Davvero intrigante, una serie di dettagli collegati abilmente per attrarre l'attenzione (del nostro caro Watson e del lettore), e giustamente sospesi per non far saziare l'attesa a fine capitolo.
Rispetto allo scorso capitolo emergono più dettagli dei protagonisti ed il ritmo che si fa più dinamico e carico di promesse contribuisce a calare racconto e personaggi in un clima decisamente credibile.
Ti segnale quelli che sono, purtroppo, due errori piuttosto pesanti:primo è l'impossibilità per un primo violino d'orchestra di uno sbaglio così grossolano in un contesto così normale -una serata di lavoro con pezzi, sì difficili, ma studiati -: all'epoca, forse più che oggi, tale posizione era occupata da grandi professionisti, e non è quindi possibile che in un teatro, in cui perfino il primo ministro, va suonino elementi incompetenti; secondo il 'piccolo' ma fondamentale dettaglio, i drammi di Shakespeare sono recitati, pertanto l'orchestra (intesa nel senso ottocentesco del termine, con archi fiati e tutto) non può essere presente, in quanto non era elemento usato nel teatro del tempo!
Tolti questi 'dettagli', complimenti.
A.H.
Ps. Esistono riduzioni e rivisitazioni musicali dell'opera di Shakespeare, ma anche ne caso intendessi citare questi, andava sottolineato per iscritto |