questa tua storia è molto bella, forse proprio per la chiarezza con cui l'hai scritta. sotto l'apparente semplicità che è dà una prima lettura, si può vedere una tematica profonda e ricca di emozione, che invogliano il lettore a rifletterci e trarre delle conclusioni anche su sè stesso e su come viviamo: siamo anche noi trasparenti come Gino? come farsi notare? sono quesiti di non facile soluzione. grazie, mi hai dato molti spunti sui quali riflettere prima di addormentarmi! mi piace molto,
complimenti, a presto,
Isa

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Cè una semplicità dietro questa storia, che cela dietro di se un grande copntenuto.
Tutto ciò non fa che confermare la buona impressione che ho avuto leggendo le precedenti storie.
Usi un linguaggio adeguato, ricercato, ma non aulico come fanno motli.
La forza della semplicità traspare poi dalle emozioni dei personaggi ( idee originali), gente semplice, i cui pensieri però affascinano.
Il comlesso generale che rendi è ottimo, come descrizione e caratterizzazione.
Davvero un ottimo lavoro, complimenti.
Nik

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Di nuovo qui. c'è in te una caratteristica che sto notando in ogni tuo scritto. Ho letto ancora poco è vero ma fino ad ora l'ho sempre riscontrato e devo dirti che è una cosa che mi piace moltissimo. Fai dei quadri delle situazioni decisamente scontati, rendi i tuoi personaggi in modo semplice, uno comincia a leggere e pensa che sia una storia come le altre, ordinaria insomma. Ma in realtà è tutt'altro, il contenuto contrasta con la cornice.
Gino: il nome scontato, un comunissimo nome che fa anche un pò ridere, è quasi ironico. Poi vai avanti nella lettura e questa idea sparisce via dalla mente, ti accorgi che è tutto il contrario di ciò che sembra.
E credo che a grandi linee sia questo il senso della tua storia.
La folla della tua storia è la cornice scontata, mente Gino è il contenuto che fa crollare le congetture precedentemente confermate e nel momento in cui lui entra in quelle congetture anche il contenuto si fa semplice e ordinario.
Mi ha colpita questa storia, la sento molto vicina a ciò che penso e a ciò che sento.
Mi verrebbe da dirti, ci hai dato una cornice scontata di te(Marco) ora vorrei chiederti quale sia il tuo contenuto non ordinario e penso che per rispondere a questa domanda continuerò a leggerti ancora e ancora...
Complimenti e a presto:)

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...
Che tristezza :(
E' così bella questa One-Shot, ma mentre credi che Gino sarebbe felice visibile, dato che potrebbe parlare con la gente, realizzare i suoi sogni, poi alla fine capisci che invece era molto meglio restare invisibili e sentirsi diversi, non come la massa.
Alla fine sono rimasta delusissima, è per questo che amo questa storia! Mi hai fatto sperare e poi... BAM. Tutto finito.
Complimenti davvero, anche per lo stile utilizzato, sei molto molto bravo ;)
Un saluto,

Jasey

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Davvero complimenti per questo tuo racconto, se così si può definire. Ho trovato decisamente bello il messaggio della storia...spesso ci troviamo travolti dal bisogno di essere parte integrante e ben inserita della società...ma spesso il mondo è ben più bello se visto più in disparte, senza lasciarsi travolgere dal rumore e dal ritmo frenetico del mondo che abbiamo costruito... Complimenti!

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Ciao Marco, questa one-shot fa molto riflettere. Non so se ho colto il vero senso che volevi dargli, ma la mia interpretazione è stata questa: fin quando Gino era invisibile agli altri anche se era estremamente solo si godeva le piccole gioie della vita come un sole alto in cielo o stare seduto su una panchina ad osservare la gente, invece, da quando è diventato "uno dei tanti" si è dovuto adeguare ai ritmi frenetici della vita! Sai cosa mi chiedo? Ci ha guadagnato o ci ha perso? Credo dipenda dai punti di vista... A presto! :)

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Che bella storia molto profonda e significativa. Gino siamo un pò tutti noi avvolte soli e invisibili che vogliamo fare parte del mondo e integrarci con esso, poi avvolte spesso forse sempre siamo e facciamo parte del tutto: il mondo siamo noi e noi siamo il mondo.
Insomma avvolte mi sento come il protagonista, invisibile, avvolte mi sento parte del tutto.
Grazie per avermelo ricordato hai scritto una bella storia.
Complimenti sinceri
un saluto cordiale e tantissima stima.

