capitolo, quando parli del combattimento che vede coinvolti il mostro, Giappone, Germania, Prussia e Italia. Di quest'ultimo dici che ripete i versi della Bibbia e che questi hanno effetto sul mostro. Ma che effetti? Cosa succede?
La Bibbia si illumina? Feliciano viene circondato da un alone dorato? La sua voce cambia di intonazione proprio come stesse eseguendo un incantesimo alla Arthur? I versi prendono vita? Appaiono personaggi biblici come angeli o simili? Una catena di parole avvolge il mostro? E lui, soprattutto, come reagisce? Sanguina? Ringhia? Sibila? Arretra?
Per Giappone la stessa cosa. Mena un fendente. Come? Verticale? Orizzontale? Oppure dall'alto, correndo verso l'avversario, spiccando un salto e trafiggendolo?
Cosa succede quando lancia le pergamene maledette? Il kankji si fa rosso? La fronte del mostro fuma?
Insomma, il consiglio che ti do è crearti dapprima un "filmino mentale" dello scontro, con azioni e reazioni etc etc, e poi riportarlo sulla carta. Puoi anche prendere spunto da scene di combattimento da film e anime, sono decisamente utili!
I sintesi, cosa voglio dire con tutto questo? Cerca di "entrare" nella testa di Giappone, immagina di trovarti nella sua situazione, cerca di visualizzare, prima di scrivere, l'ambiente in cui è calato, la situazione, i sentimenti che prova.
Sì, perchè anche di questi viene solo descritta una piccola parte. Non si va nel profondo, si gratta un poco la superficie, ma non oltre.
Giappone è turbato, d'accordo. Perchè turbato? Cosa in particolare provoca questo suo turbamento? Il silenzio? Il comportamento di Feliciano? Il mochi incastrato?
Poniti sempre delle domande mentre scrivi, chiedendoti cosa vedresti, cosa proveresti, cosa faresti se ti trovassi nella stessa situazione. E in questo modo prova ad offrire al lettore anche un "ritratto" degli altri personaggi, non subito, pam! di botto, ma piano piano, una immagine che si costruisce e si modifica nel tempo, anche facendo riferimenti al "passato".
Esempio: Feliciano così calmo, che si mette a parlare di pasta [a proposito, ti consiglio vivamente di evitare i NdA nel mezzo della narrazione. Interrompono la lettura e possono risultare parecchio fastidiosi].
Come potrebbe reagire, ipoteticamente, Giappone?
"A sentir parlare di pasta, Kiku [Ho tolto l'appunto dei nomi umani, anche perchè le Nazioni iniziano ad usarli -l'ho scoperto ora- molto più avanti nel gioco. Quindi sarebbe piuttosto...strano usarli già nella narrazione XD Errore mio questa volta, scusa!] aggrottò le sopracciglia. Non era nuovo al modo di pensare di Feliciano, ma in quel momento la cosa gli parve..strana. Sapeva che la pasta occupava un gradino piuttosto importante nella scala di valori dell'Italiano, ma sapeva anche che, quando si trattava di pericolo o di Ludwig (o di entrambe le cose) egli si faceva improvvisamente serio, più attento... etc etc tutte le "divagazioni" del caso.
Ripeto, novellizzare qualcosa significa sì riportare perfettamente le azioni e i dialoghi, ma anche aggiungere un "qualcosa" di personale che permettano di andare più a fondo, di far leggere ai lettori quanto, per svariati motivi, non si è potuto inserire o comunque si è perso nell'opera originale.
Ti consiglio, a questo proposito, di andare a guardare su FanFiction.Net, dove c'è una -e forse di più, non ne sono sicura- novellizzazione di HetaOni in inglese. Leggere opere di questo tipo di altri autori è sempre consigliabile, non, ovviamente, per plagiare l'opera (ma ci mancherebbe XD E,prima che siano fraintendimenti, sono sicura che non l'avresti comunque fatto), quanto per vedere come si muovono altri nell'ambito di uno stesso lavoro.
Ricorda. Sempre chiedersi, chiedersi, chiedersi e calarsi nei panni dei personaggi!
Spero di essermi spiegata bene per questa cosa delle "descrizioni", nel caso non ci fossi riuscita, può anche chiedere e contattarmi, no problem!
Poi, altre correzioni:
-All'inizio di un discorso diretto va messa sempre la maiuscola;
-Attenta alle ripetizioni
-Attenta all'uso delle virgole
-Attenta agli eventuali errori di battitura
-Attenta agli avverbi in -mente che più di due in una sola frase stonano e appesantiscono il periodo
-Attenzione ad usare vocaboli appartenenti più al parlato (esempio: "Non lo prese manco di striscio...")
Concludo dicendo che questi sono consigli, liberissima di seguirli come no, non intendo offenderti né obbligarti. So di essere una voce fuori del gruppo delle varie recensioni positivo, ma volevo lasciarti comunque questo mio parere che spero possa essere in qualche modo costruttivo.
Ciao e buona fortuna col progetto!
Nemeryal (Recensione modificata il 12/05/2011 - 08:26 pm) |