Ciao, cara, stupenda, meravigliosa fera del mio cuore!
Oggi mi sento fangherlizzante, mi spiace. O forse no?
Fatto sta che finalmente recensirò la tua bella raccolta, che mi ha intrigata fin dal momento in cui ne ho letto il pairing.
Parto appunto da questa scelta.
Finalmente riesco a leggere qualcosa dell'epoca dei Fondatori che non comprenda solo e direttamente le gare a chi ha più testosterone tra Grifondoro e Serpeverde (oppure dei pessimi ricollocamenti della famosa, presunta e mai confermata 'tensione sessuale' che dovrebbe intercorrere tra Harry e Draco).
Helena viene - le rarissime volte in cui qualcuno si prende la briga di scrivere di lei - presentata come la povera figlia scema di Rowena, che si rivela essere ancora più scema nel momento in cui rivela la propria storia al Buffering Lord Voldemort. L'unico modo che ha per riscattarsi è fare la brava bambina al cospetto dell'omnipotente Harry Potter.
Ma insomma! Qui un ಠ_ಠ look of disapproval ci va tutto!
...Fortuna che a lei ci ha pensato la cara fera.
Ed ecco la ragione a monte del mio improvviso e - spero - non troppo palese fangherlesimo.
Adesso e solo adesso vado a incominciare la recensione all'intera raccolta, capitolo per capitolo. Ce ne impiegherò, eh.
Drabble n°1
Fin dall'inizio, fin dal momento del loro incontro riesci a imprimere nel tuo scritto qualcosa di impalpabile, che mi dà la precisa sensazione di trovarmi, da spettatrice, magari intenta a spiare da una feritoia, in una solida, fredda rocca medioevale, alla quale non siano ancora stati aggiunti abbellimenti di sorta, se non qualche tappeto e qualche arazzo per limitare i danni del freddo.
E questa, cara mia, è L'Atmosfera di cui la storia necessitava.
E' incredibile, perché, eccetto i personaggi stessi, non c'è niente che potrebbe far scaturire questo viaggio temporale del mio cervelluzzo bacato, eppure C'E'.
La domanda è: come cazchio hai fatto?
Brava, stupenda, evocativa.
Ammiro enormemente la tua bravura nello sfruttare il prompt: il parallelismo tra la cera e la pelle di H. mi ha ricordato una vecchia fiaba Babbana che mia madre raccontava alla piccola, insonne Charme.
Parlava di un ragazzo che, con la tipica e capricciosa testardaggine maschile, s'incaponiva a voler trovare una sposa che fosse bianca e rossa come la neve macchiata dal suo sangue. La storia non è Biancaneve - che ODIO - ma 'I tre cedri'. E' una bella storia, ma non ti consiglio di cercarla sul web. L'ideale sarebbe averla già in un libro a casa oppure noleggiare mia madre. Ma potrebbe essere un po' troppo laborioso.
Si vocifera che mi sia dilungata fin troppo, e che abbia decisamente divagato, ma pace.
Fatto sta che, pur se in pochissime parole, sei riuscita a rendere la perfetta presentazione di personaggi e ambientazione.
Drabble n°2
Eccoci. Questo è... posso dirlo, in una recensione? Non c'è pericolo che Pe[a]rcy legga e si metta a smaniare?... eccitante.
Sì. E' l'effetto che mi ha fatto, E ME NE VAN-cioé. In effetti non so se vantarmene o vergognarmene.
Insomma, mi sono rivista molto in Helena (e ti prego a mani giunte d'evitarmi battute legate al mio nome di battesimo), con quell'interesse per un particolare la cui sensualità è sottovalutata.
Le labbra possono essere sexy eccome!
L'atmosfera medioevaleggiante ritorna nella pudicizia di Helena nel formulare pensieri 'sconvenienti' o considerati tali.
