Ciao! Sono passata a dare un'occhiata alla tua storia e devo dire che mi è piaciuta. Particolare, ma bella.
Racconta di un pezzo di vita, di un rapporto madre-figlia che non è mai andato molto bene, ma che per uno strano motivo, o forse per una canna, si è disteso ed è diventato "normale".
Mi è piaciuta parecchio perchè parli di un personaggio abbastanza strano, strano solo perchè di ragazze con i capelli verdi non se ne vedono molto spesso. Mi piace perchè comunque hai raccontato, anche se non era il tema principale, di persone che giudicano solo dall'aspetto di una persona, da quello che portano, da come si vestono, è una cosa che non sopporto. Perchè giudicare una persona? Non ha assolutamente senso, per nulla al modo. Poi anche i professori, insomma cosa vogliono? Solo perchè una persona si colora i capelli in un certo modo, indossa vestiti diversi e non socializza con nessuno, deve avere per forza qualche problema, e poi a loro cosa importa? Non dovrebbe importare assolutamente niente.
Un'altra cosa che mi è piaciuta parecchio è che si vede e si capisce quanto la madre voglia cercare di aiutare e di capire la ragazza, penso che ogni madre vorrebbe avere un rapporto con la figlia, rapporto che non sempre possono avere, ma in questo caso tutto si risolve. La ragazza, probabilmente anche grazie alla canna che si era appena fumata, racconta un po' della sua vita alla madre, raccontandole di lei, spiegandole perchè si comportasse in un certo modo, cercando comunque di farle capire il suo mondo. Beh, ce l'ha fatta, l'ha ascoltata, non si è lamentata, ha cercato di capirla e l'unica cosa che poteva fare lei era assecondarla e cercare di diventare un po' più "normale", anche se non saprei dare una definizione appropriata a questa parola. Non esiste niente di normale, non bisognerebbe nemmeno usarla.
Comunque, davvero, mi è piaciuta molto anche se un po' particolare.
Un bacione ^^ |