Recensioni per
La sua solitudine.
di Roxanne Potter

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
24/08/12, ore 11:15

Stavolta devo ammettere che m'hai lasciato molto perplesso.
Non ho ancora deciso come considerare questa one-shot, non ho ancora compreso se mi sia piaciuta oppure no,
La recensione la ritengo neutra.
Non me la sento di dare un parere critico, perchè ciò che hai scritto è davvero ben fatto.
Qui si tratta solo della mia visione di Silente che cozza con ciò che hai tirato fuori da lui.
Certamente non c'è dubbio che Silente sia stato un uomo solo.
Che la solitudine l'abbia accompagnato lungo tutto il suo lungo arco vitale, e che essa sia dipesa dai silenzi tipicamente suoi che lo caratterizzano a tal punto da trasformarsi nel suo cognome.
Quello che non mi convince, però, è innanzitutto il legame fra le prime righe ed il resto della one-shot.
Comprendo benissimo che siano poste lì per rimarcare la differenza tra il prima e il dopo, ma non ne vedo la necessità.
Stessa cosa per quanto riguarda il momento appena successivo alla sconfitta di Grindelwald in battaglia.
La solitudine non la trovo calzante a pennello per questa situazione. Dolore, tradimento, rabbia, rancore. Tutto mi sarei immaginato tranne la solitudine.
Di certo doveva essere presente nel suo cuore questo sentimento. Peccato che dopo l'alta tensione di un duello questa presenza diventa ingombrante.
Cozza con il realismo delle cose. Sentirsi soli è uno stato d'animo paziente e silenzioso. Emerge nella tranquillità, quando possiamo riflettere su noi stessi, quando comprendiamo la nostra alienazione dal mondo.
Possiamo essere anche contornati da mille persone che ci parlano, eppure sentirci comunque soli, poichè in un attimo abbiamo una visione d'insieme della nostra vita. Ma a mio parere non riusciremmo a fare emergere questo stato d'animo se fossimo arrabbiati, oppure tristi, o sotto l'azione di qualunque altro sentimento di maggior forza. La solitudine non è un ariete da sfondamento che colpisce duro. E' piuttosto come una malattia dalla lunga incubazione che ci costringerà poi ad una degenza senza fine. Una volta che ci ha catturati è difficile mandarla via proprio perchè prima di manifestarsi è stata nostra convivente. Sì, esatto, abbiamo condotto una vita assieme senza accorgercene eppure legata strettamente.
Per concludere, il finale. Rimane sospeso. Per quanto le ultime frasi siano di grande effetto, non hanno comunque, a mio parere, il potenziale per costituire un finale significativo.
Forse, se avessi omesso l'ultimo periodo,se avessi concluso semplicemente con "si rese conto, in quell'istante, di aver trascorso tutta la sua vita nascondendo il suo cuore", togliendo addirittura quell' Albus Silente iniziale così pesante e superfluo, allora sarebbe stato un buon finale, un finale degno di te.
Invece esso risulta mediocre.
Hai all'attivo una vasta produzione come autrice, per questo, anche se questa fanfiction è un po' vecchiotta, ritengo non sia comunque all'altezza del tuo standard, che è invece molto più elevato.
Non fosse stata tua, ma di un autore più mediocre, sarebbe riuscita meglio, invece trovo che ti sia lasciata andare un attimo.

Resta comunque il fatto che è stata scritta con maestria per quanto riguarda la grammatica e il lessico, con una lettura che rimane scorrevole se eccettuiamo tutti quegli "Albus Silente" che rallentano un attimo. Inserire entrambi, nome e cognome, ogni volta risulta ripetitivo e pesantuccio. Fossi in te avrei lasciato o l'uno o l'altro e sarebbe stato meglio.

Mi spiace davvero dover essere così negativo, ti saresti meritata di meglio perchè davvero, solitamente sei molto molto più brava. Peccato. :\ Gli errori, comunque, capitano a tutti. Errare è umano. Non diventiamo diabolici, però. "Sed perseverare diabolicum est".

Recensore Junior
29/08/11, ore 09:38

Premettendo che il mio interesse per i Silente - e in modo più specifico, Silente e Grindelwald - si ferma a quanto letto nei libri, ho adorato questa storia. Non so, forse perché hai descritto Albus non come il mago etereo e saggio, ma come il vecchio solo e senza l'amore che si sforza tanto di predicare. Io penso che Silente abbia cominciato a capire e a credere nell'amore dopo quell'estate e leggere la tua fic ha rafforzato questa mia idea. Inutile dire che anche il tuo modo di scrivere si sposa perfettamente con ciò che scrivi e che avendo già letto qualche altro tuo lavoro lo trovo sempre perfetto. Complimenti! ^^

Recensore Junior
11/08/11, ore 01:35

wow...devo farti proprio i miei complimenti, è veramente una bella fic :) scritta benissimo, con uno stile pulito e scorrevole. Hai saputo rendere al meglio il personaggio tormentato di Silente...ancora complimenti!
ps. se ti va mi farebbe piacere se leggessi qualcosa di mio :)
baci

