Recensioni per
You can't be chaste: life fucks you
di Ray08

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/06/12, ore 13:40

Wow. Davvero, sono senza parole e con le lacrime agli occhi. Non so davvero quale strano potere tu abbia, ma le tue parole mi colpiscono nel profondo, ogni volta. Questa fanfiction è qualcosa di assurdo. Il tema che tratti, Susy, la fine. Sto ancora tremando. Poi le metafore che usi, il lessico ricercato, le frasi così ben strutturate, cosa ci fai ancora qui? Vai a scrivere un libro, susu ;) (Dico sul serio, scrivi troppo bene!)
Tornando a Susy, sarà che il tema che tratti mi ha sempre affascinata ed ho una strana cotta per il drammatico, ma amo questa storia. MI è sembrata così vera che mi vien da pensare che non siano solo parole su carta, ma una vita vissuta sul serio. E' questo il bello delle tue storie, sembrano tutte troppo vere per essere solo storie. E non immagini nemmeno quanto io ami questo aspetto delle fanfiction.
Comunque, rinnovo i miei complimenti per la storia e per tutto, davvero!
A presto :)

Recensore Master
27/05/12, ore 11:45

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Avevo già letto un'originale di questa autrice alcuni mesi fa e mi aveva molto colpito; oggi tornando alla sua pagina ho scovato questa che, secondo me, merita particolare attenzione.
La descrizione del viaggio della protagonista fino all'inferno e ritorno (forse) è straziante, ci conduce per mano attraverso i vari gradi della perdizione fisica e mentale descrivendo - con stile semplice, scorrevole e al contempo delicato, d'effetto - come possa l'esistenza ordinaria di una persona ordinaria (quale potrebbe essere quella di cascuno di noi) tramutarsi progressivamente, e nel silenzio di chi ti sta intorno, in un vero incubo, trasformando una ragazza aperta alla vita, curiosa e "normale" in un essere sofferente, al quale la vita ha devastato sia il corpo che l'anima.
Prima il padre che se ne va, evento che scatena sensi di colpa folli eppure dannatamente comprensibili in una persona emotivamente instabile come un'adolescente; poi la malattia e l'abbandono (prima emotivo e poi fisico) della madre; infine la depressione, la droga e la malattia.
Fa da contrappunto al personaggio drammatico di Susy il fratello Francesco, persona ordinaria anche lui ma dotata del tipo di coraggio più prezioso: quello delle persone qualunque, appunto, che sanno esserci e capire anche se in ritardo e non sempre al meglio.
C'è una speranza per queste creture tanto colpite dalla vita? Leggete e scopritelo.

Recensore Junior
18/11/11, ore 22:36

Sono rimasta senza parole dopo averlo letto.
Forse a causia di una famiglia disastrosa, o forse a causa del mio esser troppo debole per esser veramente felice; che ho pianto. Pianto come una bambina dall'inizio fino alla fine anche se starei ancora piangendo. Vorrei dar la colpa al nuoto che mi ha fatto diventar gli occhi rossi e scavati, ma non posso o non voglio.
Credo di esser troppo debole per riuscir a commentare, a dire che ogni cosa accada devi andar sempre avanti, sono troppo debole e stanca per farti una morale alla quale non credo neanche io. Non sono vogliacca perché mi drogo cosa che non faccio, ma lo sono perché, anche se tutti credono che riesca ad andar avanti, non è così.
Se solo avessi avuto un Fratello maggiare come Francesco, una famiglia la quale non mi considera una "bastarda" perché nata da un rapporto sbagliato, fuori dal matrimonio e bla,bla,bla,bla continua così per un poema intero, descrivendo la brutta sorte di una fanciulla senza colpa, la quale sembra aver sbagliato un' unica cosa; esser riuscita a sopravvivere ad un giro e mezzo di cordone ombelicale.
Vorrei saperti aiutare un pizzico di più, vorrei aver le parole giuste per farti felice, ma credo di esser inutile. Credo di esser stata sconfitta ormai da tanto tempo dalla  vita.
Forse l'unica cosa che riesco a fare è girare paggine inggialite di un vecchio libro illeggibile.  
Vorrei andar in giro per le strade di Roma ed urlare, sfogarmi, ma invece mi ritrovo la notte con troppi pensieri che fanno compagnia a delle grosse e pasanti lacrime e a dei singhiozzi repressi da un cuscino spalmato in faccia.
Vorrei dirti che non sto bene quando fumo la Marja ma non è così, vorrei dirti che riesco ad amare ma non è così, vorrei dirti che non mi piace bere ma non è così.
*Sai quand'è che ho capito di aver veramente superato il dolore di non aver una vera famiglia? Quando ho iniziato a far proggetti per il mio mio,mio,mio futuro, quando ho capito che non ne valeva più la pena di cercare un modo per farmi amare, ma di sognare pensare e mettere in atto un futuro senza di loro. 
Credo che se avessi avuto un fratello maggiore me ne sarei andata molto tempo prima da questa "casa" , ma devo aspettare ancora questo misero anno e mezzo misero per modo di dire.
Guardami, quando un giorno avrai bisogno di vedere e di credere che la luce negli occhi esiste ancora allora chiami a guardami mentre parlo del mio futuro libero senza di loro. 
Perché solo in quei momeni sono veramente felice , sono libera dalla perdita contro la vita.


