Recensioni per
Abitudinario Scaccia-noia
di Jolly Camaleonte

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/05/11, ore 16:04

Aaaaaaaaaaaw! Che belli!
Ahahaha!
Non ho visto Sherlock BBC -lo farò- ma amo i tuoi lavori, e lo sai *Scuoricina*
Avrai adesso capito che mi sto facendo un giro di recensioni mai visto!!
-EBBENE SI, HO DECISO DI TORNARE QUIIIII!-
Ad ogni modo... John che riesce a scuotere Sherlock dal suo mondo, dalle sue paure, dai suoi ricordi è qualcosa di... di...
Di "Aw", ecco. Di "Aw".
Grande, come sempre! :D
Continua così!

Nuovo recensore
06/05/11, ore 00:02

Non posso dire di essere solo d'accordo con l'idea di base che ti ha fatto scrivere questa storia carinissima.
Perchè non si può essere SOLO d'accordo con quella che alla fine è una delle colonne portanti dell'intero lavoro di Doyle.

Il nostro Lord ovviamente la buttava sulla logica e sulla scienza della deduzione, mentre tu la sposti intelligentemente su un piano più quotidiano e sentimentale, ma è sempre la stessa storia.
Perchè Sherlock chiede ogni volta a Watson di descrivergli cosa vede? Perchè gli domanda di esporgli il suo parere? Di formulare le sue ipotesi? Perchè John è il suo unico aggancio con la normalità. Attraverso gli occhi di Watson lui riesce a vedere la vita nella sua dimensione normale.
Holmes ha bisogno di poter accedere a quel punto di vista per non rischiare di perdersi nelle curve ardite della sua mente superiore, senza capire cosa gli altri NON vedono di tutto ciò che lui invece riesce a vedere.

Stiamo parlando del senso stesso del personaggio di Watson, ci tengo a precisare. Del motivo per cui esiste.
Ed è bello ritrovare questo concetto chiave così abilmente reinterpetato nella dimensione 'emotiva' di questa tua storia breve ma molto intensa.







Recensore Master
05/05/11, ore 11:18

Ma sai che i tuoi pensieri li ho avuti anche io? Voglio dire... John è una persona normale, con un cervello normale, che fa cose normali e abitudinarie. L'unica cosa di diverso che ha dagli altri è che riesce a sopportare Holmes e addirittura a conviverci - il ché, detto tra noi, effettivamente è una cosa meravigliosa e grande, da persona destinata alla santità a prescindere.
La scena del passato di Sherlock, quella che lui si ostina a dimenticare, è tenerissima: a chi non è mai successo di perdersi in un supermercato? Io ogni tanto ne ho ancora il terrore, pur avendo ormai superato questa età! XD Ovviamente, però, parliamo di Holmes, e, cavolo, per lui certe paure non esistono, quindi meglio morire di fame e stroncare il problema (e la sua vita, se non fosse per John) sul nascere.
La scena finale poi XD sarà anche una persona normale, ma è quel tipo di normalità così lollosa che non si può non amare! XD

Recensore Junior
04/05/11, ore 23:03

Iniziare con Sherl che sbuffa sul divano è deleterio per la mia mente, dovresti stare più attenta se vuoi conservarmi in vita per i tuoi scopi malvagi!
La storia scorre abbastanza lenta, scandita dalla noia del respirare, così normale, noioso, inutile. Magari non del tutto inutile ma, insomma, ho reso l'idea no? xD
Ahahah il teschio, vecchio amico! Ce lo vedo davvero Sherl, a gambe incrociate con il teschio tra le mani, mentre parla alla velocità della luce. E magari scopriamo che il teschio li risponde pure. (Anna, forse è meglio che invece di spararle grosse tu vada a dormire!) Nah, non far caso alla mia vocina interna rompiballe, non ha mai ragione!
Comunque, il povero teschio sarà sepolto sotto chili e chili di fogli polvere formule chimiche provette archivi libri. E John deve sempre mettere a posto tutto!
La ripetizione del "chissà" caratterizza la fic, una scelta che ho molto apprezzato. Rende l'idea del flusso di pensieri si Holmes, che scorre irrefernabile e veloce. In più, è una parola che rende particolarmente bene l'idea di noia. Sherl si chiede fugacemente dove possa essere il teschio, ma non gli importa veramente. Però di John gli importa tant'è vero che appena pensa a lui, la fic accelera e si lancia in un flashback.
Fare la spesa, per carità! Sherlock si annoierebbe ancora di più. O è forse un'altra, ben nascosta, la ragione per cui non vuole metter piede in quel supermercato?
Altri pensieri ( *-* e che immagine meravigliosa ). Sherlock è un bambino, Mycroft è un "enorme cocomero" xD che ridere, vedere Sherl che gli si appiccica addosso è impagabile, davvero. Ecco, questa è una delle tue capacità: il saper cogliere i momenti in maniera fotografica, così da immortalarli e tirarli fuori al momento giusto. Una bella fotografia suscita sempre grandi emozioni (:
Sherlock sta arrivando alla pistola, il muro già trema, ma ecco che John torna con la spesa. Ah, quanto adoro questa donnina premurosa/casalinga disperata (e ci credo, con un Holmes per casa!) ...
E alla fine, la caduta. E' un finale perfetto, questa fic non poteva terminare in altro modo senza perdere un po' del suo fascino. La semplicità delle scene, della narrazione e del denouement (e scopri da sola cosa vuol dire, tiè!) rende questa storia simpatica e leggera, nonostante apra le porte ad una riflessione. Che, per inciso, tu hai poi spiegato nelle note.
A  Sherl basta la routine rassicurante di avere John accanto, gli basta la sua tenera goffaggine e la sua tenacia nel sopportarlo senza lamentarsi mai davvero. A Sherl basta il John scaccia-noia, e a me bastano poche tue parole per apprezzare le creazioni del tuo cervellino.
Non-brava gin(così non c'è pericolo di arrossamenti facciali e ego gonfiato) xD 
Non-continua così! (: