Mio dio.
Mi hai colta alla sprovvista.
Sono entrata per caso dopo un bel po' di tempo e, nonostante mi avessi anticipato un possibile aggiornamento, anzi, un possibile arrivo della giusta ispirazione, non mi sarei mai aspettata di trovarlo così presto.
Che dire, innanzitutto scrivi sempre tanto, tantissimo, tant'è vero che ad ogni nuovo paragrafo temevo fosse arrivata la fine. Però la lunghezza del capitolo compensa la mancanza degli ultimi mesi, quindi non ci sarà nessunissimo lancio di pietre o pioggia di fuoco!
Allora, ora vedo di scrivere ciò che volevo scrivere, e smetto di perdermi in chiacchiere.
Cominciamo dalla poesia (e, sì, ignoriamo la foto, per quanto bella sia): Jacques Prevert! Ho amato l'intera parte della poesia, che intermezzava splendidamente gli eventi, impreziosendoli come una cornice dorata intorno ad un quadro antico; rievoca perfettamente il senso d'amore disperato, talvolta illogico, ma sincero e duraturo.
"Noi possiamo dimenticare, e quindi riaddormentarci, risvegliarci, soffrire, invecchiare, addormentarci ancora, sognare la morte... Svegliarci, sorridere e ridere, e ringiovanire, il nostro amore è là, testardo come un asino, vivo come il desiderio, crudele come la memoria." ---> Ho particolarmente amato quest'ultima parte della poesia.
Per quanto riguarda le descrizioni, leggendo mi è sembrato che tutto, dall'inizio alla fine, fosse rischiarato da un colore ambrato, quello tipico del tramonto, che proietta ogni cosa in un'altra dimensione, la rende sfumata, a tratti sfocata, lasciando nei tuoi occhi sensazioni contrastanti, che sanno un po' di morte, un po' di vita... Cosa che ha contribuito a far sì che tutte le mie impressioni risultassero amplificate: le tue elucubrazioni sull'animo umano e sulla sua evoluzione sono semplicemente affascinanti, e non necessitano di essere commentate.
Riguardo agli avvenimenti, ho notato subito l'influenza di "I segreti di Brokeback Mountain" (pur non avendolo visto, accidenti a me e a chi me lo impedisce), e devo dire che dopo aver fatto mille discorsi con te, su questi due modello cowboy, non ho faticato ad immaginarmeli, nè a farmeli piacere, sicuramente. Tuttavia non li hai resi eccessivamente femminei, voglio ben dire, non li hai fatti apparire come due donnicciole, e per questo dovrei farti un monumento. Sai gestire la loro relazione in maniera incontestabile, M. e D., giustamente, non sono "due gay e basta" (non è una citazione, è che sto recensendo dal cellulare e non ho l'opzione carattere bold), nè sono due pezzi di creta perfettamente plasmati e senza crepe, sono DUE UOMINI (ci ho pensato ora, allo stampatello). Sono UMANI, pieni di difetti (Dom che osa troppo, che vive l'intenso desiderio carnale, che vorrebbe vivere un amore più esplicito ma nel contempo si accontenta, e in fondo ama quel che ha; Matt, che non si lascia mai troppo andare, che fa il rompiscatole e l'attaccabrighe, e che dimostra il suo amore implicitamente), e dunque perfettamente inquadrati nella loro imperfezione.
Anche il personaggio di Chris si mostra indispensabile, e sono contenta che tu non lo abbia mai tralasciato.
Per finire, il fatto della presunta gravidanza mi ha convinta poco (per me è sempre un argomento ostico, abbi pazienza), ma se tu asserisci che capiremo l'utilità dell'invenzione nei futuri capitoli, io ho piena fiducia in te.
Vorrei anche darti un piccolo consiglio: ho notato un po' di errori ortografici, e un'insolita imprecisione nella grandezza dei caratteri, che sembra variare ogni due per tre, specialmente all'inizio, per cui ti consiglierei una piccola revisione.
E non osare dire che questo capitolo "potrebbe far schifo", è pieno di te, della tua visione delle cose, e io amo tutto questo.
Sperando di non averti annoiata a morte, ti mando un abbraccio e un grosso bacio, tesoro mio. Questa fanfiction è speciale, tanto quanto lo sei tu.<3
Alla prossima! (Recensione modificata il 02/07/2011 - 01:22 pm) |