Credo di esser stata un po' melodrammatica, forse non mi merito neanche tutta questa attenzione.
Sei bravissima a scrivere, in modo lineare senza intoppa, *okey non sono brava con i complimenti*
Vorrei aggiungere anche che forse o meglio è di sicuro la storia che mi ha presa di più. Mi hai catturato frase dopo frase, forse anche perché "ti riesco a capire a fondo" ed è per questo che mi sono ritrovata nel tuo flusso di pensieri come se fosse il mio.
Un bacione, appena ci sei ci sentiamo.



(Recensione modificata il 18/11/2011 - 10:42 pm)

Recensore Junior
04/10/11, ore 14:54

Ho un parere talmente ambivalente su questa storia che pensavo di non recensirla affatto. In fondo, però, siamo qui proprio per dare e ricevere pareri, quindi se il mio sarà sconclusionato, contorto e poco condivisibile sono certa che non me ne vorrai affatto.
Da un lato mi piace, dall'altro c'è qualcosa che non mi torna in questa storia ( che detto così sembra " C'è qualcosa di marcio in Danimarca" ma aspetta).
Le cose che mi piacciono sono le più veloci e facile da elencare e sono state abbontemente lodate nel giudzio e nella altre recensioni.
La protagonista è credibile e ben strutturata anche se credo che in quanto a caratterizzazione in fratello le stia sopra di diverse spanne, perchè, pur impiegando meno tempo per tratteggiarlo, dai delle pennellate precise e ci mostri una persona reale, credibile. Non ci è difficile immaginare Francesco, non ci è difficile nemmeno immedesimarsi con lui. é una persona ordiniaria, con il un coraggio ordinario che è forse la forma più alta di coraggio, quello che hanno le persone normali nell'affrontare la vita, quello il cui fuoco va tenuto acceso ora dopo ora senza conflagrare in gesti spettacolari. Che poi è il coraggio tipico di chi crede che " chi va piano va sano e va lontano" e che, curiosamente, spesso manca a chi vuole bere la vita tutta in un'unica sorsata. Non so se fosse nella tua intenzione ma ho visto un po' in questa storia il confornto fra questi due tipi di carattere incarnati in Francesco e SusY ( che poi spero per lei all'anagrafe si chiami Susanna ^^ )
La scelta della citazione di chiusura è eccellente.
D'altro canto, come dicevo, c'è qualcosa di marcio in Danimarca, nel senso che qualcosa non mi torna e come sempre quando mi resta una pulce nell'orecchio e un sassolino nella scarpa si tratta di qualcosa di ESTREMAMENTE soggettivo e personale. Cercherò di spiegarti cosa, ma non so se ci riuscirò appieno.
Hai scritto questa stora in uno stile abbastanza diverso da "Rosemary and lake" sostituendo alla narrazione fluida un flusso di coscienza in terza persona per lo più costituito da frasi brevi. Giustamente questo tipo di storia richiedeva una maggiore presenza del lettore all'interno dello spirito della protagonista, un taglio maggiormente introspettivo e lo stile che hai adottato è la soluzione che moltissimi prediligono in queste circostanze. Devi sapere però che è una soluzione che, non so se a torto o a ragione, io non riesco ad apprezzare a pieno. Se vogliamo essere sincere del tutto diciamo che non riesco ad