Vorrei inoltre focalizzare la tua attenzione su questo argomento: all'epoca, era tutt'altro che inconsueto che uomini maturi sposassero fanciulle poco più che bambine, perché il matrimonio era, in molti casi, visto come un metodo per suggellare alleanze, o comunque sicuramente non come il coronamento di un amore.
Eccolo lì, il problema.
Finché si tratta di un matrimonio, lei può anche avere dodici anni e lui ottomilanovantatré, ma una relazione portata avanti di comune accordo? E che magari potrebbe addirittura sfociare in qualcos'altro?
Giammai.
E' un concetto perbenistico che mi fa salire la bile, scusa se t'ho tediata, ma... grrr!
"Un desiderio può iniziare in molti modi: può essere una rivelazione fulminea o il frutto di un insieme di istanti, può nascere da un momento particolare o dall'osservazione di un dettaglio. A Helena bastano le labbra di Godric."
Bellissima frase. Quasi mi commuove.
.
.
No, togli il 'quasi' :')
Drabble n°3
Uuuh, arancione!
Strano. Inconsueto. Inaspettato.
Non l'avrei mai pensato, ma questa drabble è meravigliosa. Curioso, visto che è scritta da te.
<3 a profusione.
Qui non c'è più spazio per un romanticismo acerbo e appena accennato: possiamo dire che Helena sia ora una vera donna, che non solo conosce il desiderio ma è ben cosciente di come fare ad appagarlo. E con chi.
Mi è piaciuto come tu abbia glissato - con uno stile invidiabile - sulla parte del corteggiamento, perché così facendo sguinzagli la fantasia dei lettori. Non che ce ne sia bisogno, modestamente ^^
Anche qui - se non fossi tu, rischieresti di diventare monotona - il prompt è usato magnificamente. Non so come cacchio tu faccia, ma fai in modo che il prompt risulti essere il punto di fuoco, e lo fai diventar parte integrante della storia, che senza il quale perderebbe un po' della sua stupendevolezza.
E invece no.
T'adoro.
Drabble n°4
Tanto per aggiungere originalità alle mie constatazioni, apprezzo che i dialoghi e la parte descrittiva siano divisi.
Inizio a pensare che sia tu a farmeli piacere di più. In "Fuoco Fatuo" questo espediente m'aveva fatta impazzire <3
Interessante notare che Godric definisca Helena 'così intelligente e così stupida', soltanto perché aveva sperato che la loro relazione potesse evolversi in qualcos'altro. Bravo, Godric. Molto maschio.
Sì, va bene, sarò crudele, ma quest'idea del rinunciare non solo alla propria felicità ma anche a quella dell'amata (e sottolineo 'amata' e non 'amante') per mere questioni di apparenza non riesco proprio a comprenderla.
Sarò stupida anch'io - senza per questo fregiarmi d'essere nel contempo intelligente, per carità - ma 'sta roba non mi va giù.
Per cui ce l'ho con Godric.
E qui scatta il dramma.
Drabble n°5
Bene. L'avevo detto e così è stato. "E qui scatta il dramma".
Ho ritenuto veramente, senza esagerazioni, tragicamente tremendo l'accostamento di queste due frasi:
"Le fughe d’amore non si fanno sempre in due." e "Per la vita nel suo grembo."
Una chiusura fisicamente dolorosa. ç_ç
"Che la credessero una ladra, sì. Nessuno doveva sapere la verità, neanche dopo la sua morte."
Pure questo non scherza. L'idea che lei sia voluta fuggire, ma abbia comunque cercato di 'coprire' Godric, pure al costo di ricoprirsi d'infamia, è qualcosa che va oltre l'amore, a mio parere.
Straziante pure l'immagine della candela spenta da un soffio di vento, come se quello suggellasse una volta per tutte ogni speranza che i due si rivedano.
Dopo averti tributato i dovutissimi complimenti, credo che andrò a piangere. Sì, farò così.
Oh, se solo avessi del cioccolato, qui con me. ç_ç
Comunque sappi che non ti avrò mai detto abbastanza volte quanto sei brava.
Sincerely,
Charme. |