Mia, mia, /mia/, /MIA/.
Detto questo passo a scrivere qualcosa di sensato, anche perché altrimenti dovrei mettermi a rileggerla come un pirla -ma probabilmente è quello che farà-.
In primis, sono dannatamente contenta di come tu abbia reso Jeannot. Per quanto nella mia mente sia passivo sia fisicamente sia psicologicamente, mi ha sorpresa constatare che insieme potrebbero benissimo essere una coppia reverse, una coppia a cui non importa la posizione nel talamo, basta che vi sia piacere e amore reciproco.
...
In effetti, loro sono così.
Mi sono sentita come se l'attenzione fosse focalizzata a tratti sul volto di Carmine, e a tratti sul corpo di Jeannot. Come se ad ogni azione del belga corrispondesse un'espressione diversa e bellissima sulle labbra e negli occhi di Carmine, in una sincronia che tutt'ora mi spaventa nonostante /tutto/.
Poi.
Sono... stata tanto, tanto contenta di una cosa. A parte quella storia della posizione -che ora mi ricordo-, ho letto tra le righe il modo in cui Jeannot e Carmine si siano conosciuti /dall'altra parte/. Mi ha emozionata come una bambina e, al tempo stesso, mi ha lasciato una profonda malinconia agrodolce.
...
E'... una bella sensazione.
E il nome.
IL NOME.
Esattamente come io ti avevo detto che JeanJean lo pronuncia... oddio- Sto andando in iperventilazione, ciò è mooolto male.
Per il resto, mi piace. Mi piace tanto, perché ce lo vedo troppo Jeannot come un cagnolino fedele che lo segue, lo segue ovunque, sotto la doccia e a colazione, beandosi solo e soltanto della sua presenza. Come se si conoscessero da secoli.
Ho sempre amato questo loro tratto.
E il fascino dell'uomo maturo vince sempre, rughe o non rughe.
... Peccato però che 10 anni si sentano, specialmente a letto. -trolla il proprio pg con poca grazia-
Ma, in buona sostanza...
Grazie.
Grazie per non averli lasciati morire.
Ora sono sicura che vivranno ancora.
Ti voglio bene, sweety.
Beccaio.♥