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Ok, prima di tutto mi scuso per il ritardo. Ero intenzionata a leggere qualcosa di tuo già da prima, ma, per una cosa o per l'altra, non ce l'ho mai fatta.
Premetto che ho subito scelto questa storia per il fandom in cui è pubblicata. Io sguazzo felice nel genere introspettivo! :)
Lo ammetto, anche io quando ho letto "invisibile", ho subito pensato a un ragazzo emarginato, solitario... poi, andando avanti a leggere, ho capito.
Il tuo stile è decisamente scorrevole, leggero e piacevole da leggere. La descrizione del personaggio, dei suoi gesti e delle sue emozioni è molto vivida, così come quella dei paesaggi.
Il finale è un po' amaro, questo è vero, ma credo che insegni qualcosa: meglio essere unici anche se invisibili, che visibili ma uguali a tutti gli altri. Perlomeno, questo è quello che io ho ricavato dalla tua storia.
Non mi resta che farti i complimenti. Questa shot è bella, davvero!
Continua così! :)
Un baci8,
Dada.

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E' un bellissimo scritto, davvero.
Le descrizioni dei paesaggi sono talmente realistiche da trasmettere, a chi legge, la percezione di essere passato per quei luoghi.
Il protagonista, poi, è molto particolare. Caratteristica assai positiva dato che, ormai, i personaggi delle fic sono davvero troppo identici, l'uno all'altro.
Regressioni a parte, Gino è vero in tutti i sensi. Sembra di scorgerlo tra la folla, tra la miriade di persone che popolano quasiasi posto. Ma "sembra" è quasi da considerare un verbo ipotetico.
Si vede e non si vede, insomma.
Fic splendida e complimenti ancora.

kisses

_Electra_

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Un inizio così dolce, intimo ma speranzoso, seguito da un finale ben più amaro.
Mi piace il dolceamaro che passa.
Perchè sì, in fondo se sei uno dei tanti diventi trascurabile, se sei diverso anche. Che tristezza che mi assale... uff, colpa tua! u.u
Eppure, anche qui il cielo è azzurro, sporcato solo di qualche nuvoletta bianca e soffice... meglio abbandonare la panchina e dirigersi a far da mangiare, ascoltando della buona musica mentre il coltello va su e giù veloce. Decisamente.
Tornerò alla panchina tra un po', quando la mia vita sarà invisibile e potrò godermi quella altrui.
Ti aspetto, eh?
Anna

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All'inizio, leggendo l'introduzione, mi era parso che ''gino, 17 anni, era invisibile'' volesse dire che si sentiva insignificante e timido, ed ho affrontato buona parte della lettura con questa certezza, che mi hai smontata rapidamente! Hehe, in ogni caso: la prima parte mi è parsa bella, descrittiva e poetica, anche se un po' vuota, che mi ha fatto pensare fosse solo un'introduzione. Invece no, la storia è iniziata e finita qui, e non ti mentirò, non ti servirebbe, l'hai conclusa in modo palesemente frettoloso. Se non vuoi focalizzarti sul perché Gino sia così, su quello che abbia passato, sulla sua famiglia, su che cos'è, se non vuoi nemmeno esplicare come abbia fatto a tornare visibile ci sta, va benissimo, scelta tua. Ma almeno approfondisci la fine: cosa vuol dire ''ma ora gino non se ne accorge nemmeno più''? E' una conclusione un po' campata in aria, non trovi? Lui ha desiderato per una vita il contatto umano, ed ora che lo ottiene è come se restasse lo stesso invisibile... Non lo scalfisce nemmeno un po', ciò? Ti dico, se avrai voglia di seguire il mio consiglio: prenditi un po' di tempo per pensare a questa storia con carta e penna davanti, prova, riprova, non so; ma approfondisci la parte finale. Perché non è un argomento da trattare in flash-fic uno che richiede così tante domande, anzi! quindi, se già è deciso che sia in un solo capitolo secondo me ti converrebbe allungarlo un po'. E' interessantissima come trama, pensaci su, ok? Confido in te ;D Non scambiare i miei consigli per presunzione o critica, sono consigli spassionati che ti do per cercare, nel mio piccolo, di aiutarti. Per qualsiasi cosa, anche un confronto, lasciami una recensione su qualcosa o contattami :D A presto, buona scrittura!

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