Recensioni per
Che ne dici di un romantico a Milano?
di Clizia_

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/07/11, ore 10:12
Cap. 1:

Ciao^^
Il prologo mi è piaciuto davvero tanto:) io non ho studiato filosofia (ho scelto una scuola tecnica), ma mi è sempre sembrata una materia affascinante:P
Edo è riuscito a seguire i suoi sogni (almeno fino ad adesso), andando contro l’opinione di tutti. E questa cosa mi piace davvero:P
Anche se la strada per raggiungere il suo obiettivo è ancora lunga e certamente non in discesa, Edo ha uno spirito combattivo. Secondo me non è uno che si arrende facilmente, come ha già dimostrato. Ci crede nelle sue convinzioni ed in quello che pensa.
Secondo me Edo è già partito col piede giusto. L’importante è che non si suicidi in un campo di grano come Van Gogh o cada in depressione come Leopardi;) Scherzo… ammiro entrambe queste figure anche se non sono proprio il massimo della felicità:D
Ora non gli resta che seguire il suo sogno e non cambiare a causa del trasferimento;)
Al prossimo aggiornamento:P
Un abbraccio^^
Robi 

Recensore Master
04/07/11, ore 11:08
Cap. 1:

Ciao!
Sono Martina ;)
Ma forse ti ricordi di me, perché hai lasciato una bellissima recensione alla mia storia...per intenderci, sono la pazzerella che infila Penny Lane nel 1836 e che, tra le altre cose, vive per i Beatles ;)
Questo prologo mi ha colpito innanzitutto perché assomiglia un pochino al mio, e questo mi ha fatto sorridere, perché significa che non sono l'unica matta che scrive di briganti filosofi e fiammiferaie filosofe, ornitorinchi filosofi e raganelle filosofe e che in metà delle cose che fa riesce ad infilarci la filosofia, in particolare quella Greca, che è una delle mie passioni. ;)
Ma anche quella Francese, devo dire. E adesso chiudo la parentesi filosofia, promesso!
Che dire, Edoardo già mi piace. Finalmente non un calciatore, un musicista (per quanto io stessa adori i musicisti), un esorcista di pesci rossi o chissà che altro.
Un caro, vecchio filosofo.
Che poi, in questo secolo (perché immagino che l'ambientazione della tua storia sia moderna) non è tanto facile...
Voglio dire, fosse stata ambientata ai tempi dell'Illuminismo, in cui il carissimo Voltaire guidava gli intellettuali francesi sulla via della conoscenza, con il suo Candide e le sue opere illuminate e Rousseau onorava con l'Émile la pedagogia...no, la devo smettere, la devo smettere.
Insomma, stavamo dicendo: il sogno di Edoardo potrebbe sembrare insolito, ad alcuni perfino bizzarro (non per me. Per me è fantastico, sensazionale, ma credo di averlo già detto una mezza dozzina di volte), ma sappi che io -anche se solo leggendo questa storia-,io filosofa mancata, lo sosterrò accesamente.
Sono proprio curiosa, adesso, sai?
Chissà come andrà a finire per il nostro caro protagonista, che adesso è anche partito per una nuova città (che bella, Milano) e chissà di chi si innamorerà...di una piccola filosofa -come me- oppure no?
Vediamo, vediamo.
Nel frattempo ti rinnovo i miei complimenti, mi scuso per gli innumerevoli sproloqui e mi auguro di leggere presto il prossimo capitolo! ;)
Marty

Recensore Veterano
02/07/11, ore 15:10
Cap. 1:

Questo prologo mi intriga troppo. La prima cosa che mi ha colpito, è stata il titolo. Un romantico a Milano è il titolo di una canzone che amo dei Baustelle, e scommetto che non è stato scelto a caso.
Si prospetta una bella storia, poi tu scrivi bene a quanto pare. Molto scorrevole e pulita, la sintassi, che rende piacevole la lettura.
L'ambizione del protagonista non è una di quelle che si incontra tutti i giorni, per questo mi incuriosisce molto.
Ti metto tra le seguite, e non mi sbilancio più di tanto perchè sono solo poche righe quelle su cui mi posso basare.

A presto,
T.H.

Recensore Veterano
01/07/11, ore 18:48
Cap. 1:

Interesante, dall'inizio oltre romantica sembra anche introspettiva, meglio.
Il narratore è maschile, la cosa la rende ancora più interesante.
Scrivi in maniera semplice e chiara, resta tutto molto fresco e leggero, anche se il trasferimento paese-città è una gran cambiamento, anche quando è voluto.