apprezzarla affatto. Mi perdo. Nel senso che seguo la tua storia, ti leggo, ma non sono lì con te. L'immagine salta ad ogni punto o ad ogni stacco come il mio televisore non ricevesse bene la tua frequenza. Apprezzo alcune frasi e alcuni passaggi, perchè non sto dicendo che il tuo stile di base sia cattivo ( come ricorderai dalla mia recensione alla tua storia precedente) ma per quanto riesca ad apprezzare, anche considerevolmente, alcune frasi i sentimenti non mi arrivano. Non mi immedesimo insomma, non ci sono. L'altra volta c'ero, e molto, ora no, se hai capito cosa intendo. Hai un'idea di come scrivo io per cui capisci che questo stile mi è davvero lontanissimo. é una cosa personale e tutto il resto però, affetta come sono da sincerità compulsiva devo dirlo.
Altre due cose. ( Sì due. Ma sono cavolate )
"Frà". Dalle mie parti un Francesco è un "Franci" ma soprattutto in "Checco", sconfinando proprio ( e di diversi km ) un "Cisco". Quando ho visto "Frà" ho sobbalzato e mi sono detta " Ma siamo nel centro Italia? Quando è successo?". Se non è specificata precisamente l'ambientazione ( magari c'era e me la sono persa) eviterei i regionalismi. Nell'altra storia ad un certo punto saltava fuori Roma per cui Chià mi è parso abbastanza normale quando è apparso.
Che vada a cercare la parola casto sul dizionario dopo avere perso la verginità ha un alto valore simbolico oltre che un profondo significato per tutto il racconto però da come l'ha messo a me è sembrato che non sapesse cosa significasse prima di leggere. Al che sorge spontanea la domanda "ma è davvero boccia o davvero ingorante?". Ovviamente la risposta è :nessuna delle due. Ma in un primo momento non si capiva, il che converrai con me essere male.
Comunque la bandierina è verde, sia chiaro. Complimenti per avere vinto.
( Tra l'altro credo questa sia la recensione più lunga che abbia mai scritto, pur essendo convinta di non avere scritto tutto quello che volevo dire.)
Bacio.

Recensore Veterano
20/09/11, ore 23:16

... Sto piangendo, ok? Sto piangendo, cazzo.
Forse non avrei dovuto leggere questa storia adesso, ma fanc**o.
Mi ha distrutta, perché è cruda e violenta, perché ha un qualcosa di biografico anche per me e perché è scritta da Dio. E te lo assicuro, raramente ho pianto così tanto per un qualcosa di scritto.
Ma dannazione, tu sei spettacolare, e questa Shot mi ha fatto male.

Ora fuggo e vado a dormire, stanca come sono, ma ti assicuro che il primo posto te lo sei meritato completamente.
Sei meravigliosa, mio raggio di sole. Meravigliosa.

Buonanotte, tesoro :)
Un abbraccio,
Molly

Recensore Veterano
16/09/11, ore 15:14

Recensione premio: 1 di 4

Potevo davvero non recensire questa storia? E' meravigliosa, semplicemente, ed è estremamente vera e schietta. Fa riflettere, ecco, questa Susy così piena di vita, così desiderosa che la vita stessa la penetrasse completamente... che poi fallisce tanto miseramente e cade nel tunnel della droga, prima così disprezzata.
Non ho parole, guarda.

Amo questa storia, e infatti vola subito fra le ricordate ♥

Complimenti per la posizione^^

-un bacio, nan96-