Recensore Veterano
31/07/11, ore 02:22

Complimenti davvero, questa storia mi è piaciuta moltissimo!
Be', sai quanto adoro il personaggio di Albus e credo che tu lo abbia caratterizzato davvero bene. Hai analizzato i suoi sentimenti in maniera convincente attraverso i flash di momenti per lui fondamentali. La tua idea è veramente molto originale sei anche riuscita a svilupparla al meglio. Lo stile è molto scorrevole e appassionante e soprattutto mai piatto.
Congratulazioni davvero, sei riuscita ad emozionarmi.
A presto ^^
Baci,
Wren

Recensore Master
30/07/11, ore 16:32

Ultimamente mi sto interessando al personaggio di Silente, forse perchè ho scoperto che è abbastanza enigmatico e difficile di per sè.
Sì sì, è davvero una gran bella one-shot. Il tema della solitudine si accosta a perfezione alla figura del preside di Hogwarts. Fondamentalmente lui è un uomo solo, anche quando lotta contro Voldemort, quando pianifica, quando nasconde segreti, quando parla con Harry e non lascia trasparire alcuna parole su sè. E come hai scritto tu, è solo quando Ariana muore, si sente solo perchè Gellert lo tradisce, lo abbandona. Insomma, in questa shot hai saputo raccogliere benissimo i momenti che hanno definito la vita di questo complesso personaggio e vi hanno ricamato sopra la sua solitudine. L'amore per Gellert, che ha vissuto in segreto (primo esempio di una solitudine a parlare di sè e dei suoi sentimenti), il dolore per la perdita dei genitori e di Ariana, l'astio di Aberforth. Ha sopportato tutto quanto da solo, lui ha vissuto la sua solitudine. E quindi questa shot mi è piaciuta parecchio, perchè in poche righe sei stata capace di raccogliere il passato di Silente e i suoi pensieri, hai raccolto la sua solitudine con un ottimo risultato. I ricordi esplodono nel momento in cui Albus, indebolito nell'animo, cerca l'Horcrux nella grotta con Harry. Lì si permette di ricordare. Si rende conto che ad Harry non ha mai detto nulla di sè, si è lasciato da solo. Bellissime le ultime due frasi: aveva nascosto tutta la sua vita nascondendo il suo cuore. Frase perfetta per lui, fatta apposta per lui. Come quella su Gellert, che gli ha insegnato la solitudine, che lo ha abbandonato per primo. Insomma, una bellissima one-shot, un Silente che è un vero Silente. Spero di non averti fatto venire il mal di testa con le mie considerazioni, ma sappi che è stata un'ottima lettura per me!
Kiss : )

Recensore Veterano
29/07/11, ore 22:32

Uuh ce l'ho fatta a recensire anche questa!
Che dire? Come ti ho detto, meritavi il podio, e questo è un po' il motivo per cui ti ho assegnato il premio speciale, oltre al fatto che hai davvero meritato un premio per il modo in cui hai descritto la solitudine.
Caratterizzare Albus Silente non è affatto semplice, tu ci sei riuscita, e ti faccio i miei complimenti! :D

Recensore Master
29/07/11, ore 16:35

Complimenti, Roxanne!
Bellissima storia, mi piace questo concatenarsi di momenti della vita di Silente, volti senza ombra di dubbio ad argomentare la sua solitudine.
Quando ho visto che avevi scelto Albus, non avevo idea che avrei letto una storia così avvincente e, soprattutto, originale! E' sempre d'effetto il susseguirsi di flash, molto cinematografico, direi! Anche io ho sfruttato questa "tecnica" per il concorso! ^^
Ho apprezzato tantissimo la scelta di Gellert come filo conduttore per questa solitudine. Lo vediamo in tutti e tre i flashback ed è sicuramente molto incisivo. Bello anche il momento in cui Albus stringe la tanto agognata Bacchetta di Sambuco e non gli fa alcun effetto se comparata con il resto.
L'ultima scena con Harry è molto bella. Non pensavo avresti scelto proprio quel frangente per fargli ripensare a tutte le cose non dette (mamma mia come mi esprimo bene oggi...), piuttosto credevo che avrei trovato un Albus strapallido a parlare con Harry in quel limbo preParadiso (viva i miei neologismi) che qualcuno chiama King's Cross. Questo gioca a favore dell'originalità direi!!
Ancora brava, e scusa per questo groviglio di cavolate, quando le mie ditine ballano "Danza Kuduro" sulla tastiera non c'è niente da fare...
E dopo questa, direi che posso ritirarmi a vita privata.
A presto!!

Tef

Recensore Master
29/07/11, ore 16:07

Wow! E ripeto WoW!
è relativamente da poco tempo che mi accosto alle Albus/Gellert, ma posso dire di adorarle; per cui non ho potuto non apprezzare la tua.
Scritta più che bene, bella, intrigante; l'idea di accostare i vari spezzoni della vita di Silente è eccezionale. Hai saputo spiegare la solitudine completa di Albus, in maniera coinvolgente e realistica. Bella, bella, bellissima storia.

A proposito: approfitto qui per rispondere alla tua recensione.
Oltre ai ringraziamenti di rito, desidero chiarire una cosa: sono felice che tu consideri il mio primo posto meritato, ma non sminuire MAI E POI MAI la tua storia. E' bellissima, non osare dire mai più che quella di qualcun altro meritava di superarla. Chiaro?

Dopo questa velata minaccia, ti lascio. Grazie e ancora complimenti!
Fera

Recensore Junior
29/07/11, ore 16:07

E' molto bella,complimenti ^^
Brava Brava Brava *clap clap*